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MILANO, LE MONETE SIMBOLO, STORIA, CULTURA, INFO, LINK


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Monetina ritrovata nella ciotola "magica",  se non ricordo male ZENO zecca di MEDIOLANUM

 

Zeno-d.jpg

Zeno-r.jpg

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Chi fu il Conte Paolo Andreani ?

Credo che a pochi dica qualcosa eppure...

Paolo Andreani nasce a Milano nel 1763, di famiglia borghese, abita nel palazzo che ospita ora la Biblioteca Sormani.

Andreani sa di tutto, filosofia, storia, lettere, matematica e...

Ma ben presto capisce che le aspirazioni lo portano a diventare aeronauta.

Il 13 marzo del 1784 compie una impresa storica, dal suo giardino di Brugherio nei pressi di Milano compie il primo volo umano su un aerostato, il primo volo italiano in assoluto e il quarto nel mondo.

La medaglistica ricorda questa impresa di questo coraggioso e ingegnoso milanese con una medaglia del 1784 celebrativa dell'evento opera di Guillemard e di Ranieri 5

 

Andreani Ranieri 5.jpg

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Milano era fino a circa un secolo fa una città d'acqua, i Navigli furono poi coperti per lasciare spazi alle strade, alle auto, ai parcheggi eppure ci sono ancora tanti nostalgici di quello che fu e magari non si esclude possa tornare un giorno.

Di certo ci sono più Associazioni che sostengono questo progetto una è questa, "Amici dei Navigli "

http://www.amicideinavigli.it/

Modificato da dabbene
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Mario lasciaci qualcosa anche a noi...:crazy:

 

Comunque stupendo excursus su Milano e i suoi magnifici volti.;)

 

 

                           Cinema Dumont Milano

 

 

Alzate lo sguardo se vi capita di passare tra via Melzo e via Frisi: vi ritroverete catapultati in un’altra epoca. E nonostante il cinema Dumont (1910-1932) non esista più, c’è stato un tempo in cui Milano – dietro questa strepitosa facciata liberty – imparò ad amare le magie della Settima Arte.

 

Siamo nel 1908, periodo di visioni incredibili. Una fase di mezzo in cui l’ingegno umano non smette di creare e i venti bellici soffiano ancora a debita distanza. Nel 1891 Nikola Tesla dà il via ai suoi coraggiosi esperimenti “wireless” per le comunicazioni-radio; quattro anni dopo due fratelli francesi (August e Louis Lumière) inaugurano a Parigi il loro “cinematographe” inventando una strana arte in movimento a cui verrà dato il nome di cinema; nel 1899 scendono in strada le prime rudimentali automobili grazie all’ausilio del motore a scoppio. In pratica sono anni in cui succedono “cose” e si guarda a Parigi esattamente come si fa oggi con Cupertino. Due imprenditori milanesi, i fratelli Galli, respirano a pieno quest’ebbrezza e motivati dall’esperimento del Lumière di Pisa (prima sala cinematografica italiana in assoluto)  decidono di provarci nella loro città: anche Milano avrà la sua “lanterna magica” ospitata in un luogo a cavallo tra eleganza e fantasia. Il nome scelto sa di grandeur (Dumont) e il progetto affidato a due nomi di grido: gli architetti Tettamanzi e Mainetti. L’area scelta è quella all’angolo tra via Melzo e via Frisi (famosa in passato per il Lazzaretto) ed è lì che viene edificata una palazzina la cui facciata è un trionfo liberty. Dentro non manca nulla: una sala d’aspetto, il bar, una cabina di proiezione e il parterre arricchito da una pavimentazione lignea con 516 posti a sedere suddivisi in 20 file di comode poltroncine. È il 1910 e per un bel po’ saranno solo successi al botteghino. Poi qualcosa cambia: il locale comincia a ospitare seconde visioni e l’appeal viene imbruttito da un nuovo tipo di clientela, più rozza e turbolenta. Il lucido parquet viene ripetutamente calpestato da zotici che scambiano il luogo per una balera, i divieti di fumo vengono puntualmente disattesi e per terra è tutto un mix di noccioline, bucce d’arancia e “staccaganass” (dolci durissimi, il popcorn dell’epoca) per un triste carnevale di lerciume e maleducazione. Non può durare. Tant’è che nel 1932, alla morte dei Galli, scompare pure la loro “isola felice”. Scampato ai bombardamenti del ’42-’44, per il Dumont le agonie non sono ancora finite: nel 1953 viene addirittura decisa la sua demolizione, ma il comitato di zona insorge respingendo lo scempio. Il vecchio cinematografo si ricicla prima come autosalone e poi come deposito di ambulanze. Nel 1993, infine, l’idea di tramutarlo nell’attuale Biblioteca Venezia riconvertendone l’atrio e mantenendo le tre colonnine originali di Tettamanzi e Mainetti. 

Modificato da eracle62
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A volte serve anche ricordare e rivivere anche tramite immagine quello che fu Milano, è un fatto di identità storica, certamente i miei nonni videro una Milano così, come la vedo io ogni giorno rientrando in casa all'ingresso appesa a un muro, è passato un secolo eppure la città d'acqua, i barconi, le chiuse in pieno centro erano estremamente affascinanti.

Nella fotografia d'epoca, circa del 1915, abbiamo in Via Senato l'apertura delle chiuse a un grosso barcone : doveva essere comunque sempre intrigante questo passaggio e questa operazione visto il numero di spettatori e curiosi affacciati....

P1160144.JPG

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Qualche siliqua in argento.

Flavius Victor, 387-388.
Õ-Siliqua, Mediolanum; 1.87 g. Drapierte Büste r. mit Perldiadem//Roma sitzt v. v. mit Globus und Speer. RIC 19 b.

RR Breiter Schrötling, attraktives Exemplar mit feiner Patina, gutes sehr schön

Exemplar der Auktion Fritz Rudolf Künker 204, Osnabrück 2012, Nr. 887.

08388q00.jpg

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Valentinian II. 383-388 AD. Mediolanum (Milan). AR Siliqua. 1,35 gr. - 17,4 mm. O:\ DN VALENTINIANVS PF AVG, pearl diademed, draped, cuirassed bust right. R:\ VOT X MVLT XX within wreath. Mintmark MDPS. XF. Toned. Rare. RIC 14a

cZR2rm9YtLA46dJMxA8b5fGB4Q3rTi.jpg

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Eugenius (A.D. 392-394), Silver Siliqua. Mint of Mediolanum, struck A.D. 393-4. D N EVGENIVS P F AVG, pearl-diademed, draped and cuirassed bust facing right, rev VIRTVS ROMANORVM, Roma seated left on a cuirass, holding Victory on a globe and a spear, MDPS in exergue, 1.50g., 6h (RIC 32c; C 14; RCV 20689). 

FM44478_1.jpg

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Magnus Maximus AR Siliqua. Mediolanum, circa AD 387-388. D N MAG MAXIMVS P F AVG, pearl-diademed, draped and cuirassed bust right / VIRTVS ROMANORVM, Roma enthroned facing, head left, holding globe and reversed spear; MDPS in exergue. RIC 19a; RSC 20c. 1.53g, 17mm, 6h. 

155x155.jpg

Magnus_Maximus_Siliqua_2380631.jpg

Modificato da ciosky68
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Super Jolly finale o forse no dipende poi da voi, sicuramente è una gran chicca per tanti motivi

Siamo a Massimiliano Maria Sforza ( 1512 - 1515 ), il pezzo è una medaglia, forse una prova perché la legenda del rovescio non è terminata, probabilmente fa parte della serie di medaglie che comprende i duchi di Milano da Gian Galeazzo Visconti a Francesco II Sforza.

La particolarità è che possiamo vedere un ritratto di Massimiliano, tra l'altro molto bello con berretto, cosa che è preclusa con le monete.

Si ritiene essere un pezzo unico, dal pedigree leggendario, Ex Collezione Pietro Verri, ex Asta Leu del 1998, ex Asta Hess Divò 320 del 26/10/11.

Questo stesso pezzo è riportato sul Crippa e sul Ravegnani Morosini.

Riporta una abbinata importante del tipo ritratto/ Sant'Ambrogio.

Qui c'è tutto, estrema rarità, iconografia, mistero sul conio non completato e uno degli ultimi Sforza su una medaglia di estremo fascino....

Mass Sforza hess Divo.jpg

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Dopo il gioiello del post precedente, credo che ogni tanto e in certi casi si debba fare anche un po' il punto di quanto abbiamo fatto.

Facciamolo...

La discussione parte più di due mesi fa, il 28 giugno, discussione che si accredita oggi come quella della sezione monete moderne con più risposte a oggi 463, 19 pagine, circa 6.800 letture, quindi discussione sicuramente da ricordare e che verrà messa quanto prima tra quelle importanti.

Quando fai partire una discussione non sai mai dove vai, a volte si fermano alla prima pagina a volte arrivano alla 19, a volte partono, si fermano, poi riprendono.

Nelle intenzioni era ed è una discussione generalista sulla monetazione milanese con estensione alle monete più simboliche e rappresentative.

Facile estendere poi anche a medaglie, tessere, gettoni, pesi, ma soprattutto ad aspetti storici spesso legati a monete e medaglie, ma anche aspetti culturali, bibliografici, link interessanti, notizie e news che possono riguardare la tematica.

Sono discussioni che potrebbero anche non terminare mai, anche se effettivamente molto è stato postato e scritto.

Poi dipende e dipenderà da noi nel tempo come sempre, si potrà implementarla, arricchirla anche nel tempo.

Mi piacciono i blog, ma qui siamo su un forum, quindi è la coralità che è necessaria e indispensabile per discussioni di questo tipo.

Certamente Milano meritava e merita questo contenitore in particolare in questo momento specifico di evidenti fermenti culturali di molti.

Rimane sul forum, rimarrà su internet come testimonianza delle monete e della storia milanese, un contributo a disposizione di tutti.

Come ho scritto sul mio libro " Milano raccontata dalle sue monete e medaglie ", da cui sono tratti anche alcuni spunti che qui leggiamo tipo la storia incredibile del Conte  Paolo Andreani, anche questa discussione ha l'intento di non dimenticare e non far dimenticare la nostra identità, la nostra storia, chi siamo e chi siamo stati...il nostro fare ha come unico e solo intento questo... fare per gli altri e per chi verrà...

 

 

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Lo dicevo post fa, basta poco in fondo, cammini per Milano e guardi in alto e trovi di tutto, stamattina dietro al Duomo due spunti, due scorci ripresi col telefonino, chissà quante volte li avremo visti eppure non ci fai più caso, basta solo guardare con occhi diversi....

Siamo di fronte al Duomo al Palazzo Arcivescovile, due simboli di Milano di cui abbiamo parlato in lungo e in largo, intanto il biscione con sul vetro il riflesso di una guglia del Duomo, più Milano di così....

Le iniziali I e O ai lati del biscione stanno per Giovanni Visconti.

Arcivescovile 1.JPG

Modificato da dabbene
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Milano ha la sua Cappella Sistina...

Un vero gioiello sconosciuto ai più è proprio prima dell'attuale Museo Archeologico di Corso Magenta, i volontari del Touring Club ne curano le visite.

E' la Chiesa di san Maurizio al Monastero Maggiore, dove si respira grazie alle opere di artisti di scuola lombarda la vera aria del Rinascimento.

La Chiesa è sconsacrata, l'effetto al visitatore toglie il fiato dalla gola, credo che qui debbano più parlare le immagini delle parole.

Sotto l'altare maggiore

 

San_Maurizio_al_Monastero_Maggiore_(Milano)_Altare_maggiore.jpg

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E poiché parliamo anche di eventi e news milanesi ricordiamo ancora con la locandina definitiva l'incontro del 10 settembre domenica al Cordusio per le prime consegne del "Gazzettino di Quelli del Cordusio"

locandina finale.jpg

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Il 1/9/2017 at 16:20, dabbene dice:

Super Jolly finale o forse no dipende poi da voi, sicuramente è una gran chicca per tanti motivi

Siamo a Massimiliano Maria Sforza ( 1512 - 1515 ), il pezzo è una medaglia, forse una prova perché la legenda del rovescio non è terminata, probabilmente fa parte della serie di medaglie che comprende i duchi di Milano da Gian Galeazzo Visconti a Francesco II Sforza.

La particolarità è che possiamo vedere un ritratto di Massimiliano, tra l'altro molto bello con berretto, cosa che è preclusa con le monete.

Si ritiene essere un pezzo unico, dal pedigree leggendario, Ex Collezione Pietro Verri, ex Asta Leu del 1998, ex Asta Hess Divò 320 del 26/10/11.

Questo stesso pezzo è riportato sul Crippa e sul Ravegnani Morosini.

Riporta una abbinata importante del tipo ritratto/ Sant'Ambrogio.

Qui c'è tutto, estrema rarità, iconografia, mistero sul conio non completato e uno degli ultimi Sforza su una medaglia di estremo fascino....

Mass Sforza hess Divo.jpg

Mario

questo pezzo, pur interessante iconograficamente, e' un riconio tardo, certamente non coevo. Una sorta di prova o meglio di ibrido realizzato in epoca successiva forse per uno scopo agiografico volto a celebrare i duchi di Milano piu' che a necessità' di ostentazione o donativo quali erano normalmente le medaglie a quell'epoca. La coll Verri aveva una serie di tali medaglie che sono poi confluite in diverse collezioni successive, una delle ultime la grande coll di Milano esitata in Leu 98 e successivamente un listino che descriveva una selezione di monete rinascimentali offerta alcuni anni fa privatamente da Nomos. 

Tutto questo solo naturalmente non toglie l'interesse per queste testimonianze iconografiche che fanno parte, a pieno diritto, della storia monetale meneghina.

Modificato da numa numa
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Qualche link ogni e qualche buona lettura milanese, almeno si spera...

Andiamo al mondo di Giovanni Visconti con " Dalla Beata Vergine col Bambino, alla M gotica, a Sant'Ambrogio ", di Mario Limido, buona lettura !

http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/dalla-beata-vergine-col-bambino-alla-m-gotica-a-santambrogio

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Ma oltre allo stemma col biscione e l'aquila Milano ha ed ebbe anche quello che ha tuttora con la croce rossa su fondo bianco.

Ha origini altrettanto storiche e lontane, la leggenda vuole che la croce venisse adottata dai crociati milanesi nel corso della conquista del Santo Sepolcro.

Qui sotto al Castello Sforzesco convivono i due simboli insieme

Stemma Milano al Castello.jpg

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