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IGNORED

BOLOGNA 2° CONVEGNO NUMISMATICO


Risposte migliori

MAH!

Io non c'ero quest'anno a questo convegno, c'ero però l'anno scorso.
L'anno scorso il convegno é stato MOLTO piacevole, ben più di altri osannati, almeno dal punto di vista "espositore".

Leggere tanta acredine mi stupisce non poco, anche quando il convegno fosse stato un mezzo flop.

Ma insomma, bisogna considerare che il pubblico dei collezionisti é vario e variegato :D : da quello che se non é stile garage/mercatino non si sente a casa sua, a quello che con un budget di spesa di 100€ (forse) pretende tappeto rosso, libreria, buffet e magari massaggio on the fly comprendendone poco o niente la fattibilità, più che la volontà di realizzazione.

Anche qui, non bisogna poi stupirsi se sempre in più commercianti disertano appuntamenti, prelopiù locali, nelle manifestazioni numismatiche italiane.

E lo stesso dicasi per i collezionisti, per le stesse o altre questioni, chiaramente.

 

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A conferma di quanto detto da @monetaio mi fa sempre sorridere la percezione diciamo "alterata" della realtà che talvolta emerge in discussioni tipo questa e che porta taluni/molti collezionisti a mettere sullo stesso piano tutti i tipi di venditore (commerciante "chic", commerciante grossi volumi, commerciante ndocojocojo, commerciante/studioso, perito blasonato, perito boh)  e tutti gli eventi commerciali (studio numismatico, compro oro, mercatino rionale, convegno cultural-commerciale, fiera di massa alla Veronafil o Bophilex, convegno "chic", etc etc).

Un pò come se uno volesse comprare un abito e avesse la pretesa di trovare le stesse condizioni ambientali e gli stessi modi di fare sia nel mercatino rionale che nell'ipermercato nonché presso l'atelier del noto stilista :D

Ma si sa la passione monetosa ci fa tornare tutti bambini capricciosi :)

Saluti

Simone

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parlo personalmente...acredine no,non penso di aver palesato ciò.

mi lamento e penso di aver le buone ragioni per la stanza claustrofobica e per la luce quasi totalmente assente.....stiamo parlando di monete...cavolo se non si riescono a vedere la cosa si fa un po difficile :) 

la location intesa come l'hotel e anche il parcheggio era stupenda...sicurezza super....bar/buffet idem.

io però son una persona abbastanza semplice ed era addirittura troppo per me(nel senso che alcune cose le ritengo superflue...o meglio non essenziali)....tra una palestra e un hotel cinque stelle le vie di mezzo ci sono.

 

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Supporter

Il problema di questo convegno è stato molto semplice, almeno per me, l'anno scorso è stato migliore per due semplici ragioni:

1) più tavoli di commercianti

2) più stanze a disposizione degli stessi, con più luce, che permetteva una visione del materiale più comoda.

Non so' quali siano state le ragioni di questo peggioramento ma questo è quanto è successo.

Saluti Marfir 

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Il ‎28‎/‎02‎/‎2017 at 10:19, Marfir dice:

Il problema di questo convegno è stato molto semplice, almeno per me, l'anno scorso è stato migliore per due semplici ragioni:

1) più tavoli di commercianti

2) più stanze a disposizione degli stessi, con più luce, che permetteva una visione del materiale più comoda.

Non so' quali siano state le ragioni di questo peggioramento ma questo è quanto è successo.

Saluti Marfir 

Buona sera Marfir.

Rispondo a lei, solo perché è l'ultimo commento, anche se altri interventi precedenti meriterebbero ulteriori e forse più incisivi commenti, con la debita premessa che, anche se faccio parte del fantomatico gruppo GTM, l'organizzazione di questa edizione di Bologna non mi ha visto partecipe operativamente come è stato per la prima edizione dell'anno scorso.

Partiamo da una domanda che forse è il caso di ribadire. Perché noi commercianti ci siamo messi ad organizzare convegni? Principalmente perché vogliamo realizzare manifestazioni più in linea con le nostre esigenze; partecipiamo, ovviamente, anche ad altre manifestazioni, perché dobbiamo campare, ma il disagio di trovarci in posti inadeguati, con scarsa sicurezza, con una miscellanea di espositori, ci ha stancato. In questo forum si sono spese tonnellate di parole su questo argomento ed altre se ne spenderanno, anche per manifestazioni svolte nella medesima città di Bologna. 

L'anno scorso, quando organizzammo il 1^ convegno, io personalmente girai più di qualche posto in città e mi informai parecchio, pur non essendo di Bologna. La scelta cadde su tre location che poi si ridussero a due perché la prima era nel centro storico quindi con i cronici problemi di accesso. Le altre due location erano il Savoy e l'Unaway di San Lazzaro.

La nostra prima scelta andò sul Savoy, per la facile accessibilità dal centro, per la bellezza della location, per l'ampio parcheggio. Purtroppo non ci fu verso di trovare disponibilità di posto, quindi dovemmo ripiegare sull'Unaway.

Poi anche l'anno scorso ci furono comunque critiche per la lontananza dell'hotel, critiche per la troppa vigilanza (permettete che melius abundare, parlo per noi commercianti; ed anche per stroncare il traffico che ogni volta avviene quasi offensivo per chi spende i soldi del tavolo; e scusate se lo ridico in maniera secca), critiche per la disposizione dei locali. Il 100% di soddisfazione non esiste, fa parte della natura umana.

Quello che non capisco è sempre questo sparare ad alzo zero, come lo scorso anno, da parte di qualche persona che non comprende assolutamente i meccanismi che stanno dietro all'organizzazione un convegno. Persone che gradirei conoscere, perché preferisco stringere una mano e guardare uno negli occhi esprimendo le mie ragioni, che vedono il punto di vista degli organizzatori, piuttosto che dialogare con un nickname. L'anno scorso fu così con due "la monetiani" con i quali ci fu un analogo "vivace" scambio di opinioni e relativo successivo chiarimento.

Ulteriori osservazioni:

1) di presenze di tavoli a questo convegno ce n'erano ben più di nove, come erroneamente citate in un intervento precedente;

2) il fatto di essere messi in quella stanza è stata una condizione da "prendere o lasciare" da parte dell'Hotel Savoy. Chi è venuto si sarà reso conto di quante manifestazioni contemporanee ci siano state in quei giorni in quell'hotel. Bene, il Savoy è così ed a Bologna, almeno a mia conoscenza, non si riesce a trovare di meglio che abbia le caratteristiche di accessibilità e bellezza della location;

3) i commercianti applicano gli stessi prezzi, non credo che facessero prezzi da capogiro o diversi per l'occasione; c'è libertà di acquistare o meno da parte del collezionista. A tal proposito faccio notare che un commerciante di questo ci vive e tenta di farlo onestamente, mentre un hobbista o un bulgaro arrotondano, magari lautamente, altri introiti;

4) i commercianti che presenziano ai convegni, tolto Verona, sono sempre gli stessi, quindi non potete pensare di trovare persone in più di quelle che già ci sono, anche se, ribadisco un mio concetto dalla parte dei commercianti: il commerciante viene ai convegni se guadagna. Punto. Come farebbe chiunque. Più si guadagna e più è stimolato a venire. Ecco perché certe osservazioni su natura e quantità delle presenze sono discorsi sterili se non si comprende che dietro c'è questa sola ed unica logica.

Altro discorso, e qui chiudo, è credere in queste manifestazioni ed alimentarle comunque. Io, come socio NIP, credo in un commercio numismatico di qualità, che vede il convegno come una delle manifestazioni terminali del commercio, ma con influenze anche nella cultura, nella didattica, nel rapporto con le Istituzioni.. E sto lavorando e lavorerò in tal senso alacremente nelle manifestazioni che organizzo io personalmente o a cui contribuisco. Poi sia i commercianti, sia i collezionisti devono capire che per fare questo serve tempo, che non si possono avere i risultati subito, che servono suggerimenti e correzioni, non astiosi commenti, in molti casi superficiali, e me ne assumo tutte le responsabilità di questo aggettivo. Noi, quando organizziamo queste manifestazioni, ci mettiamo sempre il massimo impegno e puntiamo all'obbiettivo della sopravvivenza e crescita del commercio numismatico.

Mi auguro quindi che prevalga, nel futuro, sempre un interesse a questi valori e niente altro.

Buona numismatica serata a tutti

Stefano Palma

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Supporter

Carissimo @sivispacemparabellum le rispondo punto su punto:

1) I tavoli erano meno della volta precedente ed è un dato di fatto

2) La stanza era molto piccola a detta di tutti, alcuni operatori compresi

3) Su questo non ho niente da dire, i prezzi erano in linea con i precedenti convegni

4) Il mese scorso a Modena per esempio c'era più commercianti numismatici, ma forse non è paragonabile.

Con questo non voglio dire che è stato tutto da buttare, ma anzi è un incoraggiamento per migliorare e non regredire ancora di più rispetto a questo ultimo convegno.

Se poi vi fa piacere che si dica che era tutto perfetto lo posso anche dire, ma non credo che servirebbe a nessuno.

Infine sono stato proprio io ad aprire questo topic, per pubblicizzare il convegno, perché ricordando l'anno scorso il convegno mi era piaciuto di più.

Nella speranza che queste mie precisazioni siano prese in maniera costruttiva le auguro una buona serata.

Cordialmente Marfir

 

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4 ore fa, sivispacemparabellum dice:

2) il fatto di essere messi in quella stanza è stata una condizione da "prendere o lasciare" da parte dell'Hotel Savoy. Chi è venuto si sarà reso conto di quante manifestazioni contemporanee ci siano state in quei giorni in quell'hotel. Bene, il Savoy è così ed a Bologna, almeno a mia conoscenza, non si riesce a trovare di meglio che abbia le caratteristiche di accessibilità e bellezza della location;

 

Ciao,

Anche a me piacerebbe organizzare da tempo un convegno numismatico dalle mie parti e sebbene abbia già in mente la città precisa e le location papabili nonché "il taglio" da dare alla manifestazione purtroppo non ho i contatti e le conoscenze giuste per affrontare la questione a livello pratico e tangibile.

Tuttavia in questi anni di permanenza sul forum e avendo frequentato come visitatore varie manifestazioni numismatiche o similari ho sempre cercato comunque di raccogliere gli spunti provenienti da commercianti e appassionati sull'argomento "il convegno numismatico ideale".

Detto questo mi trovo molto d'accordo con te sul fatto che la questione logistica cioè del dove è localizzato l'evento e del come arrivarci è sicuramente il fattore fondamentale sia per il visitatore che per il commerciante (con un occhio di riguardo da parte di quest'ultimo anche sul poter effettuare in tutta tranquillità le operazioni di carico scarico) subito dopo però, al secondo posto ma appena un pelino più in basso, la questione "spazio vitale" tra i tavoli è secondo me altrettanto fondamentale.

Il collezionista numismatico infatti è per definizione un tipo riservato... Non lo puoi far entrare in una stanza "angusta" trovandosi gli occhi degli altri collezionisti o dei venditori addosso.  Come non puoi dargli poco spazio tra i tavoli  con il rischio che se si mette a guardare un album o un vassoio deve stare attento a non sbattere con chi gli passa dietro o accanto, sia perchè ci si distrae sia perchè poi si sta con il patema di capire se chi ha sbattuto l'ha fatto inavvertitamente o per un secondo fine... :ph34r: 

Per non parlare poi della discrezione necessaria e richiesta da entrambe le parti nel momento in cui si trattano esemplari di una certa qualità e valore economico, eventualità che in un evento pensato come il vostro con un certo tipo di venditori è sicuramente più probabile rispetto al piccolo convegno di provincia.

Idem la necessità di un illuminazione (naturale o artificiale) che gli esemplari di un certo livello di cui sopra esigono nell'eventuale trattativa.

Per questo quando affermi che "o prendere o lasciare"  forse in certi casi meglio lasciare che partire già da subito con il piede sbagliato e  trovarsi poi nella condizione di "toppare" su fattori così fondamentali che poi potrebbe condizionare in modo pesante sia lo svolgimento contingente dell'evento che il suo sviluppo nelle edizioni seguenti.

Saluti

Simone

 

 

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per "sivispacemparabellum" ;

le mie erano critiche costruttive, non sparate ad alzo zero fini a se stesse.

si, li comprendo i meccanismi che stan dietro un convegno del genere : prosciugare i pensionati, e giovani sgraditi tanto non si fan spennare.

sulla sorveglianza non posso dir niente, del (finto) lusso invece non frega niente a nessuno (solo un pretesto per spennare i predetti), il classico capannone da fiera è palesemente luogo ideale per un convegno.

se le presenze erano + di 9 , bene, anche nel caso dimostrasse che erano 10/11 (escluso Abafil) ....andrebbe fatto un elenco dei partecipanti qualche giorno prima, sarebbe più corretto.

anche il mio suggerimento di cambiare città, non va preso come una velata minaccia (niente mi lega all'altro convegno storico Bolognese), ma semplice deduzione che si tratti di tentata concorrenza con scarse possibilità di riuscita.

concludo con argomento a me caro, quando osservo che il bulgaro (o romagnolo, o romano che sia) vende un antoniniano a 20/25 euro .... e lo stesso equivalente lo vedo dai 120€ in su nei tavoli dei "commercianti" (e le garanzie sono le stesse, non raccontiamoci favole* per favore) .... bè, a me viene proprio il nervoso, di sicuro non mi viene in mente la parola "onestà".

*vedi il caso, su questo forum, sezione romane repubblicane, della moneta romana forse + famosa, le IDI di MARZO .... che non si sa nemmeno sia vera o inventata nel corso dei secoli.

 

per ginetto38 ;

sono io quello imbavagliato ? a me sembrate voi ciechi di fronte all'evidenza.  

Modificato da Vigno
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16 ore fa, Vigno dice:

.... bè, a me viene proprio il nervoso

A me, invece, il nervoso viene nel leggere attacchi generici e qualunquisti a un'intera categoria (in questo caso i "commercianti", dei quali, peraltro, non faccio parte, ma vale per tutte), pretendendo addirittura che siano critiche costruttive

16 ore fa, Vigno dice:

si, li comprendo i meccanismi che stan dietro un convegno del genere : prosciugare i pensionati, e giovani sgraditi tanto non si fan spennare.

del (finto) lusso invece non frega niente a nessuno (solo un pretesto per spennare i predetti)

Quanto all'argomento conclusivo

16 ore fa, Vigno dice:

quando osservo che il bulgaro (o romagnolo, o romano che sia) vende un antoniniano a 20/25 euro .... e lo stesso equivalente lo vedo dai 120€ in su nei tavoli dei "commercianti" (e le garanzie sono le stesse, non raccontiamoci favole* per favore) .... bè, a me viene proprio il nervoso, di sicuro non mi viene in mente la parola "onestà".

mi chiedo, se davvero sei convinto di quanto scrivi, perché frequenti i convegni. Se commercianti professionisti e "bulgari" offrono lo stesso servizio e le stesse garanzie, vai direttamente da quest'ultimi.

Per finire, noi per te saremo anche

16 ore fa, Vigno dice:

ciechi di fronte all'evidenza.

ma tu non puoi lanciare accuse di disonestà a un'intera categoria, a meno che non possa documentarle con fatti dettagliati, testimonianze e prove documentali, insomma tutto quello che servirebbe in un tribunale per lanciare un'accusa del genere senza beccarsi, a propria volta, quella di diffamazione.

petronius

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18 ore fa, Vigno dice:

concludo con argomento a me caro, quando osservo che il bulgaro (o romagnolo, o romano che sia) vende un antoniniano a 20/25 euro .... e lo stesso equivalente lo vedo dai 120€ in su nei tavoli dei "commercianti" (e le garanzie sono le stesse, non raccontiamoci favole* per favore) .... bè, a me viene proprio il nervoso, di sicuro non mi viene in mente la parola "onestà".

 

Per quanto riguarda il commerciante che dovesse operare come dici tu ci troviamo di fronte ad una concezione molto estrema del "rischio di impresa"... Una concezione talmente estrema che qualora si dovesse trovare nei guai per ricettazione o altri reati (evenienza tutt'altro che remota visto che è già successo in passato ad alcuni soggetti del settore) potrebbe rimpiangere amaramente quelle 100€ in più guadagnate.

Per quanto riguarda l'acquirente che come dici tu dovesse preferire acquistare direttamente dal "bulgaro (o romagnolo o romano che sia)" ci troviamo di fronte ad una concezione molto estrema del risparmio. Una concezione talmente estrema che qualora si dovesse trovare nei guai per incauto acquisto (visto che sta comprando coscientemente ad 1/5 del valore di mercato a lui perfettamente noto) o per una truffa potrebbe rimpiangere amaramente quelle 100€ in più risparmiate.

Affermare poi che le garanzie che un commerciante professionista sia con sede fissa o ambulante/online (e perchè no ci aggiungo anche il privato collezionista che si conosce personalmente) siano le stesse offerte da un perfetto sconosciuto che ti apre il bagagliaio della macchina (e ti va bene, perchè almeno hai il numero di targa per rintracciarlo) o che ti apre l'albumetto nel salottino della fiera è veramente un'autentica sciocchezza la cui entità credo sia chiarissima ai più già solo per la semplice esperienza del comune vivere di tutti i giorni e senza che noi dello staff si debba ricordare pure la copiosa mole di leggi e leggine che regolano il commercio tra privati e non. 

Saluti

Simone - Staff "Lamoneta.it" 

 

 

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Ringraziando Alberto ed i precedenti interventi "costruttivi" , constato, e con questo chiudo definitivamente questa discussione per quanto mi riguarda, che altrimenti si invilupperebbe inutilmente, che per fortuna la stragrande maggioranza degli utenti di questo forum ha dei concetti di numismatica  e di commercio numismatico vicino a dei parametri di buon senso.

Per il futuro di questa manifestazione di Bologna, io ripongo fiducia negli organizzatori, perché ci ho lavorato fianco a fianco nell'organizzazione dei precedenti convegni e credo che una volta arrivata a stabilizzarsi la location, il resto verrà da sé.

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mah...

in queste discussioni alla fine ognuno in trincea sulle proprie posizioni e mai un po di autocritica.

a parte interventi inappropriati da cui mi dissocio completamente corre un po di rispetto verso noi collezionisti...semplici collezionisti.

punto primo se si scrive che il convegno dura dalle 9 alle 18,per rispetto verso chi viene a trovarvi dovete restare tutti fino alle 18...altrimenti non scrivetelo sulla locandina..o scrivete 9-14.

punto secondo ...la luce...la luce e ancora la luce...ma è possibile che io debba immaginarmele le monete? con banchi in controluce o in piena ombra...

 

insomma il rispetto verso chi organizza da parte mia c'è sempre ma vorrei che anche voi rispettaste noi....sia che io abbia un budget da 100€ che da 10000€.

alla prima occasione comunque mi presenterò al signor Palma per chiarire almeno i miei intenti.

saluti

marco

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Io lo continuo a ripetere. La soluzione é FAR PAGARE l'INGRESSO AI VISITATORI, con gli indubbi vantaggi di:

1 - Avere ulteriori fondi per fornire un servizio adeguato ai partecipanti sia al di qua che al di la del banco, come le luci di cui Marco sopra per esempio il quale é un problema presente praticamente in TUTTE le manifestazioni.
2 - Sapere CHI é presente, e magari far rimbalzare gli "indesiderati", per buona sicurezza di espositori e visitatori
3 - Tagliar fuori tutte quelle persone per il quale il solo costo dell'ingresso sarebbe un problema, figuriamoci il resto (per giovani e studenti si possono facilmente trovare soluzioni sicuramente benvolute da tutti)
4 - Farebbe da "vincolo" anche agli organizzatori e agli espositori ad organizzare e  fornire il "servizio" per cui i visitatori pagano!

E se facendo pagare l'ingresso, unitamente alle quote versate dagli espositori, i "numeri" non fossero sufficienti per sostenere la manifestazione così strutturata, significa semplicemente che in Italia convegni degni di tal nome NON SI POSSONO FARE, e quindi sarebbe giusto NON FARLI.

D'altra parte se il "grosso" del mercato ITALIANO chiede capannone, bancarella e don ciccio salciccio che vende tondelli di qualsiasi sorta, che se lo goda!

Modificato da Monetaio
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Caro Pino.

La tua osservazione è più che pertinente. Il problema è che si vuole la botte piena e la moglie ubriaca. Ma la coperta, in Italia, è corta.

Qualche controsservazione per Marco che sarò ben lieto di conoscere alla prima occasione:

1) un service di luci supplementari, per coloro che non lo sanno, può venire a costare oltre 1000 euro. Chi lo paga, a fronte di costi già elevati di location e sicurezza (che sono, in ordine di priorità sicuramente più importanti) ? In questo caso gli organizzatori hanno fatto un scelta, basata sul budget degli incassi;

2) per quanto riguarda l'orario delle manifestazioni, ribadisco e sottolineo quanto scritto più e più volte: i commercianti rimangono se si vende! Se vanno via, vuol dire che hanno ritenuto sufficienti gli incassi, o che hanno altri impegni o che pensano di vendere meno o di non vendere per niente. Gli organizzatori non possono incatenarli al loro scranno, pena la non presenza la volta successiva. Comunque statisticamente i pomeriggi sono sempre più fiacchi delle mattine. Quando si fanno certe affermazioni, osservate quello che avviene nei pomeriggi delle manifestazioni numismatiche; e poi traetene delle sagge decisioni.

Se vogliamo che le manifestazioni migliorino, più che legittimamente, bisogna investire, tutti; ma noi commercianti lo facciamo, presenziando pedissequamente a queste manifestazioni (almeno per quanto mi riguarda). Poi se si preferisce il clima da Ciccio Salsiccio, tipicamente italico, come lo ha scherzosamente etichettato Pino, bene, ribadisco, non lamentiamoci.

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2 ore fa, Monetaio dice:

Io lo continuo a ripetere. La soluzione é FAR PAGARE l'INGRESSO AI VISITATORI,

 

Quale ritieni una cifra adeguata?

Minimo e massimo.

Prendendo come estremi  il piccolo convegno di provincia fatto  nella classica palestra ed eventi più strutturati come  Veronafil / Bophilex/ Riccione.  

Ed eventi più di nicchia come quello Nip e questo di Bologna?

Saluti

Simone 

 

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10 minuti fa, uzifox dice:

Quale ritieni una cifra adeguata?

Minimo e massimo.

Prendendo come estremi  il piccolo convegno di provincia fatto  nella classica palestra ed eventi più strutturati come  Veronafil / Bophilex/ Riccione.  

Ed eventi più di nicchia come quello Nip e questo di Bologna?

Saluti

Simone 

 

Simone, in un'ottica di mercato libero, tutte le opzioni sono aperte. Dallo 0 a infinito. Li devono essere gli organizzatori che fan di conto in base a cosa vogliono realizzare. Al numismata, che lusso non é, ma organizzato si, mi par si chieda 8€ per l'ingresso giornaliero e 12 per entambi i giorni della manifestazione. E se non é così, lo é circa.

il convegno NIP, in pratica, lo copre per buona parte la segreteria con la cassa dell'associazione e solo in parte con il "contributo" di chi di noi ci va ad esporre. (Va beh, la fonte é sempre la stessa)

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prendere in giro "il bulgaro" (di turno) è come sparare sulla croce rossa ... ruotatevi di 180 ° e ponetevi delle domande.

tra le vostre righe intravedo anche un certo astio nei confronti del privato che al convegno si apparta con un altro privato .... (mah, meglio prenderla in ridere se siamo a questo punto).

bravo "monetaio" , tu si che hai capito tutto, fai pagare l'ingresso e in 2 anni si chiude il baraccone (e tutti subito riciclati nei mercatini rionali, ovviamente).

ok, mi fermo qua con le mie provocazioni costruttive, tanto non trovano terreno fertile, e non vorrei esser eliminato dal forum al grido di "W rick2 !!!!!"

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1 ora fa, Vigno dice:

tra le vostre righe intravedo anche un certo astio nei confronti del privato che al convegno si apparta con un altro privato .... (mah, meglio prenderla in ridere se siamo a questo punto).

Personalmente no, infatti nel mio intervento precedente ho considerato anche i privati conosciuti tra le fonti di commercio "garantito" e ne sono volentieri cliente se capita inoltre sono anche fautore degli scambi.

Però se quel privato che "si apparta" con il collezionista di turno non è saltuario ma è sempre lo stesso durante tutto il convegno e addirittura in convegni diversi in zone diverse d'Italia e durante tutto l'anno allora mi immedesimo nel commerciante regolare di turno e ne capisco l'astio: voglio dire, anche nella vita di tutti giorni il fatto di vedere in un posto sempre la stessa coppia che "si apparta"  fa scattare riflessioni ben diverse rispetto a vedere la stessa tipa che nello stesso posto si apparta a tutte le ore del giorno ogni volta con uno diverso, o no? oo):D

Saluti

Simone

 

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3 ore fa, Monetaio dice:

Simone, in un'ottica di mercato libero, tutte le opzioni sono aperte. Dallo 0 a infinito. Li devono essere gli organizzatori che fan di conto in base a cosa vogliono realizzare. Al numismata, che lusso non é, ma organizzato si, mi par si chieda 8€ per l'ingresso giornaliero e 12 per entambi i giorni della manifestazione. E se non é così, lo é circa.

il convegno NIP, in pratica, lo copre per buona parte la segreteria con la cassa dell'associazione e solo in parte con il "contributo" di chi di noi ci va ad esporre. (Va beh, la fonte é sempre la stessa)

Sì ma in pratica? Pensando a come erano organizzati tutti gli eventi a cui sei stato  qual è una cifra che tu commerciante reputi fattibile avendo il polso della situazione e avendo la possibilità di parlare con clienti e altri commercianti?

Ad esempio per  Veronafil per come è mediamente organizzato (senza puzza di cavalli però) pensi 5€ euro siano ok? Per me sì ma già richiedessero 8€  per me sarebbe meno ok... 10€ ni. 15€ non esiste.

Il piccolo convegno di Provincia 2€ li vedi bene? Io sì ma già 5€ per l'organizzazione media che ho visto fino ad ora mi darebbe fastidio.

Magari se nel prezzo  di ingresso ci scappa una cartolina dell'evento o un'altro gadget la cifra è più digeribile? Per me si. Quelle ricordo del Bophilex ad esempio sono sempre piuttosto belle.

Rifondere al cliente le ipotetiche 5€ di ingresso nel caso di una spesa di 100€ tu come commerciante come la vedi? (Un pò come fanno alcuni negozi che ti ridanno i soldi del parcheggio...)

Chiaramente queste sono solo due idee buttate lì ma volendo le idee possono essere molteplici in base allo scopo che si vuole perseguire.

Saluti

Simone

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Ciao.

Volevo innanzitutto esprimere la mia vicinanza a chi si prende la briga di organizzare Convegni numismatici.

E' vero che in genere ciò viene fatto per un tornaconto, ma è anche altrettanto vero senza questi eventi molti di noi non avrebbero la possibilità di incontrarsi e di fare esperienza con le monete.

Detto questo, avrei qualche considerazione da esporre:

1. Non ho mai capito perché, se un Convegno si svolge dal venerdì alla domenica, già dal sabato sera moltissimi espositori si sono dati alla fuga.

Porto un piccolo esempio di confronto "omogeneo".

In occasione del Veronafil, si svolge quasi sempre in contemporanea, nel Padiglione adiacente, il "Mineral Show", un evento internazionale sui minerali (ma non solo).

Noi, che di solito rientriamo nella nostra isoletta con un volo nella tarda serata di domenica, dopo esserci accomiatati a fine mattinata dai pochi commercianti numismatici superstiti al Veronafil, ci trasferiamo verso le 13 al Padiglione accanto per visitare il "Mineral Show".

Ebbene, per entrare si paga un biglietto che costa 10 euro ((a persona) e c'è una ressa indescrivibile.

Inutile dire che non c'è uno spazio espositivo vuoto e tenete conto che la dimensione complessiva del Convegno dei minerali è quasi pari ai "reparti" numismatica e filatelia messi insieme.

Nei nostri Convegni non si ritiene opportuno far pagare per l'ingresso; questo penso "deresponsabilizzi" gli espositori, che non si sentono vincolati (da un potenziale pubblico domenicale "non pagante") a trattenersi fino al termine della manifestazione.

Ma allora perché non ridurre l'evento a solo due giornate...o magari anche ad una sola...se per qualche motivo non si può assicurare la presenza di tutti gli espositori fino alla fine?

E ciò vale non solo per Verona ma per tutti i Convegni organizzati su più giornate.

Capisco, come dice sivispacemparabellum, che se ci fosse il "tornaconto" gli espositori rimarrebbero fino alla fine, ma se si organizza una manifestazione con un certo calendario, non trovo normale che poi ciascuno faccia come meglio crede, dando vita, anche visivamente, alle situazioni di "desolazione" (o di "deserto dei Tartari") che non sono molto gradevoli anche per quegli occasionali visitatori domenicali che, per sbaglio, si vedono gironzolare smarriti al Veronafil.

Questa sensazione di "anarchia" non giova ad un'immagine professionale del comparto e si presta a favorire la presenza di quei "bulgari" che in altre manifestazioni più disciplinate non avrebbero neppure l'ardire di fare domanda di partecipazione.

2. Per quanto attiene alla "location", 'se Verona è considerato il più grande evento numismatico italiano dovremo prendere atto che i numismatici italiani, nonostante tutto, da decenni sembrano prediligere i capannoni fieristici (odorosi di stallatico) piuttosto che le lounges di grandi alberghi o le sale dei palazzi storici.

Questo è un dato di fatto dal quale solo una grande ditta numismatica di Torino, di cui si parla spesso sul Forum, ha preso le distanze, mettendo nero su bianco il suo dissenso e non frequentando più il Convegno scaligero.

Ma alla fine tutti gli altri, pur con le consuete lamentazioni, non sembrano solidarizzare con la ditta "B" di Torino e finiscono per accettare un sistema pur molto criticato ma che da decenni riscuote il massimo consenso commerciale nazionale in materia di eventi numismatici.

Saluti.

Michele

 

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Vorrei dire due parole dal punto di vista di un organizzatore di convegni, ed esattamente di quello di Bergamo organizzato dal Circolo numismatico bergamasco:  

 - giorni e orari: mi sono sempre sentito in grande imbarazzo nei confronti dei visitatori quando le sale del Convegni si presentavano mezze vuote. In anni passati il convegno si organizzava al sabato e alla domenica, ma a un certo punto la domenica pomeriggio non c'erano più commercianti; abbiamo ridotto l'orario fino alle 14, ma molti se ne andavano al sabato sera perché la mezza giornata alla domenica non giustificava i costi di alloggio sabato notte. Abbiamo quindi provato ad aprire solo al sabato, adesso facciamo venerdì pomeriggio e sabato tutto il giorno: sembra la soluzione più gradita, ma diversi commercianti al venerdì non vengono e molti altri se ne vanno nel primo pomeriggio di sabato per motivi di sicurezza se devono affrontare viaggi lunghi, e inoltre alcuni non partecipano più al convegno perché non spostano il materiale  per un solo giorno e mezzo. Dico tutto ciò non per criticare il comportamento dei commercianti, che possono avere le loro buone ragioni, ma per sottolineare che una soluzione condivisa non c'è 

- convegno riservato ai soli commercianti ufficiali e introduzione del biglietto: l'abbiamo sperimentato una volta diversi anni fa dopo consultazioni e accordi con la NIP, ma all'ultimo momento abbiamo dovuto contattare altri espositori per mancanza di un numero sufficiente a non fare un bagno di sangue con le spese. Circa il biglietto, un disastro: critiche e contestazioni da parte di molti visitatori perché così non si propaganda la numismatica, perché  perché  perché ....

- guadagni: parlo ovviamente per il nostro Circolo, non so e non voglio fare conti in casa d'altri. Abbiamo dovuto cambiare sede nel corso degli anni (quest'anno organizziamo la 50a edizione) perché ci risultava impossibile coprire i costi. Siamo un Circolo privato con una sessantina di Soci, ci paghiamo una sede decorosa in centro città  e non abbiamo sovvenzioni. L' affitto della sala per il Convegno, che abbiamo cercato di mantenere sempre di una certa eleganza e confort, costa non poco; il servizio di vigilanza con guardie armate, ininterrotta dall'orario di apertura ai commercianti a quello di partenza, notte compresa, pure. In pratica, se tutti i commercianti previsti partecipano abbiamo un guadagno trascurabile, se uno o due, per motivi imprevisti, è assente andiamo in perdita. E non calcoliamo i costi "organizzativi" sostenuti personalmente dagli organizzatori.

- sicurezza: come detto, abbiamo guardie giorno e notte. Noi organizzatori, io stesso personalmente, passiamo buona parte del Convegno a "passeggiare" tra i tavoli con l'intenzione di dare un occhio alle monete di interesse e un altro a potenziali "clienti indesiderati". Lo scarico e il carico del materiale degli espositori avviene attraverso un garage dell'hotel adiacente la sala di esposizione.

Dico ciò a difesa dell'operato di organizzatori - certo non solo quelli del Circolo di Bergamo - che fanno il possibile, e devo dire proprio solo per passione. E' evidente che garanzie sulla sicurezza, al di là di quanto previsto, non ne possiamo dare.

 

 

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Personalmente, da collezonista, credo che far pagare un seppur minimo biglietto d'ingresso sia l'unica ragionevole alternativa al "harakiri" della numismatica.

Come osservato molto opportunamente da Michele, si responsabilizzerebbero clienti e commercianti (concordo anche sul fatto che chi viene ad un convegno dovrebbe conoscere orari attendibili, così come chi va in un negozio non gradirebbe sentirsi dire che "oggi l'attività ha chiuso prima perché contavamo ci fosse più gente ...").

Poi ci sono troppi Convegni e andrebbero calmierati. Nessuno lo dice ma l'organizzazione di convegni è fonte di guadagno per le associazioni numismatiche che se ne fanno carico (legittimo, per carità!) e questo ne mantiene alto il numero e scarsa la qualità. Perché Bologna persevera con il Palanord e senza vigilanza? Perché altrimenti i proventi che derivano dalla "vendita" dei tavoli se ne andrebbero per altre location (anche se indubbiamente la sede della Fiera sarebbe preferibile). Ridurre il numero dei Convegni porterebbe invece ad un aumentato afflusso di collezionisti per singolo evento e, potenzialmente, ad una maggior attenzione da parte dei commercianti.

Spezzo infine una lancia, se mai ce ne fosse bisogno, per gli aspetti "luminosità" e riservatezza (e dunque spazio disponibile) che non possono essere considerati accessori: non credo che molti siano disposti a comprare stando in appoggio su un solo piede, premuti davanti e di dietro e senza poter osservare adeguatamente il materiale ...

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Dico la mia anche se in realtà sto seguendo  in questi giorni la discussione su Parma dove si sta offrendo veramente molto sotto vari punti di vista oltre a quello prettamente commerciale.

Io credo che sia dal punto di vista del collezionista che del commerciante non si possa prescindere intanto da quello che nei fatti e' stato un sondaggio ufficiale con ben 185 risposte in chiaro con tutti i nick da cui esce un chiaro e definito Convegno Ideale come la discussione chiedeva fatto qui sul forum e ora in Piazzetta tra gli importanti in alto.

E da li' si dovrebbe  partire creando un evento che va oltre al commerciale con tanti spunti per il visitatore che per prendere la macchina e spostarsi deve avere più di un buon motivo per farlo, e' lo so difficile ...e' difficile ma in alcuni tipo lo stesso Parma accade, buona location, buon numero di commercianti, una idea di base per il culturale, Parma e' i giovani ma vi assicuro che di idee buone ce ne possono essere tante, conferenze, presentazioni di libri, premi, meeting point, pranzo di condivisione tra amici e per conoscersi, spunti per i giovani, tanta comunicazione e quindi tanti motivi per esserci, monete in primis ovviamente, ma non solo...

E poi lo si vede anche qui dallo stesso forum , sembra un crocevia di Convegni, uno dietro l'altro, spesso e di questo sono stato testimone e ' veramente difficile trovare un week end libero o non sovrapponibile per farlo e quindi forse quando sono troppi poi perdono anche di interesse e poi non puoi andare a tutti ...

Credo più al pochi ma buoni e ricchi di spunti, opinione squisitamente personale questa da collezionista, che ha pero' anche la sua vita...

Io ricordo le grandi attese per Verona....che era il grande appuntamento, ora fatichi a segnarteli e a leggerli i vari Convegni e i collezionisti poi più o meno sono sempre gli stessi...

Modificato da dabbene
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