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IGNORED

Suberati di denari repubblicani romani


Risposte migliori

Inviato

Non si può escludere a priori che invece il conio del rovescio sia stato copiato da falsari d'epoca. Si notano piccole discrepanze, che però possono anche essere legate a una certa usura del conio stesso, per essere impiegato a produrre ormai denari suberati.


Inviato
38 minuti fa, apollonia dice:

Se ho capito bene, il titolo IMP che P. Servilio Casca aveva messo sul rovescio del denario come monetiere significava che Bruto si era autoproclamato salvatore della repubblica in quanto quel titolo, secondo l’estensore della descrizione, poteva essere conferito solo dal senato. Invece quel titolo, fino a prova contraria, era assegnato sul campo dalle truppe per acclamazione, come anche ai tempi di Alessandro Magno.

 

Quanto alla Vittoria che avanza su uno scettro spezzato con un diadema rotto in mano, questa è una chiara allusione all’anticipata vittoria di Casca e di Bruto sulle forze della tirannia. Ho visto poi che Publio Servilio Casca è stato il primo a pugnalare Cesare nella congiura del 14 marzo del 44 a. C.

 

Molto interessante.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

Imperator era il titolo ottenuto per acclamazione dalle proprie truppe....

Publio Servilio Casca morì suicida dopo la battaglia di Filippi (come Cassio e Bruto....).  Gli ultimi assassini materiali di Cesare a morire furono Decimo (o Publio) Turullio e Caio Cassio Parmense, che erano poi passati dalla parte di Antonio e furono catturati dopo la battaglia di Azio e messi a morte da Ottaviano, che finalmente potè esaurire la sua sete di vendetta contro i cesaricidi, intorno al 30 a.C., quattordici anni dopo la morte di Cesare....


Inviato (modificato)

Un altro esempio di moneta suberata riguarda l'emissione di L. Vinicius (RRC 436/1), che sto studiando. Ho raccolto immagini di quasi una settantina di questi rari denari e uno solo era suberato (CNG ea 238/2010, 340, g. 2,95):

18 - VINICIO 436_1 CNG ea 238.11.viii.2010_340 2,95 20mm 7h PLATED.jpg

Questo suberato risulta coniato con i miei conii O3/R3 (su un totale provvisorio di 9 conii diritto e 13 conii rovescio, con numerosi incroci di conio). E' noto almeno un altro esemplare con la stessa combinazione dei conii, in buon argento (NAC P/2005, 1781  g. 4,03):

26 - VINICIO 436_1 NAC P.12.v.2005_1781 4,03 21mm.jpg

In questa emissione i conii sia del diritto sia del rovescio sono facilmente distinguibili, per particolari come la disposizione della corona di alloro e delle lettere e la posizione della Vittoria col suo ramo e decorazioni rispetto alle lettere del nome del monetario.

Tuttavia, a ben vedere, anche qui possiamo riconoscere alcune piccolissime differenze, come la forma della quarta lettera, la C, che nel suberato è un poco più corta rispetto a quella che si vede nel pezzo in buon argento, come anche il non perfetto allineamento della prima asta della E finale rispetto alla collana della personificazione della Concordia. Posto un altro esemplare, in buon argento, con lo stesso conio del diritto (combinato però con altro conio del rovescio, il mio R5, da Lanz 123/2005, 378):

25 - VINICIO 436_1 Lanz 123.30.v.2005_378 3,97 20mm.jpg

Resta da vedere se queste piccolissime differenze siano imputabili a un conio veramente distinto e per il resto copiato dall'originale. In ogni caso colpisce, se è un falso d'epoca, come il falsario riesca a copiare quasi integralmente e la moneta, immaginandola con la pellicola di argento integra, diventa praticamente indistinguibile dalla moneta ufficiale....

Che ne pensate ?

Modificato da acraf

Inviato

Non ho una adeguata casistica, ma ho l'impressione che sia praticamente impossibile trovare un denario suberato che sia PERFETTAMENTE identico al corrispettivo conio della moneta ufficiale in buon argento (e allora avrebbe ragione Crawford a non accettare l'ipotesi di coniazioni fraudolente all'interno dell'officina ufficiale....).

Speriamo che qualcuno riesca a trovare esempi in grado di smentire Crawford....


Supporter
Inviato (modificato)

Mi riferisco al post # 25.

Sbaglio o il rovescio (R12  -  NAC 93, 432) è quello dell’esemplare ritirato dalla NAC 84 (lot 861) in quanto era stata negata la licenza d’esportazione? Ho notato che questo denario pesa 3,83 g mentre il fourrée che ho postato io (collezione americana) pesa 4,15 g. Chissà se anche il suberato di Torino pesa di più della moneta ufficiale oppure se è solo il peso di quello della collezione americana ad essere in controtendenza.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

Modificato da apollonia

Supporter
Inviato

Parlando di Publio Servilio Casca non si può tacere dell’altra moneta celebrativa di Bruto da lui emessa, un aureo con un ritratto molto realistico di Bruto al diritto e una raffigurazione molto particolare sul rovescio. Questa è la moneta ufficiale e non so se esiste il suberato, ma mi piacerebbe sapere come sarebbe valutato considerando che le controparte aurea è stata aggiudicata a un hammer di $ 800.000 (diconsi ottocentomila!) alla Triton XIX del gennaio di quest’anno.

10100420.jpg

Finest Known Brutus Portrait in Gold

The Republicans. Brutus. Late summer-autumn 42 BC. AV Aureus (19.5mm, 8.01 g, 12h). Military mint traveling with Brutus and Cassius in western Asia Minor or northern Greece. P. Servilius Casca Longus, moneyer. Bare head of Brutus right, wearing short beard; BRVTVS behind, IMP before; all within laurel wreath / A combined army and naval trophy, consisting of a cuirass, a crested helmet on the top, a curved sword and two crossed spears on the left arm, and an oval shield with incurved sides on the right, set on a post made from a tree trunk; at base, two prows, two shields, and a rudder; on left, between the two spears, the letter L (= Libertas or Lycia); CASCA on left, LONGVS on right. Crawford 507/1b (same obv. die as illustration); CRI 211; Bahrfeldt 65b; Calicó 56; Sydenham 1297 (same obv. die as illustration); Kestner –; BMCRR East 62 (same obv. die); CNR 7 = Hess-Leu 1961, lot 14 (same dies); Junia 46 and Servilia 37; Kent & Hirmer 99 (same obv. die). EF, peripheral marks in field on obverse. A superb high relief portrait, boldly struck from fresh dies. Undoubtedly the finest portrait of Brutus in gold with needle-sharp facial details. Very rare, one of 17 examples known of this issue (of which eight are in museums).

Giovenale firma con inglese ok.jpg


Inviato
2 ore fa, apollonia dice:

Mi riferisco al post # 25.

Sbaglio o il rovescio (R12  -  NAC 93, 432) è quello dell’esemplare ritirato dalla NAC 84 (lot 861) in quanto era stata negata la licenza d’esportazione? Ho notato che questo denario pesa 3,83 g mentre il fourrée che ho postato io (collezione americana) pesa 4,15 g. Chissà se anche il suberato di Torino pesa di più della moneta ufficiale oppure se è solo il peso di quello della collezione americana ad essere in controtendenza.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

Quello di Torino pesa 3,48 g, non poco per un suberato. E' una categoria di suberati "strani", con pesi alti rispetto a quelli usuali, come se si fosse prestata attenzione al peso. Potrebbe essere un indizio per una coniazione "ufficiale" piuttosto che essere falsi d'epoca....


Inviato
1 ora fa, apollonia dice:

Parlando di Publio Servilio Casca non si può tacere dell’altra moneta celebrativa di Bruto da lui emessa, un aureo con un ritratto molto realistico di Bruto al diritto e una raffigurazione molto particolare sul rovescio. Questa è la moneta ufficiale e non so se esiste il suberato, ma mi piacerebbe sapere come sarebbe valutato considerando che le controparte aurea è stata aggiudicata a un hammer di $ 800.000 (diconsi ottocentomila!) alla Triton XIX del gennaio di quest’anno.

 

10100420.jpg

Finest Known Brutus Portrait in Gold

 

The Republicans. Brutus. Late summer-autumn 42 BC. AV Aureus (19.5mm, 8.01 g, 12h). Military mint traveling with Brutus and Cassius in western Asia Minor or northern Greece. P. Servilius Casca Longus, moneyer. Bare head of Brutus right, wearing short beard; BRVTVS behind, IMP before; all within laurel wreath / A combined army and naval trophy, consisting of a cuirass, a crested helmet on the top, a curved sword and two crossed spears on the left arm, and an oval shield with incurved sides on the right, set on a post made from a tree trunk; at base, two prows, two shields, and a rudder; on left, between the two spears, the letter L (= Libertas or Lycia); CASCA on left, LONGVS on right. Crawford 507/1b (same obv. die as illustration); CRI 211; Bahrfeldt 65b; Calicó 56; Sydenham 1297 (same obv. die as illustration); Kestner –; BMCRR East 62 (same obv. die); CNR 7 = Hess-Leu 1961, lot 14 (same dies); Junia 46 and Servilia 37; Kent & Hirmer 99 (same obv. die). EF, peripheral marks in field on obverse. A superb high relief portrait, boldly struck from fresh dies. Undoubtedly the finest portrait of Brutus in gold with needle-sharp facial details. Very rare, one of 17 examples known of this issue (of which eight are in museums).

 

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

Gran bella moneta! Non esistono aurei suberati, ma solo denari suberati. Ci sarebbe stata troppa differenza di peso, in quanto l'anima di rame pesa poco, e quindi nessuno accetterebbe un aureo suberato, rendendosi subito conto anche a mano del peso minore di svariati grammi (e non decimi di grammo come nel caso del denario suberato).

 


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Inviato

@acraf

La densità dell'oro è 19,3 g/cm3, quella del rame poco meno di 9,0 g/cm3: un aureo suberato dovrebbe pesare sui 4 g o qualcosa meno. Mi sembra di ricordare però d'aver visto un aureo suberato di Cornuficio. Se lo trovo domani lo posto.

Buona notte

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 


Inviato (modificato)
6 ore fa, acraf dice:

Non si può escludere a priori che invece il conio del rovescio sia stato copiato da falsari d'epoca. Si notano piccole discrepanze, che però possono anche essere legate a una certa usura del conio stesso, per essere impiegato a produrre ormai denari suberati.

anche la moneta del post 28 mi conferma il sospetto che questi suberati siano dei falsi d'epoca eseguiti con coni ricavati da calchi di monete originali poi ritoccati nei punti che sono andati persi nel trasferimento ( o mancanti nell'originale ). l'espressione dei ritratti sono i primi a patire in questi trasferimenti. non è da escludere che in qualche caso e in varie epoche, questa truffa possa essere stata autorizzata ed effettuata in zecca ufficiale ma in questi casi la moneta deve risultare esattamente identica all'originale.

Modificato da dux-sab
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Inviato
10 ore fa, apollonia dice:

@acraf

La densità dell'oro è 19,3 g/cm3, quella del rame poco meno di 9,0 g/cm3: un aureo suberato dovrebbe pesare sui 4 g o qualcosa meno. Mi sembra di ricordare però d'aver visto un aureo suberato di Cornuficio. Se lo trovo domani lo posto.

Buona notte

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

È vero anche io ricordo un aureo "plated ", credo però che il sostrato fosse argento e non bronzo ... devo cercare. ma non ce ne aveva parlato #acraf?


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Inviato

Buona domenica.

Trovato il plated aureus della Cornuficia (Gemini X, lot 357).

Cornuficius plated aureus 1486813.m.jpg

Q. Cornuficius. Plated Aureus, 3.86g. (h). Africa, 42 BC. Obv: Draped bust of Africa right, wearing elephant skin. Rx: Q. Cornuficius standing left wearing veil and holding lituus in right hand; Juno Sospita stands on right with crow perching on shoulder holding spear and shield in left hand and crowning Q. Cornuficius with right; Q CORNVFICI AVGVR IMP around. Crawford 509/3. Sydenham-. Sear, Imperators 229. Amandry 3 (same dies, denarius). Pit on obverse affecting elephant's ear; core exposed in places. VF.
Ex Randy Haviland Collection. Privately purchased from Harlan J. Berk.

Quintus Cornuficius was the republican governor of Africa Vetus (the "old" province) from 44-42 BC, during the civil wars. He was a man of considerable refinement, a poet and orator and a close friend of Cicero and Catullus. In 43 BC, Cornuficius refused to hand over his province to Antony's nominee, and he was proscribed by the triumviral government. In 42 BC, he was attacked by Titus Sextius, the governor of the neighboring province of Africa Nova. The course of this local conflict mirrored that of the wider civil war. Cornuficius enjoyed some initial success, even briefly invading Sextius' province, but he was ultimately defeated and killed outside Utica in 42 BC. Before his defeat, Cornuficius produced a remarkable coinage in gold and silver, of astonishing artistic achievement. The three obverse types, heads of Africa, Jupiter Ammon, and Ceres-Tanit, all refer to his province of Africa. They share a common reverse, which depicts Cornuficius as augur being crowned by Juno Sospita, seemingly a reference to his own Lanuvine origin. All of these coins are of considerable rarity today. In Tresors Monetaires XX, 2002, p. 1-4, Michel Amandry published a definitive die study and corpus of this fascinating issue. In silver, the Africa head is the rarest of the three types, known in a handful of examples; we are unaware of a sale since the Haeberlin specimen appeared in 1933. This type is unique in gold, the single known example acquired by the Archaeological Museum in Zagreb in 1927. The present coin is arguably the second specimen. It is unquestionably ancient; less certain is its intended use. An unusually high percentage of the denarii of Cornuficius are plated; it is probable that they belong to his official issue, struck in the closing days of his war, when silver supplies were dwindling. A plated aureus struck at the same time is not unexpected, and has an equal claim to being official. Another possibility is that the present coin was created as a presentation piece, and was not intended to circulate as an aureus. Least likely is the possibility that it is simply an ancient counterfeit; the chances of such an excessively rare coin serving as the host for a forger's dies is quite small.

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Inviato
2 ore fa, apollonia dice:

Buona domenica.

Trovato il plated aureus della Cornuficia (Gemini X, lot 357).

Cornuficius plated aureus 1486813.m.jpg

Q. Cornuficius. Plated Aureus, 3.86g. (h). Africa, 42 BC. Obv: Draped bust of Africa right, wearing elephant skin. Rx: Q. Cornuficius standing left wearing veil and holding lituus in right hand; Juno Sospita stands on right with crow perching on shoulder holding spear and shield in left hand and crowning Q. Cornuficius with right; Q CORNVFICI AVGVR IMP around. Crawford 509/3. Sydenham-. Sear, Imperators 229. Amandry 3 (same dies, denarius). Pit on obverse affecting elephant's ear; core exposed in places. VF.
Ex Randy Haviland Collection. Privately purchased from Harlan J. Berk.

Attenzione. Non si tratta di un aureo suberato, ma forse più banalmente di un denario che è stato indorato, probabilmente in antico. Il peso e i conii corrispondono a denari noti. Allego due denari in argento con gli stessi conii (il primo da Berlino, noto dal 1911, g. 3,72 e il secondo dal British Museum, ex coll. Hersh proveniente fin dalla coll. Haeberlin 2899, g. 3,72):

06 - Cornuficia 007 Cr 509_4 Berlin 18251140 3,72 19mm 8h D.jpg06 - Cornuficia 007 Cr 509_4 Berlin 18251140 3,72 19mm 8h R.jpg

07 - Cornuficia 008 Cr 509_4 BM 2002,0102.4789 3,72 12 D.jpg07 - Cornuficia 008 Cr 509_4 BM 2002,0102.4789 3,72 12 R.jpg

Circa i motivi di questa doratura dobbiamo ritenere che non era a scopo truffaldino (dovrebbe pesare almeno 8 g e invece pesa quasi la metà) ma piuttosto a scopo ornamentale, forse per ricavare un gioiello, da parte di un indigeno locale (non dimentichiamo che queste monete furono coniate a Utica, nell'attuale Tunisia). Non so quali reazioni chimiche possono avere indotto le tracce di ossidazione, facendo sembrare un suberato. Sarebbe utile sentire un esperto metallurgico, anche se servirebbero immagini di maggiore definizione, che non ho....

Nel corso del 2017 dovrebbe essere pubblicato un libro sulla storia e intera monetazione di Q. Cornuficius (molto interessanti anche le foto di vecchi falsi ottocenteschi e mi dovrebbero arrivare presto le foto digitali dei famosi falsi Cigoi presenti nel Museo Civico di Udine, che riserva alcune sorprese, che preferisco lasciare nel libro).

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Questo è l’aureo di Quinto Cornuficio Crawford 509/3 conservato al Museo archeologico di Zagabria.

Aureo Cornuficia  Croato.JPG

Pesa 8,11 g e ha un diametro di 20,5 mm. Il conio di rovescio mi sembra lo stesso di quello del presunto suberato della Gemini descritto in https://www.the-saleroom.com/en-gb/auction-catalogues/gemini-numismatic-auctions-llc/catalogue-id-srgem10002/lot-c2c3f2b7-663f-461e-80d8-a457002dea6f e ripresentato qui sotto.

Aureo Cornuficia Gemini ok.JPG

Il peso teorico della moneta di rame o bronzo di egual forma e dimensioni (quindi dello stesso volume) dell’aureo ufficiale di 8,11 g è 3,78 g. il peso del suberato dipende dallo spessore della lamina d’oro di rivestimento. Può anche rimanere al di sotto di 4 g, ma generalmente, come si può vedere per alcuni stateri suberati del Grande, arriva come minimo a 4,6 g e può anche raggiungere valori superiori, naturalmente ben al di sotto degli 8 g dell’aureo ‘aureo’. Si deve tener presente poi che il peso può essere incrementato dall’uso di piombo nel ‘core’ del suberato.

Indubbiamente 3,86 g è poco per un aureo suberato mentre potrebbe andare per un denario. Ma un denario di 3,7-3,8 g quanto verrebbe a pesare dopo indoratura? Da un calcolo indicativo la doratura di una moneta di queste dimensioni comporterebbe una aumento di peso del 25%, quindi di ca 1 g. Come dire che il peso del denario indorato non si discosta molto da quello minimo di un aureo suberato. Un bel busillis. Che ne pensa acraf?

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

 


Inviato

i coni di queste due monete mi sembra che abbiano poco in comune

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@dux-sab

Quello a sinistra è il rovescio dell’unico aureo di Quinto Cornuficio Crawford 509/3 noto e conservato nel Museo archeologico di Zagabria. La fotografia è in bianco e nero ma la moneta è d’oro: pesa 8,11 g e ha un diametro di 20,5 mm. Quello a destra, a detta della Gemini, è il rovescio del secondo aureo del genere noto, che pesa solo meno della metà di quello autentico in quanto ha l’anima di metallo vile e l’oro è limitato a un sottilissimo strato superficiale.

Confronto a due   rovesci aureo Cornuficia.jpg

Questo è il commento che accompagna il suberato:

The present coin is arguably the second specimen. It is unquestionably ancient; less certain is its intended use. An unusually high percentage of the denarii of Cornuficius are plated; it is probable that they belong to his official issue, struck in the closing days of his war, when silver supplies were dwindling. A plated aureus struck at the same time is not unexpected, and has an equal claim to being official. Another possibility is that the present coin was created as a presentation piece, and was not intended to circulate as an aureus. Least likely is the possibility that it is simply an ancient counterfeit; the chances of such an excessively rare coin serving as the host for a forger`s dies is quite small.

 

 

A me sembra che I due rovesci abbiano tanto in comune e possano provenire dallo stesso conio, magari con piccoli aggiustamenti. Però posso sbagliarmi e non ci sarebbe nemmeno da meravigliarsi: non sono un ‘superiore’, anzi…

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

Modificato da apollonia

Inviato

Il rovescio dell'aureo di Zagabria ha conio simile, ma non identico a quello "suberato". Basta guardare la posizione del fiocco che scende dalla veste di Giunone Sospita, che in R2 è all'altezza della lettera G e in R3 all'altezza della lettera V. Il conio usato per l'aureo di Zagabria è stato usato per alcuni altri denari, presumibilmente i primi del gruppo con la testa di Africa.

Metto meglio a confronto:

02 - Cornuficia 002 Cr 509_3 Zagreb B-1397 R.jpg Aureo Zagabria = R2

03 - Cornuficia 004 Cr 509_4 BMC 28 = 1855,1118.1 3,74 9 R.jpg  Denario BMC 28 = R2

05 - Cornuficia 003 Cr 509_3 Gemini 10_2013_357 3,86 5 sub R.jpgAV suberato = R3

07 - Cornuficia 008 Cr 509_4 BM 2002,0102.4789 3,72 12 R.jpgDenario BM ex Hersh = R3

Intanto sto ancora aspettando dalla Gemini se è possibile avere una foto più definita del "suberato" e se hanno potuto fare analisi sulla natura delle efflorescenze (ossia sulla reale natura dell'anima interna). Resta la possibilità che abbiano usato il piombo, più pesante del rame, ma anche piuttosto tenero, per rivestirlo con oro e avvicinarsi di più a un vero aureo suberato....

Sarebbe opportuno postare immagini di stateri d'oro suberati di Alessandro, che non ho, anche per vedere se esistono similitudini del trattamento.


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Inviato

Mi consola il fatto che acraf abbia riconosciuto che il rovescio dell'aureo di Zagabria ha conio simile, ma non identico a quello "suberato". Essere simile è ben diverso che avere poco in comune.

Dico la mia per una possibile ipotesi sulla genesi dell’aureo-Gemini, il cui rovescio coincide con quello del denario BM ex Hersh = R3.

5844af52d70fb_07-Cornuficia008Cr509_4BM20020102.478937212R.jpg.4b8829721cf6cd3af7b129832a7335cb.jpg

A titolo di esempio, un denario d’argento (d(Ag) = 10,5 g/cm3) di 4 g peserebbe, se fosse di rame (d(Cu) = 9 g/cm3) e a parità di volume, 3,43 g. Se un tondello di rame di questo peso è rivestito di una sottilissima lamina d’oro e coniato, la moneta può benissimo raggiungere il peso del denario d’argento.

Nessun gioco di prestigio quindi se il peso dell’aureo-Gemini si avvicina a quello di un denario. Non c’è bisogno di un metallo più denso dell’argento come il piombo (d(Pb) =11,3 g/cm3).

Giovenale firma con inglese ok.jpg


Inviato (modificato)

 

@apollonia, Mi consola il fatto che acraf abbia riconosciuto che il rovescio dell'aureo di Zagabria ha conio simile, ma non identico a quello "suberato". Essere simile è ben diverso che avere poco in comune...........

 

io continuo a vederci poco in comune. alcuni dettagli : il collo dell'aquila con diversa inclinazione. la coda vicina alla P .

la A in nero inizia ad una diversa distanza dal piede.    in marrone la gamba è ad una diversa distanza dalla legenda.

in blu il fiocco accennato da acraf con diversa curvatura.  in verde la distanza dietro alla nuca che manca nel suberato.

praticamente è un conio completamente differente !!

aurei++.jpg

Modificato da dux-sab

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2 ore fa, dux-sab dice:

 

@apollonia, Mi consola il fatto che acraf abbia riconosciuto che il rovescio dell'aureo di Zagabria ha conio simile, ma non identico a quello "suberato". Essere simile è ben diverso che avere poco in comune...........

 

io continuo a vederci poco in comune. alcuni dettagli : il collo dell'aquila con diversa inclinazione. la coda vicina alla P .

la A in nero inizia ad una diversa distanza dal piede.    in marrone la gamba è ad una diversa distanza dalla legenda.

in blu il fiocco accennato da acraf con diversa curvatura.  in verde la distanza dietro alla nuca che manca nel suberato.

praticamente è un conio completamente differente !!

aurei++.jpg

Punti di vista…

Un conto è dire, come dice acraf che deve aver visto più conii della Conuficia di tutto il forum messo assieme, che il conio di rovescio è simile ma non identico, e un conto è dire che i conii sono completamente differenti.

Simile vuol dire avere alcune caratteristiche in comune, praticamente quelle non evidenziate sul rovescio che sono preponderanti rispetto a quelle messe in evidenza dai tuoi colori.

Tiene anche presente che l’aggettivo simile ha il superlativo: similissimo o simillimo. Quindi qualche differenza tra due cose simili è scontata.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 


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mi arrendo


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@acraf

Per quanto concerne il peso degli stateri d’oro suberati di Alessandro Magno, ti riassumo i risultati dei miei calcoli teorici su basi chimico-fisiche, matematiche e geometriche.

Assumendo 8,50 g il peso di uno statere a titolo d’oro molto alto, il volume occupato dalla moneta che si ricava dalla densità del metallo è 0,44 cm3.

Un tondello d’oro di forma perfettamente cilindrica con diametro di base 17 mm e altezza di ca 2 mm (che può considerarsi per forma e dimensioni il progenitore dello statere standard), occupa appunto un volume calcolato dalle formule della geometria di questo ordine di grandezza. Un tondello di piombo dello stesso volume pesa ca 5,0 g e uno di rame o bronzo dello stesso volume ca 4,0 g.

Il peso del rivestimento di un tondello di forma perfettamente cilindrica con diametro di base 17 mm e altezza di ca 2 mm, costituito da una sottilissima lamina d’oro di 0,1 mm di spessore, è attorno a 1 g. Ne consegue che un suberato con l’anima di piombo viene a pesare ca 6 g e un suberato con l’anima di rame/bronzo ca 5 g. Un suberato a base di una lega Pb/Cu avrà un peso intermedio a seconda della composizione.

C’è da notare però che i tondelli di metallo povero destinati alla suberatura possono essere di diametro superiore al valore standard, e con diametro di 20 mm possono arrivare a 7,1 g se in piombo o a 5,6 g se in rame o bronzo.

Naturalmente anche lo spessore gioca la sua parte perché incide direttamente sul volume e quindi sul peso del tondello.

Tondelli di rame/bronzo di diametro inferiore a 17 mm o poco spessi destinati alla suberatura possono produrre esemplari sui 5 g di peso o anche inferiore.

In tabella ho raccolto i pesi di alcuni suberati in rete.

Tabella pesi stateri suberati di Alessandro Magno.JPG

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

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Inviato

Il problema è che un conio deve essere solo quello. Più conii con una stessa raffigurazione possono essere simili, talvolta anche molto simili far loro, ma bastano anche piccole differenze per stabilire che sono conii distinti. In genere se l'incisore autore dei conii è lo stesso i vari conii tendono ad essere simili. In alcuni casi limite può capitare che un determinato conio venga "rinfrescato" dall'artista e quindi con minime differenze, ma questo fenomeno riguarda più le grandi monete greche che quelle romane.

Per la serie con testa di Africa dovebbero esistere solo 2 conii del diritto (O1 che è usato solo nei due aurei noti e O2 destinato ai denari in argento) e 6 conii del rovescio (R1 usato in un aureo, R2 usato nell'altro aureo e in alcuni denari, e R3-R6 usati solo nei denari, uno solo, R5, con FICI al posto di VFICI in esergo e con un conio, R6, che però è di stile piuttosto scadente e usato solo in un denario suberato e fa pensare a un falso d'epoca, diverso comunque dall'aureo suberato).

Ringrazio per l'accurato confronto fatto da due-sab che dimostra come siano diversi l'aureo di Zagabria e quello suberato.

Il confronto corretto dovrebbe verificare se il conio dell'aureo suberato, R3, è effettivamente lo stesso usato in almeno due denari di buon argento. Lascio volentieri a dux-sab la verifica di tale identità:

05 - Cornuficia 003 Cr 509_3 Gemini 10_2013_357 3,86 5 sub R.jpg Aureo suberato  = R306 - Cornuficia 007 Cr 509_4 Berlin 18251140 3,72 19mm 8h R.jpg Denario Berlino = R3

07 - Cornuficia 008 Cr 509_4 BM 2002,0102.4789 3,72 12 R.jpgDenario BM ex Hersh = R3

 

Un ulteriore esempio delle somiglianze fra i vari conii, esiste anche il conio R4, che è simile ma distinto dai precedenti, noto esclusivamente in un esemplare dell'Hermitage a S. Pietroburgo (g. 3,46):

08 - CORNUFICIA 008B Cr 509_4 Hermitage ОН-А-ДР-1293 3,46 18mm 9h R.jpgDenario Hermitage = R4

Più facile distinguere il conio R5, che è con FICI e noto in un solo esemplare a Berlino:

09 - Cornuficia 006 Cr 509_4 Berlin 18251133 ex Sandes 3,59 19mm 8h R.jpgDenario Berlino = R5

Invece l'ultimo conio noto è piuttosto complesso, in quanto riguarda un denario che è suberato e quindi con i soliti problemi dell'ufficialità o meno all'interno dell'emissione, noto in un solo esemplare di Vienna, g. 2,71 (un peso tipico dei suberati). Sembra più un falso d'epoca:

10 - CORNUFICIA 008A Cr 509_4 Wien RO 35664 2,71 19,3mm 4h sub R.jpgDenario suberato di Vienna = R6

 


Inviato

Per quanto riguarda gli stateri suberati, il messaggio di Apollonia, che ringrazio per l'interessante tabella e che si era incocciato col mio, mostra che il peso dello statere suberato resta comunque alto rispetto all'aureo suberato di Cornuficia (considerando che lo statere originale in oro ha peso abbastanza vicino all'aureo romano).

A me sarebbe piaciuto riuscire a vedere qualche immagine a colori, se disponibile, di stateri d'oro suberati.


Supporter
Inviato
1 ora fa, dux-sab dice:

mi arrendo

Che i conii sono diversi l’ho capito anch’io.

Di fronte a chi continua a sostenere che due conii diversi non possono essere simili tra loro, mi arrendo anch’io.

Giovenale firma con inglese ok.jpg


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