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Inviato

Invio cordiale saluto e la richiesta per capire la strana medaglia di cui allego immagine. E' nastrata di nero, il suo peso complessivo è di gr. 38,7 per una lunghezza totale di cm. 19, il diametro della medaglia è di mm. 34. La stranezza è data soprattutto dalle iscrizioni presenti sia sul recto che sul verso, per me incomprensibili. Sembra quasi che le scritte si debbano leggere allo specchio, in effetti alcuni numeri risultano così comprensibili, ma non le parole. Sembra d'argento o per lo meno si legge un 925 inciso sui supporti per il nastro. Grato di ogni informazione che chiarisca l'origine ed il significato. medaglia__nastrata_di_nero.thumb.jpg.f4f8596aa5fb7a316af7a9fee1dc896d.jpg


Supporter
Inviato

Ciao Condor : gli orologi da tasca venivano comunemente portati in un taschino del gilet, assicurati ad una catena che facilitava l'estrazione dell'orologio dal taschino ; oppure all'anello che circondava il pulsante della carica veniva applicato mediante un piccolo moschettone il breve nastro di cui hai inviato l'immagine e che penzolava fuori dal taschino.

Quanto alla medaglia, ho provato ad ingrandirla ma al momento non sono ingrado di avanzare alcuna ipotesi.  La sua fattura è piuttosto rozza, la scritta volutamente criptica. Non credo sia di produzione italiana, ma piuttosto anglosassone.  Spero che altri possano aiutarti ad identificarla.

medaglia.jpg

altro lato medaglia.jpg


Inviato

Grazie Sandokan, per le indicazioni. E' assai probabile che la "strana" medaglia sia stata appesa ad un nastro da orologio da taschino. Sono fiducioso e spero anch'io che qualcuno riesca a darmi qualche altra informazione. 


Supporter
Inviato

Il numero 925 inciso su uno degli elementi del nastro fa pensare anche me che sia il titolo del metallo impiegato per fonderli (e non necessariamente che sia d'argento anche la medaglia che dalla foto non sembra, anche se non è possibile stabilire da una piccola foto di quale metallo o lega si tratti).

In Italia, anche nel dopoguerra si ricorreva abitualmente all'Arg. 800 in oreficeria, marchio che si trova spesso su posate, vasellame, ecc.  

Questa lega tende però ad ossidarsi in breve tempo per cui, quando dato l'elevato costo dell'oro si è impiegato l'argento anche per monili e gioielli, si è preferito ricorrere ad una lega più ricca d'argento, quella appunto a 925/1000 (ora poi vengono effettuati anche bagni di rodio che impediscono l'ossidazione).

Il nastro non mi sembra di produzione recente, per cui l'indicazione 925 mi lascia perplesso.

 

@Condor46


Inviato

Grazie Sandokan per le ulteriori notizie. Rimangono sempre da scoprire le "strane" iscrizioni sulla medaglia. Sono fiducioso. :-)).


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