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Inviato

Salve a tutti,

visto il vasto interesse ed entusiasmo per la zecca di Messina, vorrei aprire una nuova discussione, in cui i collezionisti, studiosi o semplicemente appassionati abbiano l'opportunità di postare, commentare ed approfondire i tondelli, con i relativi contesti storici, usciti da tale zecca durante il periodo della dominazione Spagnola, quindi durante il regno dei seguenti sovrani:

Carlo V (1516-1556): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-C5C;

Filippo II (1556-1598): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F2C;

Filippo III (1598-1621): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-FLC;

Filippo IV (1621-1665): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F4C;

Carlo II (1665-1700): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-C2C;

Filippo V (1700-1713): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F5C;

Vorrei iniziare, quindi con due 5 tarì o mezzi scudi di Filippo III, già postati in passato, quindi uno del 1610 con sigla DC (zecchiere Decio Cirino) ed uno del 1611 con sigla IP (zecchiere Giovanni del Pozzo), quindi, Spahr 11 e Spahr 16 A.

Postate, postate, postate e commentate, commentate, commentate!

Saluti!

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  • Mi piace 7

Inviato

Mi fa piacere che sia stata aperta questa discussione che ha il titolo,con i puntini,che richiama quella sulle monete del Regno di Napoli aperta da me nei primi giorni del 2008 e che ha avuto enorme successo ed interesse fra gli utenti del forum.Il successo della discussione sulle monete coniate dalla Zecca di Napoli lo si deve al fatto che non sono state postate monete per interpretarne lo stato di conservazione,il successo della discussione è dovuto anche al fatto che è una discussione sentita da tutti,è una discussione a cui tutti hanno potuto e possono parteciparvi postando la o le loro monete napoletane indipendentemente dal loro stato di conservazione ma non per discuterne sullo stato di conservazione ma per parlare della loro storia,del perché piaccia una determinata moneta,per parlare di studi a riguardo,per far scaturire studi a riguardo e,per fare di un collezionista un appassionato di Numismatica.

Cosa non da dimenticare:si possono creare collezioni numismatiche bellissime ,con poco denaro,addirittura scambiando le monete,i doppioni,senza sborsare denaro

La passione cresce e si alimenta leggendo,leggendo anche di cose che ,apparentemente ,sembra,che non ci interessano.

Prima di iniziare una collezione conviene prima documentarsi,leggere a riguardo e vedere se si è in grado di portare a termine una collezione

Volere è potere:se realmente si vuole acquistare una moneta per la propria collezione si deve essere disposti a sacrifici e ad "aguzzare l'ingegno"(in questo"aguzzare l'ingegno"c'è un mondo)    

Anche discussioni come questa,come quella sul Regno di Napoli e quella sugli Aragonesi e tante altri,che hanno fatto registrare migliaia di visite, hanno contribuito a rendere questo forum interessante ed a far sì che gli utenti siano stati invogliati ad effettuare donazioni economiche per il forum ,teniamolo sempre a mente;e le donazioni economiche ci consentono la continuità di questo forum. 

Mi auguro che anche questa discussione possa avere lunga vita,possa essere interessante(senza cascare nella mera discussione sulla conservazione delle monete postate)e possa dare molti spunti a studiosi,a collezionisti e appassionati di Numismatica

Salutoni

odjob 

  • Mi piace 1

Inviato

Complimenti per i mezzi scudi, taglio che racchiudere sempre un immenso fascino! sarebbe utile sempre menzionare sempre i pesi degli esemplari, per avere sempre sott'occhio il lato ponderale che è fondamentale...


Inviato

Salve @12tari, ho riutilizzato i due tondelli soprattutto come immagini di copertina per l'introduzione a tale discussione...

Tuttavia non ci sono problemi, per quanto riguarda il 5 tarì del 1610: diametro 3,4 cm, peso 15,9 g; mentre il secondo, il 5 tarì del 1611: diametro 3,4 cm, peso 14,0 g.

A presto!


Inviato

È sempre interessante nonché molto utile annotare i pesi delle monete che passano sotto mano, come dicevo prima l'aspetto ponderale spesso viene preso sotto gamba quando invece è l'elemento fondamentale della moneta stessa!. 

il secondo pezzo lo vedo "leggerino" risultato della coniazione poco precisa oppure frutto della tosatura?


Inviato

Salve,

non ho rilevato tracce di tosatura, il peso leggermente basso potrebbe essere ricondotto in parte all'usura superficiale dei rilievi ed in parte al peso già ridotto del tondello prima della coniazione.


Inviato

Questo pesa gr. 15,6.

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Inviato

Belli anche i 4 tarì di Filippo II per Messina 1559 e 1562dirauso533.thumb.jpg.1af44adf40accbc5541a8ea42f10b1c9.jpg.

dirauso528.jpg

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  • Mi piace 6

Inviato

Azz.... belle, soprattutto il 1559?


Inviato
20 ore fa, francesco77 dice:

Questo pesa gr. 15,6.

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img319.jpg

Complimenti, un bellissimo mezzo scudo di Filippo III, quindi Spahr 16 A (variante con tutte le S girate, sia nel dritto che nel rovescio), MIR 344/3, proprio come quello proveniente dalla mia collezione che ho postato all'inizio come immagine introduttiva, tuttavia con una conservazione leggermente superiore.

D/ + PHILIPPV2 . * III * . DEI . GRATIA; Busto del re con alto collare alla spagnola volto a sinistra, entro circolo di perline

R/ + 2ICILIAE . ET . HIERV2A . REX . 1611; Croce con le braccia sormontate da fiamme e corone, in basso D C (zecchiere Decio Cirino), entro circolo di perline

 

20 ore fa, francesco77 dice:

Belli anche i 4 tarì di Filippo II per Messina 1559 e 1562dirauso533.thumb.jpg.1af44adf40accbc5541a8ea42f10b1c9.jpg.

dirauso528.jpg

dirauso577.jpg

dirauso580.jpg

Molto interessanti anche questi due tondelli, ossia 4 tarì di Filippo II, il primo, di conservazione nettamente superiore rispetto al secondo, del 1559 è possibile classificare: Spahr 26; MIR 317/4.

D/ PHILIPPV S x D x G x sotto il busto xxxx; Busto corazzato del re, volto a destra entro doppio circolo lineare

R/ + x REX x SICILIAE x 1559 x; Aquila coronata ad ali spiegate volta a sinistra, sotto T P (zecchiere Tommaso Paulillo), entro doppio circolo lineare

 

Mentre la seconda del 1562, sempre con evidenti tracce di ribattitura, è classificabile come: Spahr 38; MIR 317/7.

D/ PHILIPP VS x D x G x sotto il busto xxxx; Busto corazzato del re, volto a destra entro doppio circolo lineare

R/ + x REX x SICILIAE x 1562 x; Aquila coronata ad ali spiegate volta a sinistra, sotto T P (sempre Tommaso Paulillo), entro doppio circolo lineare

 

Vorrei, inoltre, ringraziare @odjob per il caloroso incoraggiamento iniziale e pregare tutti coloro che posteranno i propri tondelli messinesi di aggiungere anche qualche breve considerazione, ossia almeno i dati ponderali o qualche informazione relativa alla classificazione, come già espresso in precedenza da @12tari.

Speriamo bene...

Saluti!


Inviato (modificato)
Il Tuesday, March 28, 2017 at 19:01, Philippus IX dice:

Salve,

non ho rilevato tracce di tosatura, il peso leggermente basso potrebbe essere ricondotto in parte all'usura superficiale dei rilievi ed in parte al peso già ridotto del tondello prima della coniazione.

non avevo escluso questa possibilita' .

Modificato da 12tari

Inviato

Salve a tutti,

vorrei passare oggi nuovamente a Carlo II con un altro 4 tarì, questa volta del 1674, che adoro soprattutto per la forma quasi ovale ed il rovescio spettacolare: Spahr 6, MIR 364/5 (peso: 10,7 g; diametro 2,9 cm). La data è stata inizialmente interpretata come 1667, successivamente ho scoperto un 4 finale ed un 6 ribattuto, quindi 16674.

D/ + x [CAROL]VS x II x DEI x GRATIA; busto del re volto a destra, entro circolo lineare

R/ + * REX * SICILIAE * 16674; Aquila ad ali spiegate volta a sinistra, sotto le ali DI BV (zecchiere D. Giovanni Battista Vigevi, dal 1667 al 1674)

Saluti!

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  • Mi piace 2

Inviato
Il Sunday, April 02, 2017 at 09:54, Philippus IX dice:

Salve a tutti,

vorrei passare oggi nuovamente a Carlo II con un altro 4 tarì, questa volta del 1674, che adoro soprattutto per la forma quasi ovale ed il rovescio spettacolare: Spahr 6, MIR 364/5 (peso: 10,7 g; diametro 2,9 cm). La data è stata inizialmente interpretata come 1667, successivamente ho scoperto un 4 finale ed un 6 ribattuto, quindi 16674.

D/ + x [CAROL]VS x II x DEI x GRATIA; busto del re volto a destra, entro circolo lineare

R/ + * REX * SICILIAE * 16674; Aquila ad ali spiegate volta a sinistra, sotto le ali DI BV (zecchiere D. Giovanni Battista Vigevi, dal 1667 al 1674)

Saluti!

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puoi fare un'ingrandimento della porzione dove si trova il millesimo?


Inviato
Il Monday, April 03, 2017 at 17:11, Philippus IX dice:

Certamente, ecco un ingrandimento del millesimo e, inoltre, del busto di Carlo II.

Saluti!

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probabbilmente e un 1674 ma pultro come ho gia detto la porzione di moneta che interessa il particolare risulta molto deturpata da problematiche "di coniazione" ....

Peccato, certamente e un millesimo interessante, ma il pezzo in oggetto viene pesantemente penalizzato da questa parentesi che lo rende di dubbia 


Inviato

Salve,

vorrei scusarmi per la pessima qualità dell'immagine ingrandita del millesimo. Con la moneta in mano, una porzione significativa del 4 si vede piuttosto bene.

Ecco, ho evidenziato sull'immagine quello che si riesce ad intravedere.

Saluti!

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DSC01743 c.JPG


Inviato
Adesso, Philippus IX dice:

Salve,

vorrei scusarmi per la pessima qualità dell'immagine ingrandita del millesimo. Con la moneta in mano, una porzione significativa del 4 si vede piuttosto bene.

Ecco, ho evidenziato sull'immagine quello che si riesce ad intravedere.

Saluti!

DSC01743 b.JPG

DSC01743 c.JPG

le porzioni da lei evidenziate del millesimo 1674 le avevo individuate anche io, ma l'identificazione resta difficile è non inequivocabile..
Ha altri tagli di carlo II oltre ai 4 tari?
 


Inviato

Salve @12tari,

mi dispiace contraddirti, ma dal vivo il 4 finale si vede abbastanza bene. Appena possibile cercherò di postare altre foto con una maggiore risoluzione.

Il ‎05‎/‎04‎/‎2017 at 22:14, 12tari dice:

le porzioni da lei evidenziate del millesimo 1674 le avevo individuate anche io, ma l'identificazione resta difficile è non inequivocabile..
Ha altri tagli di carlo II oltre ai 4 tari?
 

Certamente, a questo punto vorrei mostrare nuovamente il 2 tarì del 1674 (Spahr 18, MIR 366/3), infatti, intorno a tale tondello era nata una discussione molto interessante ed esaustiva.

A questo punto spero, ossia speriamo di vedere, esaminare e commentare anche altri tondelli, quindi, postate, postate, postate...

Saluti!


Inviato

Benissimo, in attesa dei Messinesi e dei loro fantastici tondelli, vorrei riportare direttamente dal testo di Rodolfo Spahr: Le monete Siciliane dagli Aragonesi ai Borboni, Palermo 1959, pp. 209-210, qualche informazione storica relativa a Carlo II ed alla Zecca di Messina:

Carlo II fu l'ultimo figlio di Filippo IV e di Anna d'Austria. Nacque nel 1665 e succedette al padre quattro anni dopo, restando, fino al 1673, sotto la tutela della madre.

Fin dall'inizio del suo regno, la Spagna dovette difendersi dalle mire di Luigi XIV di Francia, cui, infine, dovette cedere la Franca Contea ed altre contrade. La guerra ebbe anche ripercussioni in Sicilia.

La tensione sorta a Messina fra il popolo e la nobiltà durante la carestia del 1671/72 si tramutò, nel 1674, in aperta insurrezione contro il governo spagnolo, e la città venne presidiata dai Francesi. Costoro però, nel 1678, di fronte alla minaccia di un intervento dell'Inghilterra, si ritirarono, e Messina venne rioccupata dagli Spagnoli, i quali, per rappresaglia, tolsero ai Messinesi tutti i secolari privilegi, e fra questi il diritto di battere monete del regno, che passò a Palermo.

Rimasti senza prole i due matrimoni di Carlo, e peggioratasi la sua sempre precaria salute, si profilava la possibilità dell'estinzione della sua casa. Vantavano diritti al trono:

- Filippo Duca d'Angiò, secondogenito del Delfino di Francia, sostenuto da Luigi XIV, che aveva sposato Maria Teresa, sorellastra di Carlo,

- Giuseppe Ferdinando di Baviera, quale discendente in linea femminile dell'Imperatore Leopoldo e di Margherita Teresa, sorella di Carlo, e

- Carlo d'Austria, figlio del terzo matrimonio dell'Imperatore Leopoldo, a sua volta figlio di Anna, sorella di Filippo IV.

Questi pretendenti stipularono, nel 1698, un trattato per la ripartizione dei possedimenti spagnoli, ma per la morte di Giuseppe Ferdinando quest'accordo decadde. Intanto causò l'opposizione degli Spagnoli al progettato smembramento dell'Impero e Carlo, morendo, nel 1700, designò per testamento come suo erede universale Filippo di Borbone, Duca d'Angiò, a condizione che i regni di Spagna e di Francia non potessero mai unirsi sotto lo stesso monarca.

 

L'interessantissima monetazione di Carlo II si può dividere in diversi periodi:

1. Emissioni della Zecca di Messina fino al 1674.

2. Emissione del 1678, della Zecca di Palermo, nei tipi messinesi.

3. Emissioni "di transizione", dal 1677 al 1693, che dimostrano gli sforzi attuati per migliorare le monete, come disegno e come fattura. Si cominciò, allora, ad usare il bilanciere.

4. Infine, l'emissione definitiva, del 1697, con coni di bello stile barocco.

Le monete battute a Messina recano le Sigle:

DG - V          Gregorio Vigevi                          del 1665 e 1666

DI - BV         D. Giovanni Batt. Vigevi           dal 1667 al 1674

Tutte quelle coniate a Palermo

R - C (Reglia Corte)

 

Quindi, a presto...

Saluti!


Inviato (modificato)
Il Friday, April 07, 2017 at 17:34, Philippus IX dice:

Salve @12tari,

mi dispiace contraddirti, ma dal vivo il 4 finale si vede abbastanza bene. Appena possibile cercherò di postare altre foto con una maggiore risoluzione.

Certamente, a questo punto vorrei mostrare nuovamente il 2 tarì del 1674 (Spahr 18, MIR 366/3), infatti, intorno a tale tondello era nata una discussione molto interessante ed esaustiva.

A questo punto spero, ossia speriamo di vedere, esaminare e commentare anche altri tondelli, quindi, postate, postate, postate...

Saluti!

riguardo il 4 tari mi sono ampiamente espresso, sul 2 posso asserkre asserire che lesemplare in questione non ha nulla di anomalo, peccato per la copiosa frattura che deturpa molto il tondello.

Modificato da 12tari

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