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Nectanebo II, proviamo a fare chiarezza


Risposte migliori

Aggiungo alcune considerazioni personali, frammenti di ragionamenti più che altro :

Leggendo l'anteprima di Butcher alla pagina 280 si parla del forte legame ancora esistente nel III sec. d.C. con le origini fenicie presso le città di Berytus/Beirut, Sidone e Tiro (la figura 120 rappresenta una moneta di Tiro per Gordiano III che riporta una scritta in caratteri fenici ).

Ora comincio con i voli di fantasia:

E se il "sistema di marchi di controllo" costituito dai globetti  al rovescio dei bronzi con ariete in questione fosse un'altra emanazione diretta di questo legame con un passato pre-ellenico di quell'area?

Provo a spiegarmi: Jenkins e Lewis nel loro libro 'Carthaginian gold and electrum coins' sulla produzione di  serie in elettro e oro nella colonia fenicia descrivono l'elaborato sistema di "control-marks" formato da globetti (a volte usato insieme a lettere e  simboli) come molto diverso da qualsiasi sistema di controllo (control-system) che si trovi normalmente sulle monete greche (pag. 27).

E a me viene da fantasticare: se fosse di origine orientale e non greca, proprio Fenicia, magari dell'area di Tiro? In riferimento al mito ci viene tramandato come fu Didone, legittima erede del trono della città fenicia di Tiro, a fondare Cartagine, dopo essere stata defraudata del titolo e resa vedova dal fratello Pigmalione, quindi le due aree sarebbero comunque ancestralmente legate, di nuovo: anche da un antico e comune sistema di segni di controllo di qualche genere, forse per gli scambi commerciali? 

Inoltre proprio il nome e la figura di Pigmalione viene riportato dalla scritta in lingua fenicia riportata nell'esemplare in figura 120, pagina 280, da Butcher. 

L'autore poi nota come queste città (Berytus, Sidone e Tiro) si rifacessero ad un passato pre-ellenico piuttosto che greco o macedone come per la maggior parte delle altre località dell'area in epoca romana.

Certo le mie sono solo fantasticherie su come sia possibile comporre il puzzle davvero assai interessante di questa emissione bronzea in bilico tra l'ultimo Egitto dei faraoni, il mondo greco ed un già maturo impero romano, ma ho voluto comunque condividerle, chissà che non siano spunto per ulteriori riflessioni..

Modificato da Archestrato
Chiarimento
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@Archestrato purtroppo in questi giorni non riesco a trovare tempo da dedicare al forum e alla numismatica in generale. Vedo che hai fornito diversi spunti e indicazioni bibliografiche. Mi riprometto di approfondirne la lettura in tempi brevi.

Grazie per la partecipazione :)

 

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  • 4 anni dopo...

Buonasera,

Notavo che a quanto pare la questione sull’attribuzione del bronzo a Nectanebo II o meno non trova ancora opinioni condivise.

Nella prossima asta 347 di Künker al lotto 1 un bronzo di questa emissione viene attribuito al faraone, preferendo le argomentazioni di Manfred Gutgesell a quelle di Butcher, sostenendo che il primo avesse informazioni maggiori sui ritrovamenti e che quindi l’attribuzione ad emissioni di area Siriana (di svariati secoli successive all’ultimo faraone) sia più convincente.

Che ne pensate? 
 

PS: a proposito di monete emesse con iscrizioni geroglifiche e quelle di Nectanebo II allego un link ad un interessante PDF del Bollettino dell’istituto francese di Archeologia Orientale.

https://www.ifao.egnet.net/bifao/112/12/

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23 ore fa, Archestrato dice:

Buonasera,

Notavo che a quanto pare la questione sull’attribuzione del bronzo a Nectanebo II o meno non trova ancora opinioni condivise.

Nella prossima asta 347 di Künker al lotto 1 un bronzo di questa emissione viene attribuito al faraone, preferendo le argomentazioni di Manfred Gutgesell a quelle di Butcher, sostenendo che il primo avesse informazioni maggiori sui ritrovamenti e che quindi l’attribuzione ad emissioni di area Siriana (di svariati secoli successive all’ultimo faraone) sia più convincente.

Che ne pensate? 
 

PS: a proposito di monete emesse con iscrizioni geroglifiche e quelle di Nectanebo II allego un link ad un interessante PDF del Bollettino dell’istituto francese di Archeologia Orientale.

https://www.ifao.egnet.net/bifao/112/12/

Ho letto la traduzione della descrizione della moneta in vendita da Kunker. Effettivamente sembrerebbe che Gutgessel abbia maggiori informazioni sui ritrovamenti di questa dibattuta emissione.

Il testo a cui si fa riferimento è questo: 

DEF13098-65E1-465A-AB93-1289BCAF02FC.jpeg

Cercherò in rete qualcosa di consultabile, ma di fronte a un testo in tedesco alzo le mani...

Ps: temo che ormai il mercato non creda più a questa attribuzione; tuttavia sembra che non si sia ancora arrivati a una conclusione certa...

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Il 2/3/2021 alle 23:19, Archestrato dice:

Buonasera,

Notavo che a quanto pare la questione sull’attribuzione del bronzo a Nectanebo II o meno non trova ancora opinioni condivise.

Nella prossima asta 347 di Künker al lotto 1 un bronzo di questa emissione viene attribuito al faraone, preferendo le argomentazioni di Manfred Gutgesell a quelle di Butcher, sostenendo che il primo avesse informazioni maggiori sui ritrovamenti e che quindi l’attribuzione ad emissioni di area Siriana (di svariati secoli successive all’ultimo faraone) sia più convincente.

Che ne pensate? 
 

PS: a proposito di monete emesse con iscrizioni geroglifiche e quelle di Nectanebo II allego un link ad un interessante PDF del Bollettino dell’istituto francese di Archeologia Orientale.

https://www.ifao.egnet.net/bifao/112/12/

Io dico che Kuenker opera sempre ‘pro domo sua’ .. in questo caso la presunta attribuzione a Nectanebo e’ senz’altro piu’ interessante e viene sostenuta dalla casa d’aste ma temo che l’origine siriana ( o piu’ genericamente Levantina) dell’emissione sia decisamente piu’ veritiera ..

e come sempre il collezionista/appassionato e’ preso in mezzo ?

Modificato da numa numa
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  • 2 anni dopo...
Il 11/3/2021 alle 08:03, numa numa dice:

Io dico che Kuenker opera sempre ‘pro domo sua’ .. in questo caso la presunta attribuzione a Nectanebo e’ senz’altro piu’ interessante e viene sostenuta dalla casa d’aste ma temo che l’origine siriana ( o piu’ genericamente Levantina) dell’emissione sia decisamente piu’ veritiera ..

e come sempre il collezionista/appassionato e’ preso in mezzo ?

 

Più una moneta (o un qualsiasi oggetto) è controverso e più diventa interessante... Questa sorta di "mistero irrisorto" (relativamente, per essere seriì) alimenta dibattito e suscita la curiosità. Pensate che fantastico argomento di conversazione sarebbe dal vivo tra amici o conoscenti appassionati di storia e numismatica antica.

Se sul forum (con tutto il bene che vogliamo, è purtroppo sempre un dibattito filtrato ed indiretto) la tematica è avvincente, cosa accadrebbe in una conversazione dal vivo ?

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Ho trovato:

Tritartémorion - Nectanebo II

Features

Issuer Egypt (ancient) egypt-ancient.gif
Pharaoh Nectanebo II (360-342 BC)
Type Standard circulation coin
Years 360 BC - 343 BC
Value 6 Chalkoi (⅛)
Currency Stater
Composition Silver
Weight 0.5 g
Diameter 7 mm
Shape Round (irregular)
Technique Hammered
Demonetized Yes
Number
N#77753

Obverse

Head facing right

Reverse

Two eagles facing each other, between them, the hieroglyph nefer (heart and trachea); in the lower field, the hieroglyph neb (basket); behind each eagle, olive branches taken from Athenian monetary 

Ma non sono sicuro che sia effettivamente di Nectanebo II

https://en.numista.com/catalogue/pieces77753.html

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