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L'entropia della circolazione


Risposte migliori

Sono molti gli studi sulla circolazione delle banconote in giro per l'unione monetaria, sia da parte d'istituzioni di ricerca che di privati (il massimo esempio è certamente il sito www.eurobt.eu ), pochi invece sono gli studi effrettuati sulla circolazione delle monete, anche questi possibili perchè come ben sappiamo le monete Euro si differenziano da stato a stato su un lato.

Non vi nascondo che io per la circolazione contante metallica europea avrei preferito il metodo dei nostri colleghi dell'Unione Monetaria dei Caraibi Orientali o di quelli delle due unioni monetarie africane, che hanno modelli uguali in entrambi i lati: visto che in UE si è deciso di procedere diversamente è certo che, almeno dal punto di vista di noi numismatici e amanti dell'immenso Iddio Denaro, in questa situazione sia meglio avere la maggior varietà possibile di pezzi in circolazione da osservare quando ci passano per le mani nei pagamenti.

Per questo motivo in occasione di vacanze o viaggi di lavoro mi diverto ad aumentare l' "entropia monetaria" in Europa, raccogliendo le monete di un certo stato che mi capitano qualche settimana prima di partire e spendendole il più lontano possibile da esso.

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@ART Molto interessante comunque quando fai il pieno di monete di Andorra ,Monaco,S.Marino e Vaticano fatti una vacanza dalle mie parti sono contentissimo di cambiartele in banconote.  :D

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Di quelli sarà difficile visto che se va bene me ne capitano uno o due all'anno, mentre in genere faccio "il pieno" di monete portoghesi e spagnole che poi spendo in Slovenia e di monete slovene e slovacche che riporto indietro :D

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Ciao! Parlando di monete portoghesi noto (almeno nella mia zona) una enorme difficoltà nel reperire monete da 1-2-5 centesimi e da 2€. Per quanto mi riguarda sono così rare che dal 2002 ad oggi avrò reperito una decina di pezzi in  tutto da 1-2-5€, mentre per la 2€ solo la 2002.. 

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  • 1 anno dopo...

Ad agosto sono stato in Finlandia e in Estonia. Ne ho approfittato per portarmi monete spagnole, portoghesi, francesi e slovene, oltre che italiane naturalmente, e ho riportato indietro monete finlandesi, estoni e qualcuna lettone.

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11 ore fa, ART dice:

Ad agosto sono stato in Finlandia e in Estonia. Ne ho approfittato per portarmi monete spagnole, portoghesi, francesi e slovene, oltre che italiane naturalmente, e ho riportato indietro monete finlandesi, estoni e qualcuna lettone.

Ottima iniziativa, applico anche io questa metodologia quando devo andare all'estero. Però la Finlandia deve essere davvero un sogno da poter visitare ?

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13 ore fa, Alex-Vee dice:

Però la Finlandia deve essere davvero un sogno da poter visitare ?

Mi è piaciuto molto, e contrariamente a quanto si potrebbe pensare mi sono anche trovato bene col mangiare.

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Sì, ovunque vai è facile scoprire delle "perle" che poi ti mancano. Oppure a volte le trovi nei negozi di alimentari dal mondo, spesso ingiustamente rifiutate senza nemmeno provarle da chi è convinto che il tuo cibo è sempre il migliore e gli altri mangiano schifezze.

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Il 31/12/2018 alle 13:39, rorey36 dice:

Dura e filosa (almeno quella che ho mangiato io)

Io l'ho mangiata in Svezia... era in effetti un po' tipo "suola di scarpa", ma quantomeno non filosa. 

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  • 4 mesi dopo...

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Da questa mappa dell'UE continentale con l'eurozona in blu, senza confini fra i suoi membri e con l'aggiunta degli altri paesi che adottano l'euro, si vede chiaramente che gli utilizzatori della moneta unica formano dal punto di vista territoriale quattro zone distinte.

1) Il "corpo principale", composto grossomodo dall'UE centro-occidentale più i cosiddetti microstati.

2) La "regione baltica", composta da quattro stati fisicamente quasi contigui ma lontani dal corpo principale (Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania).

3) Le "isole", ovvero gli stati che non confinano fisicamente con altri utilizzatori dell'euro (Irlanda, Malta, Grecia, Cipro e l'accoppiata non UE Montenegro - Kosovo).

4) Le "isole lontane", cioè i vari dipartimenti e territori d'oltremare francesi in cui si usa l'euro.

 

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  • 2 anni dopo...

Con l'ingresso della Croazia nel 2023 si formerà un collegamento fra "corpo principale" e "isola" Montenegro - Kosovo, che non è possibile rilevare su cartine in quella scala perchè la sua lunghezza è dei soli 25 km del confine UE/Croazia - Montenegro nella penisola di Prevlaka, con due strade di passaggio.

Salvo ritardi imprevisti l' "isola" greca si espanderà nel 2024 con l'arrivo della Bulgaria e più tardi della Romania.

 

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  • 3 settimane dopo...
Il 10/7/2021 alle 09:07, ART dice:

Con l'ingresso della Croazia nel 2023 si formerà un collegamento fra "corpo principale" e "isola" Montenegro - Kosovo, che non è possibile rilevare su cartine in quella scala perchè la sua lunghezza è dei soli 25 km del confine UE/Croazia - Montenegro nella penisola di Prevlaka, con due strade di passaggio.

Salvo ritardi imprevisti l' "isola" greca si espanderà nel 2024 con l'arrivo della Bulgaria e più tardi della Romania.

 

Una delle due strade citate l’ho percorsa personalmente qualche anno fa.? Una delle poche che, tra paesi blu della cartina, prevede una dogana di attraversamento, visto che il Montenegro non fa parte dell’UE e utilizza l’euro in maniera diciamo “arbitraria” (se ne è già discusso in altro thread).

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16 ore fa, squyrry dice:

Una delle due strade citate l’ho percorsa personalmente qualche anno fa.?

Interessante, è qualcosa che prima o poi ho in mente di fare anch'io. Se non ti scoccia parlarne, che impressioni hai avuto di quei luoghi?

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È stato un viaggio piuttosto insolito, ma a me è piaciuto molto. Abbiamo visto Dubrovnik, una piccola perla ricca di storia, forse un po’ troppo sfuttata turisticamente, ma sicuramente interessante per il carattere riconoscibile veneziano e orgogliosamente indipendente. Abbiamo quindi attraversato il confine col Montenegro, che lascia un po’ sospesi per l’impressione di un confine che vuole essere netto, ma che divide due terre e due popoli che si somigliano tantissimo. Bello poi il lungomare fino a Budva, passando per le bocche del Cattaro con bellissimi scorci sull’Adriatico, attraverso paesini con chiare impronte veneziane e, almeno prima della pandemia, in forte fermento, con cantieri aperti ovunque per restaurare e recuperare edifici belli ma trasandati. Budva personalmente mi ha invece un po’ deluso; ricordavo i racconti dei miei che l’avevano vista 30 anni fa e me l’avevano descritta come una spiaggia incontaminata e magica. Ora è una cittadina balneare vivace e molto frequentata da un turismo diverso dal nostro, direi quasi complementare: moltissimi russi, che sono evidentemente i benvenuti, visto che portano e spendono moltissimi soldi, nel tipico sfoggio della ricchezza che caratterizza molti nuovi ricchi dell’Est Europa; e poi israeliani, serbi, bulgari, e altri che non siamo molto abituati a vedere nelle nostre località turistiche. Abbiamo poi tagliato verso Podgorica, città in cui convivono modernità e squarci ricchi di storia, incastonati in un reticolo urbanistico tipico dei paesi ex comunisti (strade e viali ortogonali senza un vero e proprio centro città). Infine, anche per farla breve, siamo tornati a Dubrovnik, facendo questa volta il giro che attraversa la Bosnia, o forse sarebbe più corretto dire la Sprska (altra esperienza singolare). 

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1 ora fa, squyrry dice:

 Abbiamo quindi attraversato il confine col Montenegro, che lascia un po’ sospesi per l’impressione di un confine che vuole essere netto, ma che divide due terre e due popoli che si somigliano tantissimo.

Questo non deve stupire visto che si tratta pur sempre di un confine esterno dell'UE. La mia impressione è che la Croazia, come a suo tempo la Slovenia, abbia una certa sadica tendenza a sottolineare che lei è nella "stanza dei bottoni continentali" e i suoi confinanti a est no ?

 

1 ora fa, squyrry dice:

facendo questa volta il giro che attraversa la Bosnia, o forse sarebbe più corretto dire la Sprska (altra esperienza singolare). 

Sempre se ne hai voglia potresti parlarmi anche di questo? La Bosnia è un altro dei posti in zona che mi incuriosiscono dipiù, di cui fra l'altro da un po' ho cominciato a conoscere ed apprezzare la musica moderna. Poi giuro che non ti tartasso più ?

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Supporter
Il 19/8/2017 alle 15:16, ART dice:

Per questo motivo in occasione di vacanze o viaggi di lavoro mi diverto ad aumentare l' "entropia monetaria" in Europa, raccogliendo le monete di un certo stato che mi capitano qualche settimana prima di partire e spendendole il più lontano possibile da esso.

Troppo forte!

Voglio Art al posto della Ursula! (...o quantomeno in parlamento al posto di qualche membro annoiato)

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 Continuo un po’, visto che mi piace ricordare i miei viaggi, non è certo uno stress ?.

Aggiungo che se è vero che i croati sono sicuramente orgogliosi di essere parte dell’UE, montenegrini e bosniaci sono altrettanto orgogliosi della loro indipendenza e unicità; ai confini sono stati loro a controllare minuziosamente i nostri documenti, addirittura ci hanno fatto aprire tutti i bagagli, mentre i croati ci hanno lasciato passare senza problemi.

Una nota ancora su Podgorica. Come faccio quasi sempre quando visito un paese europeo, sono entrato in Banca del Montenegro a dare un’occhiata e a chiedere qualche informazione, pur sapendo che non emettono euro loro, ma utilizzano quelli di altri paesi in una logica di banca commerciale. Mi hanno fermato, chiedendomi cosa cercavo, e quando ho cercato di spiegare che volevo cambiare degli euro mi hanno fermamente e un po’ sgarbatamente accompagnato alla porta, dicendomi che non fanno servizio di cambio, e, a qual che mi è parso, trattandomi con un certo sospetto.

Il passaggio in Bosnia è stato abbastanza veloce, in verità; il tratto balcanico, come quello montenegrino, è piuttosto aspro e disabitato, con la sola peculiare presenza di bandiere e scritte “Sprska” che mi hanno colto un po’ di sorpresa. Poi siamo arrivati in un paese di cui non ricordo il nome, e ci siamo fatti una passeggiata e una sosta per un caffè. Sicuramente eravamo tra i pochi stranieri che passano di lì, abbiamo avuto l’impressione di un po’ di diffidenza nei nostri confronti, tra gente che probabilmente si conosce tutta, e che dà l’idea di vivere abbastanza isolata dal mondo. Era giorno festivo e i caffè del centro erano pieni di gente elegante e sorridente (per chi apprezza il tipo slavo, anche molte belle ragazze). Ma non saprei dire perché, l’atmosfera era un po’ particolare; d’altronde sono serbi (per etnia) che vivono in un paese che non è più esattamente il loro (il ricordo della guerra penso sia ancora abbastanza vivo), e formano quasi una comunità a sé. 
 

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19 ore fa, squyrry dice:

Una nota ancora su Podgorica. Come faccio quasi sempre quando visito un paese europeo, sono entrato in Banca del Montenegro a dare un’occhiata e a chiedere qualche informazione, pur sapendo che non emettono euro loro, ma utilizzano quelli di altri paesi in una logica di banca commerciale. Mi hanno fermato, chiedendomi cosa cercavo, e quando ho cercato di spiegare che volevo cambiare degli euro mi hanno fermamente e un po’ sgarbatamente accompagnato alla porta, dicendomi che non fanno servizio di cambio, e, a qual che mi è parso, trattandomi con un certo sospetto.

Molti anni fa si sono comportati quasi così anche con me alla sede della Banca d'Italia di Milano, quindi non mi stupisco proprio. In molti posti si fa quasi automaticamente l'equazione cambio di soldi = tentativo di riciclaggio o di tastare il terreno per vedere se è possibile farne.

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  • 3 settimane dopo...

Personalmente, se dovessi mai aver bisogno di riciclare soldi, l’ultimo posto che mi verrebbe in mente per farlo sarebbe la Banca d’Italia! ?

Comunque, tornando in topic, quest’anno ho portato, e speso, diverse monete a Cipro, compresi alcuni comuni 2€ commemorativi italiani. Chissà se dalle mani della cassiera del supermercato e dell’autista del bus, che non le hanno degnato di uno sguardo, finiranno prima o poi in quelle di qualche collezionista locale…

Di contro, ho portato in Italia diverse monete cipriote (quasi tutte da 1€ in verità), che spenderò a breve in qualche esercizio nei paraggi. ?

 

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