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Inviato (modificato)

Ciao, il primo acquisto non si scorda mai... :) poi nel tempo puoi salire di conservazione e rarità... buona raccolta :)

Modificato da simo88
Inviato
2 ore fa, simo88 dice:

Ciao, il primo acquisto non si scorda mai... :) poi nel tempo puoi salire di conservazione e rarità... buona raccolta :)

Sì, penso proprio che sia come il primo amore :)

Non so ancora al momento se mi metterò davvero a collezionare le monete, sono tante le cose che mi affascinano e il tempo è poco. Comunque, diciamo che ho avuto un ottimo sprint, ancora non mi era arrivata questa che già ne avevo preso un'altra, ancora un Vespasiano ma questa volta un dupondio. A sto punto, direi che almeno un asse ed un denario di Vespasiano vanno aggiunti, non mi piace lasciare le cose a metà... ;)

Ah, dimenticavo, il dupondio dovrebbe arrivarmi domani, magari poi ne posto qualche foto


Inviato

Ci sarebbero altri nominali per completare la serie: quinario (d'argento), quadrante e soprattutto aureo. Non mi pare invece che Vespasiano abbia coniato semissi, almeno nella serie principale coniata a Roma.


Inviato (modificato)

Ciao Paolo e complimenti per la tua prima scelta, davvero bella come moneta :D. Io sono un novizio e come prima moneta ho scelto un follis di Costantino. Non è prestigioso come la tua moneta però ho tanta soddisfazione e felicità :D

Modificato da Xenon97

Inviato
35 minuti fa, FlaviusDomitianus dice:

Ci sarebbero altri nominali per completare la serie: quinario (d'argento), quadrante e soprattutto aureo. Non mi pare invece che Vespasiano abbia coniato semissi, almeno nella serie principale coniata a Roma.

Quadranti ne ho visti in discreto numero in effetti, quinari invece mai, hai mica un riferimento?

Mi piacciono molto anche alcune emissioni provinciali. E' buffo notare in esse come il ritratto del nostro "mulio" sia parecchio diverso dalle emissioni della zecca di Roma: nelle emissioni "ufficiali" il ritratto è quasi sempre coerente con le altre rappresentazioni che ci sono giunte in forma di statua o busto, mentre nelle provinciali mantiene i tratti principali (fronte spaziosa, naso adunco, mento ricurvo, collo taurino) ma l'insieme non assomiglia affatto a Vespasiano! Ne deduco che i conii provinciali fossero incisi su indicazioni verbali dell'aspetto dell'imperatore. All'epoca l'email non c'era, e non c'era neanche la fotografia (digitale o analogica che sia). Inviare un ritratto a migliaia di km di distanza non doveva essere una cosa semplice a quanto pare, e in ogni caso ci avrebbe impiegato mesi. L'emissione dei nuovi conii non poteva attendere tanto e quindi gli incisori si arrangiavano, evidentemente :D

Per quanto riguarda gli aurei, i prezzi sono decisamente proibitivi, non penso arriverò mai a spendere per una moneta l'equivalente di un automobile.  Almeno, ora la penso così, poi se vinco all'enalotto... ;)

Grazie mille per tutte le informazioni!

 

 


Inviato
27 minuti fa, Xenon97 dice:

Ciao Paolo e complimenti per la tua prima scelta, davvero bella come moneta :D. Io sono un novizio e come prima moneta ho scelto un follis di Costantino. Non è prestigioso come la tua moneta però ho tanta soddisfazione e felicità :D

Ciao e grazie. Ho letto il tuo thread, in pratica abbiamo iniziato proprio insieme! ;) Molto molto bello quel Follis, sembra coniato ieri, pazzesco che abbia attraversato 16 secoli e sia giunto fino a noi così in buono stato.

Tra l'altro, anch'io ho comprato dallo stesso venditore, la mia seconda moneta (ohimè,la scimmia compulsiva mi ha preso :D ) di Vespasiano, un dupondio Felicitas Publica. La tua moneta è già arrivata? La mia dovrebbe essere in dirittura d'arrivo, probabilmente arriva domani

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Inviato

Anche a me sta venendo l'euforia di comprare un'altra moneta, sempre del IV secolo e associata alla famiglia di Costantino. Purtroppo non è ancora arrivata e poi non posso verificare l'arrivo per un paio di giorni perché non sono nella casa principale. Probabilmente, e spero di sì, sarà arrivata oggi o arriverà domani perché i giorni lavorativi per la spedizione in teoria sono 3-4 (così mi ha scritto il negoziante) e l'acquisto l'ho fatto venerdì. 


Inviato (modificato)
23 ore fa, PaoloDF dice:

Quindi, mi pare di capire, R sta per "several specimens", ma questo several quanto è? In inglese, colloquialmente parlando, quando usi several può significare alcuni, diversi, certi... Sì, ma quanti? Diciamo che siamo nell'ordine delle decine, massimo centinaia? Mi stai dicendo che ho in mano una moneta di cui esistono solo poche decine di esemplari!!?? Mo svengo... :D:D

Ciao @PaoloDF,

È proprio questo il bello delle monete romane!

Magari ti ritrovi in mano la variante di una moneta di cui esistono solo due esemplari al mondo che non ha un plusvalore economico alto, ma uno storico veramente eccezionale?.

Mi ricordo quando @FlaviusDomitianus mi disse che la variante di una moneta di Domiziano che possedevo esistevano conosciuti solo due esemplari e che uno era al British Museum, che emozione?.

Buono studio e buona collezione?.

A presto,

Alb123

Modificato da alb123

Inviato
30 minuti fa, alb123 dice:

Ciao @PaoloDF,

È proprio questo il bello delle monete romane!

Magari ti ritrovi in mano la variante di una moneta di cui esistono solo due esemplari al mondo che non ha un plusvalore economico alto, ma uno storico veramente eccezionale?.

Mi ricordo quando @FlaviusDomitianus mi disse che la variante di una moneta di Domiziano che possedevo esistevano conosciuti solo due esemplari e che uno era al British Museum, che emozione?.

Buono studio e buona collezione?.

A presto,

Alb123

Sì questa cosa è strabiliante, e mica l'avevo capita sai? Intendo dire, quando guardi siti di numismatica e ti ritrovi a sfogliare centinaia o migliaia di monete, mica ti viene in mente subito che magari alcune di quelle che vedi sono pezzi unici o quasi! Che poi se ci si pensa bene, dato che il coniare era un operazione artigianale e ovviamente non c'era automazione in nessuna fase della produzione di monete, ogni moneta è in realtà unica, in quanto le variabili sono veramente molte, il conio nuovo o usurato, il tizio che centra il tondello o no, il metallo che magari contiene impurità in una colata e in un'altra no...

Penso anche che, dato che per la maggior parte erano schiavi, almeno alla zecca di Roma, le monete coniate al mattino dovevano per forza venire meglio di quelle coniate alla sera. Proviamo noi a sbattere con un  martello su un'inchudine per 12-14 ore, vediamo poi se alla sera siamo ancora freschi come alle 6 del mattino :)

E' pazzesco anche pensare che la semplice sbadatezza dello schiavo, magari per la stanchezza, che magari batte due volte lo stesso tondello, possa determinare oggi se la moneta è "comune" o unica, con relativa differenza di valore, anche nell'ordine delle migliaia di euro.

Un'altra dimostrazione della famosa teoria del battito d'ali della farfalla a Pechino che provoca l'uragano a New York, non vi pare? Ecco, nel nostro caso, magari lo stanchezza, o magari anche solo uno starnuto, di un povero schiavo nel 70 AD finisce con il rendere felice - e in certi casi ricco - un collezionista 2000 anni dopo. E poi ci vogliono far credere che le nostre azioni non hanno alcun valore... :D:D:D

 

 


Inviato
3 ore fa, PaoloDF dice:

Quadranti ne ho visti in discreto numero in effetti, quinari invece mai, hai mica un riferimento?

Mi piacciono molto anche alcune emissioni provinciali. E' buffo notare in esse come il ritratto del nostro "mulio" sia parecchio diverso dalle emissioni della zecca di Roma: nelle emissioni "ufficiali" il ritratto è quasi sempre coerente con le altre rappresentazioni che ci sono giunte in forma di statua o busto, mentre nelle provinciali mantiene i tratti principali (fronte spaziosa, naso adunco, mento ricurvo, collo taurino) ma l'insieme non assomiglia affatto a Vespasiano! Ne deduco che i conii provinciali fossero incisi su indicazioni verbali dell'aspetto dell'imperatore. All'epoca l'email non c'era, e non c'era neanche la fotografia (digitale o analogica che sia). Inviare un ritratto a migliaia di km di distanza non doveva essere una cosa semplice a quanto pare, e in ogni caso ci avrebbe impiegato mesi. L'emissione dei nuovi conii non poteva attendere tanto e quindi gli incisori si arrangiavano, evidentemente :D

Per quanto riguarda gli aurei, i prezzi sono decisamente proibitivi, non penso arriverò mai a spendere per una moneta l'equivalente di un automobile.  Almeno, ora la penso così, poi se vinco all'enalotto... ;)

Grazie mille per tutte le informazioni!

 

 

Purtroppo i quinari sono molto rari, perché venivano coniati raramente: pur essendo la metà di un denario, e spesso in cattiva conservazione, il loro costo è mediamente molto superiore: nell'ordine delle centinaia di euro, quando si trovano.

Un aureo di Vespasiano con una normale allegoria al rovescio e in condizioni passabili si può trovare invece a 1.000/1.500 euro, meno di un sesterzio in alta conservazione.

Le provinciali sono un mondo a parte, non si può generalizzare perché in quell'epoca coprivano un territorio che andava dai Balcani all'Egitto.

Il livello degli incisori e dunque la quaità dei coni è molto, ma molto variabile. Alcuni esemplari non hanno nulla da invidiare stilisticamente a quelli della zecca di Roma, altri sono davvero elementari. Se ne trovano per tutte le tasche.


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