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MILANO, LE MONETE SIMBOLO, STORIA, CULTURA, INFO, LINK


Risposte migliori

5 ore fa, eracle62 dice:

Bene, allora qualche estimatore di Milano esiste ancora..

Leggendo questa discussione sembrerebbero merce rarissima e se c’e’ da proteggere ?, ma qualcosa sono sicuro arriverà basta in fondo condividere ...

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Forse mi sfugge il topic centrale, pensavo si dovesse dire la propria moneta simbolo, io sono intervenuto precedentemente proponendo la mia icona. Se volete posso postare alcune mie monete di Milano se è questo l'obiettivo. Sono sicuro che però ci si sta aspettando interventi di qualcuno di importante (lo dico con serena umiltà) ? 

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Propongo un mio piccolo excursus partendo dal denaro imperiale di Federico I Barbarossa:

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(in foto moneta di Paolo Crippa presa dal suo sito internet)

E faccio un collegamento ad un luogo che mi è caro perché ricordo che mio padre me ne parlava ogni volta che ci passavamo difronte in auto, mi sto riferendo alla gesetta di lusertt (chiesetta delle lucertole) oggi conosciuta come chiesetta di san Protaso del quartiere Lorenteggio:

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perché questo collegamento? Si racconta che durante l'assedio di Milano del 1161-62 da parte del Barbarossa, quest'ultimo, una volta entrato in città proprio dalla parte del Lorenteggio, si fermò a pregare proprio dentro questa piccola chiesetta ancora rimasta in piedi. Un piccolo pezzo di antico, di medioevo, immerso nel traffico moderno e con attorno pezzi di metallo, plastica, cemento armato, un contrasto storico evidentissimo che fa quasi stridere in testa nel rimirarlo.

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Hai colto perfettamente lo spirito della discussione se hai posto al centro dell’attenzione questa piccola perla della chiesetta milanese medievale di San Protaso in mezzo a una città totalmente trasformata.

Oggi San Protaso e’ un simbolo, e di simboli qui anche  parliamo, conosco bene la storia e la realtà associativa che la sostiene e anche la possibilità di fare eventi, questa e’ una Milano da scoprire e ti ringrazio di avermi anticipato.

Sul resto la discussione nasce come box/contenitore/quasi una sezione per Milano dove potete inserire tutto ciò che ritenete interessante e da divulgare, monete, libri, storia, eventi, link tutto ciò che fa parte di questa città, diciamo uno spot culturale e divulgativo per Milano che trovate facilmente anche da Wikipedia e quindi per tutto il mondo.

La mia osservazione e’ però calzante e non irrilevante, anni fa in molti si chiedeva addirittura una sezione qui tutta sola per Milano, mi domando e vi domando dove sono finiti questi utenti divulgatori e amanti di Milano ? Spariti ? Non hanno visto questa discussione che dura da mesi e di 28 pagine ? O non sono divulgatori ?  Certamente più di uno comunque ...ma la domanda e’ se Milano e’ veramente tutta qui, una città indiscutibilmente il centro Numismatico Italiano, anche culturale e comunque con tanti fermenti nuovi ....

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Ma anche bibliografia numismatica, qui abbiamo un libro che trasuda di storia, Le monete di Milano dei fratelli Francesco ed Ercole Gnecchi, il caposaldo degli studi della monetazione milanese, siamo nel 1884 ....

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Questa e’ la dedica che in apertura di libro fanno i due fratelli rivolta alla città, dedica da grandi divulgatori come i Gnecchi furono effettivamente ...quanti spunti possono uscire ancora ....

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14 ore fa, dabbene dice:

Hai colto perfettamente lo spirito della discussione se hai posto al centro dell’attenzione questa piccola perla della chiesetta milanese medievale di San Protaso in mezzo a una città totalmente trasformata.

Oggi San Protaso e’ un simbolo, e di simboli qui anche  parliamo, conosco bene la storia e la realtà associativa che la sostiene e anche la possibilità di fare eventi, questa e’ una Milano da scoprire e ti ringrazio di avermi anticipato.

Sul resto la discussione nasce come box/contenitore/quasi una sezione per Milano dove potete inserire tutto ciò che ritenete interessante e da divulgare, monete, libri, storia, eventi, link tutto ciò che fa parte di questa città, diciamo uno spot culturale e divulgativo per Milano che trovate facilmente anche da Wikipedia e quindi per tutto il mondo.

La mia osservazione e’ però calzante e non irrilevante, anni fa in molti si chiedeva addirittura una sezione qui tutta sola per Milano, mi domando e vi domando dove sono finiti questi utenti divulgatori e amanti di Milano ? Spariti ? Non hanno visto questa discussione che dura da mesi e di 28 pagine ? O non sono divulgatori ?  Certamente più di uno comunque ...ma la domanda e’ se Milano e’ veramente tutta qui, una città indiscutibilmente il centro Numismatico Italiano, anche culturale e comunque con tanti fermenti nuovi ....

Certo duole vedere che una città come Milano in una discussione cosi carica di emotività e della famosa identità che qualcuno continua a reclamare dicendo che si sta perdendo... quando poi la suddetta venga snobbata..latiti..

Non chiediamoci poi come mai la città è in sofferenza..

Non chiediamoci poi come mai i circoli sono vuoti...

Non chiediamoci poi come mai siamo solo in due...ops..in questo thread miracolosamente in tre...

Non chiediamoci poi perchè non c'è reciprocità...

Non chiediamoci poi perchè si voglia svoltare...

Non chiediamoci poi il perchè e il per come quando si è solo critici e non presenti...o propositivi..

Non chiediamoci poi perchè non si è Milanesi se....

Se non si interviene in una discussione del genere dove l'identità urla, forse è il caso di rivedere alcuni preconcetti..

Eros 

Modificato da eracle62
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Quanto Milano contava coi Visconti e cogli Sforza anche dal punto di vista artistico ? Forse questo libro catalogo di una mostra di qualche anno fa può chiarirvelo, certo la copertina e’ fantastica ...

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Supporter

Ricordo di aver visitato quella mostra con i miei figli. E' stata molto interessante, Milano come centro artistico europeo, con l'incontro tra gli influssi artistici dell'europa del nord ed i primi segni del Rinascimento italiano. Il Duomo di Milano, almeno la parte risalente alla fine del XIV  e fino a tutto il XV secolo, ne è un simbolo, per rendersene meglio conto si potrebbe visitare il Museo del Duomo.

Purtroppo, il declino artistico ebbe inizio dopo la caduta di Lodovico il Moro, quando si raggiunse il culmine con la presenza di Leonardo a Milano. Negli anni successivi, tranne le due brevi parentesi di Massimiliano Sforza e Francesco II Sforza, il Ducato di Milano fu sottoposto a governanti stranieri. In mancanza di una corte ducale, la committenza venne ridotta alle autorità religiose ed alla nobiltà locale. Nei periodi successivi non mancò la presenza di artisti prestigiosi, ma nulla a vedere al confronto di Firenze, Venezia, Roma e Napoli.

Modificato da ceolo
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Il 27/7/2018 alle 17:58, dabbene dice:

Un mondo si potrebbe aprire ora...e il tema è anche oggi di grande attualità...

Milano anche città d'acqua nel tempo con reti navigabili che comunicavano col Lago Maggiore, di Como e a sud verso il Po e poi il mare Adriatico.

Una rete incredibile di canali d'acqua che si irraggiavano dal centro verso l'esterno, certamente un secolo fa Milano era altro...

Qui una straordinaria immagine del 1920 del laghetto di San Marco, riconoscerete facilmente i palazzi, dove ora c'è la movida di Brera una volta c'era un laghetto….

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niente dura per sempre sotto la luna

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Conosco bene quel parcheggio, ci vado spesso, Brera e ‘ Brera, se tornasse l’acqua si tornerebbe al passato ai tempi romantici, gli aspetti tecnici, commerciali strutturali, avrebbero però il prevalere ...

Bello comunque vedere uno di Mosca se ho capito bene che conosce meglio Milano di tanti qui presenti ....?

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6 minuti fa, dabbene dice:

Conosco bene quel parcheggio, ci vado spesso, Brera e ‘ Brera, se tornasse l’acqua si tornerebbe al passato ai tempi romantici, gli aspetti tecnici, commerciali strutturali, avrebbero però il prevalere ...

Bello comunque vedere uno di Mosca se ho capito bene che conosce meglio Milano di tanti qui presenti ....?

Vivo in una città della storia che abbiamo perso. Ma dall'altra parte. Mia nonna era solita dire: prima l'erba era più verde e il gelato era più delizioso. Forse è vero. O forse stiamo diventando vecchi?

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11 minuti fa, El Chupacabra dice:

Come s'è ridotta via San Marco da quando frequentavo il Parini quarant'anni fa (e più)... sic transit gloria mundi!

Sfortunatamente, solo chi ha visto il passato lo ha capito. Ecco un esempio. Autentico sollievo alesaggio sul tempio E riproduzioni moderne. Tutti i turisti amano il tempio. Non potevo guardarlo. Capisco, questo è falso.

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Supporter

Io adoro questo rilievo, simbolo della capacità di risorgere più forti di prima dopo una grave sconfitta.

Inoltre, costituisce la memoria di una città scomparsa, della quale sopravvivono ancora pochi lacerti tra le costruzioni moderne. Il prezzo che Milano ha dovuto pagare per la continua rincorsa alla modernità ed all'efficienza.

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19 minuti fa, ceolo dice:

Io adoro questo rilievo, simbolo della capacità di risorgere più forti di prima dopo una grave sconfitta.

Inoltre, costituisce la memoria di una città scomparsa, della quale sopravvivono ancora pochi lacerti tra le costruzioni moderne. Il prezzo che Milano ha dovuto pagare per la continua rincorsa alla modernità ed all'efficienza.

 

 

Nella pubblicazione del libro del 1822 sembra più conservato.

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Questo è uno dei miei simboli preferiti della Città.

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Risultati immagini per colonne san lorenzo milano

 

Un po di storia...

Si tratta di sedici colonne, alte circa 7 metri e mezzo, in marmo, con capitelli corinzi che sostengono la trabeazione. Provengono da edifici romani risalenti al II o III secolo, probabilmente un tempio pagano sito nell'area dell'attuale piazza Santa Maria Beltrade[1].

Le colonne vennero trasportate nell'attuale locazione a completare l'erigenda basilica di San Lorenzo. I capitelli provengono invece da due edifici differenti; sono infatti diversi per stile e dimensioni. Ai capitelli più bassi è stato aggiunto uno spessore in laterizio per livellarli con gli altri. L'assemblaggio che si vede oggi fu realizzato in epoca medioevale, fra l'XI e il XII secolo, a cui risalgono le parti in laterizio che completano l'architrave, con l'arco sormontato dalla croce al centro del colonnato. Appoggiati alla basilica vi sono altri corpi, tra cui notevole è la cappella di sant'Aquilino con mosaici di età romana.

Fino al 1935, nell'attuale piazzale che sorge fra le Colonne e la Basilica di San Lorenzo sorgeva un intero isolato formato da vecchi edifici popolari; tale complesso venne abbattuto per dare, coerentemente coi principi e gli indirizzi urbanistici del tempo, maggiore respiro e monumentalità alla basilica. Il nuovo piazzale venne successivamente occupato dai binari del tram, che negli anni novanta venne spostato al di là delle Colonne, su binari compenetranti. Del 1937 è la statua bronzea di Costantino Imperatore, legato a Milano per la promulgazione del famoso editto dell'anno 313, copia moderna di un originale tardoantico conservato a Roma.

Le Colonne tutt'oggi rivestono un particolare significato affettivo per i milanesi, testimoniando visibilmente la storia dell'antica Mediolanum, in qualche modo sopravvissuta alla furia distruttrice dei Goti, del Barbarossa e dei bombardamenti della seconda guerra mondiale

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Bene, bene...si sta ravvivando e creando la condizione per continuare  in fondo questa discussione e’ come dice si il titolo simbolica ma in quanto generalista aperta facilmente a nuovi appassionati e utenti, certamente da qui può partire chiunque a postare e il forum ha bisogno anche di questo, di nuovi germogli ....

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Questa e’ una discussione che deve proporre spunti e raccontare, arriverà il 29 settembre l’evento Momenti Storici in Ambrosiana e allora apriamo anche una luce borromaica bibliografica, un consiglio,  Carlo e Federico, due simboli milanesi ... da leggere per chi vorrà ed essere più preparato ? ....

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Si continua con i simboli della città Meneghina..

Chi come me è nato e cresciuto in questa meravigliosa città ( non la cambierei con nessuna al mondo, e potrei scrivere un tomo del perchè..), non può dimenticare di quando bambini dopo aver corso e giocato si andava tutti al "Drago Verde" ad abbeverarsi.

Era un rito, che poi si ripeteva da giovane e da adulto, quando si aveva sete in città..

Milano fino a qualche anno fa era piena di queste fontanelle, stupende anche dal punto di vista artistico, fatte in ghisa e ottone, poi la Milano degli anni 70 impose la chiusura per una piaga e un flagello di quegli anni dove tutto era permesso e dove purtroppo si arrivò all'eccesso, per i fatti della storia di quegli anni..

Io me la ricordo Milano..io me la ricordo la vita di anni incredibili e irripetibili..io me la ricordo la gioia..io me la ricordo l'emozione di viverla ogni giorno, vorrei poterla rivivere ancora, anche solo per un giorno, un giorno senza fine..

 

                                           Vedovelle: le fontanelle di Milano. Storia, curiosità e aneddoti

 

                                                           Speciale Turismo: le fontanelle di Milano. vedovelle e draghi verdi storie, aneddoti e curiosità

                                                                                     In foto, la vedovella in Piazza della Scala, la prima ad essere realizzata a Milano!

 

                                      

 

 

                                        La storia delle Vedovelle di Milano: cosa sono e dove trovarle in città

 

                                     Sapete cosa sono le Vedovelle di Milano?

Le Vedovelle di Milano sono semplicemente le fontanelle pubbliche, oasi per dissetarsi gratuitamente specialmente durante le calde giornate estive.
 
A seconda dei vari quartieri della città, possono anche essere conosciute con il nome di Drago Verde.
 
Come accade per i Torelli, o Torèt, torinesi o i Nasoni romani, anche a Milano, queste fontanelle sono dei veri e propri simboli per la città.
 
Sul territorio comunale ce ne sono più di 400 funzionanti, distribuite tra il centro e la periferia.
 
Le Vedovelle hanno una struttura in ghisa e sono dipinte di un colore verde scuro. All’incirca sono alte un metro e mezzo e larghe 50 centimetri.
 
Le fontanelle sono composte da una torretta a base quadrata con lo stemma del Comune di Milano, mentre alle sommità sono presenti dei pignoni. Alla base sono dotate di una bacinella semi-circolare, che serviva per far bere gli animali, e di un pilastrino dal quale spunta una testa di drago.

Storia

Il termine Vedovelle deriva dal filo d’acqua che sgorga incessante dal loro rubinetto, simile al pianto perenne di una vedova inconsolabile. Il nome Drago Verde, invece, è dovuto al rubinetto in ottone a forma di drago.
 
La prima Vedovella è stata installata in piazza della Scala verso la fine degli anni Venti del Novecento. Questa fontanella, oltre ad essere la più antica, è anche l’unica realizzata in ottone dorato e non in ghisa.
 
Cosa molto particolare, è che le Vedovelle di Milanonon hanno il rubinetto. Infatti, il flusso continuo di acqua non ne comporta uno spreco, ma mantiene l’acqua in movimento preservandone la freschezza e la buona qualità. Inoltre, l’acqua che fuoriesce dalle fontanelle raggiunge i depuratori di Milano attraverso la fognatura. Dopodiché l’acqua viene utilizzata dai consorzi agricoli per l’irrigazione dei campi.
 
Modificato da eracle62
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Il 31/8/2018 alle 01:58, eracle62 dice:

Questo è uno dei miei simboli preferiti della Città.

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Un po di storia...

Si tratta di sedici colonne, alte circa 7 metri e mezzo, in marmo, con capitelli corinzi che sostengono la trabeazione. Provengono da edifici romani risalenti al II o III secolo, probabilmente un tempio pagano sito nell'area dell'attuale piazza Santa Maria Beltrade[1].

Le colonne vennero trasportate nell'attuale locazione a completare l'erigenda basilica di San Lorenzo. I capitelli provengono invece da due edifici differenti; sono infatti diversi per stile e dimensioni. Ai capitelli più bassi è stato aggiunto uno spessore in laterizio per livellarli con gli altri. L'assemblaggio che si vede oggi fu realizzato in epoca medioevale, fra l'XI e il XII secolo, a cui risalgono le parti in laterizio che completano l'architrave, con l'arco sormontato dalla croce al centro del colonnato. Appoggiati alla basilica vi sono altri corpi, tra cui notevole è la cappella di sant'Aquilino con mosaici di età romana.

Fino al 1935, nell'attuale piazzale che sorge fra le Colonne e la Basilica di San Lorenzo sorgeva un intero isolato formato da vecchi edifici popolari; tale complesso venne abbattuto per dare, coerentemente coi principi e gli indirizzi urbanistici del tempo, maggiore respiro e monumentalità alla basilica. Il nuovo piazzale venne successivamente occupato dai binari del tram, che negli anni novanta venne spostato al di là delle Colonne, su binari compenetranti. Del 1937 è la statua bronzea di Costantino Imperatore, legato a Milano per la promulgazione del famoso editto dell'anno 313, copia moderna di un originale tardoantico conservato a Roma.

Le Colonne tutt'oggi rivestono un particolare significato affettivo per i milanesi, testimoniando visibilmente la storia dell'antica Mediolanum, in qualche modo sopravvissuta alla furia distruttrice dei Goti, del Barbarossa e dei bombardamenti della seconda guerra mondiale

Così come si presentava prima delle demolizioni.

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