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Inviato

XPS VINCIT XPS REGNAT XPS IMPERAT

Cristo vince, Cristo regna, Cristo impera

Siamo a Milano con Francesco I , Re di Francia e Duca di Milano ( 1515 - 1547 ), anche questa volta siamo nell'eccellenza monetaria con questo scudo d'oro del sole, moneta anche internazionale che al diritto ricorda tutto della Francia, stemma, leggenda ma al rovescio invece si compensa con la cristianità, la croce, e queste invocazioni verso Cristo da cui dipende poi tutto...., certamente moneta veramente " poco milanese "....ma la leggenda è indubbiamente molto chiara e diretta....

( NAC 68 )

 

 

Francesco I nac 68.jpg

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Inviato

Eccomi qua, con uno dei talleri tedeschi del XVII secolo secondo me tra i più belli e significativi. 

Il motto IEHOVA VOLENTE HUMILIS LEVABOR ("Se Dio lo vorrà, sarò consolato, innalzato sopra ogni miseria") contorna un paesaggio rurale con un villaggio sotto la tempesta e, in primo piano, un salice colpito e piegato dal fulmine. Sulla destra in alto, in un sole raggiante compare il nome di Dio "JHWH" (retrogrado), ovvero il Tetragramma. Si noti come nella scritta sul giro, il grassetto su alcune lettere indichi il loro essere più grandi delle altre: insieme formano la sigla "VV. H. L.", ovvero "Wilhelmus Hassiae Landgravius".

Si tratta di una delle più celebri e significative monete coniate negli stati tedeschi nel corso della guerra dei Trent'anni: la sua emissione, con diverse varianti, iniziò con il 1627. L'albero raffigurato è stato nel tempo presentato come un salice (pianta rustica che si adatta all'ambiente dalle spiccata proprietà medicinali), come in realtà è, ma talvolta come una palma (albero particolarmente resistente e simbolo di sicurezza); nell'immagine, la tempesta infuria sul paese e sull'albero, piegato dal vento forte e colpito da un fulmine. In questo clima avverso, brilla comunque in alto il nome di Dio (Tetragramma) all'interno di un sole raggiante. Sul giro la scritta IEHOVA (ci sono varianti antecedenti con DEO o UNO), VOLENTE HUMILIS LEVABOR, indica la volontà e la fiducia del principe di superare tutte le più gravi difficoltà, potendo contare sul sostegno di Dio. In effetti in quegli anni il Langraviato ebbe a soffrire parecchio: il langravio Guglielmo V (Kassel 1602- Kassel 1637, l'anno della nostra moneta), divenne celebre per essere riuscito a ristabilire l'economia del proprio stato, che reggeva dal 1632, provato dalla guerra dei Trent'anni, nella quale era alleato del re Gustavo Adolfo di Svezia e per la riforma monetaria che introdusse. Ma alla firma della pace di Praga(30 maggio 1635), Guglielmo V strinse un patto d'alleanza con la Francia e pertanto l'Assia-Kassel venne invasa dalle truppe imperiali. Guglielmo V perdette parte dei propri domini e poté riacquistarli solo dopo il pagamento di 2,5 milioni di fiorini d'oro. Guglielmo V rimase comunque considerato come un nemico dell'Impero, nomea che colpì anche tutti i rami della famiglia. Terminò la propria vita in esilio e dal 1636 la reggenza passò alla moglie, prima in vece del marito e poi in quella del figlio Guglielmo VI.

Una interessante teoria pone a dopo il tremendo saccheggio e il massacro perpetrato dalle truppe imperiali nella città di Magdeburgo (1632), capitale della riforma, la decisione di introdurre la parola IEHOVA, a intendere una ancora più convinta adesione alla lettera biblica professata dal Luteranesimo in contrapposizione all'Impero e al Cattolicesimo, ma anche quasi a considerare la distruzione di Magdeburgo un evento tragico per i Riformati quanto per gli Ebrei era stata la distruzione del Tempio nel 70 d.C.

Autorità emittente: Guglielmo V (o VI), Langravio di Assia-Kassel (Hessen-Kassel) 

Zecca: Kassel (zecchiere Georg Kruckenberg)

Valore nominale: tallero, 1637; conosciuto come "Weidenbaumtaler".

Peso: 29 g. ca.

Diametro: 40 mm ca.

Metallo: argento

Catalogazione: Davenport 3461, Schütz 919.

 

assia.jpg

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Inviato

E PLURIBUS UNUM
Stati Uniti, ancora oggi
"Da molti, uno solo"
La piccolina proviene da una ciotola a 20 eurocent, il dollaro è un regalo/portafortuna di mio suocero.
Come si nota la differenza di purezza dell'argento!
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Inviato (modificato)

Grazie @r-29 del tuo contributo ulteriore, sta diventando come era negli auspici una bella storia di Lamoneta corale, varia e divulgativa., e non ultimo con immagini incredibili di monete passate finora che rappresentano veramente la nostra monetazione, complimenti a tutti !

Modificato da dabbene
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Inviato

Maximilian I°  Elettore e Duca di Baviera

          KIPPER   HALBBATZEN  (2 KREUZER)     di mistura             1624

( per  KIPPER si intendono le monete che, a causa degli alti costi della guerra dei trent’anni, furono coniate con contenuto di metallo prezioso sempre più basso)

D/ .  M . C . P . R . V . B . D . S . R . I . A . E . E  Stemma di Baviera

 

R/ SOLI . DEO . GLORIA . 16Z4   Globo crucigero  sul quale è il valore “Z” (2)

 

mm. 18 gr. 1,18   BB (frattura nel tondello a h6)  Hahn 93      

SOLI DEO GLORIA = Solo per la Gloria di Dio. Era anche il motto che Johann Sebastian Bach aggiungeva alla sua firma sugli spartiti delle sue composizioni.

GERMANIA BAVIERA 1624 2K D.JPG

GERMANIA BAVIERA 1624 2K R.JPG

Inviato
8 ore fa, dabbene dice:

XPS VINCIT XPS REGNAT XPS IMPERAT

Cristo vince, Cristo regna, Cristo impera

Siamo a Milano con Francesco I , Re di Francia e Duca di Milano ( 1515 - 1547 ), anche questa volta siamo nell'eccellenza monetaria con questo scudo d'oro del sole, moneta anche internazionale che al diritto ricorda tutto della Francia, stemma, leggenda ma al rovescio invece si compensa con la cristianità, la croce, e queste invocazioni verso Cristo da cui dipende poi tutto...., certamente moneta veramente " poco milanese "....ma la leggenda è indubbiamente molto chiara e diretta....

( NAC 68 )

 

 

Francesco I nac 68.jpg

Beh il motto è quello che si trova sul pierreale d' oro. Lo hanno copiato...:)


Inviato

Si, molti di queste leggende o motti sono state adottate da più zecche, in questo caso specifico addirittura circa una quindicina.

In particolare però questa leggenda per precisione fu adottata per la prima volta in Francia da Bianca, madre di San Luigi quando il re Santo conquistò Damiata in Egitto.

In questo caso Francesco I Re di Francia e Duca di Milano la ripristina, d'altronde francese era anche lui in fondo :D


Inviato (modificato)

ADDIT SE SOCIAM

SI AGGIUNGE COME ALLEATA

Siamo a Modena con Cesare d'Este ( 1597 - 1628 ), con una lira del 1611 da NAC 85.

Figura allegorica della donna appoggiata a una clave capovolta con un fiore tenuto nella mano.

Diverse le interpretazioni, anche se poi la leggenda parla da poi da sola, Il Ravegnani Morosini per esempio vede nella figura della donna l'allegoria della Forza. e certamente le problematiche delle alleanze all'epoca erano quelle più evidenti e importanti.

Modena Nac 85.jpg

Modificato da dabbene

Inviato

Scusate se non vi so raccontare di più su una moneta o storia, ma mi limito a riportarne il motto :-/
Se qualcuno vuole approfondire ringrazio.
Comunque, il classicissimo

L'UNIONE FA LA FORZA

Belgio 1870
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Inviato

In effetti qui è molto chiaro però se qualcuno vuole approfondire magari sulla moneta ben volentieri...


Inviato (modificato)

Sempre sperando che qualche altro utente si aggreghi... proviamo a inserire un altro contributo:

QVEM GENVIT ADORAVIT - Ha adorato quello che ha generato

Compare su bellissime monete di Gian Giacomo Trivulzio per Mesocco intorno all'impronta di Maria che adora il Bambino. Nella figura qui sotto il Testone passato in asta NAC 81 al lotto 334.

ns51_DeR.jpg

Il motto fu poi ripreso a Modena da Francesco I d'Este su monete nelle quali si vede un'immagine diversa di Maria seduta in adorazione del Bimbo. Ecco il 2 Lire 1657 presente nel catalogo inAsta 59, lotto 960:

ns92_D.jpgns92_R.jpg

Una contraffazione di tale moneta, appunto un Testone tipo Modena, è stata battuta a Desana da Carlo Giuseppe Tizzone.

L'impronta, come si può vedere dall'immagine qui sotto (ex Nomisma 53, lotto 301) è assai simile, ma la legenda che cerca di imitare l'originale è diversa:

QVAE SOLA VIRGO PARTVRIT - La sola Vergine che partorisce

ns104_D.jpgns104_R.jpg

 

La particolarità è che, da questa operazione, sono nate due monete che  - nelle legende - celebrano l'una la maternità divina di Maria (tanto che adora il Figlio da lei generato) e l'altra la straordinaria unicità del suo parto (la sola Vergine che partorisce)

ns104_R.jpg

Modificato da tornese71
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Veramente splendido intervento quello di @tornese71, speriamo effettivamente che arrivi ancora qualche amico per rendere questa discussione ancora più significativa e divulgativa, già ora la considero comunque un contributo importante per il nostro forum....

DE FORTI DVLCEDO

DAL FORTE IL DOLCE

Siamo a Ferrara con Alfonso I d'Este ( 1505 - 1534 ) con un testone della CNG 12, con questo motto interessante che fu la divisa dei Grattarolo di Alessandria e dei d'Este si rimprovera e ricorda che la loro bontà non era frutto di debolezza morale.

Bisogna essere prima forti per dare poi anche dolcezza....questo è l'insegnamento e la visione dei d'Este verso il mondo.....e la moneta ancora una volta riesce a trasmettere questo pensiero, il messaggio, il monito....

 

 

 

Ferrara testone CNG XII.jpg

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Inviato (modificato)

SI DEVS P(RO) NOB(IS), Q(UI) CONT(RA) NOS (?) (Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?)

Invado il campo delle moderne italiane, con questa osella del doge Antonio Priuli (1618-1623), che ci riporta ad un episodio minore della guerra dei Trent'anni, la famigerata "congiura di Bedmar".

L'osella è dell'anno V, cioè il 1622.

All'indomani della elezione di Priuli, la situazione si presentava assai grave, con voci insistenti di una invasione spagnola condotta dall'ambasciatore, il marchese di Bedmar, che era sbarcato a Venezia con mercenari, corrompendo e allestendo una flotta d'invasione. Priuli reagì con una durezza estrema, arrestando e giustiziando marinai e soldati stranieri, anche per semplici sospetti. La caccia portò all'arresto di molte persone, anche innocenti, come il patrizio Antonio Foscarini, la cui colpa era quella di frequentare l'ambasciata spagnola e che venne giustiziato il 21 aprile 1622. Il fatto fece comprendere gli eccessi perpetrati, tanto da portare ad un decreto di scuse il 16 gennaio 1623, ammettendo l'errore compiuto. Peraltro, nel febbraio 1623 Venezia si intromise nella guerra dei Trent'anni tramite operazioni nella cosiddetta guerra per la Valtellina.

 

osella.jpg

Modificato da Fratelupo
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Inviato (modificato)

Almeno un luigino ci deve stare nella sezione monete moderne, ne prendo uno interessante di LIVORNO, coniato però a Firenze, siamo con Stack's 2010, con Ferdinando II dè Medici ( 1621 - 1670 ), luigino del 1660 moneta che ha una leggenda che tra l'altro è una variante anche per il Cammarano esattamente :

SOLIDEO VIRT HON ET GLO

SOLO A DIO LA POTENZA, L'ONORE, LA GLORIA

Ci si affida a Dio totalmente in questa moneta di esportazione, per i commerci, i traffici per il Levante, Dio li aiuterà... moneta in grandissima conservazione tra l'altro....

Livorno luigino.jpg

Modificato da dabbene
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Inviato

La panoramica sta diventando sempre più straordinaria, diventa ora certamente un po' più difficile ma qualcosa c'è ancora... nelle Pontificie, a Napoli, nelle estere, ma anche qualche osella perché no...certo che quando vedo una partecipazione, una coralità così quasi mi emoziono, la forza divulgativa di Lamoneta si rivela in queste discussioni e in questi casi e a volte l'empatia si realizza ancora come ai vecchi tempi...


Supporter
Inviato (modificato)

L'Isola del Principe Edoardo ricoprì un ruolo importante nella storia canadese, nel 1864, nella capitale Charlottetown, si riunirono i Padri della Confederazione per discutere dell' unione delle colonie inglesi nel nord America, nello stesso anno, dopo la conferenza di Quebec, nacque ufficialmente il Canada, Prince Edward Island ne entra a far parte nel 1873.

Su di un'isola tre alberelli di rovere rappresentano le contee di Prince, Queen e King sotto la protezione di un grande albero di quercia che rappresenta la Gran Bretagna.
Questo simbolismo si riflette anche nel motto della Provincia (visibile alla base dell'isolotto).

PARVA SUR INGENTI

Il piccolo sotto la protezione del grande

princeedwardisland1.jpg

princeedwardisland2.jpg

Modificato da nikita_
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Inviato

Un classico per questa sublime zecca, ma ogni volta che lo rivedo mi viene voglia di salire su quel monte..

Un'opera incisoria rinascimentale, quando si improntavano i conii con grande maestria...

 

 

1432912l.jpg

 

                                                                                                 MANTOVA

 

Federico II marchese di Mantova V, poi duca di Mantova I e marchese del Monferrato I, 1519-1540. Primo periodo: Marchese V, 1519-1530. Testone, AR 9,60 g. FEDERICVS·II·M·MANTVAE·IIIII· Testa nuda a s. Rv. FIDES Il monte Olimpo le cui pendici sono solcate da una strada a spirale; ai lati del monte, alberi e cespugli e, sulla sommità, un’ara. CNI 22. ENH 163. Ravegnani Morosini 9. MIR 450 


Secondo il Magnaguti, il conio di questo testone, al pari di quello del doppio ducato con simile rovescio, fu opera di Gian Battista Cavalli, incisore alla zecca di Mantova dal 1523. Federico assunse l’impresa del monte Olimpo appena salito al potere. Federico crebbe tra la corte di Francia e quella papale, dove era stato inviato come ostaggio; alla morte del padre, avvenuta nel 1519, gli successe come marchese di Mantova, sotto la reggenza della madre e la tutela degli zii, Sigismondo e Giovanni. Il 7 aprile 1521 ricevette l'investitura imperiale da Carlo V. Nonostante la poca esperienza militare, venne nominato capitano della Chiesa da Papa Leone X. Questo incarico però lo allontanava dall'orbita imperiale dalla quale Federico si sentì presto attratto. Per evitare un'accusa di tradimento, nei patti militari venne specificato che in caso di ostilità verso l'imperatore il marchese di Mantova sarebbe rimasto neutrale. Questo però era solo un escamotage, in quanto venne stipulata un accordo segreto con il quale Federico si impegnava a combattere anche contro l'impero. In seguito però l’attegiamenTo del marchese divenne chiaramente filo-imperiale e la madre Isabella, decise di far sparire il compromettente documento pagando Pietro Ardinghello, segretario della Curia e già uomo di fiducia di Leone X, affinché lo distruggesse. Gli anni successivi lo videro coinvolto nelle guerre d’Italia tra Francesco I di Francia e Carlo V imperatore. Morì di sifilide nel 1540 e fu tumulato nella Basilica di Santa Barbara.
 

Eros

 

 

 

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Inviato

Regno Di Napoli Filippo lll Tornese Con Ara 1617

VIGILA ET CUSTODIT

Non ne conosco traduzione e nemmeno a chi si fa riferimento.
Purtroppo non ne ho trovata storia nemmeno sul web.
Spero qualcuno possa dare significato a questo motto! :-)5ad5934968fa83e036683f6659ba4b40.jpg
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Inviato

Dunque è VIGILA E CUSTODISCE, che poi ci sia un leone sull'ara è anche poi molto indicativo....

Un aspetto decisamente rilevante di questa discussione è che ci permette o ci fa riflettere su quello che alcuni hanno definito " il terzo lato della moneta ", siamo abituati a diritto, rovescio....ma poi se osservate, e le stiamo ora osservando, la moneta dicono altro, mandano messaggi , sono testimonianza del tempo sia con la loro  iconografia ma anche con leggende, motti, scritte, in fondo poi per capire una moneta bisogna guardarlo un po' nella sua totalità, poi si passerà a conservazioni, costi, difetti....ma prima secondo me bisogna capire cosa vuol raccontarci la moneta....

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Inviato

Una osella, ma anche più ci stanno benone, siamo con Alvise Mocenigo II ( 1700 - 1709 ), osella dogale e per Murano in oro da 4 zecchini del 1708 da NAC 43.

SOLVM PROVOCATA FERIT

FERISCE SOLO SE PROVOCATA

Si allude alla determinazione di Venezia nel controllare il suo territorio da qualsiasi attacco straniero, pronta a reagire anche con la forza ove necessario.

La rosa in fiore fa parte dello stemma del Doge, le spine invece parlano da sole :D....

osella nac 43.jpg

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Inviato

In una carrellata di motti coniati sulle monete credo non possa mancare uno dei più celebri in assoluto: 

Liberté, Égalité, Fraternité

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Risalente al 1700 è associato alla rivoluzione francese. Divenuto in seguito il motto nazionale della Repubblica Francese.

220px-LibertyEqualityorDeath.jpg

Testo esposto su un cartello che annunciava la vendita dei "biens nationaux", ovvero di quei possedimenti e domini della Chiesa (edifici, oggetti, terreni e foreste) che furono confiscati dopo la Rivoluzione francese (1793). All'epoca, il motto fu talvolta mutato in Libertà, Uguaglianza, Fraternità, o Morte: ma quest'ultima parte fu poi abbandonata perché troppo fortemente associata con il regime del Terrore.

Da notare nel contorno della moneta una seconda iscrizione:

DIEU PROTEGE LA FRANCE

Non proprio coerentemente con quanto sopra esposto.

 

Buona giornata

E.

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Inviato
18 ore fa, dabbene dice:

... speriamo effettivamente che arrivi ancora qualche amico per rendere questa discussione ancora più significativa e divulgativa, già ora la considero comunque un contributo importante per il nostro forum....

 

13 ore fa, dabbene dice:

La panoramica sta diventando sempre più straordinaria ... certo che quando vedo una partecipazione, una coralità così quasi mi emoziono, la forza divulgativa di Lamoneta si rivela in queste discussioni e in questi casi e a volte l'empatia si realizza ancora come ai vecchi tempi...

Vero...

In una bella discussione di cinque anni fa dal titolo "Definizioni e dintorni" (LINK) @dabbene riportò un elenco di definizioni di numismatica di autori noti o di forumisti e ci invitò a tirarne fuori altre.

In quella occasione io scrissi: Le monete sono testimoni silenziose. La numismatica dà loro la voce.

Ecco... una discussione come questa, con i contributi che ciascuno di noi, nel suo piccolo, sta aggiungendo è un perfetto esempio di quello che volevo dire allora.

Continuiamo... e spargiamo la voce...

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Inviato (modificato)

Hai ragione....a volte poi se insisti troppo magari sembri eccessivo, però quante volte ci siamo detti nella sezione curatori ma anche in discussioni generaliste, ci vogliono nuovi spunti per divulgare, unire, far partecipare, alla portata di tutti, ma che insegnino, e qui sto veramente imparando....tante, ma tante cose e abbiamo l'occasione concreta per dire ho partecipato anch'io....

Diventerà una discussione importante in alto di fatto lo è già adesso, per poterla poi ogni tanto rabboccare e ampliare, certamente dicevo nel primo post sarebbe piaciuta a Mario Traina, un grande della numismatica e divulgazione, ci fece un librone, noi non siamo Mario Traina...però un vantaggino in questo momento lo abbiamo su di lui ...postiamo anche le monete, e che monete, leggende, motti uniti alla visione diretta delle monete producono una grande testimonianza, poi la numismatica è sicuramente anche questo, il piacere di capire il perché è stata fatta così una moneta e cosa voleva trasmettere, quindi forza che qualche piccolo tassellino potrà uscire ancora....

Certo rispetto alla media di partecipazione di molte discussioni attuali c'è da dire che qui stiamo battendo forse i record, siamo decisamente in controtendenza, quindi rinnovo i complimenti agli attori, divulgatori e volontari....

Modificato da dabbene

Inviato

AEQUA TEMPERAT ARTE

MODERA CON GIUSTO EQUILIBRO

Siamo ancora a una osella, che sono sempre un gran bel vedere, da NAC 53, con Doge Nicolò Sagredo ( 1675 - 1676 ), osella anno I, con raffigurazione di un globo sormontato da 5 stelle , dai tre segni dello Zodiaco, Vergine, Bilancia, Scorpione e da altre 4 stelle.

Il senso del tutto è legato al particolare momento politico, il Doge nel presiedere il Consiglio cerca di bilanciare le opinioni delle opposizioni dopo la pace raggiunta con la cessione di Candia, decisione che portò polemiche accese.

Osella NAC 53.jpg

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Inviato

PACIS ET RELIGIONIS AMOR

Al post 138 ho citato la guerra per la Valtellina, spin-off, se si può dire, della Guerra dei Trent'anni: allora mostro anche questa medaglia di papa Gregorio XV, del 1623, coniata in occasione della mediazione papale tra Francia e Asburgo, che si contendevano la Valtellina, strategico punto di passaggio tra i domini asburgici spagnoli e quelli imperiali. Le figure allegoriche sono quelle della Religione e della Pace; tra le due, il piccolo stemma del bolognese Alessandro Ludovisi, papa Gregorio XV.

gregxv.jpg

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