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Un anno terribile e misterioso


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Inviato

Un anno terribile e misterioso

Nel corso della storia della Terra e per quello che ci riguarda , in quella dell’ uomo , si sono verificate diverse calamita’ naturali , grandi o piccole ; purtroppo di queste calamita’ che hanno interessato l’ uomo antico , solo poche sono state registrate nelle scritture dei tempi interessati agli eventi  e probabilmente molte di queste scritture sono andate perse ; un paio di scritture riferite ad un drammatico fatto durato un intero anno , forse piu’ , si sono invece salvate giungendo fino a noi .

Quello che avvenne tra gli anni 535/536 , agli inizi della Guerra Gotica in Italia tra Goti e Bizantini , e’ uno dei casi dei quali abbiamo ben due testimonianze storiche scritte che non possono lasciare dubbi sulla loro auteticita’ e veridicita’ ; naturalmente i due cronisti antichi che descrissero il fatto si limitarono a tramandare gli effetti di una anomalia astronomica che ebbe gravissime ripercussioni sul clima e sull’ agricoltura in Italia , constatandone la causa apparente come loro la osservarono , senza pero’ ricercarne la causa primaria in quanto cio’ non rientrava nelle conoscenze scientifiche dell’ epoca .

Il fatto o meglio l’ evento astronomico che si manifesto’ in Italia , ma probabilmente su tutta la Terra , ebbe come conseguenza pratica un clima gelido , senza piogge , che causo’ una terrible carestia ; il brano sotto riportato e’ tratto da un libro di argomento universitario di Lellia Ruggini “Economia e società nell’ Italia Annonaria , rapporti fra agricoltura e commercio dal IV al VI secolo d.C.” . Il libro tecnico storico è ricchissimo di documentazione storica sull’ epoca , compresa fra la decadenza dell’ Impero romano ed il primo inizio del medioevo , ma quello che interessa il Post e’ uno scritto in particolare , riportato nel citato libro , il cui autore e’ Flavio Magno Aurelio Cassiodoro , uomo politico , Senatore , Prefetto del Pretorio , letterato , storico e stretto collaboratore del Re Goto Teodorico , vissuto tra il 485 e il 580 ; questo testo scritto e’ tratto dalla epistola numero 25 delle Variae che Cassiodoro scrisse quando era Prefetto del Pretorio ed era indirizzata ad un suo collaboratore di nome Ambrosio :

“Dal momento che il mondo non è governato dal caso , ma da un governo Divino che non cambia i suoi scopi a caso , gli uomini sono naturalmente allarmati dai segni straordinari che vedono nei cieli e chiedono con cuore ansioso di quali eventi essi possano aspettarsi . Il Sole , prima tra le stelle , sembra aver perso la propria luce abituale e appare di un colore bluastro . Ci meravigliamo di non vedere l’ ombra del nostro corpo a mezzogiorno e di sentire il possente vigore del calore solare sprecato in debolezza e di cogliere fenomeni che accompagnano un’ eclissi transitoria prolungarsi per un anno intero . Inoltre la Luna anche quando è piena è priva del proprio naturale splendore .

Strano è fin qui stato il corso dell’anno . Abbiamo avuto un inverno senza tempeste , una primavera senza mitezza e un’ estate senza calore . Cosa possiamo sperare per il raccolto se i mesi che avrebbero dovuto maturare il grano sono stati raffreddati dalla bora ? Cosa produrrà l’ abbondanza se la terra in estate non si scalderà ? Cosa farà aprire le gemme se la pioggia madre non riprenderà ? Queste due influenze , il gelo prolungato e la siccità inopportuna , appaiono in conflitto con tutte le cose che crescono . Le stagioni sono cambiate divenendo immutabili e ciò che le piogge intermittenti potevano causare , la siccità da sola non può certo produrre .

Ma poiché l’ anno passato fu prospero , con i frutti del passato , la tua prudenza potrà vincere la futura scarsità se tu farai in modo che le provviste possano essere sufficienti per i mesi a venire . Riponi dunque tutto ciò che sia utile per scopo alimentare . Il privato reperisce con facilità il necessario se il pubblico mette a disposizione strumenti adeguati . 

Inoltre non affliggerti nell’ incertezza per i grandi fenomeni del presente , ritorna sui tuoi passi nel considerare le cose delle natura e cerca la ragione certa in ciò che il volgo sbalordito coglie come incerto . Infatti così si pone quanto prestabilito dall’ ordine divino per cui gli astri dell’ anno presente nelle loro sedi concordarono le mutue amministrazioni così da rendere alla superficie del suolo una condizione invernale , secca e fredda . 

L’ aria fra cielo e terra è ispessita dal rigore della neve e rarefatta dai raggi del sole . Questo è il grande spazio diffuso fra il cielo e la terra . Quando tale spazio è puro e illuminato dai raggi del sole ci mostra il suo vero aspetto mentre quando elementi estranei si fondono con esso lo fanno tendere attraverso il cielo come una pelle , per cui né i veri colori dei corpi celesti potranno apparire né il loro calore potrà attraversarla . Con tempo nuvoloso ciò accade per un limitato periodo mentre la sua straordinaria estensione ad un periodo prolungato ha prodotto questi effetti disastrosi spingendo il mietitore a temere il gelo , rendendo i frutti induriti quando dovrebbero essere maturi e facendo l’ uva invecchiare acerba .

Ma la divina provvidenza ci insegna a non preoccuparci ed a proibire di ritenere tali prodigi come segni della collera divina . Tuttavia senza dubbio sappiamo che ciò è avverso ai frutti della terra , in quanto non vediamo una specifica legge per la quale ci si possa nutrire con il cibo consueto .

Lascia dunque che sia vostra cura di fare in modo che la pochezza di questo anno non porti rovina a tutti noi . Così dal primo amministratore è stato ordinato alla nostra presente dignità che ci si avvalga dell’ abbondanza precedente per attenuare l’attuale miseria”

Come si nota da questo scritto , il Sole che non scalda piu’ la Terra , la Luna piena che non riflette piu’ la luce solare , il freddo , la siccita’ e la conseguente carestia , furono tutti effetti che durarono come minimo un anno intero in quanto Cassiodoro sembra scrivere la lettera nei mesi autunnali , quindi la causa di questi malanni non fu un fatto occasionale ed eccezionale di una stagione , ma qualcosa d’ altro molto piu’ grave e duraturo .

A conferma di cio’ , Cassiodoro non è l’ unica fonte antica che ci parla di quelle anomalie atmosferiche di quegli anni avvenero in Italia , ma che dovettero interessare anche altre aree dell’ Europa e forse del mondo ; infatti sarebbe certamente utile sapere se testi scritti in altre aree mondiali tipo la Persia , l’ India o la Cina , popoli in quei secoli piu’ evoluti , narrarono questo fatto riconducibile a questa eta’ europea ; infatti anche lo storico bizantino Procopio di Cesarea , i due soli colossi storici di questo triste VI secolo , nella sua opera : Storia delle Guerre Vandaliche , nel libro secondo , Tomo XIV , cosi’ scrive :

Nell’ inverno dunque Belisario fece dimora a Siracusa ed a  Cartagine  . Tutto quest’ anno fu segnalato da un grandissimo prodigio , apparendo il sole privo di raggi , a somiglianza della luna , e quasi la maggior parte dei giorni lo cercarono invano in cielo gli umani sguardi , spoglio pertanto dell’ ordinario suo splendore , appariva invece oscuro e fosco , presagio , al tutto verificatosi , d’ imminente guerra , di peste ,di  fame e d’ ogni altro malore . Correva in quello stante l’anno decimo dell’ Imperatore Giustiniano

Lo stesso Procopio nella esposizione della Guerra Gotica in Italia , a proposito degli assedi di Roma e di altre Citta’ d’ Italia , da parte dei Bizantini o dei Goti a secondo delle alterne vicende di guerra , ci racconta della grande carestia che affliggeva Roma e l’ Italia tutta , al punto di raccontarci fatti raccapriccianti ai quali i Romani e gli Italiani furono costretti a ricorrere per sfamarsi e quindi sopravvivere , in quanto i campi non davano piu’ raccolti .

Recentemente la scienza si e’ occupata di questi scritti antichi e per tentare di risolvere questo mistero che gli antichi chiamavano genericamente “prodigi” , hanno formulato delle ipotesi su cosa possa aver provocato questo anno senza Sole .

Le principali ipotesi di questo raffreddamento globale avvenuto nel VI secolo sono due :

1 ) Una intensa e duratura attivita’ vulcanica avvenuta in una o in piu’ parti contemporaneamente della Terra , del tipo di quella violenta del Vulcano Krakatoa avvenuta nel 1883 , ma che da sola non poteva produrre un effetto cosi’ distante , grave e duraturo nel tempo , oltre tutto vulcani attivi in Europa sono ben pochi e se fosse avvenuta una grande eruzione del Vesuvio , dell’ Etna , dello Stromboli , ne avremmo avuta notizia dai due storici ; quindi se di eruzione vulcanica si tratto’ , questa dovette avvenire molto distante dall’ Europa .

2 ) Carotaggi eseguiti nel ghiaccio artico , vere capsule del tempo , come lo sono anche le anomalie di accrescimento degli anelli degli alberi , hanno rivelato che nel periodo relativo a quel secolo erano presenti tracce di metalli pesanti tipo ferro , stagno e nichel , forse di natura extraterrestre , riconducibili probabilmente ad una caduta sulla Terra di una grossa meteorite o di una cometa , che avrebbero provocato a causa della polvere immessa nell’ atmosfera , un lungo appannamento del Sole .

Entrambe le due possibili cause dell’ anno “senza Sole” : eruzioni vulcaniche o impatto celeste , avrebbero sollevato nell’ alta atmosfera terrestre ingenti masse di polveri che avvolsero la Terra e resero il Sole in apparenza senza forza , tanto da oscurarne lo splendore ed il calore per un intero anno . Concludendo quell’ anno senza Sole fu certamente l’ effetto di una causa naturale molto importante e grave che ebbe gravissime ripercussione sulla vita quotidiana di quegli uomini antichi .

 

        

 

Cassiodoro.jpg

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Inviato

Come hai accennato nel post Legio II Italica, nei ghiacciai e in qualche altro strato terrestre si potrebbe trovare la causa di tutto cio.Possiamo ricordare di quello che si  racconta nella Genesi le famose sette vacche grasse e sette magre i sette anni di carestia che avvenne a quei tempi ,sogno del faraone e interpretato da Giuseppe.In tempi piu recenti mi raccontava mio padre che un anno la trebbiatura del grano la dovettero fare con i cappotti addosso il periodo doveva essere tra gli anni 40/50.Poi come non dimenticare il disastro nucleare di chernobyl, il cielo sembrava ricoperto da uno strato di nubi bianche che nascosero il sole per un giorno.Certamente qualche disastro che ha modificato il clima per un cero periodo.


Inviato
3 ore fa, Liamred00 dice:

Come hai accennato nel post Legio II Italica, nei ghiacciai e in qualche altro strato terrestre si potrebbe trovare la causa di tutto cio.Possiamo ricordare di quello che si  racconta nella Genesi le famose sette vacche grasse e sette magre i sette anni di carestia che avvenne a quei tempi ,sogno del faraone e interpretato da Giuseppe.In tempi piu recenti mi raccontava mio padre che un anno la trebbiatura del grano la dovettero fare con i cappotti addosso il periodo doveva essere tra gli anni 40/50.Poi come non dimenticare il disastro nucleare di chernobyl, il cielo sembrava ricoperto da uno strato di nubi bianche che nascosero il sole per un giorno.Certamente qualche disastro che ha modificato il clima per un cero periodo.

Ciao , tranne il racconto biblico che narra di un lungo periodo di carestia dovuto probabilmente a una serie di magre annuali del Nilo che in quegli anni lontani , per cause sconosciute , non inondarono e fecondarono con il suo limo i terreni vicini al fiume dai quali gli Egiziani traevano il raccolto ; tutto il resto riguarda periodi molto limitati nel tempo che provocarono solo per alcuni giorni l' oscuramento del Sole con relativo freddo , non si puo' parlare neanche di carestia .

I due testi invece parlano chiaramente di un lunghissimo periodo di siccita' , di freddo , di oscuramento solare , durato sembra di leggere un anno intero .


Supporter
Inviato

Nel sud-est asiatico ci sono molte miniere di nichel. Se, ad esempio, il krakatoa avesse eruttato nel devastante modo di cui è capace, si spiegherebbero le particelle rinvenute sia in artide che in Antartide. Sarebbe interessante sapere se, nella letteratura asiatica, viene riportato qualche fenomeno nelle stesse date...



Inviato
9 ore fa, stefanoforum dice:

Nel sud-est asiatico ci sono molte miniere di nichel. Se, ad esempio, il krakatoa avesse eruttato nel devastante modo di cui è capace, si spiegherebbero le particelle rinvenute sia in artide che in Antartide. Sarebbe interessante sapere se, nella letteratura asiatica, viene riportato qualche fenomeno nelle stesse date...

 

Ciao , infatti uno dei problemi difficili da risolvere riguarda proprio il Nichel , minerale che puo' avere origine terrestre ad esempio concentratosi in aree a seguito di forti eruzioni vulcaniche oppure essere arrivato dallo spazio tramite le meteoriti ; naturalmente nel nostro caso si parla di concentrazioni di questo minerale in polveri o in piccole sferule .  

Ci vorrebbero degli storici che conoscessero la letteratura antica dei popoli piu' evoluti di quel lontano VI secolo , quali i Persiani , in particolare i Cinesi (assidui osservatori dei fenomeni celesti ) , gli Indiani oppure i Maya in America ma questi purtroppo non lasciarono scritti , per scoprire possibili connessioni con quanto avvenne in Europa in quegli anni .


Inviato

In quell'anno in Cina la temperatura fu più molto bassa del solito, tanto che nevicò in agosto.
Le fonti registrano anche una fortissima esplosione udita in tutto il paese e proveniente da sud. Ciò potrebbe far pensare ad una violentissima eruzione del vulcano Krakatoa, in Indonesia.

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Inviato

Pare che il principale indiziato di questi fenomeni sia il vulcano Llopango di El Salvador

L'ultima eruzione della caldera si è verificata intorno al 500 dC,  (più precisamente: 460-545 dC).

Ci furono circa 70 chilometri cubici di cenere espulsa e altri materiali sciolti, Alcuni addirittura suppongono che l'eruzione fosse molto più violenta di quanto generalmente si creda. Parlano della seconda più pesante eruzione degli ultimi 200.000 anni

Nello stesso periodo vi fu una simultanea grande eruzione del Krakatoa, e due impatti meteoritici nel mare del Nord e al largo delle coste di Australia.

E da diverse fonti abbiamo testimonianze che dal 536 ci fu un cambiamento climatico globale. L'atmosfera si raffreddò e in estate ha cominciato a nevicare, ci sono stati cattivi raccolti e carestie. Le tradizioni parlano di un cielo buio in tutto il mondo. La luce del sole era significativamente più debole nel corso degli anni.

Quindi si pensa che questi mutamenti estremi siano l'effetto di più cause concomitanti.

 

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Inviato (modificato)

Eseguendo delle ricerche su questo particolare evento storico avvenuto nel VI secolo , ho trovato queste notizie molto pertinenti :

Eventi d'impatto dall'anno 1 all'anno 1000 dell'Era Cristiana con particolare riguardo al fatto trattato :

   1 )  Cratere del Silente , Abruzzo , datato con molta approssimazione al V secolo https://it.wikipedia.org/wiki/Cratere_del_Sirente

  • 2 ) Negli anni dal 533 al 534 (± 2 anni) si verificarono dei bruschi abbassamenti di temperatura durati 5-10 anni , che sono stati registrati nei cerchi di crescita del tronco degli alberi in tutto il mondo . Medi impatti cometari sono stati postulati dal dendrocronologista Mike Baillie come una possibile causa . Nel suo libro "Exodus to King Arthur : Catastrophic Encounters with Comets" , mette in risalto quattro di questi eventi d' improvviso abbassamento mondiale delle temperature e suggerisce che possano essere stati causati dai veli di polvere disseminati attorno alla Terra dall' impatto di scorie cometarie .
  • Immagini del Cratere del Silente , presunto da impatto

Cratere del Silente .jpg

Cratere del Silente 2.jpg

Modificato da Legio II Italica
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Inviato

A volte le coincidenze...proprio oggi, aspettando il turno per essere "torturato" dal dentista, leggevo il numero di marzo del National Geographic. Ebbene, in un articolo, molto bello ed esaustivo, sui Vichinghi, si fa riferimento al nostro argomento..suffrgando l'ipotesi di varie calamità alla metà circa del VI sec. d.C.

Nel 536 una vasta nube di polvere, formata probabilmente per effetto di una combinazione di calamità naturali (meteoriti che si schiantarono sulla Terra o l’eruzione di almeno un vulcano) oscurò il sole, abbassando le temperature estive nell’emisfero settentrionale per i successivi 14 anni. Il freddo e il buio prolungati che investirono la Scandinavia portarono morte e rovina in una regione già poco favorita dalla posizione geografica. Nella provincia svedese dell’Uppland, per esempio, quasi il 75 per cento dei villaggi fu abbandonato, gli abitanti decimati dalla fame e dalle guerre.

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Inviato

Ciao @Liutprande grazie per aver postato questo articolo di National Geographic , questa e' una ennesima dimostrazione , qualora ce ne fosse bisogno , che gli antichi pur nella loro scarsita' di conoscenze scientifiche , sapessero ben "leggere" e tramandare anomale osservazioni naturali che loro chiamavano "prodigi" , non sapendo dare una spiegazione logica e scientifica ; "prodigi" che spesso nei secoli successivi , fino ai nostri , vennero spesso liquidati come fantasie . 

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