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IGNORED

Monete , monete ! a sacchi


Risposte migliori

Inviato

La ricerca ufficiale archeologica nell’ antico mondo romano riporta alla luce infinite diversita’ di reperti antichi e tra questi non mancano le monete , anzi stando alla quantita’ ed a quanto si vede dalle foto , le monete sembrano essere i reperti piu’ comuni anche grazie alla loro natura metallica ; spesso queste sono conservate in ricchi tesoretti composti da decine , centinaia , migliaia e in alcuni casi anche decine di migliaia di esemplari , altre volte sono rinvenimenti occasionali singoli o di pochi pezzi .

Le monete romane dissotterrate , di tutte le epoche storiche ma in percentuale maggiore per ovvi motivi le imperiali , sono talmente tante che prima della fase di restauro e dell’ eventuale esposizione nei Musei , vengono conservate addirittura in sacchi , se ne vedono ben sette in foto ; tutto questo porta alla considerazione che i vari gradi di rarita’ delle singole monete , come ad esempio compaiono nel RIC, dalle C alla R5 , considerati oggi nei cataloghi di numismatica romana antica , dovrebbero essere almeno ogni tot anni , rivisti e modificati e di conseguenza nei listini delle numerose aste ; sinceramente non so se questo aggiornamento avvenga , ma ho timore che  rimanga una utopia , anche per il motivo che tra Archeologi e Numismatici forse non c’e’ scambio di informazioni .

Questo non aggiornamento periodico dei gradi di rarita’ delle monete antiche romane , sulla base dei nuovi ritrovamenti archeologici , a dire il vero in genere , non incide piu’ di tanto sui prezzi di vendita , a meno che non sussista la rara combinazione di una moneta classificata da R in su e abbinata ad una conservazione SPL ; questi prezzi infatti piu’ che sulla rarita’ , fanno riferimento sullo stato di conservazione , tanto che una moneta classificata Comune ma in splendida condizione , ha un valore economico ben superiore ad una moneta classificata rara o superiore ma in condizioni di conservazione inferiori alla precedente ; questo perche’ il gusto o piacere estetico della maggior parte dei collezionisti ha generalmente la prevalenza sul pezzo raro molto raro ma di qualita’ estetica medio bassa , naturalmente su queste scelte nulla da obiettare .

Concludendo , alla luce di questi ritrovamenti , i gradi di rarita’ delle antiche monete romane andrebbero aggiornati ogni tanti anni , naturalmente purche’ sussista una forma di comunicazione tra le due scienze .

Sacchi pieni di monete romane .jpg

Anfora spagnola con monete romane.jpg

Mucchio di Argenti.jpg

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Inviato

Il piatto e' servito :

monete.jpg

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Inviato

@Legio II Italica Quando Roma è stata depredata dalle invasioni dei barbari si deve supporre che questi le monete non se le prendevano preferivano solo oro? Perchè forse non avevano nessun valore fuori dall'impero allora perchè sotterrare monete e no l'oro? Alarico ha portato via immensi tesori in oro ma di monete non se ne parla tanto,scusa per il mio dubbio ma vedendo tanta abbondanza sono rimasto un po perplesso, per noi oggigiorno sono di immenso valore ma per gli invasori di allora era solo metallo.


Inviato
23 minuti fa, Liamred00 dice:

@Legio II Italica Quando Roma è stata depredata dalle invasioni dei barbari si deve supporre che questi le monete non se le prendevano preferivano solo oro? Perchè forse non avevano nessun valore fuori dall'impero allora perchè sotterrare monete e no l'oro? Alarico ha portato via immensi tesori in oro ma di monete non se ne parla tanto,scusa per il mio dubbio ma vedendo tanta abbondanza sono rimasto un po perplesso, per noi oggigiorno sono di immenso valore ma per gli invasori di allora era solo metallo.

Giusta la tua osservazione , le monete nei tre metalli , essendo dei piccoli tondelli , erano piu' facilmente nascondibili , al contrario dei grossi oggetti in oro ed argento , questo spiega il perché delle immense quantita' di monete antiche arrivate fino a noi .


Inviato

Sacchi di monete che nessuno si prenderà la briga di catalogare. Per il collezionista che possiede una moneta inedita, almeno così si pensa, se queste immense quantità di tondelli fossero catalogate si scoprirebbe che ci sono alcune centinaia di monete simili e allora addio inedito.

Di ritrovamenti in questi ultimi anni ce ne sono stati molti. Non si spiegherebbe altrimenti l'offerta di lotti di monete monotipo in molte aste. Ci sono in alcune 100/200 lotti per migliaia di monete in totale.

Non è una prerogativa italica. Ho scambiato mail con un archeologo turco. Mi interessava chiedergli se sapesse che nei depositi dei musei ci fossero delle monete particolari che sto studiando. Mi ha scritto che qualcuna l'aveva vista ma che non sarei mai riuscito a ottenere foto o notizie. Per poterlo fare non solo è necessaria la presentazione del ministero della cultura, ma bisogna essere numismatici di fama con scritti e studi , ecc.

Mi ha poi raccontato che quando scava delle monete le deve consegnare al curatore del museo più vicino e spesso è costretto ad aspettare che il burocrate si degni di riceverlo. Poi le monete finiscono in cantina. Se ci finiscono, aggiungo io e non finiscono invece in Germania, GB, USA per essere vendute all'asta. Ma almeno così sono catalogate e destinate al collezionismo.

Gli hektè di elettro qualche anno fa erano relativamente rari e costavano molto più di oggi quando in quasi tutte le aste se ne trovano decine e decine e se non sono rarissimi e ben conservati si pagano 200/300 euro. (pare se ne siano trovate decina di migliaia).

 

Inviato

Ho sentito che a Napoli, nei magazzini, esistono ancora sacchi di juta pieni delle monete ritrovate a Pompei ed Ercolano nel settecento. Sacchi con ancora i sigilli dei regnanti di allora... Figuriamoci tutta l'immensa quantità di tesoretti venuti alla luce e ammucchiati da allora. Il paradosso, con l'attuale legislazione, è il collezionista che vende quattro bronzetti del IV secolo su Ebay che rischia di passare per bandito. Per carità, dura lex sed lex, ma farebbe comodo a tutti una maggiore liberalizzazione nel settore numismatico, dove la stragrande maggioranza dei pezzi sono ripetitivi, prodotti in milioni di esemplari e giunti in quantità copiosa fino a noi e pure di modesto valore.


Inviato

buona sera, anni fa ebbi modo casualmente di scambiare due chiacchiere con un arzillo ultra novantenne il quale mi raccontò della sua esperienza di vita nella capitale in tempo di guerra, ebbene a suo dire uno dei collaboratori numismatici del Re, con il quale era in confidenza, preposto ad una prima cernita del materiale proveniente da ogni dove, era solito trattenere solo i pezzi migliori e mandare in fonderia il resto in latte di pomodori pelati da 5 KG. questa pratica protrattasi per anni farebbe pensare a tonnellate di monete perse per sempre. prendete questo racconto per quello che è, cioè un racconto al quale si può anche non credere ma se fosse vero pensate a quante monete mancano all'appello per la fortuna dei collezionisti moderni.


Inviato
7 ore fa, margheludo dice:

buona sera, anni fa ebbi modo casualmente di scambiare due chiacchiere con un arzillo ultra novantenne il quale mi raccontò della sua esperienza di vita nella capitale in tempo di guerra, ebbene a suo dire uno dei collaboratori numismatici del Re, con il quale era in confidenza, preposto ad una prima cernita del materiale proveniente da ogni dove, era solito trattenere solo i pezzi migliori e mandare in fonderia il resto in latte di pomodori pelati da 5 KG. questa pratica protrattasi per anni farebbe pensare a tonnellate di monete perse per sempre. prendete questo racconto per quello che è, cioè un racconto al quale si può anche non credere ma se fosse vero pensate a quante monete mancano all'appello per la fortuna dei collezionisti moderni.

Ciao , racconto all' apparenza folle , ma possibilissimo .

Basta solo pensare che , rimanendo solo in ambito delle monete romane repubblicane e imperiali , nel corso di tutta la storia romana saranno state emesse svariati miliardi di monete , questo rende bene l' idea della facilita' dei continui e grandi ritrovamenti avvenuti nel corso dei secoli successivi alla caduta dell' Impero occidentale , tanto da essere ancora oggi conservate in sacchi e probabilmente li rimarranno .

Ricordo sempre una frase che quando ero giovane mi espresse un' allora vecchio numismatico : "non fare mai troppo affidamento sulle rarita' delle monete romane , tra quelle antiche sono senza alcun dubbio , le piu' comuni"


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