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Suberati di denari repubblicani romani


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Suberato di uno statere classico

Confronto stateri Ale Calcedonia.jpg

Didascalia suberato (foto sopra: CNG 102, lot 345)

BITHYNIA, Kalchedon. Circa 260-220 BC. Fourrée Stater (20mm, 6.47 g, 2h). In the name and types of Alexander III of Macedon. Helmeted head of Athena right / Nike standing left, holding wreath and stylis; KA monogram in left field, HP monogram below left wing. For official issue, cf. Price 910 (Kallatis); cf. HGC 7, 503. EF, plating cracking on reverse.

 

Didascalia emissione ufficiale (foto sotto: CNG 318, lot 178):

BITHYNIA, Kalchedon. Circa 260-220 BC. AV Stater (20mm, 8.49 g, 5h). In the name and types of Alexander III of Macedon. Head of Athena right, wearing crested Corinthian helmet decorated with serpent / Nike standing left, holding wreath and stylis; KA monogram in left field, HP monogram below left wing. Price 910 (Callatis). EF.

Giovenale firma con inglese ok.jpg


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Confronto stateri Price 172.jpg

Didascalia esemplare suberato (foto sopra: CNG 362, lot 33):

KINGS of MACEDON. temp. Alexander III – Philip III. Circa 325-319 BC. Fourrée Stater (19mm, 6.68 g, 6h). In the name of Alexander III. Imitating Amphipolis mint issue struck under Antipater. Helmeted head of Athena right / Nike standing left, holding wreath and stylis; in left field, trident head downward. For prototype, cf. Price 172b-d. VF, encrustation, plating broken in spots, exposing core.

 

Didascalia emissione ufficiale (foto sotto: CNG 342, lot 112):

KINGS of MACEDON. temp. Alexander III – Philip III. Circa 325-319 BC. AV Stater (18.5mm, 8.61 g, 6h). In the name of Alexander III. Amphipolis mint. Struck under Antipater. Helmeted head of Athena right / Nike standing left, holding wreath and stylis; in left field, trident head downward. Price 172b-d. EF, underlying luster.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

 


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Il primo esempio è un suberato dal rivestimento praticamente intatto, che si rivela tale dal peso e naturalmente anche dalla densità. Per conoscere la natura del suberato (piombo, rame o una loro lega) bisogna analizzare la composizione al di sotto del rivestimento con una tecnica a raggi X, per esempio indirizzando il fascio di elettroni su quella macchiolina scura del rovescio. Naturalmente bisogna avere la moneta in mano, o in alternativa andare dove si trova la moneta con uno strumento portatile per l’analisi di fluorescenza a raggi X (XRF).

Il secondo esempio è un suberato che presenta in superficie incrostazioni e fratture del rivestimento piuttosto ampie, portando allo scoperto il ‘core’ della moneta. Qui c’è l’imbarazzo della scelta delle zone da analizzare ai raggi X per avere la composizione elementare qualitativa e quantitativa dell’interno.

Questa è invece l’imitazione di un suberato contemporaneo.

 

Cattura stater suberato in rete.JPG

GREEK ALEXANDER III - FOURREE 'GOLD' STATER

Circa 336-323 BC, contemporary fourree imitation. Obv: head of Athena right, in pearl necklace, pendant earring and triple-crested Corinthian helmet with coiled serpent device on bowl. Rev: ALEXANDROU legend with Nike standing left, holding wreath and stylis. 4.92 grams. About as struck, much plating survives, interesting.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

 


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Ci può essere anche il suberato di una imitazione celtica, come questo esemplare della Gorny & Mosch 156, lot 1039.

 

Statere suberato Gorny 156 358554.jpg

KELTEN. BARBARISCHE IMITATIONEN GRIECHISCHER MÜNZEN
Objekt-Nr.: 1039
Nach Alexander III. "Stater" (5,12 g.), 3. - 1.Jh.v.Chr. Vs.: Stilisierter Kopf der Athena mit korinthischem Helm n. r. Rs.: Stilisierte stehende Nike mit n. l. gewandtem Kopf. Rechts Trugschrift. RR! Gold! Subaerat, ss.

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 


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4 ore fa, acraf dice:

Per quanto riguarda gli stateri suberati, il messaggio di Apollonia, che ringrazio per l'interessante tabella e che si era incocciato col mio, mostra che il peso dello statere suberato resta comunque alto rispetto all'aureo suberato di Cornuficia (considerando che lo statere originale in oro ha peso abbastanza vicino all'aureo romano).

A me sarebbe piaciuto riuscire a vedere qualche immagine a colori, se disponibile, di stateri d'oro suberati.

Alla seconda ho risposto con alcuni esempi.

 

Quanto alla prima, tieni presente che con un calcolo analogo si può stimare in modo approssimativo la densità del materiale che costituisce l’aureo suberato della Cornuficia dal suo peso (3,86 g) e dal peso dell’aureo autentico (8,11 g), assumendo che questo abbia la densità dell’oro (19,3 g/cm3) e che i volumi occupati dalle due monete siano simili.

Dalla relazione matematica

densità (suberato) = 3,86 x 19,3/8,11 = 9,2 g/cm3

si ottiene un valore superiore di qualche decimo alla densità del rame o bronzo, che ci sta tutto per un nucleo composto da questo metallo o da una sua lega con lo stagno (o un altro metallo). Se ma dài la moneta posso verificare sperimentalmente il risultato.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

Modificato da apollonia

Inviato

Ringrazio per l'esaustività degli esempi di stateri d'oro suberati e anche della spiegazione scientifica, con relativa formula, per cui il nucleo dell'aureo di Cornuficia è compatibile con l'ipotesi della comune lega di bronzo. Purtroppo non possiedo questo esemplare e sono anni che ho pure smesso di collezionare monete e non ne possiedo più.

Una conclusione, che rientra negli obiettivi di questa discussione, è che esistono aurei suberati, con tecnica probabilmente somile ai denari suberati, anche se molto più rari....


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Già che siamo in tema, volevo far presente che alcuni suberati d’oro hanno l’anima d’argento. Questo capita in genere con i nominali piccoli come questo quarto di statere di Alessandro Magno.

Esemplare suberato (CNG 153, lot 25)

Quarto di statere suberato 1530025.jpg

KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. Fourrée Quarter Stater (10mm, 1.41 g). Contemporary imitation of ‘Amphipolis’ mint. Struck circa 330-320 BC. Head of Athena right, wearing crested Corinthian-style helmet / Bow and club; kantharos above. Cf. Price 169b. Near VF, plating broken in several spots showing silver core.

 

Esemplare autentico (Triton VIII, lot 162)

Quarto di statere Au 680162.jpg

KINGS of MACEDON. Alexander III. 336-323 BC. AV Quarter Stater (2.15 gm, 11h). 'Amphipolis' mint. Struck under Antipater, circa 330-320 BC. Head of Athena right, wearing crested Corinthian helmet decorated with a serpent / ALEXAN-DR-OU, bow and club; kantharos above. Price 169; Troxell, Studies, pg. 100-101; Müller -. Near EF. Rare.

 

Non so se il ‘silver core’ nelle zone di frattura del rivestimento è stato rilevato solo dal color argento. Da un calcolo approssimato la densità del suberato è maggiore di quella dell’argento e il nucleo potrebbe essere di piombo. Anche in questo caso l’analisi a raggi X può dare la risposta definitiva.

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

 


Inviato

Ritengo che una anima in argento (possibile visto che comunque era un metallo nettamente meno costoso dell'oro), essendo metallo nobile, dovrebbe dare meno ossidazione ed efflorescenze rispetto al bronzo, evidenti nel suberato di Cornuficia.

Segnalo che pochi giorni fa è stato lanciato un allarme sul reale rischio del cancro del bronzo sulle statue dei Guerrieri di Reggio....


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Inviato
10 ore fa, acraf dice:

Ritengo che una anima in argento (possibile visto che comunque era un metallo nettamente meno costoso dell'oro), essendo metallo nobile, dovrebbe dare meno ossidazione ed efflorescenze rispetto al bronzo, evidenti nel suberato di Cornuficia.

Segnalo che pochi giorni fa è stato lanciato un allarme sul reale rischio del cancro del bronzo sulle statue dei Guerrieri di Reggio....

Perfettamente d'accordo. L'argento è un metallo nobile, che non reagisce con l'ossigeno atmosferico nemmeno alle alte temperature a differenza del rame che si ossida a cuprite per esposizione all'aria umida. Certamente anche l'argento ha il suo tallone d'Achille rappresentato dallo zolfo (sia elementare sia sotto forma di anidride solforosa, acido solfidrico, ecc.) che lo ossida a solfuro anche in condizioni atmosferiche. 

Giovenale firma con inglese ok.jpg


Inviato

Possiamo solo sperare che qualcuno abbia potuto identificare la natura chimica di quelle evidenti reazioni chimiche sull'aureo suberato di Cornuficio.


Inviato (modificato)
Il 3/12/2016 at 22:51, apollonia dice:

Parlando di Publio Servilio Casca non si può tacere dell’altra moneta celebrativa di Bruto da lui emessa, un aureo con un ritratto molto realistico di Bruto al diritto e una raffigurazione molto particolare sul rovescio. Questa è la moneta ufficiale e non so se esiste il suberato, ma mi piacerebbe sapere come sarebbe valutato considerando che le controparte aurea è stata aggiudicata a un hammer di $ 800.000 (diconsi ottocentomila!) alla Triton XIX del gennaio di quest’anno.

 

10100420.jpg

Finest Known Brutus Portrait in Gold

 

The Republicans. Brutus. Late summer-autumn 42 BC. AV Aureus (19.5mm, 8.01 g, 12h). Military mint traveling with Brutus and Cassius in western Asia Minor or northern Greece. P. Servilius Casca Longus, moneyer. Bare head of Brutus right, wearing short beard; BRVTVS behind, IMP before; all within laurel wreath / A combined army and naval trophy, consisting of a cuirass, a crested helmet on the top, a curved sword and two crossed spears on the left arm, and an oval shield with incurved sides on the right, set on a post made from a tree trunk; at base, two prows, two shields, and a rudder; on left, between the two spears, the letter L (= Libertas or Lycia); CASCA on left, LONGVS on right. Crawford 507/1b (same obv. die as illustration); CRI 211; Bahrfeldt 65b; Calicó 56; Sydenham 1297 (same obv. die as illustration); Kestner –; BMCRR East 62 (same obv. die); CNR 7 = Hess-Leu 1961, lot 14 (same dies); Junia 46 and Servilia 37; Kent & Hirmer 99 (same obv. die). EF, peripheral marks in field on obverse. A superb high relief portrait, boldly struck from fresh dies. Undoubtedly the finest portrait of Brutus in gold with needle-sharp facial details. Very rare, one of 17 examples known of this issue (of which eight are in museums).

 

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

vedo nel rovescio di questo aureo una scimitarra e vi domando se nei ritrovamenti effettuati sui luoghi dove si svolsero le battaglie delle legioni di Bruto siano state ritrovate questo tipo di spade o se comunque vengono citate in uso ai nemici in queste battaglie. 

Modificato da dux-sab

Inviato (modificato)

Il rovescio rappresenta un trionfo congiunto di Bruto e Cassio. Bruto aveva riportato vittorie in Tracia e Licia, mentre Cassio ricordava la vittoria navale contro Rodi (ecco le prue di nave). La piccola lettera L costituisce ancora un enigma: sta a indicare Libertas oppure Licia. Sear nel 1998 riteneva più probabile il riferimento a Licia per la natura militare della rappresentazione.

Sinceramente non so se la forma della spada ricurva (specie di scimitarra) sia specifica per una delle due summenzionate regioni. Comunque esisteva nel mondo greco (vedi la terza nel filmato)

 

Modificato da acraf
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Denario Augusto con machaera o curved sword 2710047.jpg

Augustus. 27 BC-AD 14. AR Denarius (20mm, 3.68 g, 5h). Emerita mint; P. Carisius, legatus propraetore. Struck 25-23 BC. IMP CAESAR AVGVST, bare head right / P · CARISIVS · LEG · PRO · PR, round shield; spearhead to left, machaera (curved sword) to right. RIC I 2a; RSC 400. EF, attractively toned. Great metal. Rare.

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Inviato

grazie delle risposte, praticamente questa spada veniva usata come una falce con il taglio dal lato opposto rispetto alla scimitarra che diventerà la spada preferita dai popoli Islamici.


Inviato

Piccola parentesi sulle spade usate nel mondo greco. La spada più diffusa era lo xiphos che derivava dalla spada micenea dell'Età del Bronzo e che divenne parte integrante della panoplia dell'oplita greco, utilizzata solo dopo aver perso la lancia (dory) o comunque quando questa non era più utilizzabile. Lo xiphos aveva una lama a doppio taglio lunga anche 60 cm.

 

 

ea8f171b2f0d8f0ab7def9138b559628.jpg

Awards

Inviato (modificato)

la machaira  (greco antico: μάχαιρα), da machein, "combattere", era invece una sorta di lungo coltello a costola ricurva ad un solo taglio.

Questo tipo di spada è menzionato anche nel capitolo 13 dell'Apocalisse, versetto 10:

εἴ τις ἐν μαχαίρῃ ἀποκτανθῆναι, αὐτὸν ἐν μαχαίρῃ ἀποκτανθῆναι. ὧδέ ἐστιν ἡ ὑπομονὴ καὶ ἡ πίστις τῶν ἁγίων.  = "colui che deve essere ucciso di spada di spada sia ucciso. In questo sta la costanza e la fede dei santi". 

Makhaira_griega.jpg

Modificato da King John
Awards

Inviato

Sembra proprio una machaira nell'aureo, per il tipo di impugnatura, anche se in questo caso la lama appare un pò lunga, forse più per ragioni stilistiche. In ogni caso una spada greca e quindi bottino di guerra delle truppe romane repubblicane...

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