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IGNORED

Alcune riflessioni su un piccolo gruzzolo di imitative


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Inviato (modificato)

Tra gli acquisti pre-natalizi, da un commerciante inglese, ho preso un gruppo di imitative che sono passate (per mia fortuna) abbastanza inosservate e quindi acquistate tutto sommato a un prezzo accettabile.

Volevo condividerle con voi per fare assieme alcune riflessioni e per vedere se si riesce a capire qualcosina di più su questi pezzi... non tanto come singolo esemplare, quanto piuttosto come eventuale "insieme".

Un ragionamento che lascia il tempo che trova, me ne rendo conto, ma che può comunque portare a qualche risultato interessante.

Il venditore non mi ha saputo dire nulla circa la loro provenienza (da hoard, da singoli ritrovamenti, da accumuli nel corso degli anni ecc) se non che ha acquistato in blocco una relativamente ampia collezione di monete romane da un collezionista anch'egli inglese.

Non è cosa certa, ma è comunque cosa probabile, che si tratti di esemplari di provenienza britannica. La natura stessa dei pezzi in questione (imitativi con innesti di imitazioni di minimi della serie FEL TEMP REPARATIO) depone a favore di questa ipotesi sebbene non si possa escludere in senso assoluto una provenienza extra-UK.

Passo ora con il riportarvi il materiale in questione cercando di fare una piccola sintesi (pezzo per pezzo) tralasciando peso e diametro perchè attualmente sprovvisto dei dati in questione.

GRUPPO A (Tot. 11 pezzi)

01_mod.jpg

1) minimo Tetrico I (immagine da ruotare), tipo PAX AVG
2) minimo serie FEL TEMP REPARATIO con esergo parzialmente leggibile (è riconducibile a una zecca?)
3) imitativo Tetrico I ibrido PIETAS Tetrico II (strumenti sacrificali)
4) imitativo Postumo tipo ORIENS AVG o Vittorino tipo INVICTVS
5) imitativo Tetrico I tipo HILARITAS(?)
6) imitativo Tetrico I ibrido PIETAS Tetrico II (strumenti sacrificali)
7) imitativo Tetrico I tipo PAX AVG
8 ) imitativo Gallieno/Tetrico(?) tipo "da definire" (immagine rovescio da ruotare)
9) minimo serie FEL TEMP REPARATIO
10) ufficiale Tetrico II tipo SPES AVG
11) imitativo Tetrico I tipo "da definire"

Alcune considerazioni su questo primo gruppo.
Le due monete contrassegnate dalle lettere A e B (es. 3 e 6) sono caratterizzate dall'essere provenienti dal medesimo conio di dritto e di rovescio e hanno in comune anche lo stesso orientamento assi (ore 6). Il pezzo C (n. 8 ) è interessante sia per essere un possibile Gallieno (il ritratto lo ricorda) che per presentare delle similitudini con un altro pezzo (di cui non ho foto) che lo stesso venditore mi ha omaggiato perchè... a ridosso di Natale! Il pezzo in questione (che provvederò a fotografare) non presenta identità di conio, ma solamente di stile. L'esemplare D (num. 4) è un imitazione possibile di Postumo (nasone arrotondato) o comunque di Vittorino (stesso tipo di raffigurazione di rovescio ORIENS/INVICTVS). La patina dei tipi num. 3,4,6,8,10 - dal vivo - appare alquanto similare.
Gli esemplari 2 e 9 sono chiaramente due "intrusi temporali" mentre gli altri esemplari, verosimilmente, venivano prodotti e circolavano assieme.

 

 GRUPPO B (Tot. 10 pezzi)

02_mod.jpg

1) imitativo Tetrico I tipo "da definire"
2) ufficiale Tetrico II tipo "SPES PVBLICA"
3) minimo Tetrico I tipo "da definire"
4) minimo Tetrico I tipo SALVS? PIETAS?
5) imitativo DIVO CLAVDIO tipo CONSACRATIO (altare)
6) imitativo Tetrico I tipo SPES?
7) imitativo Tetrico I tipo composito: "ICT" in legenda ricorda "VICTORIA AVG", la ghirlanda in mano la LAETITIA AVG e la cornucopia la HILARITAS AVGG
8 ) imitativo di Tetrico II(?) tipo "da definire"
9) imitativo Claudio II tipo "da definire"
10 minimo Tetrico I tipo PAX AVG (specchiato)

Alcune considerazioni su questo gruppo di imitative.
L'esemplare numero 8 evidenziato dalla lettera E presenta due busti al dritto: molto probabilmente si tratta di una doppia battitura ma ricorda suggestivamente il tipo RIC 212 con i busti dei due Tetrici affiancati (suggestione tuttavia). Gli esemplari 1, 2, 5, 6, 8, 9, 10 presentano una patina simile e paragonabile a quella comune anche ai tipi segnalati per il precedente gruppo.

 

Le mie considerazioni finali sono che si tratta complessivamente di un gruppetto interessante di imitative del III secolo con due intrusi del IV di cui una parte sicuramente proveniente da un unico ritrovamento (i due esemplari con identità di conio del gruppo A) a cui probabilmente si devono aggiungere anche altri (quali? quanti?) esemplari che compongono l'insieme per la tipologia di patina comune. Il fatto che due monete presentino identità di conio sta inoltre a segnalare che o il ritrovamento è avvenuto in prossimità di una zecca clandestina (materiale destinato a essere rifuso e riconiato in nuova forma a eccezione dei due tipi segnalati) oppure che il tesoretto(?) è stato costituito nelle immediate adiacenze della zecca non ufficiali in quanto è raro che due pezzi usciti dagli stessi conii circolassero a lungo assieme soprattutto se imitativi.

Lascio a voi ulteriori commenti, considerazioni, pareri a caldo ecc.

Sperando come sempre di non avervi annoiato e consapevole della settorialità del materiale proposto (che più di qualcuno troverà bruttarello :P).

 

 

Modificato da grigioviola
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Inviato

DE GREGE EPICURI

A me il materiale sembra bellissimo...ma questo potevi immaginarlo. In effetti, la 2a del 1° gruppo ha dei segni di zecca che non sono molto comuni nelle imitative del IV secolo; io leggo più o meno CPLC opp. CPLG, si potrebbe pensare a Lugdunum, con tutte le riserve dal caso. La 8a anche a me ricorda Galleno.

Sulla identità dei conii delle due PIETAS di Tetrico: probabile, ma dalle foto non balza proprio all'occhio.Certo, se è confermata, il tuo ragionamento (vicinanza alla zecca) non fa una grinza.

Per discutere l'ipotesi di un tesoretto unico, l'unico elemento interessante è la identità/somiglianza delle patine. Dai venditori, come ben sai, è difficile cavare qualcosa di sicuro...

  • Mi piace 1

Inviato

Alla bellezza delle singole monete (e all'omaggio che ti ha fatto il venditore) aggiungi  l'emozione della possibile appartenenza di alcune di esse ad un tesoretto unico: cosa vuoi più dalla vita?

  • Mi piace 1
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Inviato

@gpittini Non avevo dubbi sul fatto che ti potessero piacere :) l'identità di conio dalle foto non è lampante, ma intuibile. Dal vivo è confermata al 100%

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Inviato

Bei lotticini ma per i die-link vorrei vedere delle foto piú dettagliate... ;)

Ciao
Illyricum


Inviato

Sì, mi rendo conto che il limite grande di questa discussione... sono le stesse foto!

Del resto ho anche discrete difficoltà nel fare foto di questo materiale perché difficilmente riesco a operare con luminosità decenti (di giorno) e con risultati accettabili sebbene abbia una reflex (ma non ho obbiettivi per macro).

Fotografare lenticchie o monete in basso stato di conservazione e in tinte di verde... be', non è semplice! :D

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  • 4 settimane dopo...
Inviato

con un po' di ritardo (il tempo questo sconosciuto!!!) ecco le foto della coppia di monete con die-links:

a) moneta n. 3 (foto lotto 1)

dritto_01.jpgdritto_02.jpg

b) moneta n. 6 (foto lotto 1):

dritto_03.jpgdritto_04.jpg

personalmente credo che le differenze che si notano siano essenzialmente dovute alla progressiva usura del conio e/o alla differente forza data al conio. La seconda moneta offre molti più dettagli della prima, ma mi sembra alquanto evidente l'origine dal medesimo conio. Sicuramente per il rovescio. Credo pure per il dritto anche se il confronto è reso più duro per la minor presenza di dettaglio.

Che ve ne pare?

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Inviato

Ciao, li trovo simili ma non identici.

Al diritto mi pare diversa la disposizione degli ultimi raggi della corona radiata e dei lacci (vedi cerchio rosso).

dr.JPG

A rovescio trovo differenti

  • la distanza tra E di PIETAS e strumento (tratto rosso)
  • orientamento dello stesso (tratto giallo)
  • dimensioni secondo utentensile da sinistra (cerchio verde)rv.JPG

Quindi a mio parere non riscontro un die-link.

Ciao

Illyricum

;)


Inviato

in effetti... Ci stanno tutte queste osservazioni.

conio rimaneggiato? di sicuro stessa zecca e stessa mano. La resa degli strumenti è identica (perline nelle stesse zone, stessa conformazione del vaso specialmente la base ecc). E pure identica è la disposizione della legenda al rovescio. Troppe coincidenze per non pensare almeno alla stessa mano. 

Il conio potrebbe essere stato rimaneggiato?

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Inviato

 

4 minuti fa, grigioviola dice:

in effetti... Ci stanno tutte queste osservazioni.

conio rimaneggiato? di sicuro stessa zecca e stessa mano. La resa degli strumenti è identica (perline nelle stesse zone, stessa conformazione del vaso specialmente la base ecc). E pure identica è la disposizione della legenda al rovescio. Troppe coincidenze per non pensare almeno alla stessa mano. 

Il conio potrebbe essere stato rimaneggiato?

Può essere, con la moneta di destra per prima e rimaneggiamento del conio in quella di sinistra, ampliandone un po' i tratti. Non mi è ben chiaro come abbia cambiato l'asse del secondo strumento (giallo) ma magari il conio era molto consunto e non è stato rispettato precisamente l'originale.

Ciao

Illyricum

;)

  • Mi piace 1

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