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Inviato

Chiedo cortesemente aiuto agli esperti di Aquileia. Secondo la vostra opinione questo potrebbe essere un falso antico? Ogni lettera sembra essere fatta con un punzone diverso (clamorose la A e la C). la R e le P sono aperte in alto e poi in legenda c'è PA Ch'A invece di PA Th'a, che paleograficamente parlando è un errore perchè la h con l'apostrofo dovrebbe rappresentare l'abbreviazione PAT(riarc)hA. 

Grazie mille a chi vorrà cimentarsi

 

2268127l.jpg


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Inviato

la moneta in questione non è un grosso: ma un denaro (potresti fornire i dati ponderali?) identificato dal Bernardi al n° 43

lamoneta.jpg

la presenza di diversi punzoni per le lettere è normale sulla monetazione aquileiese (per rimanere alle lettere da te citate la "A" nei denari di marqualdo compare con tre stili differenti).

Sul fatto che sia un falso propenderei per la sua originalità anche se i dati quali peso e diametro potrebbero essere d'aiuto

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Inviato

dimenticavo la C: ;):P si tratta di una variante (a quanto pare non censita nel CNI, Giulio evita di descrivere le varianti nel suo libro) potrebbe essere che lo zecchiere avesse lavorato prima sui mezzi denari?

lamoneta1.JPG

003.jpg

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Inviato

anche il peso fa pensare ad una moneta originale. Asta Ranieri?

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Inviato

yes. Mi dà da pensare perchè l'incisione è tutta "sporca". Ci sono un sacco di imperfezioni. Anche la E è fatta con un punzone rotto in alto. 


Inviato

noto che con piacere Andrea è tornato combattivo! grande!

 

 


Inviato

Chi segue la zecca aquileiese ha sicuramente notato che da un po' di tempo i denari di Bertrando con S. Ermacora (imberbe e barbuto) appaiono spesso, in vendita sulla baia e in molte aste. Evidentemente qualcuno ne trovate un bel po' in un cassetto del nonno (o forse ne era pieno un comodino).

Speriamo di vedere anche qualche interessante variante.

Questa è una moneta che presenta effettivamente qualche stranezza. Indiscutibile è l'errore di conio con la C al posto della T. L'apertura in alto di alcune lettere non  sarebbe di per se cosa strana, ma strano è il fatto che in questa moneta le lettere non correttamente incise sono diverse e che tutta l'incisione appaia imprecisa. La figura stessa del santo è strana, ... e si è dato un inusuale rilievo alla base del trono.

Detto ciò la moneta ha buon peso e dalla foto sembra della lega usuale. Ciò escluderebbe il falso d'epoca.

Credo quindi sia una moneta uscita uscita da un conio non ben eseguito.

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Inviato

La mia idea è che non si tratti del falso trucido abbozzato da un falsario improvvisato, ma uno dei pezzi usciti dalle zecche signorili dell'Emilia Romagna poco dopo la metà del Trecento (quindi appena dopo la fine del patriarcato di Bertrando). Le fonti storiche parlano di quantità enormi prodotte, ma non sono mai riuscito ad individuare un pezzo. Non erano pezzi in rame con una sottile patina in argento, perchè si parla di consistenti esportazioni di argento da Venezia per alimentare questa attività. Questo significa che i falsi avevano meno argento delle monete legali, ma non così poco da essere troppo facilmente individuabili. Nella zecca patriarcale probabilmente c'era un controllo qualitativo sull'incisione dei conii, mentre in una zecca dedita alla contraffazione (anche se ufficiale) bastava che i pezzi fossero verosimili, non perfetti. Comunque sono solo riflessioni.

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Inviato
36 minuti fa, mfalier dice:

uno dei pezzi usciti dalle zecche signorili dell'Emilia Romagna poco dopo la metà del Trecento (quindi appena dopo la fine del patriarcato di Bertrando). Le fonti storiche parlano di quantità enormi prodotte.....

interessante possiamo saperne un poco di più? Sempre per cortesia ;)

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Grazie :hi:

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Inviato
21 minuti fa, mfalier dice:

Non si legge ma si può scaricare. Mah?

Se lo hai appena pubblicato è normale. Il sito ci mette un pò per renderlo visibile (non so esattamente che passaggi debba fare) :pardon:

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Inviato

Questa è una moneta attualmente in vendita. Non presenta l'errore di conio C/T, ma ha le lettere aperte in alto.

lettere aperte in alto.jpg


Inviato

approfitto di questa discussione interessantissima per chiedervi gentilmente la catalogazione del mio unico Bertrando.

002.JPG

003.JPG


Inviato

E' il denaro con San Ermacora imberbe Bern. 43.

Possiamo notare il braccio sinistro della croce, che ci testimonia il fatto che questa era stata impressa nel conio prima della leggenda, visto che la A si "scava" il suo posto.

Ancora possiamo notare una strana, approssimativa aureola, con pochi punti.

Bello il guanto sinistro (i denari di Bertrando sono tra i pochi  in cui si nota che il patriarca aveva i guanti) del quale si vede il bordo.

3 ore fa, mfalier dice:

Grazie. Non lo avevo letto. Interessante.

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Inviato (modificato)

Grazie a te. Il denaro che mi segnali sembra venire dallo stesso comodino... Ci sono grandi somiglianze nei punzoni usati per le lettere. ma questa sciatteria è così comune nelle aquileiesi?

Modificato da mfalier

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