agrippa Inviato 15 Novembre, 2006 #1 Inviato 15 Novembre, 2006 Metto questi due centesimi della zecca di Milano per conoscere qualcosa di questa monetazione. Nell'osservare l'ingrandimento sono rimasto meravigliato sia dello stile che della ricercatezza della composizione di questa moneta. Per l'epoca la vedo molto moderna. Ho detto una castroneria ? Se poi avrete la bonta di dirmi il significato della sigla "T dot" che vedo sotto il collo di VEII ed il grado di conservazione avrete completamente soddisfatto la mia curiosità. Grazie agrì
flakin Inviato 16 Novembre, 2006 #2 Inviato 16 Novembre, 2006 (modificato) Buon giorno Agrippa, Allego alcune info sulla moneta, sulla conservazione direi Un qbb/bb per quanto riguarda la sigla T dot ...lo *ignoro* io ne ho un paio pero' o non ci sono o sono sparite a causa dell'usura,... cordiali saluti. { nessuna catsroneria, facile che l'abbia sparata io vedi il post scrittum } :P Ps: ammeno che non voglia indicare che sono stati coniati a Torino??? Mha'!>?? Modificato 16 Novembre, 2006 da flakin
heineken79 Inviato 16 Novembre, 2006 #3 Inviato 16 Novembre, 2006 Come conservazione siamo su MB (forse anche meno): è presente parecchio cancro. La sigla T . (che poi in realtà è F . ;) ) è quella dell'incisore Ferraris. La zecca è Milano (M).
Mirko Inviato 16 Novembre, 2006 #4 Inviato 16 Novembre, 2006 Sul qBB ci siamo: nota i raggi della stella e le foglie delle corone sul rovescio. Al dritto Emanuele Due non è ridotto troppo male: il botulino non ha appianato tutte le rughe né il parrucchiere del tempo lo ha reso calvo ;) Peccato per la barba, altrimenti avrei fatto un pensierino al BB.
Paolino67 Inviato 16 Novembre, 2006 #5 Inviato 16 Novembre, 2006 Confermo che si tratta di F. (Ferraris) e non T. Come conservazione siamo ridotti un pò maluccio, i rilievi non sarebbero male, ma le ossidazioni diffuse non fanno superare al pezzo l'MB. Il pezzo per MIlano del 1867 è peraltro il più comune di quelli da 2 cent di VE II°. La moneta in effetti ha già una concezione moderna, e rientra perfettamente nei canoni dell'unione monetaria latina. Grazie anche alla standardizzazione dei parametri, le monete della seconda metà dell'800 cominciavano già ad assumere un aspetto più vicino a quelle attuali piuttosto che a quelle che le avevano precedute.
flakin Inviato 16 Novembre, 2006 #6 Inviato 16 Novembre, 2006 opla'... logico che la F stia per Ferraris... io avevo capito che ci stava proprio la scritta T dot abbiate pazienza ero appena smontato dalla notte la lucidita' era quasi a zero... :P
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