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Inviato (modificato)

Forse non sono propriamente un popolo greco, quindi la sezione giusta per parlare delle loro monete potrebbe essere stata un'altra, ma se ne è sempre discusso qui. Mi riferisco agli Edoni, tribù traco-macedone, e a una tipologia di monete coniata dal re Getas.

Alcune monete di questo re riportano la legende "nomisma", che decenni più tardi assumerà il significato di "moneta": è il primo caso nella storia in cui si attesta l'utilizzo di tale parola per indicare la moneta. Diversi anni più tardi sarà utilizzata anche da Erodoto nelle sue "Storie".

Più precisamente le monete in questione riportano la legenda "Moneta del Re Getas". 

La parola "nomisma" deriva da "nomos" (esperti di greco antico sentitevi liberi di correggermi), parola greca che può tradursi - anche - in "legge". L'uso di questa parola su una moneta, pertanto, assume un significato ancor più forte: la moneta, infatti, non era più soltanto una forma di denaro, ma diventava una manifestazione diretta della legge del sovrano e della sua autorità.

ps: mi sembra che la parola "nomisma" cominci proprio di fronte la testa del toro (quello più in basso) e sia retrograda. Siete d'accordo?

http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?assetId=647580001&objectId=1291996&partId=1

Silver coin.

 

https://www.acsearch.info/search.html?id=1341099

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THRACO-MACEDONIAN TRIBES. The Edones. King Getas (ca. 480s-460s BC). AR octadrachm (32mm, 28.60 gm). Ca. 476-473 BC. ΝΟ[Μ]-ΙΣ-ΜΑ ΕΔΟΝΕΟΝ ΒΑΣΙΛ-ΕΟΣ ΓΙΤΑ (many letters retrograde and/or inverted), nude herdsman (Hermes?) wearing petasos, standing between and guiding two oxen walking right, the far oxen with head raised, all within heavy dotted border / Cross-spoked wheel within incuse square. Kraay, Archaic and Classical Greek Coinage (Methuen 1976), pl. 26, 483, (British Museum example), same dies. Extremely rare, one of only two or three known specimens, and missing from most public and private collections. Well struck from dies of remarkable Archaic style on a broad, heavy flan. Good Extremely Fine. Ex Egger Collection (A. Tkalec AG, 27 October 2011), lot 25. 

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Fonte: P. van Alfen, An introduction to archaic coinage.

Cita

King Getas inscribed on some of his coins the word “nomisma” (fig. 18), a Greek word derived from a root that means “custom”, but also “law,” that later became the common word for “coin”; in fact, this coin has the first attested use of this word anywhere in the ancient world, the second occurring in Herodotus’ Histories written decades later. The inscriptionon the coin can be translated: “Coin of King Getas”. The significance of Getas’s use of the word cannot be emphasized enough; not only did he adopt the foreign practice of converting his precious metal stores into pre-weighed, micro-ingots with his seal upon them, but he underscores the conceptual link between these objects and his legal power to declare them nomisma, currency, a type of money whose usage could be enforced. Whatever role private producers may or may not have played in the production of the earliest coins, by c. 500 BC the state, whether as a civic body or sole ruler, was asserting itself as the sole legal entity with the power to mint. Coins were no longer just another form of money, but an expression of law and ruling power.

 

Modificato da Matteo91
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Sono d'accordo.

Mi risulta che il primo conio delle monete di Getas, re degli Edoni, porti la legenda ΝΟΜΙΣΜΑ ΕΔΟΝΕΩΝ ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΓΙΤΑ. Oltre ad essere lunga e più esplicativa delle altre che compaiono sulle monete delle tribù, essa è interessante perché si tratta del primo uso del termine ΒΑΣΙΛΕΩΣ su una moneta, e ancor di più perché si tratta dell’unico impiego del termine ΝΟΜΙΣΜΑ su una moneta, nonché del primo attestato di questo termine in generale. Infatti, nella monetazione successiva di questo re, ΝΟΜΙΣΜΑ non compare più mentre si trovano molte variazioni linguistiche per quanto concerne il resto della legenda.

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Inviato

Interessante @apollonia, grazie per il contributo. Non sapevo che anche la parola "Basileos" fosse comparsa per la prima volta su questa moneta.

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Quanto al significato di ΝΟΜΙΣΜΑ sulla moneta di Getas, riporto quelli del sostantivo ‘nomisma’ trovati in rete. Naturalmente il significato del termine sulla moneta dev’essere riferito a quello che aveva circa cinque secoli prima della nascita di Cristo.

Vocabolario On Line Treccani

nomisma s. m. [dal gr. νόμισμα (da cui anche il lat. nomisma -ătis), propr. «costume, consuetudine» e poi «moneta», der. di νομίζω «avere per consuetudine», νομίζομαι «essere in uso»] (pl. -i). – Denominazione assunta in età bizantina dalla moneta aurea (solidus aureus) coniata da Costantino il Grande: pesava g 4,55 e rimase la principale unità monetaria dell’Impero bizantino fino alla caduta di questo (1453). Per il sign. più generico di «moneta», v. numisma.

Enciclopedia Sapere.it

sm. (pl. -i) [sec. XVIII; dal greco nómisma, da nómos, legge]. Nell'antichità, nome generico di moneta in quanto garantita nel peso e nel titolo dalla legge. In età bizantina, nome dato al solidus aureus, detto, a partire dal sec. XII, anche iperpero.

Nomisma è anche il nome di una società che realizza attività di ricerca e consulenza economica, preso dal greco antico in cui la parola nomisma indica il “valore reale delle cose”.

Infine, di sicuro interesse sull’argomento è l’articolo di Michele Faraguna scaricabile dalla rete “NOMISMA” E “POLIS”. ASPETTI DELLA RIFLESSIONE GRECA ANTICA SUL RUOLO. DELLA MONETA NELLA SOCIETÀ.

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Inviato
1 ora fa, apollonia dice:

Quanto al significato di ΝΟΜΙΣΜΑ sulla moneta di Getas, riporto quelli del sostantivo ‘nomisma’ trovati in rete. Naturalmente il significato del termine sulla moneta dev’essere riferito a quello che aveva circa cinque secoli prima della nascita di Cristo.

Si, nel mio post iniziale mi sono espresso male, ma nella fonte allegata a piè di pagina il concetto è espresso decisamente meglio.

Getas non utilizza il termine "Nomisma" per indicare la parola "moneta", bensì per enfatizzare la correlazione tra quell'oggetto (una forma di denaro) e la sua autorità. E' un messaggio molto forte che lega, forse per la prima volta in modo così univoco, le monete al potere di uno sovrano. Nei secoli successivi la parola "nomisma" verrà invece utilizzata per indicare la parola "moneta", proprio perché il legame moneta-stato-legge si era ormai consolidato da tempo.

Ripropongo l'estratto dell'articolo in cui è spiegato questo legame:

Il 24/4/2017 at 10:53, Matteo91 dice:

not only did he adopt the foreign practice of converting his precious metal stores into pre-weighed, micro-ingots with his seal upon them, but he underscores the conceptual link between these objects and his legal power to declare them nomisma, currency, a type of money whose usage could be enforced.

 

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