Vai al contenuto
IGNORED

Ducatone da 124 soldi Antonio Priuli


Risposte migliori

Credo si tratti di un bell'argomento di discussione, anche se per "metallari".
Intanto NON si tratta di porosità: "pori" sono buchetti (come i "pori piliferi") e non piccole verrucosità "estroflessè", qui presenti. Queste "bolle" in positivo possono essere talora indicative di "fusione", ma è chiaro che la moneta in oggetto è autentica e non un falso. Si dice che monete come questa possano essere state coniate con conii arrugginiti, ma l'abbondanza e le caratteristiche delle microbolle in questo esemplare fanno piuttosto propendere per fenomeni di ossidazione e incrostazioni, molto accentuate (stazionamento prolungato nel terreno?). Oltretutto altri esemplari in commercio di questo doge non presentano queste inestetiche ossidazioni ma solo debolezze e micro-crepetti diffusi che potrebbero (impropriamente) essere definiti "porosità".
Piacerebbe sentire altre voci...

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Buona Domenica

Sono d'accordo con Mario; argomento da "Mettallari"; peraltro l'annoso problema dei "conii arrugginiti", è stato un argomento molto "caldo", del quale si è scritto un paio di anni fa - credo -  anche se era indirizzato alla presenza di ducati e zecchini d'oro veneziani ed altre monete d'oro con i fondi particolarmente butterati da bollicine estroflesse.

E' indubbio che i conii, in metallo ferroso, fossero particolarmente sensibili alla ossidazione (ruggine), soprattutto in un ambiente umido e salato com'è quello veneziano; a mio avviso l'ipotesi che dei conii deteriorati dalla ruggine possano aver trasferito sulle monete le imperfezioni, è tutt'altro che remota.

Se invece ci si trova di fronte a buchetti la situazione è differente. Tralasciando quelli che possano indicare una fusione (quindi un indicatore di falsità per quelle monete che venivano coniate), vuol dire che la corrosione è esterna; deriva quindi da contatto con terreni particolari nella quale la moneta si è trovata, oppure anche al contatto con metalli differenti con differente potenziale elettrico; in questo caso si vengono a crare le così dette correnti galvaniche, l'osmosi, che tende a corrodere lentamente il metallo più sensibile.

saluti

luciano

 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Dal mio punto di vista il conio di questa moneta non ha colpa alcuna, ma credo si tratti degli effetti di ossidazione di altri elementi con cui la moneta è venuta a contatto e che risultano particolarmente nocivi per l'argento (es. sodio e potassio [nonché i loro composti]) di cui alcune terre (e oltremodo le acque) sono particolarmente ricche. Un peccato perché si tratta di una moneta circolata poco.

Un saluto.

Paolo

Modificato da Bassi22
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.