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Antichita’ romane nella Chiesa di San Saba


Risposte migliori

Inviato

Le Chiese di costruzione molto antica a Roma sono tante , molte furono edificate quando la religione cristiana divento’ quella ufficiale dell’ Impero romano e quasi tutte costruite sopra Templi pagani in rovina o dismessi , un esempio di questo tipo la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva , altre direttamente all’ interno delle antiche case di Gens romane convertite alla nuova religione , esempi di questo tipo la Chiesa di Santa Pudenziana o quella dei Santi Giovanni e Paolo , altre furono costruite  anche sopra antichi cimiteri prima pagani , poi cristiani , un esempio la Chiesa di Sant’ Alessandro sulla Via Nomentana .

Questo ha fatto si che all’ interno , ma anche all’ esterno , di queste antiche Chiese venissero trovati e poi conservati molti reperti archeologici sia pagani che cristiani che oggi possiamo ammirare ; queste Chiese sono insomma dei piccoli Musei di storia ed archeologia .

Una delle tante Chiese romane che contengono secoli e secoli di storia e’ quella di San Saba che sorge in cima al Colle piccolo Aventino che si trova di rimpetto al grande Aventino , i cui Colli erano e sono ancora separati da una antica valle oggi in parte riempita da secoli di detriti , valle al cui centro , circa , si trovava la Porta repubblicana chiamata Raudusculana , poi inutilizzata e trasferita in epoca imperiale poche centinaia di metri piu’ avanti , diventando l’ Ostiense .

Prima di vedere in foto qualche reperto storico archeologico qui conservato , due parole sulla storia di questa Chiesa .

La Chiesa di San Saba risale nella sua forma antica al VI - VII secolo e sembra sorgesse sopra la casa di Santa Silvia , alla quale si accede dall’ esterno scendendo una scalinata , la madre del Papa Gregorio Magno e in base a ricerche archeologiche , questa era vicina alla caserma della IV Coorte dei Vigili . La Chiesa come appare oggi nella sua struttura , con i dovuti restauri avvenuti nel corso dei secoli , risale al X secolo . La loggia che si vede sulla facciata sopra l’ ingresso e’ del XV secolo .

L’ interno e’ a tre navate , il pavimento in marmo a mosaico e’ opera dei Cosmati , antica e famosa famiglia di marmorari romani che per due secoli dal XII al XIII secolo operarono a Roma ; le Colonne in granito grigio che dividono le tre navate provengono da edifici antichi esistenti nella zona limitrofa alla Chiesa , come anche le quattro Colonne in marmo violaceo antico che circondano l’ Altare maggiore .

All’ interno della Chiesa sono presenti altre tre lapidi incise con tema religioso di epoca medievale .

Nella navata di sinistra , rispetto all’ entrata , e’ presente ancora il muro antico della Chiesa con pitture sacre medievali .

San Saba sorge vicino alla cinta muraria di Aureliano che proteggeva il piccolo Aventino , a poche centinaia di metri da queste in prossimita’ della antica Porta e Via Ardeatina dalla quale probabilmente provengono i frammenti delle lapidi e coperture sepolcrali , come anche il grande sepolcro familiare .

Tra tutto il materiale fotografato che comprende vari frammenti marmorei architettonici , frammenti di iscrizioni , bolli laterizi su tegole e sarcofagi , spiccano su tutti il grande sarcofago familiare giunto a noi intatto , mancante purtroppo pero’ del coperchio che certamente conteneva l’ iscrizione dei nomi dei due coniugi qui deposti , dei quali quindi si ignora chi fossero , le dimensioni del sarcofago sono impressionanti , circa 2,50 metri di lunghezza per 1 di larghezza e 1 di altezza che con il coperchio con iscrizione doveva probabilmente arrivare a circa 1,30/40 di altezza complessiva .

L’ altro reperto interessante una lapide sepolcrale , intatta come reperto , ma della quale purtroppo in massima parte e’ abrasa l’ iscrizione dal tempo e dall’ uso come sedile , risultano leggibili interamente solo poche parole , tra cui la parola PRIMIGENIAE , che dovrebbe riferirsi alla Legionis XXII Primigeniae , una Legione fondata nel 39 da Caligola e dedicata alla Fortuna ; questa Legione nella sua lunga storia militare giro’ un po’ tutto l’ Impero , come dimostrano molte iscrizioni che la nominano trovate in varie provincie dell’ Impero , fino agli inizi del IV secolo quando era di stanza a Mogontiacum in Germania , dopo di che scompare dalla storia all’ epoca di Costantino , forse persa in qualche battaglia dell’ epoca o forse sciolta per avere parteggiato per Massenzio ; tra le poche lettere sopravvissute permettono solo di immaginare che la lapide era di un certo (……) NICOMACHO (……) THURARIO (…….) I (…….) II L (EG?) PRIMIGENIAE I (……) IT (…..) IT SIBI ET I (M?) (……….) (VIII?) (…….) FT II (…………) IS .

Il nostro uomo dopo essere stato nella Legio XXII Primigenia milito’ forse anche in una o forse due della Legione Italica (IT) ? e fece il suo sepolcro per se (SIBI) , forse per altro o altri ; andare oltre nell’ interpretare la lapide e’ molto difficile da decifrare a causa delle grosse lacune dell’ iscrizione .

Interessante anche lo stemma papale , il quale forse potrebbe essere decifrato da qualche utente del Forum delle sezioni di araldica o delle monete papali .

In considerazione di tutto cio’ consiglio a chi puo’ e a chi e’ interessato di queste vestigia di visitare questa Chiesa , che oltre tutto e’ anche abbastanza vicina alla Piramide di Caio Cestio , alla Porta Ostiense , ad un lungo e bel tratto della cinta muraria repubblicana , alle mura  aureliane , al Circo Massimo e alle Terme di Caracalla .

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Inviato

Complimenti.

Lo stemma non è papale ma vescovile ed apparteneva ad un vescovo della famiglia Piccolomini.

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Inviato
24 minuti fa, Veridio dice:

Complimenti.

Lo stemma non è papale ma vescovile ed apparteneva ad un vescovo della famiglia Piccolomini.

Grazie della competenza e precisazione @Veridio ; e' bello e dilettevole quando interessi simili si uniscono per arrivare alla verita' .


Inviato

Grazie infinite a te. Spero di poterti conoscere di persona prima o poi.


Inviato
1 ora fa, Veridio dice:

Grazie infinite a te. Spero di poterti conoscere di persona prima o poi.

Ciao @Veridio, sarebbe un piacere anche per me ; quando avrai intenzione di tornare a Roma , fammi sapere con un anticipo possibilmente di circa 20/30 giorni , il periodo nel quale rimarrai in Citta' , giorni comprendenti possibilmente un Sabato o una Domenica ; questo per il motivo che avrei intenzione di organizzare , qui nel Forum , una visita alla Basilica di San Paolo al cui interno e' presente un bel Chiostro e un piccolo Museo , che al loro interno interessa le seguenti materie : Archeologia romana con numerosi e vari reperti grandi e piccoli provenienti dal sottostante sepolcreto della Via Ostiense , Archeologia sacra e medievale , numismatica romana , medievale e pontificia , Oggettistica sacra anche in metalli preziosi , Paramenti sacri , Documenti ecclesiastici , Pinacoteca .

E' una visita che era stata gia' organizzata nel Forum oltre un anno fa' , ma che non ebbe seguito ; con l' occasione di una tua eventuale venuta a Roma , provero' cosi' a riproporla ; considera che la visita al Chiostro e Museo grosso modo puo' durare , secondo l' interesse , qualche ora essendo un piccolo Museo interno alla Basilica , poi naturalmente chi non conosce la Basilica , avra' modo di passare al suo interno molto piu' tempo .

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Inviato

Salve a tutti i lettori . Mi scuso a riguardo della mia errata interpretazione della lapide esposta nel Post ; avevo infatti dei forti dubbi di attribuire al personaggio il ruolo di milite nella Legione Primigenia in quanto quasi mai il nome di una Legione appare scritta per intera su una lapide , dubbi dovuti anche alla scarsezza delle lettere sopravvissute disponibili , tanto che ieri avevo scritto ad un conoscente Professore di Epigrafia antica dell' Universita' di Verona , il quale molto gentilmente e con signorile disponibilita' mi ha subito risposto mostrando nel contempo interesse per la lapide in questione ; riporto per intero la sua risposta scusandomi ancora per quanto erroneamente scritto :

"nessun disturbo. Purtroppo la lapide è evanida e la foto non è abbastanza chiara. Da quel poco che si può leggere si tratta di un personaggio dal prenome L(ucius) dal gentilizio che termina in -nius e dal cognome Nicomachus. L'aspetto interessante è che si tratta di un thurarius, ovvero di un commerciante di incenso. Nella riga seguente è ricordata una donna dal cognome Primigenia e di seguito forse altri membri della famiglia. Per una lettura migliore dovrei vedere la lapide: se trovo il tempo  la prossima volta che vado a Roma  andro' a vederla"

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Inviato

L impegno che metti nello studio e nel esporre le tue teorie è lodevole. Le scuse non servono, per me.

Roberto

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Inviato

Grazie infinite per la precisione. Le scuse non erano dovute.

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Inviato

Gli studiosi veri si distinguono dai cialtroni per la loro onestà intellettuale e per il coraggio e l'umiltà con cui pubblicano i loro errata corrige.

Continua così.

ADELCHI.

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Inviato

Grazie e tutti voi per la comprensione e le belle parole , purtroppo e' facile incorrere in errori quando non si hanno solide basi di epigrafia latina , come puo' averle solo un Professore in materia ; inoltre la mancanza di tante chiare lettere ha aumentato il rischio di errore , tutto cio' serve anche come lezione di umilta' .


Inviato

Ciao Legio II che dire, eccezionale come sempre.

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  • 4 anni dopo...
Inviato

Salve , rispolvero questo mio vecchio post perche' la "famosa" lapide di L. Faenius Nichomacus , di professione Thurarius , e' stata oggetto di una recentissima pubblicazione scientifica poiche' l' iscrizione e' risultata inedita e quindi sconosciuta alla scienza epigrafica .

Fa ora parte del C.I.L. 

E' stato per me un enorme piacere avere in minima parte partecipato alla scoperta della lapide segnalandone la presenza nella Chiesa di San Saba , pur avendola interpretata in modo del tutto errato . 

Per chi fosse interessato a leggere tutto l' articolo inerente la nuova epigrafe : 

https://www.academia.edu/45565745/A_dealer_in_incense_t_h_urarius_in_an_unknown_inscription_from_Rome_L_Faenius_Nichomacus_thurarius_in_un_inedita_iscrizione_di_Roma_in_PRO_MERITO_LABORVM_MISCELLANEA_EPIGRAFICA_PER_GIANFRANCO_PACI_a_cura_di

Inviato

Nel precedente file di academia.edu , oltre che della inedita e sconosciuta iscrizione , si parla anche della storia della Gens Faenia alla quale apparteneva il nostro commerciante di incenso e profumi , era originaria della Campania , forse di Pozzuoli  .

Inviato

L. Fenio Nicomaco nella sua attivita' di Turario percorse certamente la cosiddetta "via dell' Incenso" , era questa una tratta carovaniera , diversa dalla "via della seta" , che collegava l' estremità della Penisola arabica (l'Oman e lo Yemen) con il Mediterraneo , "via" in uso appunto  fin dall' epoca dei Romani .

Anche uno dei Re Magi porto' incenso a Gesu' : https://www.lonelyplanetitalia.it/articoli/itinerari-di-viaggio/l-antica-via-dell-incenso

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