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Set di monete ereditate - qualcosa di buono?


Emanuele1987

Risposte migliori

Penso che come al solito la verità sta nel mezzo: dipende come ci si pone dall'una e dall'altra parte.

Da quello che ho capito @Monetaio e alcuni suoi colleghi quando parlano di stima lo intendono in modo "tecnico" ossia un valore/prezzo che consentirà la sicura vendita dell'oggetto sul mercato.  Questo prezzo dovrà essere necessariamente sì il più alto possibile, perchè da quello deriverà poi il loro guadagno in base alla percentuale, ma anche realistico perchè altrimenti ha reso un pessimo servizio al cliente che non riuscirà mai a venderla a quella cifra e il cui obiettivo primario della consultazione è proprio la vendita: difficoltà della stima è tutta in questa forbice di prezzo.

Volendo fare un esempio pratico se gli portano a valutare una sterlina d'oro ultra circolata la può stimare tranquillamente 262,40 euro come da borsa e anzi per massimizzare la sua percentuale  può pure dirgli pure che è bella  e quindi 300€ ci stanno tutte ma poi il cliente se provasse a venderla non ne ricaverebbe più di 240/250 e quindi che servizio ad minchiam ha ricevuto? Viceversa potrebbe pure sparare una stima di 150€ ma ci rimetterebbe la sua percentuale  e sempre che farebbe una figuraccia con il cliente che riuscirebbe a venderla a molto di più al primo che trova.

L'orefice di cui sopra invece non ha dato nessun servizio, non ha fatto una stima, ha buttato lì delle cifre e  ha solo preteso una somma arbitraria per il "disturbo" e secondo me neppure dovuta perchè non dichiarata da nessuna parte in negozio e  quasi sicuramente senza rilascio di una ricevuta. 

D'altre parte immagino pure che sia capitato a tutti di dover vendere un oggetto qualsiasi e aver messo un annuncio: ecco allora capirete bene il delirio di alcuni potenziali acquirenti con richieste strane, bizzarre o palesemente assurde. 

E quello è solo una tantum, figuriamoci invece in un'attività lavorativa e vediamo se non trovate pure voi delle formule per cercare di scremare. 

Poi ovvio c'è modo e modo ma quello dipende dall'attitudine personale. 

Per quanto riguarda la questione delle cifra che è il venditore che deve dire il prezzo con tanto di esempio portato del racconto con  Tevere è un atteggiamento che non condivido assolutamente e che mi indispone parecchio quando capita in quanto presuppone una trattativa tra soggetti alla pari mentre invece è chiaramente il commerciante che il più delle volte è in vantaggio e può approfittarne. Se era la prima volta che mi rivolgevo a lui e mi veniva richiesto quel teatrino della cifra al ribasso mi sarei alzato e arrivederci.

Saluti

Simone 

 

 

 

 

 

 

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@uzifox

Simone é vero che spesso non si gioca ad armi pari.
Ma proprio per questo ritengo fondamentale avere in mano una stima professionale prima di passare alla fase commerciale.
Troppe persone sottovalutano la stima, anche in questo thread si percepisce, considerandola una cosetta che al professionista costa un colpo d'occhio ed il ricordo di qualche passaggio d'asta o pagina di catalogo: invece é proprio quella che permette di giocare a carte scoperte ed in modo chiaro per tutti.
Spesso per non rischiare di pagare il servizio di stima professionale, la gente ci smena un sacco di soldi accettando offerte ridicole.
O ancora perde ottime offerte, a volte irripetibili per una serie di fattori convergenti, perchè le reputa una "rapina" rispetto a quelle che sono le sue idee.

E' evidente che non si parla di sterlinette o marenghi a peso,  e nemmeno di qualche monetina per il quale non val la pena effettuare una stima ed il relativo costo.

Potrei portarti molti esempi di vissuto e di gente che poi s'é mangiata le mani, persino quando hanno pensato che evitando questo passo e mettendole all'asta avrebbero ottenuto moooooolto di più.

Avere coscienza di quello che si fa in modo oggettivo per quanto possibile, é sempre la via migliore per quanto mi riguarda.
Ma so bene che in molti preferiscono vivere e vedere il mondo per come lo preferiscono e non per come é realmente: non é detto che uno abbia poi ragione sull'altro.

 

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Quello che dici é sacrosanto ma é valido per te che hai deciso di impostare la tua attività professionale in un certo modo rigoroso e in in un mondo ideale.

Nella vita di tutti giorni sai benissimo che  non c' é tutto questo rigore nel nostro mondo numismatico. Anzi.

Prima ho chiesto di immedesimarsi nel mondo dei commercianti ma ora chiedo a te di immedesimarti nel nostro mondo di clienti.

Ho una moneta da 1000 euro... Valore certo di aste... Vendite online... Quello che ti pare. Ma io non lo so perché sono un'anziana o un ragazzetto e la moneta mi é arrivata per un lascito...un regalo...

Vado dal professionista e faccio precisa richiesta: vorrei sapere cosa é, se é autentica e quanto vale. 

Risposta: quello che mi chiede ha un costo, prendo il 3% del valore periziato...le consentirà sicura vendita etc etc.

Perfetto procediamo.

A questo punto c'è la dicotomia tra mondo ideale e mondo vero.

Signora anziana...ragazzetto... Non é collezionista ... Appare piuttosto semplice...chi li vede più... Vabbé dai ci provo male che va ci perdo solo qualche soldo della perizia.

La sua moneta é questo e questo é autentica e vale sul mercato 300 euro. Il costo della perizia é quindi 10€ e se vuole la sigillo per altri 30€. 

Se gradisce però sono pronto ad acquistarla per 250€ e il costo della perizia si intende azzerato quindi nessuna spesa per voi.

250 euro...????? Per un pezzettino di metallo? Ottimo. Si sì facciamo.

E anche oggi il "professionista" é contento.

Tanto irreale come storia o puzza di già sentito?

Non credo. Anzi a me capitò la stessa cosa tanti anni fa con uno dei più grandi commercianti italiani a cui portai a sigillare un pezzo... E dopo tanto giro di parole... non é granché...é rovinata... Peró se la vuole vendere...mi dica quanto vuole... Con tanto di asta all' auto ribasso a partire da 1000 euro e seconda cifra 500€ siamo arrivati che la voleva comprare al 20%... Quindi 200€.

Fortunatamente non ero sprovveduto, mi ero già fatto i miei conti e ho trovato poi un commerciante onesto che l'ha presa ad una cifra congrua.

C'ha provato...

Saluti

Simone

 

 

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Si, storia già sentita.
Per quello insisto molto sulla scelta del professionista, che almeno lo sia davvero e con tutte le carte in regola, conscio che anche questo non sempre basta.
Ma per chi sa contare, già solo la differenza tra una stima di 300 e un'offerta di 250 dovrebbe puzzargli grossa. Un 15/18% lordo non può bastare ad un commerciante numismatico come margine per poter lavorare con profitto un prodotto come una moneta. Se fatto pagando tutto quello che c'é da pagare ovviamente... Ma qui so che se provassi a spiegare la costruzione del prezzo alla vendita (e quindi scorporo all'acquisto), cioè da cosa é composto, mi tirerei addosso un sacco di insulti, e proverei ad evitare. :D

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1 ora fa, Monetaio dice:

Si, storia già sentita.
Per quello insisto molto sulla scelta del professionista, che almeno lo sia davvero e con tutte le carte in regola, conscio che anche questo non sempre basta.
Ma per chi sa contare, già solo la differenza tra una stima di 300 e un'offerta di 250 dovrebbe puzzargli grossa. Un 15/18% lordo non può bastare ad un commerciante numismatico come margine per poter lavorare con profitto un prodotto come una moneta. Se fatto pagando tutto quello che c'é da pagare ovviamente... Ma qui so che se provassi a spiegare la costruzione del prezzo alla vendita (e quindi scorporo all'acquisto), cioè da cosa é composto, mi tirerei addosso un sacco di insulti, e proverei ad evitare. :D

E' il classico "déjà entendu", cioè in pratica un commerciante per poter lavorare deve avere un ricarico del 100%..., mi viene da ridere. 

Modificato da Sirlad
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Non conosco il margine del commerciante numismatico corretto. Mi è capitato di acquistare una moneta per euro 1,400 e dopo 2 mesi decidere di sostituirla con una di qualità superiore. Lo stesso commerciante me la ritirava a 1,000 euro. Ho ovviamente lasciato perdere. Fate voi

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6 ore fa, Monetaio dice:

Ma qui so che se provassi a spiegare la costruzione del prezzo alla vendita (e quindi scorporo all'acquisto), cioè da cosa é composto, mi tirerei addosso un sacco di insulti, e proverei ad evitare. :D

Per quanto mi riguarda sarebbe molto interessante un discorso tecnico di questo tipo... Magari quando capita, in altra sede, se ti va... ;)

Saluti

Simone

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4 ore fa, Sirlad dice:

cioè in pratica un commerciante per poter lavorare deve avere un ricarico del 100%..., mi viene da ridere. 

Da quello che so credo che il 100% nemmeno basti. 

Una volta facendo due conti e spalmando il ricarico su tutto il venduto, venne fuori che ci voleva una percentuale media ben più alta di ricarico che non un "misero" 100%.  

Saluti

Simone  

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5 ore fa, Monetaio dice:

Si, storia già sentita.
Per quello insisto molto sulla scelta del professionista, che almeno lo sia davvero e con tutte le carte in regola, conscio che anche questo non sempre basta.
Ma per chi sa contare, già solo la differenza tra una stima di 300 e un'offerta di 250 dovrebbe puzzargli grossa. Un 15/18% lordo non può bastare ad un commerciante numismatico come margine per poter lavorare con profitto un prodotto come una moneta. Se fatto pagando tutto quello che c'é da pagare ovviamente... Ma qui so che se provassi a spiegare la costruzione del prezzo alla vendita (e quindi scorporo all'acquisto), cioè da cosa é composto, mi tirerei addosso un sacco di insulti, e proverei ad evitare. :D

Carissimo @Monetaio, sono certo che effettivamente verresti "massacrato":D:D:D:D:D ed è per questo che dopo averti risposto ho deciso di cancellare tutto e mandarti il messaggio in MP...:D:D:D:D:D

Buona serata, mi devo organizzare per venirti a trovare...prima o dopo ci riuscirò!

Un saluto a tutti, sinceramente, Massimo.

 

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20 minuti fa, uzifox dice:

Da quello che so credo che il 100% nemmeno basti. 

Una volta facendo due conti e spalmando il ricarico su tutto il venduto, venne fuori che ci voleva una percentuale media ben più alta di ricarico che non un "misero" 100%.  

Saluti

Simone  

Gent.mo, certo, dipende da quanto vendi, da quanto vuoi guadagnare e da che costi hai... Ti garantisco che c'è chi vive bene con margini di ricarico del 15%, forse non con un negozio di numismatica ma di sicuro è possibile...

Salutoni, Massimo.

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4 minuti fa, Max68Busca dice:

Gent.mo, certo, dipende da quanto vendi, da quanto vuoi guadagnare e da che costi hai... Ti garantisco che c'è chi vive bene con margini di ricarico del 15%, forse non con un negozio di numismatica ma di sicuro è possibile...

Salutoni, Massimo.

Non dubito Massimo, si può fare tutto però bisogna mettersi lì a tavolino e fare per bene tutti i conti del caso senza facilonerie e ragionamenti semplicistici... Poi uno imposta come meglio crede secondo le proprie necessità. 

Saluti

Simone

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2 minuti fa, Max68Busca dice:

Gent.mo, certo, dipende da quanto vendi, da quanto vuoi guadagnare e da che costi hai... Ti garantisco che c'è chi vive bene con margini di ricarico del 15%, forse non con un negozio di numismatica ma di sicuro è possibile...

Salutoni, Massimo.

Se vai sulla traffico telefonico, anche con l'1% scarso lordo.

;)

 

 

 

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4 minuti fa, uzifox dice:

Non dubito Massimo, si può fare tutto però bisogna mettersi lì a tavolino e fare per bene tutti i conti del caso senza facilonerie e ragionamenti semplicistici... Poi uno imposta come meglio crede secondo le proprie necessità. 

Saluti

Simone

Carissimo Simone, concordo con te ma di facile non è rimasto niente! O forse sì, è facile fare guadagni ricaricando del 100% od oltre, ovviamente se il mercato te lo consente...

Buona serata, Massimo.

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1 ora fa, uzifox dice:

Da quello che so credo che il 100% nemmeno basti. 

Una volta facendo due conti e spalmando il ricarico su tutto il venduto, venne fuori che ci voleva una percentuale media ben più alta di ricarico che non un "misero" 100%.  

Saluti

Simone  

100% mi pare tanto. Non ci arriva nemmeno mio suocero che vende frutta e verdura, e ha l'invenduto da ammortizzare (che non esiste in numismatica).

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nel mio settore "calzature" i negozianti applicano da 250 a 300. Credo che @Monetaio abbia abbastanza ragione, se al prezzo di acquisto andiamo ad assommare iva, tasse, spese dipendenti, affitto locali,   spese generali (luce, commercialista, pubblicità.. etc etc..), e per ultimo un utile decente credo che il 100% dell'aumento del prezzo di costo non sia troppo lontano.... 

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13 ore fa, Zenzero dice:

nel mio settore "calzature" i negozianti applicano da 250 a 300. Credo che @Monetaio abbia abbastanza ragione, se al prezzo di acquisto andiamo ad assommare iva, tasse, spese dipendenti, affitto locali,   spese generali (luce, commercialista, pubblicità.. etc etc..), e per ultimo un utile decente credo che il 100% dell'aumento del prezzo di costo non sia troppo lontano.... 

Il margine al raddoppio o più si deve fare, se ha un senso commerciale, solo in caso di pezzi di esiguo valore, dove il costo base di lavorazione e la ripartizione dei costi aziendali supera abbondantemente il prezzo pagato.
Caso diverso per pezzi dove in termini assoluti la cifra diventa più importante (fatti salvo i parametri "imposti" di IVA, congruità e coerenza su cui poi bisognerà aprire la borsa).
Tradotto, al momento vendere una moneta da 10€ se non é in carico a zero o poco più per me, ad esempio, risulta essere antieconomico (ci perdo).
E' ovvio che il ragazzino, il disoccupato o comunque chi può permettersi di contare il costo del tempo utilizzato zero, senza avere ulteriori costi di gestione e tassazioni relative, troverà questo discorso assurdo.
In realtà anche molti lavoranti in proprio fanno male i conti... Le attività che aprono e chiudono sono ormai infinite, e spesso succede anche quando sono "piene di lavoro". Solo che lavoro e guadagno non sono affatto sinonimi.
Purtroppo a fronte del riso che quasi sempre si accompagna all'inconcludenza conclamata di molti, stride la realtà di un paesiello che fa pagare (o vorrebbe) al cittadino un prodotto/servizio che potrebbe costargli 1, fino a 10.
Ma chi siamo per poter decidere che non sia più felice il ridente contento ? In fondo si potrebbe concludere che potrebbe essere invidiabile chi trova a tutti i costi i motivi per la propria felicità rispetto ad altri...

Modificato da Monetaio
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In realtà anche molti lavoranti in proprio fanno male i conti... Le attività che aprono e chiudono sono ormai infinite, e spesso succede anche quando sono "piene di lavoro".

Non è fare male i conti , e se tutti ti pagano, fai un lavoro, procuri i materiali, ci paghi tasse e iVA..............E ASPETTI.................e che tutto vada bene.

Guarda solamente quanto ci mette lo Stato a fare i pagamenti.

Questo non è il problema dei commercianti di monete.

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19 minuti fa, cembruno5500 dice:

In realtà anche molti lavoranti in proprio fanno male i conti... Le attività che aprono e chiudono sono ormai infinite, e spesso succede anche quando sono "piene di lavoro".

Non è fare male i conti , e se tutti ti pagano, fai un lavoro, procuri i materiali, ci paghi tasse e iVA..............E ASPETTI.................e che tutto vada bene.

Guarda solamente quanto ci mette lo Stato a fare i pagamenti.

Questo non è il problema dei commercianti di monete.

In termini imprenditoriali significa aver fatto male i conti, Bruno :) . Hai "supposto" una cosa sbagliata in fase di analisi, ovvero hai dato fiducia a chi ti ha dato la "supposta".
Comunque, stiam dicendo la stessa cosa :) E tu lo sai bene!

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Indubbiamente i commercianti hanno ragione quando dicono che hanno molte spese a cui far fronte, ma non capisco proprio perchè non possano vendere monete di esiguo valore con ricarichi inferiori al 100% o anche maggiori. Credo che anzichè vendere una monetina con ricarico del 100%, forse sarebbe meglio venderne 10 di monetine con ricarico medio del 30-40% o mi sbaglio? Il commerciante che compra un lotto di 10-100 monetine anzichè prenderne una sola, dovrebbe risparmiare qualcosa o no?

Modificato da Sirlad
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15 minuti fa, Sirlad dice:

Indubbiamente i commercianti hanno ragione quando dicono che hanno molte spese a cui far fronte, ma non capisco proprio perchè non possano vendere monete di esiguo valore con ricarichi inferiori al 100% o anche maggiori. Credo che anzichè vendere una monetina con ricarico del 100%, forse sarebbe meglio venderne 10 di monetine con ricarico medio del 30-40% o mi sbaglio? Il commerciante che compra un lotto di 10 monetine anzichè prenderne una sola, dovrebbe risparmiare qualcosa o no?

Per lo stesso motivo per cui esistono i grandi supermercati che lavorano sulla quantità e le piccole botteghe che invece preferiscono lavorare su poca merce a prezzi alti puntando magari su prodotti di qualità più ricercata: sono scelte imprenditoriali di come vuoi impostare la tua attività.

Ci sono commercianti numismatici che le monetine da 1€/5€ non le trattano proprio e altri invece che ne hanno fatto il core business perchè ne vendono a palate.

Altri che diversificano e danno battaglia dall'ultima monetina da 50 centesimi fino a quella da migliaia di euro.

Saluti

Simone

PS Sì hai sbagliato conti:

1 moneta comprata a 100€  e rivenduta a  200€  (+100%) ti da' guadagno  +100€

10 monete comprate a 10€ e rivendute ognuna a 14€  (+40% ognuna) ti da' +4€ di guadagno ognuna moltiplicato 10 =  +40€

 

 

 

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Lo sò che diciamo la stessa cosa ma vorrei puntualizzare questo::

In termini imprenditoriali significa aver fatto male i conti, Bruno :) .

Quando si ha a che fare con enti pubblici (una volta preso il lavoro dopo concorso) si stipula il contratto dove è tutto specificato, anche i pagamenti,

............ma non è così te lo assicuro, non è aver fatto male i conti, è un' altro mondo rispetto al tuo.

Tu no daresti mai via una moneta importante sapendo che forse i soldi non li rivedrai a breve.:good:

Modificato da cembruno5500
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Certo @uzifox, hai perfettamente ragione quando dici che si tratta di scelte imprenditoriali.

 

P.S.: io intendevo dire che se un commerciante compra un lotto di 10 monetine (che prese singolarmente pagherebbe 10 euro l'una) le paga la metà quindi 5 euro l'una.

quindi se compra solo 1 monetina a 10 euro e la vende a 20 euro (+100%) ti dà guadagno 10 euro.

se invece compra un lotto di 10 monetine a 5 euro l'una e le vende a 7 euro l'una (+40%) ti dà guadagno 2 euro a moneta, che moltiplicato per 10 fa 20 euro di guadagno.

Come dicevi tu sono puramente scelte imprenditoriali, che io non condivido, ma questo è quanto.

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17 minuti fa, cembruno5500 dice:

Lo sò che diciamo la stessa cosa ma vorrei puntualizzare questo::

In termini imprenditoriali significa aver fatto male i conti, Bruno :) .

Quando si ha a che fare con enti pubblici (una volta preso il lavoro dopo concorso) si stipula il contratto dove è tutto specificato, anche i pagamenti,

............ma non è così te lo assicuro, non è aver fatto male i conti, è un' altro mondo rispetto al tuo.

Tu no daresti mai via una moneta importante sapendo che forse i soldi non li rivedrai a breve.:good:

Sapessi a quanti lavori ho detto no in passato perchè provenienti da enti pubblici...

Certo, bisogna non aver bisogno di lavorare con loro.

Ma oggi più che ieri se uno vuole lavorare con lo Stato o sue appendici e non ha gli agganci giusti al suo interno, é semplicemente uno che non ha capito come funziona e dove stiamo andando.

Questa é la mia personalissima visione e, fortunatamente, mi ha detto bene!

Per le monete importanti, non credere. Si fa credito anche su quelle a volte, e una volta che esce e non hai l'incasso accreditato, lo devi contare tra i rischi il fatto di non vederli i soldi. Non é certo il pezzo di carta che si firma a darti assicurazioni o meglio certezze.

Modificato da Monetaio
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@Sirlad ni... Più o meno... Nel tuo ragionamento cambi il valore che deve necessariamente fungere da costante  altrimenti il confronto non si può fare: in questo caso è la cifra ipotetica stanziata inizialmente  di 100 euro che una volta VENDUTO TUTTO deve dare un certo utile. 

Quindi se come dici tu riesci a spuntare alla fonte un prezzo più conveniente dei 10€ iniziali al pezzo e riesci a prenderle alla cifra che dici tu di 5€ ognuna otterrai 20 monete che di nuovo se venderai sempre con un ricarico del 40%  a 7€ ti consentirà  un guadagno di 2€ euro a moneta che moltiplicato x 20 ti darà un guadagno totale di +40€ una volta vendute tutte. Punto a capo.

Certo questo nuovo prezzo di farà essere più competitivo sul mercato e la probabilità che tu alla fine della fiera venda tutte le 20 monete sarà più alta rispetto a quella di chi le ha comprate a 10€ e le rivende a 14€ ma sempre  che il primo negoziante che ha comprato a 100€ una sola moneta e l'ha rivenduta a 200€  ha fatto un guadagno più alto  e ti dice che ha ragione lui.

Se invece vuoi eguagliare quest' ultimo nel suo investimento devi comprare a 5€  20 monete venderle a 10€ e fare quindi 200€.  Con un ricarico del 100% sarai paradossalmente più competitivo di quello che fa un ricarico solo del 40%, sarai più tranquillo perchè avrai spalmato la probabilità di vendita su più oggetti rispetto a quello che ne deve vendere 10 o 1 ma probabilmente ti ci vorrà nettamente più tempo. 

E a quel punto, inserendo anche la variabile tempo nel ragionamento di cui sopra, intervengono le scelte personali  perchè come dice @monetaio anche il tempo è denaro e ha un valore (diverso per ognuno).

Spero di essere riuscito ad essere chiaro.

Saluti

Simone

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