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Risposte migliori

Inviato
14 ore fa, pinga78 dice:

Visto che siamo in vena di presentazioni ecco Domiziano 37 mm e 34.04 g di peso

 

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Padovanino?

 


Inviato

No credo di no arriva da asta importante non fb :-) cosa ti fa pensare ciò :-)


Inviato
1 ora fa, pinga78 dice:

No credo di no arriva da asta importante non fb :-) cosa ti fa pensare ciò :-)

Un po' tutta la morfologia

 


Inviato

Per gli amanti dei grossi calibri ci sarebbe questo Claudio attualmente in vendita di ben 40mm (una scodella...) per piu' di 30 grammi.

Il ritratto pero' è parecchio "inusuale" e non so neanche se classificabile come coniazione barbarica...quindi moneta da ben ponderare credo:

http://romanumismatics.com/auction/lot/463

 

2566726l.jpg


Inviato
12 minuti fa, cliff dice:

Per gli amanti dei grossi calibri ci sarebbe questo Claudio attualmente in vendita di ben 40mm (una scodella...) per piu' di 30 grammi.

Il ritratto pero' è parecchio "inusuale" e non so neanche se classificabile come coniazione barbarica...quindi moneta da ben ponderare credo:

http://romanumismatics.com/auction/lot/463

 

2566726l.jpg

Ciao , il profilo del volto di Claudio e' reale , quello che stona e' solo l' occhio , di proporzione troppo grande rispetto al volto . 


Inviato
7 ore fa, malacochersus dice:

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MARCO AURELIO   PESO 36,50

questo lo conosco

 

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Se chi di noi ad averlo più grosso ce l'ha già fatto vedere,

non resta che notarne altri, come questo doppio sesterzio di Traiano Decio, nella prossima di Busso, ben 41,73 grammi. tradecds.jpg

Avevo sempre saputo che i doppi sesterzi fossero anche più grandi dei loro predecessori, però più leggeri...Evidentemente non è così.

C'è poi una cosa che non capisco e vi chiedo, se volete, di darmi la vostra opinione: I sesterzi erano un po' l'unità di misura monetale di Roma, simbolo della sua potenza, anche certamente in virtù della stazza, un veicolo di conoscenza, di propaganda...si è detto addirittura il giornale, la tv dell'epoca, nel fare circolare per tutto l'impero date, concetti, notizie, e in primis il volto di augusti e cesari. Né più né meno del denario d'altra parte, a parte le dimensioni.

Se è così, come si concilia la praticità del suo utilizzo con il suo considerevole peso? Spostarsi e viaggiare con l'equivalente di 'appena' 1000 Euro in sesterzi significava portasi dietro quasi 15 chili di peso (al tempo di Traiano http://monete-storiche.blogspot.it/2011/11/curiosita-quanto-vale-un-sesterzio.html ). Mediamente un cittadino portava (pare) con sé 30 di queste monete, un borsellino di quasi 1 chilo (sempre dal sito sopra citato/sarà vero?).

Grandi dimensioni e peso. Con queste limitazioni, come vi spiegate il successo e la grande diffusione del sesterzio, almeno nell'alto e medio impero?

 

Modificato da vickydog

Inviato

Appagava sia visivamente,  come l oro, che in termini propagandistici.

Pensa a traiano, e alle vittorie in dacia e a quante monete hanno celebrato l evento...

Ricorda inoltre che avevano argenti ed aurei... 

 

Skuby 


Inviato
26 minuti fa, vickydog dice:

Se chi di noi ad averlo più grosso ce l'ha già fatto vedere,

non resta che notarne altri, come questo doppio sesterzio di Traiano Decio, nella prossima di Busso, ben 41,73 grammi. tradecds.jpg

Avevo sempre saputo che i doppi sesterzi fossero anche più grandi dei loro predecessori, però più leggeri...Evidentemente non è così.

C'è poi una cosa che non capisco e vi chiedo, se volete, di darmi la vostra opinione: I sesterzi erano un po' l'unità di misura monetale di Roma, simbolo della sua potenza, anche certamente in virtù della stazza, un veicolo di conoscenza, di propaganda...si è detto addirittura il giornale, la tv dell'epoca, nel fare circolare per tutto l'impero immagini, concetti, notizie, date e in primis il volto di augusti e cesari. Ma né più né meno del denario, d'altra parte...  

Se è così, come si coniuga la praticità del suo utilizzo con il suo considerevole peso? Spostarsi e viaggiare con l'equivalente di 'appena' 1000 Euro in sesterzi significava portasi dietro quasi 15 chili di peso (al tempo di Traiano http://monete-storiche.blogspot.it/2011/11/curiosita-quanto-vale-un-sesterzio.html ). Mediamente un cittadino portava con sé 30 di queste monete, un borsellino di quasi 1 chilo (sempre dal sito sopra citato).

Con queste limitazioni, come vi spiegate il successo e la grande diffusione del sesterzio, almeno nell'alto e medio impero?

 

Ciao , poni un bel quesito . Non ricordo dove lessi un articolo inerente al tuo quesito ma il concetto era che le monete in bronzo erano usate principalmente dal popolo per le transazioni di vita quotidiana che non richiedevano l' utilizzo di monete in metalli pregiati , quindi portare con se alcuni sesterzi , piu' dupondi e piu' assi , coprivano abbondantemente queste spese giornaliere e il peso totale era certamente sopportabile ; al contrario il denario d' argento era la moneta piu' usata per tutti gli altri motivi di spese piu' impegnative , compresi quelli dei pagamenti alle Legioni . Il Sesterzio rimaneva comunque la moneta principe di riferimento , tanto che quando si parlava di eredita' e di testamenti , si faceva quasi sempre riferimento ai Sesterzi come moneta di riferimento del capitale , quasi mai si faceva riferimento ai denari o peggio agli aurei .   


Inviato

Ciao, il sesterzio (in oricalco) lo idea Augusto come moneta di cambio tra il sistema basato sull' argento e quello eneo. E giornalmente il popolo utilizzava questo ultimo. Un noto numismatico mi disse che a suo parere in realtà era diffuso ma non diffusissimo nel Primo Impero infatti non è che si abbia una evidenza numismatica di sesterzi augustei cosí importante numericamente rispetto al periodo di regno di Augusto. Solo in seguito ebbe grossa diffusione (forse anche per la svalutazione -?- e conseguente diminuzione di valore dei nominali enei minori). Non so dove abbiano tratto i dati la fonte che citi. Io ritengo (forse sbagliando) che ció che recava seco un romano dipendeva dalla necessità (volume di spesa previsto) e dal censo (ovvero possibilitá di guadagnare). Affermerei che un romano medio avrebbe portato con sè denari e un mix di monete enee.
Per fare un esempio il patrimonio era valutato in sesterzi ma a fronte dell'acquisto di una proprietá (terra, abitazione...) non avrebbe portato con sè carriolate di sesterzi bensí denari o aurei se avesse avuto la possibilità di procurarseli.
Viceversa la paga di un legionario era calcolata in denari ma alcuni studiosi ritengono che in realtà venisse pagata anche in corrispondente moneta enea (ameno in parte). Immagina che difficoltà avrebbe avuto a pagare piccole spese solo con denari nel borsello in contesti a bassa circolazione di flusso monetale (es. regioni periferiche).

Ciao
Illyricum
[emoji6]


Inviato
26 minuti fa, Illyricum65 dice:

Ciao, il sesterzio (in oricalco) lo idea Augusto come moneta di cambio tra il sistema basato sull' argento e quello eneo. E giornalmente il popolo utilizzava questo ultimo. Un noto numismatico mi disse che a suo parere in realtà era diffuso ma non diffusissimo nel Primo Impero infatti non è che si abbia una evidenza numismatica di sesterzi augustei cosí importante numericamente rispetto al periodo di regno di Augusto. Solo in seguito ebbe grossa diffusione (forse anche per la svalutazione -?- e conseguente diminuzione di valore dei nominali enei minori). Non so dove abbiano tratto i dati la fonte che citi. Io ritengo (forse sbagliando) che ció che recava seco un romano dipendeva dalla necessità (volume di spesa previsto) e dal censo (ovvero possibilitá di guadagnare). Affermerei che un romano medio avrebbe portato con sè denari e un mix di monete enee.
Per fare un esempio il patrimonio era valutato in sesterzi ma a fronte dell'acquisto di una proprietá (terra, abitazione...) non avrebbe portato con sè carriolate di sesterzi bensí denari o aurei se avesse avuto la possibilità di procurarseli.
Viceversa la paga di un legionario era calcolata in denari ma alcuni studiosi ritengono che in realtà venisse pagata anche in corrispondente moneta enea (ameno in parte). Immagina che difficoltà avrebbe avuto a pagare piccole spese solo con denari nel borsello in contesti a bassa circolazione di flusso monetale (es. regioni periferiche).

Ciao
Illyricum
emoji6.png

Ciao Illyricum , concordo con la prima parte della tua risposta . Circa la fonte che citavo , a proposito delle piccole spese quotidiane di un popolano romano tipo : pane , vino , olio , frutta , ecc. , e' tratta da un classico , pero' non ricordando l' autore latino che la cita , e' quasi impossibile andarla a riesumare ; naturalmente come giustamente annoti , per spese piu' impegnative come poteva essere ad esempio un vestiario o altro , la monetazione al seguito era piu' varia facendo uso anche di denari . Per quanto riguarda i Sesterzi come unita' di misura dei testamenti o delle eredita' , e' lapalissiano che questa moneta era solo un riferimento monetario simbolico , poi tutto si traduceva materialmente in una varieta' di cose : monete varie , ma anche beni mobili ed immobili . Sulla paga dei legionari mi sembra che il denario , almeno per i primi due secoli e mezzo , circa , dell' Impero era la sola moneta con la quale venivano retribuiti ; la moneta enea o ricoperta d' argento , come paga dei legionari , entro' in uso dopo quei secoli approssimativi , questo fatto , oltre al pagamento anche in natura al tempo di Diocleziano , provoco' molto malumore presso le truppe . Il legionario , specialmente come dici , quello periferico , non aveva molte occasioni di spendere la sua paga , tanto e' che il suo "Stipendium" era conservato in un luogo protetto all' interno del campo legionario , credo si chiamasse il "Quaestorium" , per evitare furti o perdite nel campo o in battaglia . Per maggiori informazioni sulla paga ai legionari : http://www.academia.edu/25584971/LO_STIPENDIO_DEI_SOLDATI_ROMANI_NELLIMPERO_ROMANO

Un saluto

 


Inviato
Ciao Illyricum , concordo con la prima parte della tua risposta . Circa la fonte che citavo , a proposito delle piccole spese quotidiane di un popolano romano tipo : pane , vino , olio , frutta , ecc. , e' tratta da un classico , pero' non ricordando l' autore latino che la cita , e' quasi impossibile andarla a riesumare ; naturalmente come giustamente annoti , per spese piu' impegnative come poteva essere ad esempio un vestiario o altro , la monetazione al seguito era piu' varia facendo uso anche di denari . Per quanto riguarda i Sesterzi come unita' di misura dei testamenti o delle eredita' , e' lapalissiano che questa moneta era solo un riferimento monetario simbolico , poi tutto si traduceva materialmente in una varieta' di cose : monete varie , ma anche beni mobili ed immobili . Sulla paga dei legionari mi sembra che il denario , almeno per i primi due secoli e mezzo , circa , dell' Impero era la sola moneta con la quale venivano retribuiti ; la moneta enea o ricoperta d' argento , come paga dei legionari , entro' in uso dopo quei secoli approssimativi , questo fatto , oltre al pagamento anche in natura al tempo di Diocleziano , provoco' molto malumore presso le truppe . Il legionario , specialmente come dici , quello periferico , non aveva molte occasioni di spendere la sua paga , tanto e' che il suo "Stipendium" era conservato in un luogo protetto all' interno del campo legionario , credo si chiamasse il "Quaestorium" , per evitare furti o perdite nel campo o in battaglia . Per maggiori informazioni sulla paga ai legionari : http://www.academia.edu/25584971/LO_STIPENDIO_DEI_SOLDATI_ROMANI_NELLIMPERO_ROMANO

Un saluto

 


Condivido in massima parte quello che scrivi. Peró devo dire, riguardo alle paghe, che alcuni studiosi (fra i quali Van Heesh) affermano che non è certo che tutta la paga venisse corrisposta in denari. Ravvisano ció nella presenza ad esempio degli assi monetieri contromarcati (sulla falsariga delle monete battute da zecche militari dai capiparte tardorepubblicani che guidavano l'esercito nelle soedizioni militari) e nella assoluta scarsitá di denari claudiani sul suolo britannico contro una massiccia presenza di monete enee (assi).
Detto giusto per discorrerne, sia ben chiaro.
Ciao
Illyricum
[emoji4]

Inviato (modificato)

Ciao a tutti!

A me è piaciuto questo:

https://monetaoro.unicatt.it/allegati/i-prezzi-a-pompei.pdf  / © Claudia Perassi

"la spesa affrontata quotidianamente per nove giorni da una famiglia, composta probabilmente da tre persone, per l’acquisto di prodotti alimentari quali pane, olio, vino, formaggio ... Vengono spesi in media circa 6 sesterzi al giorno, con una uscita annuale che può pertanto essere calcolata in circa 2.160 sesterzi, ossia 21,6 aurei"

Da pagina 6 in poi si parla anche dei guadagni di un soldato.

Servus,

Njk

 

i-prezzi-a-pompei.pdf

Modificato da littleEvil
Non so se il link funziona, posto direttamente il PDF (che è anche meglio per il "nostro" archivio..)
Awards

Inviato (modificato)

Illy, introduci un elemento molto interessante a mio avviso, e cioè che si proveniva dall'utilizzo del bronzo sotto forma di lingotti aes rude, signatum dal peso enorme fino al grave, dal peso di una libbra romana (327 grami). Il sesterzio fu quindi una sua evoluzione. I Romani vi erano in fondo molto legati per tradizione ma pure perché vi era anche il valore intrinseco, a differenza dell'asse dal valore perlopiù fiduciario. Anche se divenne rapidamente la moneta di base dell’economia romana il denario... 

Modificato da vickydog

  • 1 mese dopo...
Inviato

Ecco l'ultimo mattoncino che ho preso e in arrivo in questi giorni,non ha una gran conservazione ma diciamocelo,un peso grosso e' come na quinta di seno....non si rifiuta? Per la precisione dovrebbe pesare 32,65gr

Screenshot_2016-12-12-10-20-09.png

Screenshot_2016-12-12-10-19-48.png

Screenshot_2016-12-12-10-19-53.png


Inviato

Complimenti Fabietto! Quando ti arriva questo "maggiorato" facci sapere che spessore massimo ha ;)

Ciao

  • Mi piace 1

Inviato

Oggi e' arrivato il mattoncino,lo spessore massimo sono 5 millimetri e mezzo,un bel tombino? 

http://20161219_151816_zps9gyqulzv.jpg

  • Mi piace 1

  • 1 mese dopo...
Inviato (modificato)

Salve ragazzi,una domanda che vorrei fare,ed e',come mai i sesterzi fuori peso la maggior parte sono tra il periodo Marco aurelio-Commodo? l errore mi suona strano,guardando i denari/aurei possono sbagliare di poco,ma qui come anche l'ultimo sesterzio di lucio vero che sto aspettando pesa 35,20 gr x 35,6 mm un bel po' fuori peso comune.

$_1.JPG

Modificato da fabietto83

Inviato

Una bellezza, Fabietto!

Forse per una grande disponibilità di rame... Non posso fare a meno di notare come il rame (nativo) fosse diffuso proprio in quelle zone ri-sottomesse tramite campagne condotte da Anonino Pio (Dacicus), Lucio Vero (Armeniacus) e MarcAurelio (Parthicus)...

Diffusion_cuivre.png

 


Inviato

Intendi che in teoria vista la maggiore disponibilita' di materiale forse ci fu un minor controllo sul peso dei  tondelli che uscivano?


Inviato

Forse si è potuto abbondare. In fondo i sesterzi erano intesi come manifesti propagandistici atti a impressionare. Un messaggio scenico oltreché una valuta. E se perfino noi oggi ne rimarchiamo dimensioni e magnifica fattura (lo splendore dell'oricalco si è perso) , lo stesso fu allora.

  • Mi piace 1

Inviato

Ciao roberto,grazie per il tuo mattoncino condiviso,e fin ora siamo a 4 Marco aurelio se non sbaglio in questo thread.


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