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Dire SEBORGA a questo punto potrebbe far pensare, caro mio sei alla frutta....:D, un po' è anche così ma non proprio in realtà...

Seborga per gli appassionati dei luigini è un MUST, una grande chicca, vediamola, in effetti la moneta è rarissima.

Siamo al periodo degli Abati di Lerino ( 1660 - 1671 ) con questo luigino del 1669 della NAC 60.

Il Traina ci dice che il busto nimbato è di San Benedetto, padre del monachesimo occidentale, la legenda richiama in questo caso il libro della " regula "

DECVS ET ORNAM ECCLEAE

DECORO E ORNAMENTO DELLA CHIESA

Qui indubbiamente stiamo divulgando, sognando e anche divertendoci insieme...direi che stiamo volando...

 

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Innocenzo XII (1691-1700) - Mezza Piastra Anno VII
Zecca: Roma - Fronte: effigie del Papa a destra - Retro: l'arca di Noè adagiata su un'altura ancora parzialmente sommersa dalle acque

LEGENDA: FACTUS EST IN PACE LOCUS EIUS

Si tratta di un versetto del Salmo 76: "Vi è pace nella dimora di Dio". 

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ICH VERGIES NIT

IO NON DIMENTICO

Milano ha ancora degli spunti importanti ma a volte un po' enigmatici....

Siamo all'Impresa del Morso, Impresa ben conosciuta a Milano che compare spesso anche non nelle monete.

Fu tra le predilette non a caso di Ludovico il Moro, e questo la dice lunga sulla sua diffusione, ma fu anche di Francesco I Sforza.

Crippa non si sbilancia sul significato di " io non dimentico ", ma ci potrebbero essere più idee comunque accennate sul Traina, come quella che Il Duca non amava perdonare i torti subiti, ipotesi che ritengo decisamente possibile.

Raffaello dipinse la Giurisprudenza con il morso, ma anche la Temperanza, la Moderazione e la Ragione furono raffigurate col morso.

Siamo a un grosso da tre soldi di Gian Galeazzo Maria Sforza con Reggente Ludovico Maria Sforza ( 1480 - 1494 ), la moneta è della NAC 68 e raffigura l'impresa del morso avvolta da un nastro con il motto ICH VERGIES NIT.

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Modificato da dabbene
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Filippo II (1527-1556-1598). Omaggio della città di Utrecht per commemorare la battaglia di Lepanto. Medaglia olandese del 1571.

D: Filippo II  a cavallo, sullo sfondo Utrecht.

R: Filippo II che cavalca un cavallo marino.

legenda: OTHOMANICA CLASSÆ DELETA :

"FLOTTA OTTOMANA DISTRUTTA"

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Gran Bretagna. Crown, 1653. S. 3214;ESC-6;Dav-3772. Commonwealth, 1649-1660. Diritto: stemma inglese circondato da corona d'alloro; intorno: THE COMMONWEALTH OF ENGLAND. Rovescio: stemma inglese affiancato a quello irlandese; intoRno il motto di Cromwell: GOD WITH US, "DIO CON NOI".

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NORVEGIA,  Speciedaler, 1648
Cristiano IV (1588-1648). Diritto: busto di Cristiano IV a destra. Rovescio: leone rampante a sinistra; intorno: BENEDICTIO DOMINI DIVITES FACIT che significa: LA BENEDIZIONE DEL SIGNORE ARRICCHISCE. Si tratta di un versetto del libro dei Proverbi della Bibbia (10,22) che per intero recita così: "La benedizione del Signore arricchisce, non le aggiunge nulla la fatica". 

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ROMA
Clemente XI, 1700-1721. Giulio a. IX. Ar gr. 3,04 Stemma a targa sagomata. Rv. Scritta in cartella a volute chiusa in basso da armetta D’Aste. Munt. 101; Berman 2413 Spl Il Muntoni traduce il motto latino al rv. come “non appetire l’argento” mentre il Trasatti “non desiderare il denaro”.

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Olanda, 1/4 di Daalder 1780. Diritto: Soldato con spada e stemma della Zelanda. Rovescio: Stemma delle province unite con leone rampante; legenda: CONCORDIA RES PARVAE CRESCUNT, "CON LA CONCORDIA LE COSE PICCOLE CRESCONO"

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E' un fiume in piena...una discussione devo proprio dire incredibile questa, sarà la tematica..., sarà il voler andare oltre le conservazioni e le stime , ma si delinea un gruppo di grandi divulgatori che si sono scambiati vicendevolmente il testimone, come degli staffettisti, finisce uno, parte un altro, per me un grande esempio e una grande divulgazione da ricordare anche come monito, veramente raro trovare una simile partecipazione, passione, complimenti a tutti davvero...

Modificato da dabbene
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 Jeanne d'Albret (Giovanna III di Navarra) 1562-1572.
Testone, 1565.  9.48 grammi. Diritto: Busto a destra di Giovanna III, regina di Navarra.

 Rovescio: stemma e motto latino: GRATIA DEI SUM ID QUOD SUM; "PER GRAZIA DI DIO SONO QUELLO CHE SONO".

Immagine: ritratto di Giovanna III di Navarra.

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PISA...PISA....

PROTEGE VIR GO PISAS

VERGINE PROTEGGI PISA

La Storia e il legame tra la Vergine e Pisa è antico, dalla monetazione medievali coi fantastici grossi alle monete più moderne come la Speciosa, è un filo che rimarrà e continuerà nel tempo...

E spesso sono veri e propri quadri le monete tipo questo grossone o bianco di Carlo III ( 1494 - 1495 ), moneta estremamente rara dell'Asta Varesi 66.

La Vergine è seduta col Bambino in braccio e lo guarda con amore, ritratto e raffigurazione alta che anche la monetazione sa a volte produrre.

Da notare il foro di sospensione per un uso probabilmente di protezione e votivo da parte degli utilizzatori.

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Domenica prossima chiuderà il Giubileo straordinario della Misericordia e, con esso, anche la Porta Santa, fino alla prossima apertura che avverrà, salvo nuove eccezioni, nel 2025.

Ma la chiusura della Porta non significherà che Cristo non potrà "entrare" nelle nostre vite.

Ce lo dimostra la legenda di una moneta giubilare del 1675 di Papa Clemente X.

Nella II Domenica di Pasqua (cioè nell'Ottava) il brano evangelico prescelto per la lettura durante la Messa è tratto dal capitolo 20 di Giovanni: 20, 19-31.

Nei primi versetti l'evangelista dice: "La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: Pace a voi!".

In latino: "Cum esset ergo sero die illa prima sabbatorum, et fores essent clausae, ubi erant discipuli, propter metum Iudaeorum, venit Iesus et stetit in medio et dicit eis: Pax vobis!".

Come si vede, il racconto evangelico utilizza i verbi al passato.

Al termine del giubileo del 1675 il Papa - ispirandosi evidentemente al testo Giovanneo - volle dire, su moneta, che anche se la Porta Santa era stata chiusa Gesù avrebbe continuato lo stesso a portare pace.

Infatti, sulla Piastra che raffigurava la Porta ormai murata, fece scrivere utilizzando i tempi al futuro:

CLAVSIS FORIBVS VENIET ET DABIT PACEM, che può essere tradotto in Chiuse le porte verrà e darà pace.

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E' un messaggio di speranza, per chi crede, che resta valido ancora oggi, alla vigilia di una nuova chiusura.

L'immagine è tratta dall'Asta NAC 89, lotto 256.

Colgo l'occasione per segnalarvi che nella sezione delle pontificie ci sono due bellissime discussioni: una sulle monete giubilari avviata da @ZuoloNomisma e l'altra sulle medaglie sullo stesso tema animata, manco a dirlo, da @giancarlone

 

 

Modificato da tornese71
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Giacomo I d'Inghilterra (1603-25), gold Unite del 1604-19. Diritto: busto del re a destra con globo crucigero nella mano sinistra e spada nella destra, legenda:  IACOBUS D G MA BRI FRA ET HI REX . Rovescio: stemma; legenda: FACIAM EOS IN GENTEM UNAM:  "Farò di loro una sola nazione". Con questa frase tratta dal libro di Ezechiele (Giacomo I era autore della prima traduzione in inglese della Bibbia) si allude al processo di unificazione del paese.

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31 minuti fa, King John dice:

Giacomo I d'Inghilterra (1603-25), gold Unite del 1604-19. Diritto: busto del re a destra con globo crucigero nella mano sinistra e spada nella destra, legenda:  IACOBUS D G MA BRI FRA ET HI REX . Rovescio: stemma; legenda: FACIAM EOS IN GENTEM UNAM:  "Farò di loro una sola nazione". Con questa frase tratta dal libro di Ezechiele (Giacomo I era autore della prima traduzione in inglese della Bibbia) si allude al processo di unificazione del paese.

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Fantastica, qui siamo allo storia dei popoli...

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35 minuti fa, King John dice:

Giacomo I d'Inghilterra (1603-25), gold Unite del 1604-19. Diritto: busto del re a destra con globo crucigero nella mano sinistra e spada nella destra, legenda:  IACOBUS D G MA BRI FRA ET HI REX . Rovescio: stemma; legenda: FACIAM EOS IN GENTEM UNAM:  "Farò di loro una sola nazione". Con questa frase tratta dal libro di Ezechiele (Giacomo I era autore della prima traduzione in inglese della Bibbia) si allude al processo di unificazione del paese.

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Caspita che bella questa moneta!

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11 minuti fa, Cinna74 dice:

Caspita che bella questa moneta!

Non costa nemmeno tanto (diciamo): 3.250 USD!

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E' il privilegio di leggere e partecipare a questa discussione, pensate e riflettete solo un attimo a cosa c'è in questa discussione, il meglio di tutto, iconografico e simbolico e di rarità , gratis poi :D...


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Giacomo I d'Inghilterra (il re della moneta d'oro del post #338) ascese anche al trono di Scozia con il nome di Giacomo Vi. Questo re  per primo regnò su tutte le isole britanniche, avendo unificato le corone d'Inghilterra, Scozia e Irlanda.

Come re di Scozia emise questa moneta:

  36 Shillings, 9 Pence, (1578). Diritto: stemma coronato della Scozia con leone rampante; legenda:  MARIA. & . HENRIC9. DEI. GRA. R . & . SCOTORV .

Rovescio: palma coronata su di essa cartiglio contenente il motto: GLORIA DAT VIRES: "LA GLORIA CONFERISCE FORZA"; intorno la legenda: EXURGAT DEUS DISSIPENT INIMICI EI. Si tratta  di un versetto del salmo 68:  "Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano" che continua così: "e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano". 

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Modificato da King John
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Mi raccomando, essendo la discussione anche un Concorso, votate dando il mi piace a una o più monete che ritenete abbiano un messaggio alto e importante, alla fine al 30 novembre sarà anche interessante vedere le tre più votate da voi, diciamo che interagiamo tutti così con le monete e quello che ci raccontano...


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Entriamo nei grandi esempi della nostra monetazione, il pezzo è proprio quello illustrato sul Ravegnani Morosini e proviene dall'asta NAC 85.

CORREGGIO

VBER TVOR MEMORES

MEMORI DELE TUE MAMMELLE ( secondo Traina )

Siamo con Siro d'Austria nel II periodo dal 1616 al 1630 con un da 8 soldi dove è raffigurata la Madonna seduta con in mano una rosa e sulle ginocchia il Bambino.

E qui siamo già nella grande iconografia ma la moneta racconta anche una grande storia...

La Madonna è quella della Rosa in onore della quale Siro fece costruire una chiesa nel 1620 ma vuole anche essere un ringraziamento a sua madre che intercedendo presso il Papa ottenne la sua liberazione dal Carcere del Santo Uffizio di Milano dove il Principe era stato rinchiuso a seguito di violenze fatte a un Domenicano.

Papa Paolo V impose a Siro la costruzione della Chiesa in cambio della sua liberazione.

Cosa possa raccontare una moneta lo vediamo in questo caso in modo evidente.... se c'erano ancora dei dubbi....

 

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Monetazione di Leopoldo II di Lorena, ultimo Granduca di Toscana (1824-1859)
Francescone o Scudo da 10 Paoli. Zecca Firenze. Dall'Asta NAC 76 lotto 78 del 10 dicembre 2013.

D/ LEOPOLDVS II.D.G.P.I.A.P.R.H.ET B.A.A.MAGN.DVX ETRVRIAE ( Leopoldo 2° Dei Gratia. Principe Imperiale d'Austria. Principe Reale d'Ungheria e di Boemia. Arciduca d'Austria. Granduca di Toscana). Busto giovanile a destra, sotto il collo il nome dell'incisore A.FABRIS.F. e l'armetta, scudo ottagonale trinciato, dello zecchiere Cosimo Ridolfi.

R/ SVSCEPTOR NOSTER DEVS (DIO È IL NOSTRO SOSTEGNO) Salmi,8,12.
Stemma di forma sannitica inquartato e coronato caricato di scudetto partito sovrapposto a croce di Santo Stefano e circondato dal Toson d'oro e altri due ordini cavallereschi della Imperiale e Reale casa d'Asburgo-Lorena di Toscana. A sinistra: Sacro Militare Ordine di Santo Stefano Papa e Martire, fondato nel 1561 dal Duca Cosimo I de' Medici. A destra: Ordine del Merito di San Giuseppe "patrono della Toscana" e istituito da Ferdinando III il 9 marzo 1807.

In esergo PISIS 1830.
Nel taglio in rilievo.QVATTRO FIORINI..DIECI PAOLI.582f71f69f0f7_ImageUploadedByLamoneta.it

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Salve a tutti!

Ho visto solo monete moderne e contemporanee, prevalentemente in oro ed argento e con motti e leggende davvero interessanti.

Vorrei presentarvi, quindi, l'opposto, ossia una moneta che apparentemente non dovrebbe nemmeno stare in questa discussione, tuttavia provo ad inserirla...

Si tratta di un tondello in rame, completamente medievale e senza motti o leggende. D'altronde, come già ben saprete, le immagini nel Basso Medioevo parlavano molto meglio del testo scritto, soprattutto perché la maggior parte della popolazione era analfabeta.

Vorrei postare un tondello con al dritto una testa di leone con lo sguardo severo, sempre vigile e quasi ipnotico, simbolo del potere temporale e del controllo, e nel verso un palmizio con datteri, simbolo dell'identità, della vittoria e della pace ottenuta.

Avrete sicuramente già capito che si tratta di un trifollaro anepigrafe di Guglielmo II d'Altavilla, detto il Buono (1166-89), in cui parlano solo le immagini. Vorrei ricordare che durante il regno Guglielmo II abbiamo un progressivo impoverimento del contenuto d'argento nei diversi nominali coniati dalla zecca di Palermo. Tale processo e da ricondurre prevalentemente all'aumento del costo dell'argento della seconda metà del XII secolo. Conseguentemente si coniò quantità molto elevate di tondelli in rame, quindi trifollari, follari, mezzi follari e frazioni di follaro.

Saluti

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Moneta veramente affascinante, che ti ipnotizza, in questo caso l'iconografia e' di così forte impatto che diventa essa stessa messaggio, non scritto questa volta...

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PIACENZA....che sia stata la prima colonia dei romani nell'Italia settentrionale insieme a Cremona ( 218 a.C. ) lo sappiamo da diverse monete piacentine da cui in legenda :

 

PLACEN ROMANOR COLO

PIACENZA COLONIA DEI ROMANI

Tutto questo lo vediamo in un'altra straordinaria moneta dell'Asta Nac 85 ( ma quale moneta di questa Asta non era straordinaria ?)

Siamo con Ottavio Farnese ( 1547 - 1586 ) con un mezzo ducatone di estrema rarità dove c'è un insolito ritratto del Duca con collare alla spagnola.

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Modificato da dabbene
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Inviato

Ridendo e scherzando qui ci sono più di 300 monete e che monete, che storie e che messaggi !

Rimarra' questa discussione un riferimento lamonetiano , ma anche non , per ricordare che le monete possono essere viste anche per quello che ci raccontano e comunicano, l'importanza del messaggio, spero venga utile a molti per capire che c'è altro oltre l'indubbia conservazione e stima ,che ovviamente ci sono, ma che non sono i soli aspetti che contraddistinguono una moneta...

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