Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato (modificato)
1 ora fa, rickkk dice:

Come non quotare!

Dopo anni di convegni / fiere / mercatini / ecc. ecc. sono arrivato ad un assioma, che adesso per me è la prima direttiva... aquisto le monete quando ritengo che abbiano il giusto compromesso tra bellezza e prezzo, e me ne frego nel modo più assoluto di una eventuale perizia o parere del commerciante-luninare di turno... questo aimè esclude la possibilità di aquisto dalla maggior parte dei commercianti / procacciatori di affari / imbonitori vari, in quanto sulla base della mia pluriennale esperienza di collezionismo sono giunto ad una certezza... quando costoro devono vendere una loro moneta il graffietto è sempre di contatto, la botta è un difetto di coniazione.... e il prezzo è sempre disinvolto...
quando invece la moneta la si fa vedere, o peggio si propone una vendita o scambio, ecco che tutto si gira e il colpetto diventa un colpo deturpante, i graffietti diventano una lucidatura, ecc. ecc. ecc.

Da cui, della ventina di monete che ho acquistato nel 2017 solo una (proprio questo 100 lire, preso a un prezzo onesto da un amico commerciante Veneto) tutte le altre vengono da aste, dove il prezzo lo fa sala e l'offerta arriva a quanto sono disposto a spendere

Condivido quello che hai detto.. però non sono così convinto che i prezzi che si raggiungono in sala siano sempre giusti...mi è capitato di vedere monete in conservazioni simili che su ebay raggiungono  prezzi di gran lunga inferiori rispetto alle aste in sala.. questo perché le aste rinomate hanno cmq un nome .. una reputazione.. sono realizzati cataloghi con foto mozzafiato.. per cui ci sono tutti gli ingredienti per far salire i prezzi. E poi non è detto che un commerciante che ha l'opportunità di liquidare intere collezioni ad un buon prezzo.. non possa trasferire questo vantaggio economico che ha avuto anche sulla rivendita al dettaglio.. proprio per velocizzare l'investimento.  

Modificato da tonycamp1978
  • Mi piace 1

Inviato
1 ora fa, tonycamp1978 dice:

Condivido quello che hai detto.. però non sono così convinto che i prezzi che si raggiungono in sala siano sempre giusti...mi è capitato di vedere monete in conservazioni simili che su ebay raggiungono  prezzi di gran lunga inferiori rispetto alle aste in sala.. questo perché le aste rinomate hanno cmq un nome .. una reputazione.. sono realizzati cataloghi con foto mozzafiato.. per cui ci sono tutti gli ingredienti per far salire i prezzi. E poi non è detto che un commerciante che ha l'opportunità di liquidare intere collezioni ad un buon prezzo.. non possa trasferire questo vantaggio economico che ha avuto anche sulla rivendita al dettaglio.. proprio per velocizzare l'investimento.  

E infatti scrivevo... " e l'offerta arriva a quanto sono disposto a spendere "ù

Ci sono aste che rimarranno impresse nella mia memoria con gli ottimi affari che ho fatto (ne cito un paio, Roma Numismatics VI e NAC 35)... altre in cui non ho preso nulla anche se c'erano belle monete


Inviato
2 ore fa, rickkk dice:

Come non quotare!

Dopo anni di convegni / fiere / mercatini / ecc. ecc. sono arrivato ad un assioma, che adesso per me è la prima direttiva... aquisto le monete quando ritengo che abbiano il giusto compromesso tra bellezza e prezzo, e me ne frego nel modo più assoluto di una eventuale perizia o parere del commerciante-luninare di turno... questo aimè esclude la possibilità di aquisto dalla maggior parte dei commercianti / procacciatori di affari / imbonitori vari, in quanto sulla base della mia pluriennale esperienza di collezionismo sono giunto ad una certezza... quando costoro devono vendere una loro moneta il graffietto è sempre di contatto, la botta è un difetto di coniazione.... e il prezzo è sempre disinvolto...
quando invece la moneta la si fa vedere, o peggio si propone una vendita o scambio, ecco che tutto si gira e il colpetto diventa un colpo deturpante, i graffietti diventano una lucidatura, ecc. ecc. ecc.

Da cui, della ventina di monete che ho acquistato nel 2017 solo una (proprio questo 100 lire, preso a un prezzo onesto da un amico commerciante Veneto) tutte le altre vengono da aste, dove il prezzo lo fa sala e l'offerta arriva a quanto sono disposto a spendere

Certamente vero. 

Tuttavia io sono personalmente favorevole all'apertura di una discussione quando Claudio avrà pronto il proprio metodo anche perché chi non è interessato non è certo obbligato a leggerla.

Inoltre se mi si consente mi sembra che qui si stia confondendo allegramente l'aspetto commerciale, che è fin troppo ovvio sia soggettivo, con quello afferente a una proposta di una metodologia per valutare la conservazione che in ogni caso chiunque può sempre girare a proprio uso e consumo a seconda di come gli fa comodo.

Questo fa parte dei tempi in cui viviamo. 

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)
1 ora fa, min_ver dice:

Certamente vero. 

Tuttavia io sono personalmente favorevole all'apertura di una discussione quando Claudio avrà pronto il proprio metodo anche perché chi non è interessato non è certo obbligato a leggerla.

Inoltre se mi si consente mi sembra che qui si stia confondendo allegramente l'aspetto commerciale, che è fin troppo ovvio sia soggettivo, con quello afferente a una proposta di una metodologia per valutare la conservazione che in ogni caso chiunque può sempre girare a proprio uso e consumo a seconda di come gli fa comodo.

Questo fa parte dei tempi in cui viviamo. 

Buona sera. Perfettamente d'accordo con il Suo primo pensiero, mi permetto di dissentire sul secondo. Se la nuova metodologia di analisi sarà applicata da società o istituti o professionisti che abbiano quale unico fine professionale quello di definire e certificare la conservazione delle monete (e non anche quello di commerciarle...), non si dovrebbero verificare distorsioni. La situazione "allegra" della numismatica italiana non potrà cambiare in un fiat, ma sarà un primo importantissimo passo...non sono un amante delle americanate a tutti i costi, però si deve onestamente riconoscere che la realtà della numismatica USA è distante notevolmente, in senso positivo, da quella italica...Saluti.

Modificato da MezzaPiastraPupillare

Inviato
6 minuti fa, MezzaPiastraPupillare dice:

Buona sera. Perfettamente d'accordo con il Suo primo pensiero, mi permetto di dissentire sul secondo. Se la nuova metodologia di analisi sarà applicata da società o istituti o professionisti che abbiano quale unico fine professionale quello di definire e certificare la conservazione delle monete (e non anche quello di commerciarle...), non si dovrebbero verificare distorsioni. La situazione "allegra" della numismatica italiana non potrà cambiare in un fiat, ma sarà un primo importantissimo passo...non sono un amante delle americanate a tutti i costi, però si deve onestamente riconoscere che la realtà della numismatica USA è distante notevolmente, in senso positivo, da quella italica...Saluti.

Carissimo

tutto condivisibile, meno l'ottimismo per il futuro, almeno secondo me.  Sia chiaro: ben venga il progetto di Claudio e mi auguro che Lei abbia ragione. 

Ma purtroppo - e sottolineo con pregi e difetti - siamo così diversi dagli americani  che temo che resterà una straordinaria iniziativa privata. 

Spero di sbagliarmi ovviamente ? 


Inviato

Non pensiamo che il sistema americano sia immune da errori e distorsioni.  Anche lì ci sono vari interessi in gioco.

  • Mi piace 2

Inviato
3 minuti fa, min_ver dice:

Carissimo

tutto condivisibile, meno l'ottimismo per il futuro, almeno secondo me.  Sia chiaro: ben venga il progetto di Claudio e mi auguro che Lei abbia ragione. 

Ma purtroppo - e sottolineo con pregi e difetti - siamo così diversi dagli americani  che temo che resterà una straordinaria iniziativa privata. 

Spero di sbagliarmi ovviamente ? 

@min_ver tutto dipende dai collezionisti, secondo me. Fino a quando si affideranno in toto ai commercianti- periti, il mio progetto rimarrà sicuramente solo a mio uso e consumo. Anche fino a quando i commercianti continueranno a certificare le  loro monete, nulla cambierà, dovrebbero essere loro i primi ad affidarsi a soggetti certificatori terzi, sarebbe una dimostrazione di serietà ed etica professionale che non farebbe altro che migliorare la stima nei loro confronti da parte dei colezzionisti. I bravi commercianti non avrebbero nulla da temere, certo per i furbetti, che non mancano mai in tutti i campi, la questione diventerebbe molto più complicata.

 

 

596a5e74773f1_LogoA.D.-Copia.jpg.5c040d89d5e2421b27e5a567bd50b00e.jpg596a5e79dd650_logosicilia-Copia.jpg.b22ff53b6c419555b155ed665c22acb3.jpg

  • Mi piace 1
Awards

Inviato
8 minuti fa, simonesrt dice:

Non pensiamo che il sistema americano sia immune da errori e distorsioni.  Anche lì ci sono vari interessi in gioco.

Verissimo, anche nel mondo del grading dei diamanti c'è qualche problema, ma il sistema riesce a limitarli. E la stessa cosa avverrebbe nel nostro campo.

 

 

596a5f7c2f6f2_LogoA.D.-Copia.jpg.5e7105ddb1352b09fa5ba8a8868c85fe.jpg596a5f81c4e31_logosicilia-Copia.jpg.1e15c7415d6c920f47b3477a88dba39a.jpg

Awards

Inviato
37 minuti fa, claudioc47 dice:

@min_ver tutto dipende dai collezionisti, secondo me. Fino a quando si affideranno in toto ai commercianti- periti, il mio progetto rimarrà sicuramente solo a mio uso e consumo. Anche fino a quando i commercianti continueranno a certificare le  loro monete, nulla cambierà, dovrebbero essere loro i primi ad affidarsi a soggetti certificatori terzi, sarebbe una dimostrazione di serietà ed etica professionale che non farebbe altro che migliorare la stima nei loro confronti da parte dei colezzionisti. I bravi commercianti non avrebbero nulla da temere, certo per i furbetti, che non mancano mai in tutti i campi, la questione diventerebbe molto più complicata.

 

 

596a5e74773f1_LogoA.D.-Copia.jpg.5c040d89d5e2421b27e5a567bd50b00e.jpg596a5e79dd650_logosicilia-Copia.jpg.b22ff53b6c419555b155ed665c22acb3.jpg

Sottoscrivo in pieno. Senza speranza la storia del genere umano sarebbe diversa....tanto dipende dai commercianti, cui noi collezionisti dovremmo tentare di imporre, con le nostre scelte, maggiore etica. Ripeto, non si può ottenere tutto subito, però se non si parte, se non inizia un dibattito e se non viene differenziata la scelta, il sistema numismatico italiano resta nell'immobilismo


Inviato

Per non parlare dei nuovi posti di lavoro che sottenderebbe la formazione di organismi professionali di analisi dello stato di conservazione dei nummi...sarei tentato anch'io di cambiar mestiere....


Inviato (modificato)
23 ore fa, claudioc47 dice:

Il sistema non penalizza ed è oggettivo sempre che l'esaminatore non inserisca dati sballati, l'algoritmo no fa altro che sviluppare quello che la parte umana gli indica. Ci vuole un minimo di adattamento alla novità e prendere confidenza all'esame alla lente senza fare voli pindarici. Dai test che ho fatto su monete già periziata da persona affidabile come @Monetaio il match è stato del 95%, con un leggerissimo scostamento di un quarto di grado sul restante 5%, e come risultato mi sembra niente male. 

Logo A.D. - Copia.jpglogo sicilia - Copia.jpg

Non me ne voglia, claudio47, ma se la prova ha dato una affidabilità del sistema al 95% nei confronti di una perizia tradizionale questo significa che le tabelle funzionano, sicuramente, ma allo stesso tempo evidenzia anche la validità della perizia effettuata "ad occhio" da un buon perito che, appunto, nel 95% dei casi ha effettuato una valutazione qualitativa precisa, senza bisogno di algoritmi, tabelle ed altre "alchimie" che, alla prova dei fatti, non si rivelano superiori all'esperienza ed alla professionalità umana.

Modificato da Alberto Varesi
  • Mi piace 5

Inviato
12 minuti fa, MezzaPiastraPupillare dice:

Per non parlare dei nuovi posti di lavoro che sottenderebbe la formazione di organismi professionali di analisi dello stato di conservazione dei nummi...sarei tentato anch'io di cambiar mestiere....

Credo che vista la moria di interesse da parte delle nuove generazioni ci sarebbe poco da stare allegri..


Inviato (modificato)
30 minuti fa, Alberto Varesi dice:

Non me ne voglia, claudio47, ma se la prova ha dato una affidabilità del sistema al 95% nei confronti di una perizia tradizionale questo significa che le tabelle funzionano, sicuramente, ma allo stesso tempo evidenzia anche la validità della perizia effettuata "ad occhio" da un buon perito che, appunto, nel 95% dei casi ha effettuato una valutazione qualitativa precisa, senza bisogno di algoritmi, tabelle ed altre "alchimie" che, alla prova dei fatti, non si rivelano superiori all'esperienza ed alla professionalità del perito.

@Alberto Varesi Dr Varesi mi permetta di dissentire e rimango perplesso che questa osservazione venga proprio dal Presidente della NIP. Qui il problema è proprio il fatto che la perizia attualmente è effettuata "ad occhio" come dice lei. Se in tutti i campi si utilizzasse questo sistema, le Norme UNI non sarebbero mai nate. Le tabelle e tutte le "alchimie", servono eccome, perché tutti i professionisti che operano in un determinato settore, devono agire seguendo ben precise disposizioni. utilizzando determinati strumenti e adoperando tutti le stesse nomenclature. Io nel grading dei diamanti potrei operare ad "occhio" visto i miei 30 anni di esperienza da hobbysta e 20 anni da professionista, ma guarda caso esiste la Normativa UNI 9758, (voluta dall'Istituto Gemmologico Italiano) di ben 35 pagine, che devo seguire per poter certificare, non vedo perché, come Perito numismatico non debba operare con un sistema analogo. E aggiungo che prima ancora che in Italia arrivasse la norma UNI, il CIBJO. organismo internazionale iniziò a dare le prime regole comportamentali e standards operativi nel settore delle pietre preziose.  Le dico di più, e senza voler fare polemica, dovrebbe essere proprio la NIP a promuovere una iniziativa in tal senso, proprio per eliminare o limitare i "furbetti" del nostro settore. 

Logo A.D. - Copia.jpglogo sicilia - Copia.jpg

Modificato da claudioc47
Awards

Inviato (modificato)

 

se la prova da lei effettuata avesse determinato che la perizia effettuata "ad occhio" era imprecisa nella maggior parte dei casi, forse Avrei ritenuto che i tempi erano maturi per adottare un protocollo univoco, ma è proprio lei a fornire la prova che la tanto vituperata perizia tradizionale è risultata precisa nel 95% dei casi.

il che mi fa sostenere che non è il sistema a rappresentare il problema, ma la professionalità di chi esegue le perizie (cosa che richiede esperienza e migliaia di monete esaminate de visu)

Quanto al fatto che tali protocolli esistano in altri settori, vedi appunto i brillanti, non mi pare che abbia evitato perizie poco aderenti alla realtà, Tant'è che per pietre di certe carature vengono prese in considerazione solo le certificazioni di determinate ditte, non quelle fatte da chiunque, anche se questo chiunque ha seguito gli standard.

Modificato da Alberto Varesi
  • Mi piace 4

Inviato
1 ora fa, Ciprios dice:

Credo che vista la moria di interesse da parte delle nuove generazioni ci sarebbe poco da stare allegri..

Purtroppo questo è vero.


Inviato (modificato)

Sì effettivamente ho avuto la fortuna di aver esaminato il parco monete di un professionista serio, il che mi è servito ad avere la conferma che i coefficienti adottati nell'algoritmo erano appropriati. Ma ho avuto occasione di verificare anche monete periziate da altri soggetti e allora i risultati sono cambiati, in negativo e questo  mi ha dato la conferma che non tutti operano con la stessa professionalità,  operando più pro domo sua, che  rispettando un'etica professionale dato che perito e commerciante sono la stessa persona.

Certo anche nel settore dei diamanti ci sono discrepanze, e infatti come giustamente dice, per le pietre di una certa caratura vengono richiesti certificati di ditte come GIA, HRD, IGI (soggetti indipendenti che non commercializzano) perché sono riconosciute in tutto il mondo, mentre la perizia di una ditta di certificazione minore non è conosciuta a livello internazionale, ancorché porti ad uno stesso risultato peritale. 

Ma per le monete, in Italia, questo non esiste e credo che, alla luce di quanto ha precedentemente detto, si dovrà aspettare ancora molto!

Logo A.D. - Copia.jpglogo sicilia - Copia.jpg

Modificato da claudioc47
Awards

Inviato

Associare i diamanti alle monete non lo condivido... un minerale tagliato implicitamente è più facile da giudicare in quanto ha caratteristiche misurabili, una moneta trascende tutto ciò, a mio avviso

  • Mi piace 8

Inviato
3 ore fa, Alberto Varesi dice:

 

se la prova da lei effettuata avesse determinato che la perizia effettuata "ad occhio" era imprecisa nella maggior parte dei casi, forse Avrei ritenuto che i tempi erano maturi per adottare un protocollo univoco, ma è proprio lei a fornire la prova che la tanto vituperata perizia tradizionale è risultata precisa nel 95% dei casi.

il che mi fa sostenere che non è il sistema a rappresentare il problema, ma la professionalità di chi esegue le perizie (cosa che richiede esperienza e migliaia di monete esaminate de visu)

Buonasera. Se posso intromettermi, potrei condividere quello che lei dice nel caso tutti i periti avessero una professionalità (ed un'etica) di grado molto elevato, ma dato che è alla luce del sole che le cose non stanno esattamente così, un metodo analitico unificato potrebbe solo giovare. Le perizie di periti ad elevata professionalità verrebbero solamente confermate (tanto meglio per loro a riprova della loro qualifica!), mentre quelle di periti meno professionali verrebbero ridimensionate.

Cordialmente

  • Mi piace 1

Inviato

Verissimo.

ma allora, ribadisco, è il sistema di grading che non va bene o la professionalità del perito ?

se anche in altri settori che, per certi versi, dovrebbero essere meno soggetti a valutazioni personali (es. i brillanti), dove i protocolli sono adottati da anni, vi sono discrepanze nelle perizie pensate davvero che le cose si ripianerebbero solo adottando uno standard ? Per me no.

leggo che il problema sarebbero i commercianti-periti.

No, il vero problema sono i periti improvvisati, che non hanno la minima capacità e sono privi di esperienza (ma evidentemente non privi di scrupoli nel farsi pagare per dare un parere che vale praticamente zero) 

Ma fintanto che Camere di Commercio e Tribunali rilasceranno il titolo di Perito a persone senza alcuna esperienza e, soprattutto, senza alcun titolo (vi sono periti numismatici che fanno l'infermiere, il vigile ecc ecc, mi dite come possono aver provato di possedere le capacità conoscitive richieste ad un perito?) le cose non potranno migliorare.

Certo, all'oste non chiediamo se il suo vino è buono, perché non ci dirà mai di no, quindi sarebbe cosa buona e furba chiedere un parere ad un perito che non sia lo stesso venditore, ma vogliamo davvero sostenere che figure come Emilio Tevere o Angelo Bazzoni, tanto per citare i più noti, non erano all'altezza del loro compito solo perchè commercianti ?

quante monete hanno visto queste persone nella loro vita e quante ne può aver viste l'infermiere di cui sopra ? Si chiama esperienza.

Si parla tanto di figure super partes, di enti certificatori che non siano anche commercianti, così tutto filerebbe liscio come l'olio. Voglio disilludervi, non è così.

in America esistono almeno due grosse ditte certificatrici, pcgs e ngc, e per quanto vengano adottati dei protocolli per stabilire il grading esistono differenze, anche consistenti, nelle perizie da loro rilasciate. Anzi, queste differenze si sono verificate persino sulla stessa moneta, tirata fuori dallo slab e ripresentata alla stessa ditta per una nuova perizia, ottenendo un grading differente (a volte peggiore, a volte migliore).

tutto questo perchè, alla fin fine, nonostante tutte le tabelle che vogliamo seguire, il giudizio è sempre e comunque dipeso dall'occhio del perito, dalla sua esperienza e sensibilità (e con gli anni la prima migliora e la seconda peggiora)

 

  • Mi piace 5

Inviato
39 minuti fa, Alberto Varesi dice:

Verissimo.

ma allora, ribadisco, è il sistema di grading che non va bene o la professionalità del perito ?

se anche in altri settori che, per certi versi, dovrebbero essere meno soggetti a valutazioni personali (es. i brillanti), dove i protocolli sono adottati da anni, vi sono discrepanze nelle perizie pensate davvero che le cose si ripianerebbero solo adottando uno standard ? Per me no.

leggo che il problema sarebbero i commercianti-periti.

No, il vero problema sono i periti improvvisati, che non hanno la minima capacità e sono privi di esperienza (ma evidentemente non privi di scrupoli nel farsi pagare per dare un parere che vale praticamente zero) 

Ma fintanto che Camere di Commercio e Tribunali rilasceranno il titolo di Perito a persone senza alcuna esperienza e, soprattutto, senza alcun titolo (vi sono periti numismatici che fanno l'infermiere, il vigile ecc ecc, mi dite come possono aver provato di possedere le capacità conoscitive richieste ad un perito?) le cose non potranno migliorare.

Certo, all'oste non chiediamo se il suo vino è buono, perché non ci dirà mai di no, quindi sarebbe cosa buona e furba chiedere un parere ad un perito che non sia lo stesso venditore, ma vogliamo davvero sostenere che figure come Emilio Tevere o Angelo Bazzoni, tanto per citare i più noti, non erano all'altezza del loro compito solo perchè commercianti ?

quante monete hanno visto queste persone nella loro vita e quante ne può aver viste l'infermiere di cui sopra ? Si chiama esperienza.

Si parla tanto di figure super partes, di enti certificatori che non siano anche commercianti, così tutto filerebbe liscio come l'olio. Voglio disilludervi, non è così.

in America esistono almeno due grosse ditte certificatrici, pcgs e ngc, e per quanto vengano adottati dei protocolli per stabilire il grading esistono differenze, anche consistenti, nelle perizie da loro rilasciate. Anzi, queste differenze si sono verificate persino sulla stessa moneta, tirata fuori dallo slab e ripresentata alla stessa ditta per una nuova perizia, ottenendo un grading differente (a volte peggiore, a volte migliore).

tutto questo perchè, alla fin fine, nonostante tutte le tabelle che vogliamo seguire, il giudizio è sempre e comunque dipeso dall'occhio del perito, dalla sua esperienza e sensibilità (e con gli anni la prima migliora e la seconda peggiora)

 

Buon giorno a tutti. Il Suo pensiero è condivisibile, ma credo sia viziato all'origine. Non si sta tentando di far passare il concetto che nuovi metodi di analisi possano eliminare gli errori. Questi sono insiti nella natura umana. Nuovi metodi di analisi, però, che tentino di minimizzare la componente soggettiva credo che non possano che fare bene a tutte le componenti del mondo numismatico nostrano. Inoltre, dato da non perdere mai di vista, deve essere indispensabile che anche in Italia il professionista che certifica lo stato di conservazione non deve avere interessi commerciali. A queste condizioni quello di cui stiamo parlando sarebbe come una ventata di aria fresca...intanto che si inizi e che le parti on causa si misurino con questa novità. Potrà essere un'occasione di crescita e di sviluppo "scientifico" per il nostro mondo numismatico.

  • Mi piace 1

Inviato

Chi certifica lo fa gratis? Se porto 1 moneta a periziare o 1000 tutti i mesi farà differenza per eventuali occhi di riguardo ? Come ovunque alla fine la differenza la faranno le persone.

  • Mi piace 1
Awards

Inviato

Eliminare del tutto la componente soggettiva che possa influire sulla valutazione di una moneta lo ritengo impossibile.. però cercare di limitarla con l'utilizzo di sistemi e protocolli tipo quello ideato da Claudio non può che far bene alla numismatica... forse anche chi non è un buon perito potrebbe sbagliare meno. Questo non è altro uno strumento in più che può utilizzare il perito... se prima il suo strumento era solo la lente di ingrandimento. .. ora potrà avere anche quest'altro. .. anche i dottori per fare le loro diagnosi o referti hanno bisogno di strumenti che possono essere una radiografia.. una tac.. una risonanza. Se questo sistema è stato testato e ha dato ottimi risultati vuol dire che può essere utilizzato tranquillamente.. e sicuramente ridurrebbe il margine di errore dei periti meno bravi


Inviato

Mi assumo la responsabilità di fare una provocazione: sarà un caso che due periti-commercianti sono così contrari alla novità metodologica in parola?


Inviato
5 minuti fa, MezzaPiastraPupillare dice:

Mi assumo la responsabilità di fare una provocazione: sarà un caso che due periti-commercianti sono così contrari alla novità metodologica in parola?

Non è un caso che ancora una volta hai capito ben poco, nemmeno quando ti viene detto a chiare lettere CHI ha collaborato dallo stesso autore.

Parlare con tutti di argomenti difficili dove conta il sapere, non solo scientifico, è cosa impossibile, ed Alberto a mio avviso non dovrebbe esporre il fianco a chi non sa nemmeno lontanamente di cosa sta parlando e perchè.

Il limite del lavoro di "PERITO" è la quantità di monete che si possono studiare in mano, e ci sono poche possibilità di farlo senza averne il possesso. Questo è il problema attuale di Claudio non facendo il commerciante, cosa che ci diciamo da sempre.

Quando e se ci sarà una metodologia univoca per il grading e quando e se ogni perizia darà assunzione di responsabilità (ECONOMICA) a chi la effettua allora personalmente sarò contento. E vedremo quanti ancora si azzarderanno a prender le pinze in mano.

  • Mi piace 1
Awards

Inviato (modificato)

 

la prova di claudio47 ha dimostrato che una perizia tradizionale, se svolta con scrupolo e coscienza da un Professinista, porta ad un risultato di alto livello, se non perfetto; se poi si riscontrano perizie allucinanti il problema non è il protocollo adottato, è il perito.

Secondo voi Questi periti avrebbero le capacità e l'onestà intellettuale di seguire alla lettera uno standard o continuerebbero ad ignorare o sottovalutare i difetti presenti sulla moneta, arrivando ad esprimere un giudizio qualitativo "generoso" ?

per me la seconda.....

chi fa il commerciante non dovrebbe periziare ? Secondo me chi svolge la professione di commerciante ha la possibilità di toccare con mano migliaia di monete all'anno ed avrà una esperienza maggiore. 

Personalmente mi fido più del giudizio di un collega con grande esperienza, anche se privo di quegli attestati rilasciati - con troppa facilità - da Tribunali e Camere di Commercio, che dell'infermiere/vigile/imbianchino (ma perito) di turno, qualsiasi standard o protocollo seguisse quest'ultimo.

se invece intendiamo dire che un commerciante non dovrebbe periziare le proprie monete perchè tenderebbe ad essere più generoso col grading allora, in linea di massima, potrei essere d'accordo, per quanto una perizia Tevere o Bazzoni per me ha sempre avuto gran peso, anche quando queste persone erano i venditori del pezzo.

ritorna il discorso del vino e dell'oste.....ma basta chiedere un giudizio terzo per ovviare al problema.

e senza la necessaria competenza, a cosa serve adottare uno standard di valutazione se non si è in grado di stabilire la primaria caratteristica che una moneta deve avere, ovvero l'autenticità? Perchè un perito deve anzitutto saper riconoscere il falso dal buono.

Modificato da Alberto Varesi
  • Mi piace 2

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.