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5 ore fa, Archestrato dice:

Davvero molto interessante, quindi il Silfio di Cirene ed il Selinon  (Apium Nodiflorum verosimilmente) di Selinunte farebbero parte della stessa famiglia di piante, le Apiacee, ma a due generi distinti .. E questo potrebbe spiegare alcune possibili somiglianze tra di esse.

 

Sembra proprio di sì. Alcune interessanti informazioni qui:

http://castelvetranonews.it/notizie/ambiente/parliamo-di/la-storia-del-selinon-la-pianta-che-diede-probabilmente-il-nome-all-antica-citta-di-selinunte/#

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La memoria non m’ingannava sull’analogia botanica tra le foglie di silfio e quelle di sedano.

 

Foglie di silfio Teofrasto.jpg

Chissà se ai tempi anche il silfio poteva esser servito in tavola in pinzimonio.

Giovenale firma con inglese ok.jpg


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Non è che il nostro Archestrato possa confermare, nel caso fosse in rapporto di parentela con Archestrato di Gela, vissuto all’incirca nella seconda metà del IV sec. a. C. e considerato un precursore di Epicuro? Di lui si scrive:

 

Molto diffuse nella cucina greca erano due erbe, il silfio e il cipero, oggi scomparse. Celebre era una “salamoia al silfio” con la quale Archestrato condiva gli amatissimi pesci. Il gastronomo prediligeva una cucina semplice, senza “untumi” e altre “diavolerie”, basata sulle “odorose erbe”. Un’altra salsa famosa nell’antichità prevedeva “olio, cumino, ed erbette spiranti odor soave”. Sempre Archestrato consigliava di cuocere la torpedine in olio, vino ed erbe aromatiche. Mentre, la razza era ottima condita con cacio e silfio. Un’altra erba oggi scomparsa, la cosiddetta “erba pazienza”, era, invece, utilizzata per stuzzicare l’appetito. Invece, la malva e l’asfodelo, come ci ricorda Esiodo, venivano consumate in tempo di carestia. Nelle “Opere e giorni”, decanta “il beneficio della malva e dell’asfodelo” rispetto ad un tenore di vita artificioso, fatto di ingordi doni. Due erbe umili, dunque, emblema di una vita parca, semplice. Per questa ragione erano predilette da Pitagora che le mangiava bollite. Teofrasto, invece, consigliava di mangiare i bulbi di asfodelo triturati e mescolati ai fichi. Mentre, da Dioscoride sappiamo che i greci consumavano i bulbi di asfodelo cotti sotto la cenere. Siamo in presenza di una cucina veramente ancestrale, fatta di elementi primigeni, archetipici. Inoltre, Aristofane, nel “Pluto”, descrive la malva come un sostituto del pane. Plutarco, nei “Moralia”, riferisce che malve ed asfodeli venivano offerti ad Apollo in ricordo del primo nutrimento degli uomini. 

Da http://www.taccuinistorici.it/ita/news/antica/spezie-erbe/print/Spezie-ed-erbe-aromatiche-in-antica-Grecia.html

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Più che giusto, tanto il silfio quanto il selinon dovevano essere piante usate per l'alimentazione (come riportano le fonti antiche), e mentre gli estratti del silfio parrebbero essere stati usati come contraccettivo, per il selinon oggi sappiamo che gli estratti ed olii essenziali sono ottimi antimicotici ed antimicrobici.

Risulta quindi evidente l'immenso valore che per Cirene e Selinos avevano queste Apiacee, che non erano solo erbe aromatiche o piante da insalata, ma veri e propri medicamenti dell'antichità.

 

Su Archestrato suggerisco due link per approfondire:

http://www.senecio.it/sag/archestrato.pdf

 

https://it.m.wikisource.org/wiki/Gastronomia/Notizie_sulla_vita_di_Archestrato

 

PS: scusate l'off topic..

 

 

Modificato da Archestrato

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@Archestrato

No, no, va bene. 

Riassumo dall’enciclopedia della storia antica.

Cirene è descritta come l’antica Kurhnh (in dorico Kurana, in latino Cyrene o Cyrenae), fondata verso il 630 a. C. nei pressi di una fonte di Apollo, detta Kura, da cui secondo gli antichi la città derivò il nome. Il nome della fonte risale al termine libico antico per ‘asfodelo’. Infatti, come Callimaco canta (Inni, ii, 88), il nome della fonte Kurh (Kyra) è lo stesso nome libico della pianta caratteristica della regione cirenea detta asfodelo. Da esso deriva il nome Kyrana, che significa dunque luogo ricco di asfodeli o città degli asfodeli.

Più tardi, e non prima della fine del IV sec. a. C., una ninfa tessala Cirene, cantata da Esiodo come cara ad Apollo, diventò, a causa dell’omonimia, la dea eponima della città e qui fu localizzata dalla speculazione mitografica la sacra unione fra la ninfa e il gran dio fondatore.

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Ciò propone un’ulteriore chiave di lettura della scritta (in lettere maiuscole) KY – PA presente sulle monete accanto al silfio, non solo d’argento ma anche di bronzo come in questo esemplare della Triton V.

Bronzo Cirene Triton V 590577.jpg

KYRENAIKA, Kyrene . Circa 308-277 BC. Æ 18mm (6.66 gm). Diademed head of Zeus-Ammon right, wearing a slight beard / KY-PA, date palm; silphium plant left, crab right. SNG Copenhagen 1259; BMC Cyrenaica pg. 61, 293; Müller 267; Laffaille 627 var. (different symbols). Near EF, glossy brown patina.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 


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@apollonia grazie per l'interessante riassunto storico/mitologico sull'origine del nome di Cirene, la cui fondazione è quindi di nome e di fatto legata alla flora di quella regione dell'odierna Libia dove è situata.

@Matteo91 provo a dire la mia su quello che compare sul tetra del post iniziale, come giustamente segnalavi al post 4. Per me ad ore sette circa si trova un altro seme/frutto/baccello, ruotato di 180 gradi rispetto a quello presente ad ore 12. Poi c'è quel rilievo ad ore nove.. sembrerebbe quasi avere la sagoma di un elmo, con qualcosa che gli spunta  di sopra (?!). Poi magari è solo la mia fantasia ed è una radice con germoglio..!

Ad ore sette un secondo seme:

image.jpeg

 

Il "rilievo" ad ore nove:

image.jpeg

 

 

A proposito.di elementi da identificare su tetradrammi di Cirene arcaici posto un altro esemplare dal medagliere di Parigi :

image.jpeg

image.jpeg

Che sia una giovanissima piantina di silfio  che sbuca dal terreno quella nel campo in basso a destra?

Modificato da Archestrato

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@Archestrato anche io vedo un elmo nella foto della prima moneta. Sopra l'elmo non riesco a capire cosa possa essere: secondo te possono esserci collegamenti tra quanto sopra l'elmo e il simbolo da identificare nell'ultima moneta da te condivisa? Due germogli di silfio, uno che cresce da un elmo e l'altro dal terreno? 

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Riprendo il discorso sulla scritta riferentesi all’etnico avendo notato che negli esemplari del British Museum, in quelli passati nelle aste della CNG e in quelli su wildwinds, essa è regolarmente costituita dalle quattro lettere K Y P A variamente disposte.

Negli esemplari in acsearch la scritta è ancora questa tranne una probabile eccezione qui documentata (NAC 84, lot 755) e le due eccezioni, date per certe, rappresentate dagli esemplari ai post # 39, 40 e 41.

 

NAC 84 lot 755  tetra Cirene KYPE 1681131l.jpg

 

Greek Coins 
Cyrene 
Tetradrachm circa 380, AR 13.20 g. [K] – Y / P – E Silphium plant with four leaves; at base, two dolphins, one swimming downwards and the other upwards. Rev. AP[…]OSIOS Head of Zeus Ammon r.

An apparently unrecorded and extremely interesting variety. A wonderful portrait and an enchanting old cabinet tone, minor traces of double-striking on reverse, otherwise about extremely fine.

Ex Leu sale 53, 1991, 173.Apparently unpublished and unique. Rather interestingly the obverse legend, KYPE…(?) gives the city name in Attic Greek as opposed to the usual Doric KYPA for KYPANAION.

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

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Due splendide raffigurazioni a figura intera di Zeus Ammone.

Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG > Auction 280  
Lot number: 290

Price realized: 4,000 EUR   (Approx. 4,488 USD)   Note: Prices do not include buyer's fees.
 


GRIECHISCHE MÜNZEN 
CYRENAICA 
KYRENE 

AV-Stater, 331/322 v. Chr., Magistrat Damonax; 8,56 g. Quadriga r.//Ammon steht l. mit Zepter und Nike, davor Widder l. Naville 69.
RR Leicht gewellt, attraktives, sehr schönes Exempla

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Classical Numismatic Group > Auction 103  
Lot number: 413
Price realized: 32,500 USD   (Approx. 28,912 EUR)   Note: Prices do not include buyer's fees.

 


KYRENAICA, Kyrene. temp. Ophellas. Ptolemaic governor, first reign, circa 322-313 BC. AV Stater (18.5mm, 8.61 g, 11h). Polianthes, magistrate. Nike, holding kentron in right hand, reins in both, driving slow quadriga half-right; KYPANAION above / Zeus Ammon standing half-left, holding phiale in extended right hand, lotus-tipped scepter in left; thymiaterion to left, ΠOΛIANΘEYΣ to right. Naville 87k (this coin); SNG Copenhagen 1210; BMC –; Boston MFA 1325 = Warren 1346; Jameson 1353 (all from the same dies). EF. Pleasant surfaces. Rare. 


Ex Lawrence A. Adams Collection (Triton XIX, 5 January 2016), lot 2112 (purchased from Classical Numismatic Group, December 1992); Leu 42 (12 May 1987), lot 389; Leu 28 (5 May 1981), lot 227; Ars Classica XVII (3 October 1934), lot 653; Hermann Vogel Collection (A. Hess 194, 25 March 1929), lot 483; Duplicates from the Berlin Königliches Münzkabinett (A. Hess, 7 October 1907), lot 654; Dr. Friedrich Imhoof-Blumer Collection.


Estimate: 15000 USD

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Alle proprietà del silfio, secondo la nota degli autori del catalogo dell'asta Nomos AG 13 al tetradramma di Cirene al lotto 252, sarebbero da aggiungere quella di avere effetti antidolorifici e di essere un rimedio per l'epilessia, oltre che un modo di "controllare le nascite":

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2985&category=61717&lot=2491019

 

Dall'asta 103 di Classical Numismatic Group, sopracitata da King John, posto il lotto 414, dove possiamo vedere come anche alla fine della vita di Alessandro Magno, sotto il governatorato dell'Egitto di Tolomeo I, la pianta del silfio era usata come simbolo della città, accompagnato in questo caso, alla destra della base della pianta, al rovescio, da quello che dovrebbe essere un roditore delle zone desertiche (topo delle piramidi):

image.jpeg

http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=318081

 

Modificato da Archestrato

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A proposito del minuscolo roditore egizio...

 

AN00648381_001_l.jpg

Dramma di Alessandro Magno (4,1 g, 6h) coniata a Lampsaco nel 310-301 a. C. circa con il gerboa (topo del deserto) come marchio di zecca che balza a d. nel campo a s. del rovescio. Price 1435.

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23 ore fa, Matteo91 dice:

@Archestrato anche io vedo un elmo nella foto della prima moneta. Sopra l'elmo non riesco a capire cosa possa essere: secondo te possono esserci collegamenti tra quanto sopra l'elmo e il simbolo da identificare nell'ultima moneta da te condivisa? Due germogli di silfio, uno che cresce da un elmo e l'altro dal terreno? 

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Immagine.jpg

Non saprei davvero ipotizzare cosa potrebbe essere che spunta da sopra l'eventuale elmo, viene da chiedersi se esistano elmi o loro rappresentazioni con simili "pennacchi".

 Invece per quello che potrebbe essere una nuova pianta che germoglia dal suolo mi pare di notare due piccoli globetti/rigonfiamenti al termine delle due ramificazioni (due nuove infiorescenze ?), sempre che non si tratti di fratture di conio!


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Potrebbe essere un seme particolarmente sviluppato. Uno di dimensioni normali lo vedi qui (CGB.fr, Monnaies 59, lot 138).

Dramma Cirene lepre 1629587.m.jpg

KYRENAICA - KYRENE Drachme c. 500 AC. Cyrène, Cyrénaïque R3 silver (12mm, 3,88g, 3h)
Obverse : Anépigraphe Graine de silphium dans sa gousse ouverte
Reverse : Anépigraphe Lièvre en position d’arrêt surmonté de deux graines de silphium au-dessus, une de chaque côté.

Ref : Müller- B. traité-
Pedigree : Cet exemplaire a été acquis à Bruxelles en 2007 et provient de la collection du docteur Thierry de Craeker
Grade : VF

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

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Altre raffigurazioni del seme del Silfio.

KYRENAICA, Kyrene. Circa 500-480 BC. Hemidrachm (Silver, 9mm, 2.12 g). Silphium fruit (seed pod?). Rev. Winged female figure standing facing within incuse square. BMC 24 = pl. IV, 18 and cf. BMC pl. IV, 6-8 ( drachms with this reverse type ). Extremely rare. Uncleaned as found, with deposits of horn silver and with a reverse struck from a very worn die, otherwise , very fine/very good.
From the Battos Collection. 

2666117.jpg

Kyrenaica 
Kyrene, c. 500-480 BC. Drachm (Silver, 12mm, 4.08 g). Silphium fruit (seed pod?) with point downwards; die fault (?) runs diagonally to left. Rev. Incuse square with irregular interior (a bird?). Cf. BMC 5b = Traité II, 1, 1989, or possibly BMC 21b = Traité 2021 but probably an unpublished variant . A curious crude coin, uncleaned as found. Nearly very fine. From the Battos Collection. The earliest coinage from Kyrene is particularly crudely produced, with designs that are carefully but roughly made. This meant that earlier cataloguers placed their issue around the middle of the 6th century, rather than at least 50 years later, now believed to be correct. Not only does this piece have a very rudimentary obverse, but it cannot be determined whether its reverse was meant to have a type or not.

2177195.jpg

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qui il seme è ancora più leggibile (notare i due globetti)

GREEK COINS 
Kyrenaica 
Kyrene, c. 500-480 BC. Hemidrachm (Silver, 8mm, 1.72 g 9). Silphium fruit (seed pod?) with point downwards. Rev. Silphium fruit (seed pod?) with point downwards; all within incuse square. BMC 22. Very rare. An attractive, clear coin. Good very fine. From the Battos Collection.

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37 minuti fa, King John dice:

qui il seme è ancora più leggibile (notare i due globetti)

GREEK COINS 
Kyrenaica 
Kyrene, c. 500-480 BC. Hemidrachm (Silver, 8mm, 1.72 g 9). Silphium fruit (seed pod?) with point downwards. Rev. Silphium fruit (seed pod?) with point downwards; all within incuse square. BMC 22. Very rare. An attractive, clear coin. Good very fine. From the Battos Collection.

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Veramente qui e nei due precedenti c'è il baccello del seme (seed pod?), e con tanto di punto interrogativo perchè non si è proprio sicuri dell'identificazione.

Giovenale firma con inglese ok.jpg


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30 minuti fa, apollonia dice:

Veramente qui e nei due precedenti c'è il baccello del seme (seed pod?), e con tanto di punto interrogativo perchè non si è proprio sicuri dell'identificazione.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

Sì, infatti, penso che sia una rappresentazione stilizzata del baccello del seme: sulla moneta i due puntini forse rappresentano le estremità di quegli elementi vegetali allungati detti "ali ".

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Di questa dramma (3,16g.) abbiamo solo la foto del dritto, con il bacello del silgio. Peccato, perchè il rovescio sembrerebbe interessante stando a quanto riporta la descrizione (Lion's mask, facing, in square incuse.): http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1273633&partId=1&searchText=coin;+cyrene&images=on&page=1

(obverse)/Silphium.
(reverse)/Lion's mask, facing, in square incuse.
525-480 a.C.

Immagine.jpg

 

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Una considerazione: dalle immagini condivise in questa discussione ci si rende conto che la produzione di Cirene, nel periodo arcaico, è davvero varia. Non mi sarei aspettato così tante tipologie.

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2 ore fa, Matteo91 dice:

Una considerazione: dalle immagini condivise in questa discussione ci si rende conto che la produzione di Cirene, nel periodo arcaico, è davvero varia. Non mi sarei aspettato così tante tipologie.

Ma anche nel periodo classico: guarda qui che magnifica rappresentazione di Apollo citaredo (moneta venduta a 52.000 CHF nel 2014)

GREEK COINS 
Kyrenaica 
Kyrene, c. 322-313 BC. Stater (Gold, 18mm, 8.60 g 1), Pheidon. ΦEIΔΩN[OΣ] Male (?) charioteer, wearing long robes and holding a sceptre in his right hand, driving a team of four horses (the horse on the far right is mostly off the flan). Rev. KΥΡANAION Apollo Kitharoidos standing facing, wearing long chiton and laurel wreath, holding kithara in his left hand and pletrum in his right; to left, at his feet, silphium plant; above left, laurel plant. BMC -. Naville -. Apparently unique and unpublished! , an extraodinary and exceptional coin. Some minor marks and an edge bang, otherwise , about extremely fine. From the Battos Collection. This coin is decidedly unexpected! The gold coinage of Kyrene has been very carefully studied, both by E.S.G. Robinson in the BMC and by L. Naville in his well known publication of 1951, and the idea that a completely unknown Kyrenaian stater should appear from an old collection is astounding. Not only that, the appearance of Apollo Kitharoidos as its reverse is a further novum since this aspect of the god was also previously unknown on the coinage of Kyrene. The type is very close to the well-known Apollo Barberini in the Glyptothek, which is thought to reflect the cult statue of Apollo from the Temple of Apollo Palatinus in Rome (though this statue was surely based on an earlier Greek prototype).

2177198.jpg

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e questo ritratto frontale di Zeus Ammone che fai? lo butti? 

Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG, Auction 243 del 21/11/2013, lot 4663, Hammer 85.000 euro.

 

GRIECHISCHE MÜNZEN
CYRENAICA
BARKE. AR-Tetradrachme, 435/308 v. Chr., Magistrat Akesis; 13,09 g. Silphium//Kopf des Zeus Ammon v. v. BMC 32.
Von größter Seltenheit. Herrliche Patina, sehr schön Die griechische Kolonie Barke wird mit dem heutigen el Merdj, einer Stadt im nordöstlichen Libyen identifiziert.
Der Silphiumhandel machte die Cyrenaica reich - in Rom wurde Silphium mit Silber aufgewogen. Die Pflanze galt lange als ausgestorben, sie soll jedoch in Libyen wiederentdeckt worden sein. Siphium wurde sowohl als Gewürz als auch als Heilmittel verwendet. Über die Verwendung als Gewürz berichtet uns der Meisterkoch Apicius in seinem Werk "De re coquinaria". Das gegenüber dem kyrenäischen minderwertigere parthische Silphium (Ferula asafoetida) wird heute noch in der indischen Küche eingesetzt (unter der Bezeichnung "Hing", besonders bei Gerichten mit Hülsenfrüchten) - es hat einen intensiven, knoblauchartigen Geschmack. Der hohe Preis des Silphiums erklärt sich aber wohl hauptsächlich durch seine Verwendung als Verhütungsmittel (siehe Riddle, Coins and Contraceptives: The Plant that made Kyrene Famous, in: The Celator Vol. 17, 12 (2003), S. 34 f.). Eine pikante Anspielung darauf findet sich bei Catull (Carmina 7):
"Sagen soll ich, wie viele deiner Küsse,
Liebste Lesbia, mir genug sind und zuviel sind? -
So viel Körner Sandes die Libysche Wüste
In dem Silphiumtragenden Cyrene
Zwischen Ammons Orakel und des alten
Battus hochgeheiligtem Grabmal aufweist, (...)"

 

1768434.jpg

Modificato da King John
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