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MILANO, LE MONETE SIMBOLO, STORIA, CULTURA, INFO, LINK


Risposte migliori

Ma dove si respirano gli avvenimenti, il passaggio storico è in un posto secondo me sacro come la Rocca di Angera.

Qui nella sala della Giustizia vengono percorse le vicende dell'inizio dei Visconti legate alla vittoria di Ottone Visconti sui Torriani nella battaglia di Desio nel 1227.

Qui siamo nella sacralità della storia milanese....

Angera.jpg

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Venendo un po' ai tempi recenti c'è questa bellissima medaglia di Piero Monassi incisore medaglista di grande fama.

La medaglia è stata incisa per il cinquantenario 1957 - 2007 del Centro Culturale Numismatico Milanese, Circolo Numismatico di Milano.

E' molto bella perché racchiude tutti i grandi simboli milanesi in unico pezzo, il Castello, il biscione coronato, il Duomo e il testone di Galeazzo Maria Sforza, must della nostra emissione, cosa voler di più ?

P1160162.JPG

P1160163.JPG

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E' un peso per il ducatone, con data 1754 (di fabbrica del peso). Il ritratto è molto vagamente quello di Filippo IV, morto da tempo, ma grande coniatore di ducatoni, che nel 1754 ancora circolavano .

Già che ci siamo, il peso per il Luigi di Francia (moneta coniata dal 1785) è dei primo quarto del XIX secolo. Il bollo sul rovescio è quello della terza verifica biennale del Lombardo-Veneto (1816-1817).

Saluti a tutti

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  • 2 settimane dopo...

Un bel pezzo di Milano..

Il panettone attraverso i secoli

Pietro Verri narra di un'antica consuetudine che nel IX secolo animava le feste cristiane legate al territorio milanese: a Natale la famiglia intera si riuniva intorno al focolare attendendo che il pater familias spezzasse "un pane grande" e ne porgesse un pezzo a tutti i presenti in segno di comunione. Nel XV secolo, come ordinato dagli antichi statuti delle corporazioni, ai fornai che nelle botteghe di Milano impastavano il pane dei poveri (pane di miglio, detto pan de mej) era vietato produrre il pane dei ricchi e dei nobili (pane bianco, detto micca). Con un'unica eccezione: il giorno di Natale, quando aristocratici e plebei potevano consumare lo stesso pane, regalato dai fornai ai loro clienti.

Alla fine del Settecento si verificò una novità inattesa: la Repubblica Cisalpina s'impegnò a sostenere l'attività degli artigiani e dei commercianti milanesi favorendo l'apertura dei forni, mondo di delizie in cui guizzavano indaffarati i prestinee, e delle pasticcerie, regno incantato degli offellee. Nel corso dell'Ottocento, durante l'occupazione austriaca, il panettone diventò l'insostituibile protagonista di un'annuale abitudine: il governatore di Milano, Ficquelmont, era solito offrirlo al principe Metternich come dono personale. Il poeta Pastori, uno dei più apprezzati poeti milanesi del '900, cita questo tipo di panettone in una delle sue poesie.[

 

 

Panettone di San Biagio

A Milano, è tradizione conservare una porzione del panettone mangiato durante il pranzo di Natale, per poi mangiarlo raffermo a digiuno insieme in famiglia il 3 febbraio, festa di san Biagio, come gesto propiziatorio contro i mali della gola e raffreddori, secondo il detto milanese"San Bias el benediss la gola e el nas (San Biagio benedice la gola e il naso)" In questo giorno i negozianti per smaltire l'invenduto vendono a poco prezzo i cosiddetti panettoni di san Biagio, gli ultimi rimasti dal periodo festivo.

Panettone_vero.jpg

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Quando le banche funzionavano....

La Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (CARIPLO), è stata un'importante banca italiana, nata nel 1823 con il nome di Cassa di Risparmio di Milano. La sua sede storica era la Ca' de Sass, costruita nel 1870 in via Monte di Pietà angolo via Romagnosi dall'architetto Giuseppe Balzaretto in stile fiorent59bce9ea64968_Palazzo_della_Cassa_di_Risparmio_delle_Provincie_Lombarde_Milano_veduta_generale.thumb.jpg.88e20c9bd7625f4e26f30f42070eee45.jpg

Questo Istituto sorse in tempi torbidi e di servaggio. Scrisse il Cusani che nel 1816 « la fame e l'oziosità avevano fatto affluire a Milano una turba di mendicanti ai quali si provvide racchiudendoli nel Convento di S. Marco dove erano nutriti, facendo però obbligo agli abili di lavorare; sennonché, preferendo essi il vagabondaggio al lavoro imposto, si durò fatica a disciplinare quella turba riottosa».

   Lazzaro Donati

 

Ora tutte le collezioni importanti sono di proprietà del gruppo Intesa.

Tra le più importanti la collezione Verri. Derivante da BCI

 

http://progettocultura.intesasanpaolo.com/it/visita/collezioni/1555

 

Roberto

Modificato da ciosky68
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  • 2 settimane dopo...
  • 3 settimane dopo...
3 ore fa, ottone dice:

complimenti a tutti per le belle immagini.

Non colleziono Milano, ma devo dire che avete delle monete e delle medaglie veramente belle...per non dire di piu'..

Questa discussione e' figlia di un momento di fermento culturale e anche numismatico che a Milano c'è e si tocca con la mano, e' un omaggio in fondo, un voler lasciare una traccia per chi volesse leggere arrivando anche dai motori vari di ricerca, sulla zecca di Milano scrivono in pochi ma qualcosa anche in questo si sta muovendo , certo senza gli uomini non si muove nulla ci vuole poi un gruppetto di appassionati operativo, ci stiamo muovendo in  tal senso sperando anche nei giovani ...

Modificato da dabbene
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Con la Repubblica Cisalpina a Milano viene coniata una moneta importante e molto considerata dai collezionisti.

Moneta che in splendide conservazioni può avere stime importanti e che ha un punto di forza nell'aspetto artistico al diritto con la raffigurazione allegorica di Salvirch, primo incisore della zecca di Milano.

La zecca milanese fino al 1800 emise monete di tipo austriaco , circolavano monete erose straniere da cui la necessità di coniare una moneta nazionale.

Tutto porta alla Francia con la legenda del diritto " Alla Nazione francese, la Repubblica Cisalpina ringrazia " e anche nell'iconografia con la personificazione della Repubblica Cisalpina che presta atto di riconoscenza alla figura allegorica della Francia.

Scudo da lire 6, anno VIII, ( 1800 ), Varesi 69

Repubblica cisalpina varesi 69.jpg

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Che Maria Teresa abbia fatto molto a Milano anche nel campo del sociale è cosa risaputa.

Questa estremamente rara medaglia di Ranieri 7 ci mostra, oltre a una Maria Teresa velata al diritto, una scena con nel campo del rovescio la Dea Giunone Lucina seduta con un piccolo bambino in fasce in grembo.

Medaglia opus Kraft del 1774.

La mortalità infantile era una piaga sociale del tempo e l'Amministrazione preoccupata di questo, decise di formare delle donne col compito di diventare esperte nell'ostetricia.

Nel 1768 si presero accordi con l'Ospedale Maggiore di Milano che organizzò corsi di istruzione per donne a tale scopo.

Successivamente nel 1770 Maria Teresa ordinò la istituzione di 2 scuole di ostetricia, una a Milano, una a Mantova.

La medaglistica ancora una volta racconta e ricorda quanto fatto nel tempo e gli avvenimenti.

 

Maria Teresa Ranieri 7.jpg

Modificato da dabbene
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Anche se indirettamente Maria Teresa d'Austria, diede impulso anche alle province lombarde, concedendo il feudo di Varese a Francesco III d'Este, che da semplice borgo mercantile divenne anche sede del potere politico. Nel 1752 si tiene il cosiddetto Congresso di Varese  dove con un trattato si definiscono i confini tra lo Stato di Milano e gli svizzeri, e nel 1787 Varese diviene capoluogo della neonata provincia di Varese. 

Francesco_III_d'Este_by_Bernardo_Bonini_-_Varese.JPG

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Ringrazio intanto @alfred, il rischio in queste discussioni è il blog invece siamo su un forum.

Milano e Genova....da sempre in contatto, relazioni, commerci, potere, storie incrociate e poi basta dire Visconti e Sforza e tutto è detto...

Questa medaglia, fusione originale, da Varesi 70, esemplifica bene il tutto.

Al diritto lui, Ludovico Maria Sforza in un gran bel ritratto, al rovescio abbiamo la Storia con la s maiuscola, d'altronde le medaglie sono storia anche loro...

La scena è incredibile, il Doge di Genova Paolo di Campofregoso con la sua corte su un palco osserva i soldati che arrivano col Moro.

Il Moro è arrivato, Genova e il porto con le navi in rada osservano, la storia è qui...

Parlavo con un importante uomo di cultura di Genova pochi giorni fa nella Giornata di apertura dei Rolli, i grandi palazzi della nobiltà e dei casati genovesi, su Genova e Milano...io gli dissi in fondo Genova fu il porto di Milano, ero lo sbocco che mancava verso il mare, Genova è poi anche molto Milano...lui mi guardò come fanno certi genovesi quando li colpisci al cuore e mi girò immediato un e se fosse stato invece che Milano era poi un grande sobborgo di Genova :D ?

Lascio a voi gli eventuali commenti nel mentre mostro questa fantastica medaglia....certo su Milano e Genova molto c'è, monete, relazioni, incroci importanti...

Ludovico varesi 70.jpg

Modificato da dabbene
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Rimango sulla tratta Genova - Milano, Milano - Genova, i collegamenti sono tanti anche in epoche successive.

Marino chi furono costoro ?

Grande famiglia genovese, non a caso prima ho citato i Rolli genovesi e i loro palazzi, Marino fu un importante banchiere e commerciante che ebbe relazioni importanti anche a Milano.

Cosa fa Tommaso Marino ? Fa costruire a Milano in pieno centro storico dietro al Duomo una residenza nobiliare tra il 1557 e il 1563 su progetto dell'Architetto Alessi.

La famiglia ebbe un tracollo finanziario poi alla morte di Tommaso Marino da cui il pignoramento del bene.

Finì poi nelle mani del banchiere Emilio Omodei e nel 1781 acquistato dallo Stato, diventando dopo l'Unità d'Italia sede centrale del Comune di Milano.

Oggi il nostro Comune è Palazzo Marino, in fondo scaturito da un genovese che aveva relazioni commerciali importanti con Milano facendone una delle sue sedi.

Seguono le immagini di palazzo Marino, dello stemma dei Marino in palazzo e di un simbolo milanese come la scrofa semilanuta nel cortile dello stesso.

 

palazzo_marino_milano_1.jpg

1280px-IMG_6946_-_Milano_-_Pal__Marino_-_Stemma_Tommaso_Marino_in_cortiletto_-_Foto_Giovanni_Dall'Orto_-_8-Mar-2007.jpg

Scroda semilanuta in cortile palazzo marino.jpg

Modificato da dabbene
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  • 4 settimane dopo...
  • 4 settimane dopo...

Decisamente in tema con la discussione e con le news milanesi la Giornata di conferenze tutte sulla zecca di Milano organizzata dall'Associazione Culturale Quelli del Cordusio per sabato 27 gennaio 2018 all'Hotel De La Ville a Milano con inizio ore 10, vi aspettiamo in tanti !

Locandina definitiva con programma 27 gennaio.jpg

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  • 3 settimane dopo...

Riprendo questa discussione che vedo aver avuto tante letture per orientarmi su uno dei simboli per definizione di Milano, il Duomo.

La cattedrale del Duomo la troviamo in medaglistica sotto varie forme, da sola, o abbinata a personaggi famosi e importanti cittadini.

L'esempio di riferimento, a cui potranno seguire altri spero anche da parte vostra, è quello col suo fondatore Gian Galeazzo Visconti ; in realtà sappiamo che il Duomo fu veramente opera collettiva voluta da tutta la città che partecipò con donazioni ingenti e importanti.

Tutte le classi parteciparono in una colletta straordinaria sotto l'egida di questo incredibile Duca che fu Gian Galeazzo Visconti.

In questa medaglia in bronzo, opus Broggi, di Numisor 12, medaglia realizzata per il cinquecentesimo della fondazione ( 1386 - 1886 ), abbiamo il ritratto di Gian Galeazzo al dritto e al rovescio ovviamente l'opera dell'ingegno e dell'industriosità milanese.

Duomo medaglia.jpg

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Un ulteriore esempio di come il Duomo di Milano sia abbinato nella medaglistica a personaggi e simboli milanese è questa medaglia tratta dall'asta Ranieri 2.

In bronzo dorato, opus Cantani, col Duomo al rovescio, il dritto è tutto per un simbolo milanese come è stato San Carlo Borromeo, d'altronde abbinare il nostro Arcivescovo e Santo col Duomo non poteva diventare ed essere la  scelta migliore.

Carlo Borromeo.jpg

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A volte la medaglia semplicemente ricorda e racconta gli avvenimenti, li registra e li tramanda....

In questo caso abbiamo al diritto il ritratto in abito talare che ricorda la nomina ad Arcivescovo del Cardinale Carlo Gaetano II di GaisrucK e al rovescio il Duomo nel ricordo delle sue opere di restauro.

Medaglia del 1818, opus Putinati, da Asta Ranieri 12.

Ranieri 12.jpg

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