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MILANO, LE MONETE SIMBOLO, STORIA, CULTURA, INFO, LINK


Risposte migliori

Vediamo un'altra scopetta, la mitica scopetta, in un grosso da 5 soldi ( Asta Varesi 63 ), con Giovanni Galeazzo Maria Sforza e tutore Ludovico Maria Sforza, moneta strepitosa che riporta la corona ducale e il nastro col motto MERITO ET TEMPORE.

La ritroviamo a Milano n un clipeo di Santa Maria delle Grazie, scopetta e motto.

Sempre monete e storia, storia e monete con rappresentazioni reali di Milano....credo che altro potreste trovarlo ....

Scopetta varesi 63.jpg

scopetta.jpg

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Medaglistica, storia, costume e anche letteratura....

Siamo nel Carnevale a Milano del 1872, una Società dei Filobaccanti fa coniare in proprio delle medaglie e le getta al popolo quel giorno.

Intento critico, irriverente, burlone, ma Carlo Porta con le sue poesie esprimeva bene l'ideale di una nuova visione della vita di questi giovin signori che volevano lanciare un messaggio libertario al popolo, in una Milano che voleva ripartire.

Al dritto il busto di Carlo Porta

al rovescio :

" Ven nessun sta pur sicura

La Gertruda l'è andrèe al vin

Don Giovanni l'è andaa a la cura

El Tognoeu  l'è al cardeghin

quindi via libera per il personaggio riportato nei versi di Carlo Porta, il tutto sempre con toni pacati, leggeri, con  un sorriso ...

 

Filobaccanti.jpg

Modificato da dabbene
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Ma Milano coniò anche in epoca romana...e con Gallieno per esempio moltissimo, per le truppe, le spedizioni militari, siamo nel 253 - 268 , abbiamo antoniniani come questo con uno splendido capricorno che saltella, da Munzen 45

Qui i classicisti e anche per i solidi in oro potrebbero andare a nozze....

Gallieno.jpg

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Bellissima discussione, complimenti! Anche se non mi intendo di monete milanesi, è molto interessante leggervi.

Mi ricorda molto la discussione dei motti è Delle leggende nelle monete.

Modificato da monetiere
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Ma non abbiamo solo gli antoniniani in epoca romana, dal 379 al 404 l'Imperatore Romano soggiornava stabilmente a Milano e non saltuariamente e in questi casi le coniazioni diventarono continuative per la zecca.

E quindi abbiamo anche grandi monete, i solidi d'oro, come questo di Onorio  ( 395 - 402 ) da asta J. Vico 148, Milano che non viene troppo riconosciuta per il periodo classico conia monete di questo tipo....

Notare al rovescio le sigle M e D

onorio.jpg

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Quando l'arte va a braccetto con la monetazione, potremmo chiamarlo così questo post...

Prima o poi a Francesco Sforza ci dovevamo arrivare ma ci arriviamo con una visuale diversa che è non quella solita numismatica, cerchiamo di capirci meglio può l'arte assecondare la monetazione ma soprattutto la realtà e queste a lora volta assecondare la monetazione ?

Guardando il ducato d'oro, fantastica moneta milanese, viene da dire di si.

Guardiamo il busto del diritto e guardiamo poi un dipinto dell'epoca, Francesco viene ripreso in moneta come era, coi suoi difetti, la calvizia, il doppio mento, la senilità incombente, il naso pronunciato, è lui ...

E perché vuole essere così reale  ? perché secondo me nasce il gusto e l'importanza dell'immagine ma non ancora l'idealizzazione che invece arriverà dopo coi suoi successori, con loro l'immagine sarà tutto, la moneta diventerà poi propaganda, biglietto da visita, il busto doveva essere anche bello , qui invece non ancora...

Vediamoli vicini, dipinto e moneta e poi se volete commentate, questa è la mia idea, certo è bello e importante vedere la moneta con un'altra prospettiva, con vicino il monumento, il quadro, la scultura....la moneta calata nel suo tempo...

Siamo ai massimi della divulgazione a tutto campo....per Lamoneta in questo caso....

NAC 68

Francesco_Sforza.jpg

NAC 68 Francesco Sforza.jpg

Modificato da dabbene
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Beh direi che un personaggio come Francesco - che riesce a fare "carriera" e da semplice capitano di ventura diventare Duca di Milano - di propaganda e di messaggi sottili doveva proprio intendersene, per usare un eufemismo...

Discussione spettacolare, complimenti a tutti i partecipanti!

Antonio 

 

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Io ritorno un istante sul periodo sforzesco, concentrandomi però su una figura femminile: Bianca Maria Visconti.

Figlia di Filippo Maria Visconti, sposò Francesco Sforza quando quest'ultimo era ancora un capitano di ventura. Bianca Maria, una volta diventata Ducisa iniziò a costruire una figura, un ruolo che non aveva precedenti nel governo del Ducato: la donna di potere.

Sia i cortigiani che i nobili fedeli allo Sforza troveranno in Bianca Maria la perfetta interlocutrice per richieste di privilegi, per ricevere protezione e favori dal Duca stesso. Tutti questi rapporti sociali sono ben testimoniati dalla massa ingente di corrispondenza privata della Duchessa, che si fa vera e propria patrona di svariati cortigiani e nobili.

La Visconti sarà inoltre lodata dai suoi contemporanei per la sua attitudine al governo nei periodi di assenza del marito, per il suo carattere deciso e forte. 

Modificato da anto R
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Continuiamo a volare...volare nella storia .... un viaggio nella storia e nelle monete di Milano...cosa volere di più ?

Ma in realtà tutto poi parti da qui, da una scrofa semilanuta che troviamo ancor oggi in un bassorilievo del Palazzo della Ragione in Via Mercanti.

Ora il Palazzo è chiuso per ristrutturazioni, ma tempo fa vedevo le guide turistiche giapponesi fermarsi davanti a questo simbolo e purtroppo nessun italiano fermarsi...la cosa mi creava sempre imbarazzo...

Invece parte da qui dai Celti che scelsero il luogo dove fermarsi nell'attuale Milano.

Belloveso , capo della tribù celtica dei Galli, attraversate le Alpi si fermò in Padania per realizzare la città dove insidiarsi, consultò un oracolo che disse :

dove troverete una scrofa semilanuta lì nascerà la città

La scrofa fu trovata col corpo ricoperto a metà di lana e anch'essa diventò poi un simbolo cittadino anche sul Gonfalone della città.

Eccola...

 

 

 

Milano_Scrofa_Semilanuta_1.jpg

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E i celti coniarono nell'Italia Settentrionale anche in Padania con monete imitative della dracma massaliota dal IV al I secolo a.c.

La moneta riporta la leggenda spesso deformata MAZZA ( da Massalia ) o altre in caratteri etruschi con una Dea, Diana Efesina e un leone / scorpione stilizzato.

Partiamo dalla scrofa semilanuta e da questa monetazione autonoma della dracma padana...

Da Roma Numismatics 36

dracma padana.jpg

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Salve a tutti,

Galeazzo Maria Sforza, stemma inquartato con biscia viscontea e aquila imperiale, stemma bipartito di Pavia, circa 0,8 g di mistura: questi sono gli ingredienti per un soldo (MIR 208/1; Crippa 14), ossia due città in un tondello.

D/ testina G3 MA SF VICECO DVX MLI V

R/ testina PP ANGLE Q3 CO AC IANVE D

Vorrei ricordare che Pavia, come anche parecchie altre città durante il lungo periodo visconteo (come Bologna, Novara, Lodi, Parma, Piacenza, Alessandria, Alba, Asti, Como, Vercelli ecc.), venne annessa al Ducato di Milano da Galeazzo II Visconti nel 1360, quindi le Monete Simbolo di Milano, secondo me, dovrebbero anche uscire dagli attuali confini della città di Milano.

Questa non è assolutamente una provocazione, ma soltanto uno stimolo per una lettura, ossia rappresentazione più ampia...

Saluti!

DSC01310.JPG

DSC01300.JPG

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19 ore fa, anto R dice:

Io ritorno un istante sul periodo sforzesco, concentrandomi però su una figura femminile: Bianca Maria Visconti.

Figlia di Filippo Maria Visconti, sposò Francesco Sforza quando quest'ultimo era ancora un capitano di ventura. Bianca Maria, una volta diventata Ducisa iniziò a costruire una figura, un ruolo che non aveva precedenti nel governo del Ducato: la donna di potere.

Sia i cortigiani che i nobili fedeli allo Sforza troveranno in Bianca Maria la perfetta interlocutrice per richieste di privilegi, per ricevere protezione e favori dal Duca stesso. Tutti questi rapporti sociali sono ben testimoniati dalla massa ingente di corrispondenza privata della Duchessa, che si fa vera e propria patrona di svariati cortigiani e nobili.

La Visconti sarà inoltre lodata dai suoi contemporanei per la sua attitudine al governo nei periodi di assenza del marito, per il suo carattere deciso e forte. 

Bianca Maria prima donna effigiata nella monetazione milanese, velata, e al R/ la fenice sul rogo

297.thumb.jpg.275999e7eaa1fca0343963561fe74b55.jpg

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Vedo con piacere che stiamo lievitando :P, vediamo di proseguire con questo trend, vado a Francesco II Sforza ( 1521 - 1535 ), siamo alla fase conclusiva dell'epoca sforzesca, Francesco si propone con questa moneta, un testone, quindi continua con la tradizione del nominale ma cambia iconografia.

Fino a Ludovico XII d'Orleans l'immagine del Duca era un must, era l'immagine, la presentazione, il biglietto da visita, Francesco capisce che non è il momento e preferisce continuare nel nominale ma cambia iconografia e lascia lo spazio a Sant'Ambrogio, d'altronde quale altra miglior scelta poteva fare ?

Stemma e Santo un binomio di tradizione sempre vincente....

Testone, Francesco II Sforza ( 1521 - 1535 )

Rarità R/2

Ex Aste Baranowsky 23 giugno 1931 ( da antica e nobile famiglia ) e ex Asta NAC 81/2014

Francesco II dritto Picena.jpg

Francesco II rovescio Picena.jpg

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Un esempio incredibile per vedere alcune delle imprese è la fontana del Castello Sforzesco, qui ne vediamo diverse per esempio quella della colombina, del morso, dei tre anelli.

Le imprese viscontee testimoniano la continuità che gli Sforza vollero affermare rispetto alla vecchia dinastia viscontea.

Chi vuole provare ad abbinarci una moneta ?

Storia, imprese, monumenti e monete...non è fantastico ?

fontana castello.jpg

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Mi sbaglio o non si è ancora accennato al Duomo ? Quest'oggi navigando fra i vari cataoghi delle prossime aste mi sono imbattutto in questa splendida medaglia ...Davvero molto bella la raffigurazione dell'edificio

3217393l.jpg

duomo-milano.jpg

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Awards

Vero @matteo95 del Duomo, se non è simbolo lui di Milano!!!, ancora non era stato presentato niente, purtroppo non è mai stato coniato su monete ma lo si apprezza nella bellissima medaglia che hai postato.

Si ricorda che la costruzione del Duomo, inizi del 1386, si deve grazie a Gian Galeazzo Visconti.

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Per tornare al post con la fontana delle imprese presento due monete.

La prima è il Grosso da 4 soldi, Crippa 13, coniato sotto il ducato di Galeazzo Maria Sforza (1466-1476), al D/ è rappresentata l'impresa della colomba con in basso un cartiglio con il motto francese "à bon droit" che significa a buon diritto. Al R/ è rappresentato l' impresa della corona ducale annodata con il velo.

Colomba_D.jpg.7453d0bef3b6bc5db3493a14342eee16.jpg  Colomba_R.jpg.0229676735722a924c4516f452a0c134.jpg

 

La seconda moneta è il Grosso, Crippa 2, coniato sotto il ducato di Massimiliano Maria Sforza (1512-1515), al R/ è rappresentata l'impresa della colomba.

88D.jpg.a1d734cb78dbf547daa63bcef6cf1e5d.jpg 88R.jpg.b3119b0d53682704cfee2461c21d9e81.jpg

Il Grosso sopra presentato è una falsificazione coeva.

 

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È stato proposto in diverse forme il milanese Ambrogio, indiscusso simbolo, e numero uno in classifica del capoluogo lombardo. Quello che propongo è un altro noto esempio di simbolo milanese, l'aquila. Compare nel rovescio di un ½ Scudo di Carlo V, aquila carica di significati piuttosto allusivi, che lasciano spazio a poche interpretazioni.
 

CV Mezzo Scuvo R.JPG

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Volendo proseguire con l'interessante serie sulle imprese, della quale ci sarebbe molto da dire, ho il piacere di condividere un tondello che propone delle piacevoli secchie, chi mi segue con altre belle monete ?

DSC_0315.JPG

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Complimenti per gli spunti proposti che possono essere anche ampliati a @matteo95@Parpajolae @Dave95, io continuo però con la fontana del Castello Sforzesco proponendo un'altra impresa presente sulle monete, quella del morso.

Moneta che è un grosso da 3 soldi coniata con Giovanni Galeazzo Maria Sforza con reggente Ludovico Maria Sforza, da Varesi 64

morso.jpg

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Pongo ora un quesitino non di poco conto a tutti, sicuramente a @Dave95visto che la moneta l'ha postata lui.

Ma è l'arte la pittura che influenza la monetazione o viceversa o dipende dai casi ?

Riprendo la moneta di dave di Francesco II ( 1522 - 1525 ) abbiamo un Sant'Ambrogio guerriero con lo staffile e il pastorale che percuote un guerriero, poi vedo un polittico di Girolamo Bissoni del 1540 che sembra replicare la scena e quindi sicuramente può  influenzare  e allora è la monetazione che ispira l'arte almeno qui ?

Dave95.jpg

Ambrogio1.jpg

Modificato da dabbene
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