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IGNORED

Piccole soddisfazioni numismatiche


Risposte migliori

Inviato
6 ore fa, Theodor Mommsen dice:

 

Cari amici, vorrei condividere con voi la soddisfazione di essere diventato Perito Numismatico.

Per quanto tale qualifica sia attribuita in maniera discutibile, resta comunque un motivo di orgoglio per me: vuol dire che almeno so distinguere una moneta da un tappo della birra!

 

La cosa bella è che sono l'unico Perito della mia Provincia (non dirò quale per non farmi pubblicità che non voglio)... La cosa brutta è che il collezionismo numismatico qui da me non ha un gran seguito e, probabilmente, non perizierò mai nulla.

 

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Ciao Theodor , inutile dire che mi accodo agli Auguri inviati , pero' mi torna strana una cosa : leggo che sei di Roma , ma anche se forse risiedi in Provincia , possibile che pensi sia difficile periziare monete ? non voglio crederlo , molte volte chi risiede in Provincia usa "tesaurizzare" monete , vedrai che prima o poi qualcuno bussera' :agree: alla tua porta per avere una perizia , l' importante e' che sappiano di te .


Inviato (modificato)

Grazie mille @Legio II Italica

Civis Romanus sum, ma risiedo extra moenia.

Credimi, qui c'è veramente poco: nessun circolo numismatico (stavo pensando di crearne uno, ma sarei l'unico iscritto) e nessun negozio di numismatica (il più vicino è fuori provincia). C'era un anziano antiquario, molto colto, ma si è bruciato la piazza proponendo in vendita l'invendibile. Ovviamente c'è sempre qualche amatore che ti mostra qualche moneta leggermente superiore al 5 centesimi Impero, ma sono pochissimi.
Diciamo che la mia è anche una sfida culturale: promuovere un collezionismo consapevole e culturalmente stimolante.

 

Modificato da Theodor Mommsen
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Inviato
1 ora fa, Theodor Mommsen dice:

Grazie mille @Legio II Italica

Civis Romanus sum, ma risiedo extra moenia.

Credimi, qui c'è veramente poco: nessun circolo numismatico (stavo pensando di crearne uno, ma sarei l'unico iscritto) e nessun negozio di numismatica (il più vicino è fuori provincia). C'era un anziano antiquario, molto colto, ma si è bruciato la piazza proponendo in vendita l'invendibile. Ovviamente c'è sempre qualche amatore che ti mostra qualche moneta leggermente superiore al 5 centesimi Impero, ma sono pochissimi.
Diciamo che la mia è anche una sfida culturale: promuovere un collezionismo consapevole e culturalmente stimolante.

 

Complimenti vivissimi e i migliori auguri a @Theodor Mommsen!

Qualcuno sa qual'è l'età minima per diventare perito solo per curiosità?

Ancora complimenti,

Alb123

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Inviato

Buona sera al forum ed all'omonimo Mommsen...complimenti vivissimi da parte di nonno cesare...ad maiora semper


Inviato

congratulazioni @Theodor Mommsen,  immagino che gli avrai riempito la scrivania con i tuoi titoli, articoli e referenze. forse cominciavano a temere che richiedessi il posto di presidente della confcommercio !


Inviato

In effetti, @dux-sab, gli ho portato un faldone di scartoffie... Mancava soltanto la licenza di pesca!

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Supporter
Inviato
48 minuti fa, Theodor Mommsen dice:

In effetti, @dux-sab, gli ho portato un faldone di scartoffie... Mancava soltanto la licenza di pesca!

Complimenti per il tuo nuovo lavoro e visto che se non sbaglio sei preparato sulle monete antiche, spero che ti chiamino a periziare i piccoli "sequestri" che a volte incasinano persone pur essendo patacche.


Inviato
4 minuti fa, palpi62 dice:

Complimenti per il tuo nuovo lavoro e visto che se non sbaglio sei preparato sulle monete antiche, spero che ti chiamino a periziare i piccoli "sequestri" che a volte incasinano persone pur essendo patacche.

Grazie!
Ho già presentato domanda al Tribunale proprio per questo genere di perizie. Tocchi un altro tasto dolente...


Inviato

Non posso che aggregarmi alla lunga lista di complimenti. Per uno che ama la numismatica è un tassello in più del bagaglio culturale che abbiamo. Studiamo le monete e le collezionismo.  Avere anche la voglia di iscriversi come perito numismatico e mettersi in gioco mostrando la faccia ti fa onore. Ancora vivissimi complimenti prima l'obbiettivo raggiunto.

Graziano 


Inviato
11 minuti fa, Theodor Mommsen dice:

Ho già presentato domanda al Tribunale proprio per questo genere di perizie. Tocchi un altro tasto dolente...

Mi risulta che per divenire CTU devi essere Perito Numismatico da almeno 5 anni e devi esercitare la professione 


Inviato (modificato)

Grazie @prtgzn: è un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo :D

@odjob, anche in questo caso i requisiti variano a seconda del Tribunale di competenza.
Qui è richiesta la sola iscrizione alla CCIAA e un'attestazione che comprovi le capacità.
Vedremo... Anche perché, a memoria d'uomo, non si ricordano sequestri di monete antiche: l'ultimo processo vagamente numismatico riguardava il tesoro di una famiglia dedita ad attività non proprio lecite che aveva svariate secchiate di sterline.

Modificato da Theodor Mommsen

Inviato

No, anzi, un pensionato lo processarono qualche anno fa... Era il 2010... I periti vennero da fuori: il collezionista venne rovinato.


Inviato
25 minuti fa, Theodor Mommsen dice:

anche in questo caso i requisiti variano a seconda del Tribunale di competenza.
Qui è richiesta la sola iscrizione alla CCIAA e un'attestazione che comprovi le capacità.
 

E qui veniamo ad un' altra anomalia del Sistema: se il CTU è un professionista esperto in un dato settore come tale sicuramente avrà una P.IVA. in virtù della quale potrà fatturare la sua prestazione una volta richiesta nello specifico dell'attività processuale o quando richiesta nell'attività con i clienti di tutti i giorni quindi che bisogno c'è tra i requisiti di possedere l'iscrizione alla CCIAA?

E invece no. Perché per molte CCIAA per potersi iscrivere all'albo dei periti NON è obbligatorio aprire P.IVA. :D

Ma non finisce qui: mi risulta che non tutti i Tribunali chiedono l'iscrizione alla CCIAA e allora domanda: come verrà pagata la propria prestazione professionale se si è ad esempio lavoratori dipendenti ma anche iscritti all'Albo Periti Numismatici presso la CCIAA ma senza P.IVA? :D

Anche perchè non dimentichiamo che per essere iscritti come CTU in tribunale si spendono circa 200€ in bollettini e marche da bollo quindi in teoria uno non è che si iscrive per la gloria...

Saluti

Simone

 

 


Inviato (modificato)
4 minuti fa, uzifox dice:

E qui veniamo ad un' altra anomalia del Sistema: se il CTU è un professionista esperto in un dato settore come tale sicuramente avrà una P.IVA. in virtù della quale potrà fatturare la sua prestazione una volta richiesta nello specifico dell'attività processuale o quando richiesta nell'attività con i clienti di tutti i giorni quindi che bisogno c'è tra i requisiti di possedere l'iscrizione alla CCIAA?

E invece no. Perché per molte CCIAA per potersi iscrivere all'albo dei periti NON è obbligatorio aprire P.IVA. :D

Ma non finisce qui: mi risulta che non tutti i Tribunali chiedono l'iscrizione alla CCIAA e allora domanda: come verrà pagata la propria prestazione professionale se si è ad esempio lavoratori dipendenti ma anche iscritti all'Albo Periti Numismatici della CCIAA? :D

Saluti

Simone

Su questa cosa mi ci sono scervellato! 
Alla fine ho risolto: in quanto dottore di ricerca sono iscritto alla Gestione Separata INPS e, qualora i proventi derivanti dalle eventuali perizie non superino tot mila euro, potrei fatturarli come prestazione d'opera intellettuale.
Anche in questo caso io avevo chiesto di aprire partita IVA, tanto per complicarmi la vita.

Modificato da Theodor Mommsen
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Inviato
22 minuti fa, Theodor Mommsen dice:

Su questa cosa mi ci sono scervellato! 
Alla fine ho risolto: in quanto dottore di ricerca sono iscritto alla Gestione Separata INPS e, qualora i proventi derivanti dalle eventuali perizie non superiino tot mila euro, posso fatturarli come prestazione d'opera intellettuale.
Anche in questo caso io avevo chiesto di aprire partita IVA, tanto per complicarmi la vita.

Favoloso! :D  Questa non la sapevo. Un'altra anomalia del Sistema per cui per lo Stato in quanto dottore di ricerca sei un... boh QUASI professionista in qualcosa e allora QUALCOSA fino ad una certa cifra ti facciamo fare.

Invece se erroneamente ti facevi la P.IVA oltre alle 200€ per il CTU dovevi mettere in cantiere le spese di apertura P.IVA, le tasse sul reddito ma SOPRATTUTTO i contributi INPS che mi risulta siano minimo sui 900€ ogni 4 mesi (= 3600€ annui). Avoja a fare perizie per rientrarci...

Ma io dico: creare una cencia di P.IVA a quattro soldi (ma quattro veramente tipo 100€ e senza contribuiti INPS da migliaia di euro, ) in cui paghi le tasse solo su quanto guadagnato e attraverso cui tutti possano provare facilmente a misurare le proprie capacità imprenditoriali  fino ad una certa soglia  di reddito è tanto difficile da inventare??? Niente. Non gliela fanno...Libera impresa? Quando mai. -_-

Saluti

Simone

 

  • Mi piace 2

Inviato
10 minuti fa, uzifox dice:

Ma io dico: creare una cencia di P.IVA a quattro soldi (ma quattro veramente tipo 100€ e senza contribuiti INPS da migliaia di euro, ) in cui paghi le tasse solo su quanto guadagnato e attraverso cui tutti possano provare facilmente a misurare le proprie capacità imprenditoriali  fino ad una certa soglia  di reddito è tanto difficile da inventare??? Niente. Non gliela fanno... -_-

Non è fattibile: sarebbe troppo semplice e, sopratutto, sensato.

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Inviato (modificato)
2 ore fa, Theodor Mommsen dice:

Su questa cosa mi ci sono scervellato! 
Alla fine ho risolto: in quanto dottore di ricerca sono iscritto alla Gestione Separata INPS e, qualora i proventi derivanti dalle eventuali perizie non superino tot mila euro, potrei fatturarli come prestazione d'opera intellettuale.
Anche in questo caso io avevo chiesto di aprire partita IVA, tanto per complicarmi la vita.

Il dottorato di Ricerca deve essere comunque rapportabile in qualche modo alla Numismatica se intendi avvalerti della Gestione separata INPS (che è solo un modo per pagare i doverosi Contributi Pensionistici su prestazioni professionali occasionali): ad esempio se si trattasse di un dottorato in Biologia o in Architettura non sarebbe possibile. Inoltre considerare una prestazione come questa "Opera d'Ingegno" e dunque non assoggettabile a IVA è una forzatura che potresti pagare cara (se così fosse nessun perito di nessuna categoria dovrebbe fatturarla).

Una mia annotazione relativamente al conseguimento del titolo: complimenti innanzitutto perché le "scartoffie" evidentemente avevano un peso non solo per la carta su cui erano scritte, tuttavia ciò mi lascia perplesso. Io  potrei essere un esperto di un settore limitatissimo della Numismatica, e su questo stesso avere pubblicato, ad esempio, molti lavori. Tuttavia ciò non giustificherebbe l'attributo di perito, che vorrebbe intendere una Expertise che riguarda tutta la Numismatica, non essendo previsto, da quel che so, un limite temporale e geografico a definire il campo di conoscenza. Inoltre l'esperienza "scientifica" della numismatica ha poco a spartire con quella "pratica" che permette, ad esempio, di riconoscere un falso. Dunque, sottolineando che non conosco @Theodor Mommsen e che sto parlando per principi generali, l'esame mi parebbe quanto meno "obbligatorio", eventualmente eseguito "per procura" in altra sede. ?

Modificato da Giov60

Inviato

[mention=14514]giov60[/mention]

 

Non posso che darti ragione. Per quanto riguarda il dottorato mi occupo di storia economica di Roma antica e partecipo a diversi cantieri di scavo occupandomi proprio dei rinvenimenti monetali, quindi come settore disciplinare non mi allontano di molto. Le questioni fiscali sono sicuramente più delicate, ma facciamo un passo alla volta: la qualifica è conseguita ora - premesso che non ho nessuna intenzione di trasformarla in un lavoro - vedremo come gestirla.

Concordo sulla vastità della materia: molto onestamente, non me la sentirei mai di periziare qualche tipologia che esuli da quel che conosco.

 

 

 

 


Inviato
5 ore fa, Giov60 dice:

Una mia annotazione relativamente al conseguimento del titolo: complimenti innanzitutto perché le "scartoffie" evidentemente avevano un peso non solo per la carta su cui erano scritte, tuttavia ciò mi lascia perplesso. Io  potrei essere un esperto di un settore limitatissimo della Numismatica, e su questo stesso avere pubblicato, ad esempio, molti lavori. Tuttavia ciò non giustificherebbe l'attributo di perito, che vorrebbe intendere una Expertise che riguarda tutta la Numismatica, non essendo previsto, da quel che so, un limite temporale e geografico a definire il campo di conoscenza. Inoltre l'esperienza "scientifica" della numismatica ha poco a spartire con quella "pratica" che permette, ad esempio, di riconoscere un falso. Dunque, sottolineando che non conosco @Theodor Mommsen e che sto parlando per principi generali, l'esame mi parebbe quanto meno "obbligatorio", eventualmente eseguito "per procura" in altra sede. ?

Puoi fare tutti gli esami che vuoi ma cui prodest? 

È proprio la concezione di "ruolo perito ed esperti" presso la Camera di commercio che ormai non ha senso in quanto appare come il solito escamotage italico per accaparrarsi un pezzo di carta o un titolo chiamiamolo "di studio" che faccia curriculum e con cui poi accreditarsi  a livello lavorativo agli occhi del cliente o del datore di lavoro (titolo poi che nella  realtà dei fatti vuol dire tutto e vuol dire niente visto che, come abbiamo discusso più volte in passato, ha un valore legale molto molto relativo in caso di errore). Se poi vi volete divertire andate a leggervi le categorie dei vari esperti. C'è veramente di tutto e spesso molto orientato in base al mercato del lavoro in una determinata zona: in province molto commerciali ci sono tanti "esperti in allestimento vetrine" o legati alle vendite e in zone più agricole molti "esperti fioristi" o in "generi ortofrutticoli".Mi pare ci siano anche "assaggiatori di olio".

Suvvia é ridicolo e anacronistico.

Tant' é che alcune di queste categorie che con il tempo si sono rivelate più delicate e "importanti" sono state estrapolate da questi ruoli e sono diventati albi  professionali veri e propri con tutti i crismi del caso come ad es., se ricordo bene, gli intermediari assicurativi o quelli immobiliari.

Detto questo.

Chiunque di noi se domani mattina vuole iniziare a commerciare in monete e ha una cifra X da investire se ne può sbattere bellamente del titolo di perito rilasciato dalla CCIAA: semplicemente apre P.IVA, compra lo stock e inizia a vendere parimenti se vendesse calzini o pentole con la unica differenza che per le monete ci vogliono pure alcuni permessi e permessini di P.S.

Se poi é un cane che non distingue una moneta romana misterday da un gettone del supermercato problema suo: chiuderà e via...

Se poi oltre che cane é pure un convintone che sigilla le sue monete come garanzia per riconoscere le monete vendute da lui medesimo nessuno glielo vieta: al massimo dovrà prendersi indietro tutti i falsoni mentre invece senza sigillarle e a volerla fare sporca poteva giocare almeno  la carta del "non l'hai comprata da me" e tirare a campare più a lungo.

Viceversa però potrebbe rivelarsi un eccellente esperto in monetazione decimale con un giro di affari clamoroso e capace di beccare il falso più insidioso nel suo ambito e garantendo tutte le sue monete vita-natural-durante perché sono troppo mostro.

(E tuttavia continuando a sbattersene bellamente del titolo di perito e di tutto quello che si studia a livello accademico come numismatica e relativa laurea).

Io quindi abolirei completamente questi ruoli senza senso e cercherei di far passare il concetto di affidarsi esclusivamente ai titoli accademici o a quanto garantito dalle associazioni di categoria tipo NIP che necessariamente queste sì hanno tutto l'interesse a salvaguardare un certo livello di qualità dei propri associati avvalendosi loro  a buon diritto di idonei esami e requisiti di accesso.

Saluti 

Simone 

 


Inviato (modificato)
14 ore fa, uzifox dice:

E qui veniamo ad un' altra anomalia del Sistema: se il CTU è un professionista esperto in un dato settore come tale sicuramente avrà una P.IVA. in virtù della quale potrà fatturare la sua prestazione una volta richiesta nello specifico dell'attività processuale o quando richiesta nell'attività con i clienti di tutti i giorni quindi che bisogno c'è tra i requisiti di possedere l'iscrizione alla CCIAA?

Ciao Simone.

Ti assicuro che ci sono C.T.U. (ma anche Interpreti e Traduttori) che lavorano per Tribunali e Procure e che non hanno la partita IVA.

L'iscrizione alla C.C.I.A.A. è considerata (generalmente) un presupposto per l'iscrizione al Registro dei Periti ed Esperti dei Tribunali e per questo tipo di specialità (così come per altre...vedi ad esempio la grafologia) non è richiesta necessariamente  la titolarità di partita iva.

Si parte dalla considerazione che se un soggetto ha ottenuto, attraverso un esame, l'iscrizione alla C.C.I.A.A., egli abbia i requisiti professionali per coadiuvare il Giudice o il Procuratore nelle valutazioni di tipo tecnico.

In linea di principio il ragionamento è giusto, se il Sistema rispetta le regole che esso stesso si è imposto.

In realtà, in alcuni luoghi, vuoi per la mancanza di esaminatori locali, vuoi per altre considerazioni, l'iscrizione per talune specialità si ottiene senza sostenere alcun esame, ma solo sulla base dei titoli esibiti.

Il discorso dei titoli e delle referenze può essere molto discutibile, dal momento che non è tanto e solo un problema di valutare la qualità dei primi e delle seconde, ma piuttosto quello che chi è proposto ad operare queste valutazione con capisce nulla di numismatica e quindi la valutazione dei titoli e delle referenze è rimessa a chi è totalmente digiuno della materia.

Non sarà certamente il caso del nostro amico Theodor Mommsen, che soltanto per il nick che si è scelto sul Forum metterebbe in soggezione chiunque....:)

La questione, come si vede, si può prestare più che ad abusi (che sono comunque possibili) a favorire iscrizioni di Periti numismatici con preparazione diversissima da un luogo all'altro.

Non dimentichiamoci poi che in altre sedi, invece, gli esami vengono realmente svolti e talvolta anche con una certa severità.

Quindi si pone anche un problema di disparità di trattamento tra Camere di Commercio, alcune delle quali sottopongono ad esame l'aspirante Perito mentre altre si accontentano dei titoli e delle referenze.

Tutto ciò, comunque, è - come al solito - molto "italico". Quindi non mi stupisce più di tanto.

Saluti.

M.

 

Modificato da bizerba62
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Inviato

Caro @bizerba62 hai descritto perfettamente lo stato dei fatti.

Purtroppo i guai grossi succedono quando, in caso di sequestro, il giudice di turno - non avendo a disposizione un CTU - nomina in qualità di perito l'esperto del villaggio (e può farlo). Questi, puntualmente, per dimostrare le proprie capacità, sarà ferocissimo e sparerà a zero sul povero imputato, favoleggiando di chissà quali tesori archeologici.
In Sardegna qualcosa del genere è successo diverse volte.


 

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Inviato
14 minuti fa, Theodor Mommsen dice:

In Sardegna qualcosa del genere è successo diverse volte.

Già.:angry:

M


Inviato

Se può interessare, allego il modulo che viene fatto compilare ai C.T.U. e Periti che lavorano con il Trib. e Procura di Cagliari.

Come si vede, si prevede anche l'ipotesi in cui il prestatore non abbia partita iva (e, in questo caso, il reddito prodotto è assimilato dal punto di vista fiscale a quello dei redditi da lavoro dipendente).

Mk9brpl.jpg

 

Saluti.

M.

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