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Museo di Melfi : Storia , Vasi , Stelle e …Ferro


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Considerando il buon gradimento ricevuto dal precedente post sul pugnale in ferro meteoritico di Tutankhamon , vorrei proporne uno simile indirizzato pero’ in particolare all’ interesse che i popoli antichi , quindi anche dei Romani , avevano per le osservazioni del cielo , sia per scopi prettamente pratici , sia di semplice contemplazione della volta stellata ; occorre precisare che questo interesse nasceva anche da una motivazione naturale per quell’ epoca , cioe’ dal fatto che questi antichi osservatori del cielo godevano di cieli limpidi e bui come il carbone , cieli che al giorno d’ oggi sono visibili , considerando anche l’ inquinamento luminoso e industriale dell’ atmosfera e per fare un paragone , solo da altitudini di montagna non inferiori ai 2000 metri di quota ; questo consentiva loro di notare in cielo qualsiasi minimo cambiamento o presenza di corpi estranei nell’ immutabilita’ dei cieli , quali : stelle cadenti (meteore) , meteoriti , stelle nove , comete , e come ricordano anche diverse altre fonti antiche , cose piu’ strane e difficilmente identificabili oggi , quali : travi luminose , dischi , Soli e Lune multipli , torcie luminose , navi , voci , ecc. ; quello che a noi interessa , per ricollegarsi al precedente post sul Ferro , e’ un passo dell’ opera di Plinio il Vecchio riguardante una caduta di una meteorite metallica , caduta avvenuta nel 54 a.C. in Lucania , attuale Basilicata , secondo appunto quanto riporta Plinio il Vecchio nella sua opera Naturalis Historia , Libro II , Cosmologia o La descrizione dell’ Universo ; questo il passo che riguarda la caduta della meteorite metallica in Lucania :

 

“……….inoltre una pioggia di ferro cadde in Lucania l’ anno prima che Crasso venisse ucciso dai Parti con tutti i soldati lucani che erano con lui , dei quali vi era un grande numero nell’ esercito . La forma che piovve di quel ferro era simile alle spugne…………”  

 

Con questo ultimo termine “spugne” , Plinio esprime eccezionalmente bene ed anche modernamente , l’ aspetto esteriore di una meteorite metallica , aspetto dovuto in conseguenza dell’ attraversamento della meteorite nell’ atmosfera , suscettibile di ablazione e parziale fusione ; forse vide di persona un suo frammento , altrimenti non poteva esprimere cosi’ bene e fedelmente alla realta’ l’ aspetto di una meteorite , come si puo’ vedere dagli esemplari riportati in foto .

Sebbene molti pensino che gli antichi raccontassero frottole sulle stranezze che vedevano occasionalmente apparire in cielo , personalmente penso invece che raccontassero coscientemente sempre la verita’ , naturalmente le loro verita’ erano interpretate secondo le conoscenze scientifiche dell’ epoca , ma sapendo ben distinguere cio’ che era reale da quello che non sapevano interpretare e quindi spiegare , attribuendo loro nomi allegorici come quelli sopra elencati ; praticamente come facciamo anche noi oggi con gli UFO , dopo tutto non e’ cambiato poi molto in 2000 anni , solo i “nomi” ; anzi gli antichi davano diverse attribuzioni alle cose strane o diverse che vedevano in cielo , noi tutto quello di diverso dal solito , chiamiamo con meno fantasia : UFO .

Una “prova” materiale al racconto di Plinio sulla caduta della meteorite in Lucania nel 54 a.C. , esiste , o piu’ precisamente , potrebbe esistere , perche’ certezza assoluta dopo oltre 2000 anni dal fatto citato non esiste . La “prova” si trova in un Museo italiano , esattamente nel Museo Archeologico Nazionale di Melfi (Potenza) in Basilicata .

La caduta di questa Meteorite è forse rappresentata su due brocche o vasi in ceramica rinvenuti in una sepoltura femminile trovata in zona , il problema che lega i due fatti e’ pero’ di natura temporale , infatti mentre la caduta raccontata da Plinio sembra risalire al 54 a.C. , la sepoltura trovata in zona , pare risalire invece addirittura al V secolo a.C. ; come conciliare le due cose ? difficile dirlo . La caduta pliniana sembra essere rappresentata nei vasi tramite disegni pittorici : una sfera che racchiude un fulmine e sulla quale vi è una figura umana stilizzata attorniata da sette stelle . Dalla osservazione attenta della brocca e in particolare di due linee curve speculari disegnate sul reperto, un recente studio scientifico del 2010, ha rivelato che probabilmente rappresentano la traiettoria della caduta di un grande meteorite avvenuta probabilmente in Lucania o forse in Grecia . Da questo studio eseguito sulla brocca le conclusioni tratte sono state che forse il disegno rappresenta : 1 la visione sferica dell’Universo da parte dei pitagorici , 2 la prova della caduta di un grande meteorite , 3 la traiettoria iperbolica dello stesso e la provenienza del meteorite dallo spazio siderale , forse come radiante apparentemente dalle Pleiadi , le mitologiche sette sorelle come sette sono le stelle disegnate nel vaso . In foto una brocca e un vaso conservati nel Museo di Melfi e trovati in zona con la rappresentazione del presunto citato evento astronomico e tre esempi di meteoriti metalliche con le caratteristiche “fossette” , tipo una spugna , dovute al riscaldamento e parziale fusione come conseguenza dell’ attraversamento della meteorite nell’ atmosfera terrestre .

Se qualche utente del Forum fosse lucano o meglio vicino a Melfi , potrebbe visitare il Museo e visionare di persona i vasi con i disegni astronomici , riportando dal vivo le sue impressioni sui disegni dipinti .

Vaso.jpg

Vaso Anfora.jpg

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meteorite metallica.gif

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Indipendentemente dal fatto che il vaso in foto rappresenti o meno la caduta del meteorite descritta do Plinio il Vecchio in Lucania , vediamo come potrebbe interpretarsi uno dei due vasi affinche' si possa ipoteticamente collegarlo al fatto descritto ; certamente pero' il disegno sul vaso identifica abbastanza bene qualcosa che proviene dalle Stelle e cade sulla Terra , sembra infatti un ologramma moderno .

Seguendo in ordine crescente i numeri e le rispettive linee di riferimento da 1 a 6 del disegno

Linea 1 : potrebbe rappresentare la sfera celeste nella quale gli antichi pensavano fossero le "stelle fisse" cioe' le Stelle che assumono nel cielo stellato sempre la stessa disposizione

Linea 2 : le sette Stelle disegnate potrebbero rappresentare le Pleiadi , il piccolo gruppo di Stelle visibili ad occhio nudo in cielo vicino alla costellazione del Toro ; le sette sorelle chiamate dai romani Vergilie sono figure della mitologia greca , nate sul monte Cillene e figlie di Atlante . Per un effetto di prospettiva visiva il bolide apparso in cielo prima della caduta potrebbe avere indotto gli antichi osservatori ritenerlo provenire dalle Pleiadi .

Linea 3 : quella linea curva del disegno che si stacca dalla sfera celeste delle Stelle fisse starebbe ad indicare la provenienza del bolide dall' Universo in procinto di entrare nella sfera dell' atmosfera terrestre

Linea 4 : sfera dell' atmosfera terrestre che circonda la Terra

Linea 5 : disegno che rappresenta un lampo ed un tuono dovuti all' ingresso del bolide nell' atmosfera terrestre prima della caduta a terra , come conseguenza del luminoso riscaldamento ed esplosione in frammenti

Linea 6 : figura che potrebbe rappresentare qualche divinita' celeste

Vaso.jpg

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Salve @Legio II Italica, grazie per questo post: trovo la questione estremamente affascinante e i vasi sono bellissimi!

Anche il disegno sul secondo vaso potrebbe far riferimento all'evento descritto da Plinio il Vecchio, o si tratta di qualche altro fenomeno?

Grazie per l'interessante spiegazione, un saluto :)

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9 ore fa, clairdelune dice:

Salve @Legio II Italica, grazie per questo post: trovo la questione estremamente affascinante e i vasi sono bellissimi!

Anche il disegno sul secondo vaso potrebbe far riferimento all'evento descritto da Plinio il Vecchio, o si tratta di qualche altro fenomeno?

Grazie per l'interessante spiegazione, un saluto :)

Ciao @clairdelune, premesso che l' interpretazione del primo vaso e' del tutto personale , infatti non conosco quale sia quella data dal Museo , penso che anche il disegno del secondo vaso sia collegato , se non direttamente al fatto descritto da Plinio , comunque al cielo od a qualche evento astronomico ; infatti se noti bene e' rappresentato il Sole , le Stelle , animali forse collegati alle Costellazioni e tra loro uniti da linee come ad indicare un legame , seguono figure umanoidi e strani oggetti che un moderno ufologo interpreterebbe come UFO . Comunque sia la realta' interpretativa dell' antico autore del vaso , questa e' indubbiamente di natura celeste forse legata al ciclo dell' agricoltura , anche se nulla nel disegno sembra riferirsi a questo .

Sarebbe interessante conoscere la spiegazione dei due disegni dei vasi data dal Museo di Melfi .

Vaso Anfora.jpg

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  • 1 anno dopo...
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L' Italia e' un paese dalla storia ultra millenaria , documentata siamo oltre i tremila anni , quindi e' normale che ogni civilta' vissuta nel nostro territorio abbia lasciato traccia di se , di conseguenza il sottosuolo e la superficie sono ricchissimi delle testimonianze dei vari popoli che si sono succeduti nel corso della storia ; tali testimonianze oggi le troviamo esposte nei tantissimi Musei , Nazionali , Regionali e locali , sparsi un po' dovunque in Italia . Uno dei Musei locali , il Museo Archeologico Nazionale del Melfese , piu' belli ed attrezzati d' Italia e' quello di Melfi in Lucania ; è questo un Museo ubicato all' interno del castello di Melfi , il quale custodisce testimonianze archeologiche rinvenute nella zona del Vulture , riguardanti le popolazioni indigene a partire dalla preistoria , dei periodi : dauno , sannita , romano , bizantino e normanno .

Tra le belle e luminose vetrine del Museo e' presente anche questa strana antica statuina in bronzo che per l' aspetto insolito ho immaginato chiamarsi "l' Astronauta di Melfi" per il fatto che sembra indossare una tuta aderente con tanto di casco .

Astronauta di Melfi.jpg

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Alcuni dei reperti archeologici contenuti all' interno delle vetrine del Museo Archeologico di Melfi

Melfi.jpg

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Per terminare il Post , una veduta del Castello di Melfi con due righe allegate di storia : Il castello di Melfi è un monumento della Basilicata di proprietà dello Stato italiano , tra i più importanti castelli medievali d'Italia . La sua fondazione risale al periodo normanno , siamo quindi nei primi decenni del primo millennio , mentre il castello risale agli inizi dell' XI secolo , ha subito alcune modifiche nel corso del tempo , soprattutto in epoca angioina e aragonese . Al suo interno nelle tante sale ha sede il Museo Archeologico , quindi Storia dentro la Storia .

Castello di Melfi.jpg

Castello di Melfi con il lungo ponte di accesso .jpg

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