Vai al contenuto
IGNORED

Augusto e l' esercito : da nazionale a multietnico


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Nell’ antichita’ pochi popoli facevano uso di eserciti nazionali e quei pochi che ricorrevano alla leva interna , come quello romano repubblicano , avevano notevoli vantaggi sui popoli che preferivano arruolare dei mercenari in supporto alla milizia cittadina che da sola era insufficiente per affrontare una guerra esterna od anche interna alla propria nazione . Questa caratteristica dell’ esercito nazionale fece si che Roma repubblicana , nonostante numerose sconfitte subite in battaglia , riusci sempre a vincere le guerre esterne ; questo perche’ i Legionari avevano una sola anima comune a tutti i componenti dell’ esercito ; questi soldati , pur avendo molti origini diverse dai Latini , combattevano tutti per un comune interesse e sotto un unico simbolo .

Un popolo simile a quello romano fu il greco , simile ma non uguale , perche’ la Grecia nella sua lunga storia antica non riusci mai a formarsi in nazione a causa delle rivalita’ e invidie insanabili tra le varie Citta’ Stato che la componevano , le quali usufruivano ognuna di un proprio esercito cittadino ; ma queste Citta’ , scontrandosi con altri eserciti di altre Citta’ greche , tra un successo ed una sconfitta , non riuscirono mai ad avere una supremazia nazionale ; solo con Alessandro il Macedone il sogno di formare una nazione greca unita , seppur sottomessa al Macedone , sembro’ prendere forma , ma la sua sete di gloria e la morte precoce interruppero il sogno ; realizzazione che invece riusci a Roma , dopo secoli di lotte interne alla penisola , quando la cittadinanza romana venne estesa a tutti gli Italici .

L’ esercito nazionale repubblicano romano italico , che aveva gettato le basi per l’ Impero , ad un certo punto e inspiegabilmente , venne in parte denazionalizzato da Augusto , proprio da colui che si definiva il restauratore e il protettore dei culti e delle antiche usanze romane ; in breve alcune riforme augustee dell’ esercito romano agli albori dell’ Impero : La "spina dorsale" dell' esercito romano rimase la Legione in numero di 28 , 25 dopo Teutoburgo . Ogni legione era composta di circa 5.000 cittadini in prevalenza Italici , intorno al 65% , per lo più provenienti dalla Gallia Cisalpina , rispetto ad un 35% di provinciali , muniti anch' essi di cittadinanza romana , per un totale di circa 140.000 uomini , poi dopo Teutoburgo circa 125.000 , che si rinnovavano con una media di 12.000 armati all' anno . Sempre ad Augusto si deve l' introdurre un esercito di professionisti che rimanessero in servizio non meno di sedici anni per i Legionari , portati a venti nell’ anno 5 e venti - venticinque per le truppe ausiliarie . A questo periodo di servizio poteva subentrarne un ulteriore di alcuni anni tra le riserve di veterani , in numero di 500 per legione .

La riforma augustea ebbe conseguenze anche sulle unità ausiliare , che entrarono a far parte in pianta stabile dell' esercito romano . Si trattava di un corpo dell' esercito romano reclutato fra le popolazioni sottomesse , cioe’ di “peregrini” , ovvero non ancora in possesso della cittadinanza romana . Esse costituivano il degno completamento tattico e strategico alle Legioni romane e furono per questo motivo sottoposte al Legato della Legione pur rimanendo nettamente distinti da quest' ultima .

Erodiano , vissuto due secoli oltre Augusto , critica queste riforme militari di Augusto ritenendole essere state negli anni avvenire dannose per Roma , critica che nasceva dalla sua visione di storia vissuta dell’ Impero a distanza di oltre due secoli dal primo Imperatore , riforme che praticamente rimasero invariate fino a Gallieno .

Sentite cosa ne pensa appunto Erodiano a proposito della riforma militare di Augusto nella sua opera : Storia dell’ Impero Romano dopo Marco Aurelio , Libro II , Tomo XI , paragrafo III e successivi : (Premessa necessaria per inquadrare il momento storico narrato da Erodiano : siamo nel periodo successivo all’ assassinio di Pertinace ad opera dei Pretoriani , Pescennio Nigro e’ stato investito dalle Legioni di Siria e dagli orientali del titolo di Imperatore , ma perde tempo in Siria non recandosi subito a Roma , Settimio Severo non lo riconosce ed eletto favorevolmente all’ Impero dalle Legioni di Germania , marcia immediatamente verso l’ Italia e quindi su Roma per imporre al Senato la propria investitura)

“Egli (Settimio Severo) attraversata la Pannonia , giunse ai confini d’ Italia e precorrendo la fama , si presento’ , come Imperatore , agli occhi degli Italici prima che si sapesse del suo arrivo . Grande timore aveva preso le Citta’ italiche , all’ udire che un tale esercito si avvicinava , infatti gli abitanti della penisola erano dediti ad una vita pacifica e laboriosa e da tempo erano estranei a tutto cio’ che riguardava la milizia e la guerra . Quando lo Stato romano si reggeva a Repubblica e il Senato designava i comandanti militari , tutti gli Italici erano in armi e combattendo contro gli Elleni o contro i Barbari , conquistarono terre e mari ; ne’ vi fu parte della Terra , sotto qualunque cielo , dove i Romani non abbiano esteso il loro dominio . Ma da quando fu instaurata la monarchia e il potere cadde nelle mani di Augusto , egli sottrasse gli Italici dall’ obbligo del servizio militare e li spoglio’ delle armi ; dispose invece accampamenti e fortezze ai confini del territorio e formo’ un esercito di mercenari regolarmente stipendiati a guisa di baluardo dello stato romano ; inoltre garanti’ la sicurezza dell’ Impero ponendo i confini su larghi fiumi , profondi fossati , monti impervi e deserti inaccessibili . Si comprende percio’ come gli abitanti d’ Italia quando seppero che Severo si avvicinava con ingenti forze , si turbassero per l’ insolito evento . Ma non osarono fronteggiarlo o tagliarli la strada , anzi gli andarono incontro portando rami di alloro e lo ricevettero con le porte spalancate . Egli fermandosi solo il tempo necessario per celebrare sacrifici e ad arringare le popolazioni , proseguiva la sua corsa verso Roma”

Da questo passo di Erodiano si apprende che Augusto in pratica aboli’ la leva militare obbligatoria per tutti gli Italici , ma non e' chiaro se questa manovra fu come una punizione per le lunghe e sanguinose guerre civili seguite all' uccisione di Cesare o piuttosto un beneficio per averlo sostenuto militarmente , comunque sia , li esento’ dalla leva per il servizio militare obbligatorio ; pero’ questa seconda ipotesi striderebbe contro i propositi tante volte espressi da Augusto di attenersi agli antichi principi repubblicani ; probabilmente lo scopo era quello di fondare un nuovo esercito multietnico e professionale , reso per gli Italici solo volontario , decisione sbagliata che gli rinfaccia il nostro storico , forse perche’ alla sua epoca , cioe’ nella prima meta’ del III secolo , il “volontariato” degli Italici tra le fila dell’ esercito era ormai praticamente scomparso . Se quello che racconta Erodiano e’ la situazione reale della composizione dell’ esercito romano , risulta difficile non essere d’ accordo con lui nel criticare Augusto , tanto piu’ che successivamente ad Erodiano si assiste ad un progressivo imbarbarimento dell’ esercito , acuito ancor piu’ dalla cristianizzazione dell’ Impero e in particolare dell’ Italia , che salvo poche eccezioni espresse dai grandi padri apologisti dell’ epoca , i piu' consideravano la Roma pagana come la depositaria materiale e morale di tutti i mali del mondo romano , quindi andava abbattuta , realizzando cosi' la visione apocalittica dell' Apostolo Giovanni .

Sono graditi commenti sul citato passo di Erodiano .

Modificato da Legio II Italica
  • Mi piace 1

Inviato

Vedo con un po' di rammarico che nessuno dei lettori ha espresso pareri circa la citazione di Erodiano , quindi provo ad iniziare io .

Erodiano nel passo in questione fa una considerazione strettamente militare , ed in parte ha ragione , perché un esercito nazionale da sicuramente piu' garanzie , sia come tradizione , sia come affidabilita' , rispetto ad un esercito multi nazionale .

Probabilmente Augusto nella sua riforma dell' esercito , che rimase praticamente invariata fino a Gallieno , volle introdurre popoli non Italici tra le fila dell' esercito , cosa che gia' aveva iniziato a fare Cesare , per coinvolgere e far sentire le popolazioni sottomesse come partecipi al grande progetto dell' Impero sognato da Cesare , Augusto e Virgilio .

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

 il sistema di coinvolgere popoli stranieri ha funzionato per un pò, fino a quando la superiorità di questi ha fatto perdere quell'identità nazionale creatrice dell'impero. 

questo ci dice che sono importanti le proporzioni nel miscelare due o più popoli se si vuole mantenere un'identità. ( cosa che evidentemente si sta abbandonando anche oggi)

Modificato da dux-sab

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.