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Claudio : Arco "De Britannis"


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Inviato (modificato)

Uno dei tanti Archi trionfali che sorgevano in Roma , innalzati per glorificare gli Imperatori e le loro conquiste militari , apparteneva a Claudio , eretto secondo la consueta formula , dal Senato e dal Popolo Romano nell’ anno 50/51 in memoria della conquista della Britannia iniziata nel 43 .

Purtroppo anche questo Arco , come tanti altri , crollo’ per cause naturali o venne in parte distrutto nel corso dei secoli bui del medioevo per ricavarne marmi da avviare alle calcare ; grandi frammenti dell’ Arco vennero ritrovati nel Rinascimento in Via Lata - Flaminia , la moderna Via del Corso che unisce Piazza Venezia a Piazza del Popolo , infatti solo nel 1500 , nel 1562 e nel 1641 a seguito di lavori edilizi all’ angolo tra Via del Corso e Piazza Sciarra vennero ritrovati numerosi pezzi dell’ Arco e il 12 Novembre del 1641 fu trovata la meta’ , oltre a vari frammenti , della grande iscrizione dedicatoria che oggi e’ conservata in Campidoglio nel Palazzo dei Conservatori . Un testimone oculare del tempo , un certo Giacinto Gigli , Priore di Roma , scrisse un mese dopo la scoperta dei ruderi dell’ Arco una accurata relazione del ritrovamento e della grande iscrizione ricomposta , ne riporto , nella scrittura dell’ epoca un breve estratto altrimenti troppo lunga , dei passi piu’ importanti : “…..il 12 di Novembre (1641) si scopri’ nel mezzo della strada (Via del Corso) una gran rovina de’ marmi et scolture et colonne scannellate di Giallo mischio (Giallo antico o Pavonazzetto) che stavano sotto terra per molte canne (una canna romana , misura dell’ epoca , corrispondeva a metri 2,2) et fu fatta una cava per tirarle fuora dalla parte del detto Palazzo (Palazzo del Principe di Carbognano) …….mi calai a basso insieme con i Conservatori et al lume di una candela , nella grotta che si era cavata , viddi et toccai li marmi et le scolture et hebbi un pezzetto di quelle colonne gialle …….ma cominciandosi a rompere il tempo et a venire gran piogge fu riempito il fosso et ricoperto ogni cosa et rimase tutta quella rovina si come stava prima ……il Signor Cardinale Barberino ha una Medaglia di Claudio Imperatore (che sotto si vede in foto) nella quale si vede questo Arco che ha quattro colonne per facciata scannellata et vi sono statue et scolture et in cima un cavallo”

La grande iscrizione dedicatoria dell’ Arco rimase di proprieta’ della Famiglia Barberini per circa tre secoli , finche’ nel 1938 passo’ al Comune di Roma in Campidoglio ed ora si trova nei Musei Capitolini ; la dedica , che sotto si vede in foto , dopo l’ iniziale descrizione delle cariche pubbliche di Claudio cosi’ concludeva : “…….ricevette la sottomissione di undici Re della Britannia dopo averli vinti senza alcuna perdita e perche’ per primo sottomise al Popolo Romano quelle genti barbare di oltre Oceano”   

Qualche nota sulla spedizione in Britannia di Claudio nel 43 : La conquista della Britannia del sud fu in effetti una operazione abbastanza veloce e praticamente senza spargimento di sangue romano , come racconta anche l’ iscrizione dell’ Arco ; le Legioni che parteciparono alla spedizione militare britannica di Claudio furono quattro : la II Augusta , la XIV Gemina , la XX Valeria e la XX Hispana , per un totale di circa 40.000 uomini compresi gli ausiliari ; il comando militare dell’ operazione fu affidato da Claudio , che partecipo’ di persona alla spedizione , ad Aulo Plauzio che pero’ nel corso della campagna subi’ una lieve sconfitta alla foce del Tamigi ; Vespasiano , che allora era Legato della II Legione Augusta prese infine Camulodunum che era la capitale dei Trinobanti , una locale tribu’ di Britanni e la campagna , con la presa dell’ odierno Galles e degli undici Re britanni ebbe momentaneamente fine , la conquista romana si arresto’ con Claudio e Nerone fino a poco sotto le attuali Manchester e Sheffield , tanto che poco dopo venne innalzato al Divo Claudio un Tempio , eretto mentre l’ Imperatore era ancora vivo , almeno questo e’ quanto scrive Seneca in una sua opera .

Svetonio nella Vita di Claudio accenna brevemente a questa campagna militare , mentre quando scrive della Vita di Vespasiano , durante la campagna in Britannia agli ordini di Aulo Plauzio , scende un po’ piu’ nei particolari : Vespasiano venne trenta volte a battaglia con il nemico . Agli ordini prima di Aulo Plauzio e poi dello stesso Claudio , costrinse alla resa due fortissime tribù e più di venti oppida , conquistando l'isola di Vette, vicina alla costa della Britannia »

In pratica alla fine di questa prima campagna militare la conquista romana della Britannia arrivo' circa all' odierno Galles , il confine sotto le attuali Citta' di Manchester e Sheffield .

Prendiamo ora in considerazione l’ aspetto numismatico dell’ Arco , esiste un dubbio circa l’ Arco rappresentato nel Sesterzio , infatti sembrerebbe che questo Arco non sia quello eretto in onore di Claudio per la campagna in Britannia , bensi rappresenti l' Arco eretto da Tiberio in onore del padre di Claudio , Nerone Claudio Druso Germanico , identificato in Druso Maggiore , infatti il primo nome Nero non lascia dubbi , mentre il primo nome di Claudio era Tiberio seguito da Claudio Germanico , inoltre esiste la testimonianza di Tacito che ci informa  della costruzione di questo Arco sotto gli auspici di Tiberio in onore di Germanico per avere recuperato le Insegne perdute da Varo ; questo Arco si trovava di fianco del Tempio di Saturno a cavallo della Via che saliva dal Foro al Campidoglio e che si chiamava Clivo Capitolino ; quindi l’ Arco di Claudio del post non deve essere identificato con quello rappresentato nel Sesterzio , ma l’ Arco di Claudio va riferito a quello coniato nell’ Aureo dove infatti si legge “De Britann” , eretto a somiglianza dell’ altro di Druso Germanico nel Foro Romano .

Purtroppo entrambi gli Archi non esistono piu’ .

Sotto , il Sesterzio con l’ Arco eretto in onore del padre di Claudio , Druso Maggiore e l’ Aureo di Claudio con il suo Arco “De Britann” , l’ iscrizione dell’ Arco di Claudio nel Palazzo dei Conservatori sul Campidoglio , ricostruzione dell’ Arco in Via Lata con un tratto dell’ acquedotto dell’ acqua Vergine .

 

Claudio , Arco trionfale , RIC98.jpg

Claudio , Aureo , Arco , de britann.jpg

 

 

Arco di Claudio , iscrizione.JPG

Arco di Claudio in Via Lata Flaminia.jpg

Modificato da Legio II Italica
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Inviato

Una moneta coloniale emessa a nome di Claudio per celebrare le conquista della Britannia

De Britannis.jpg


Inviato

Salve @Legio II Italica, grazie per aver descritto la storia di questo Arco e del suo ritrovamento! Mi ha anche aiutato molto a fare un po' di chiarezza sulle prime fasi della spedizione romana in Britannia! ^_^

Vorrei solo chiedere se i ruderi dell'Arco ritrovati nel 1641 sono ora andati perduti... :unsure:

Buona giornata!

 


Inviato
38 minuti fa, clairdelune dice:

Salve @Legio II Italica, grazie per aver descritto la storia di questo Arco e del suo ritrovamento! Mi ha anche aiutato molto a fare un po' di chiarezza sulle prime fasi della spedizione romana in Britannia! ^_^

Vorrei solo chiedere se i ruderi dell'Arco ritrovati nel 1641 sono ora andati perduti... :unsure:

Buona giornata!

 

Grazie dell' intervento e buona giornata a te ; per quello che conosco , dell' Arco di Claudio e' sopravvissuta solo la grande dedica in parte ricostruita , situata in origine nell' attico dell' Arco ; come vedi , spesso le antiche monete romane sopperiscono ai danni fatti dal tempo e dagli uomini . Ciao

 

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Inviato

In questo Link e' presente una planimetria del Campo Marzio , vera miniera archeologica di Roma antica , dove compare la posizione esatta in cui si trovava l' Arco di Claudio in relazione ad altri edifici .

https://it.wikipedia.org/wiki/Campo_Marzio

 

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Inviato

Ciao,

intervengo a tentare di completare la discussione già egregiamente condotta finora da /profile/39026-legio-ii-italica/" rel="">@Legio II Italicacon qualche piccolo dato di approfondimento.

Volevo solo segnalare che l'aureo RIC 33 proposto in apertura trova preciso confronto con il denario RIC 34 del tutto identico come iconografia.

Dalle ricerche che ho compiuto sulla monetazione romana collegata più o meno direttamente alla Britannia nel periodo dai Claudii sino ai Severii mi risulta che gli archi erano in realtà due: uno quello descritto appunto sopra eretto a Roma e un secondo, innalzato a Bononia (Boulogne). Di quest'ultimo non rimangono tracce dell'elevato (e anche qui ho trovato una vaga menzione a delle iscrizioni residue); la città sarebbe stata la base di partenza per la campagna britannica di Claudio. La parte di iscrizione cui si fa riferimento per quello di Roma è catalogata nel Corpus Inscriptionum Latinarum come CIL VI.920923 = 31203e la foto proposta è una sua ricostruzione, la parte conservatasi è quella di sinistra.

claudiusarch.jpg

Infine per completezza, la moneta coloniale postata è una AR didracma emessa a Cesarea-Eusebia in un non meglio precisato lasso temporale "43-48 d.C." ed è l'unica emissione nota non uscita da quella di Roma.

Ciao

Illyricum

;)

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