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Inviato
1 ora fa, T.V. dice:

Ciao a tutti! Aiutarmi per favore:  che cosa significa " SIN  PEG(?C)ORIO  CO •»  (scrittura completa: «B  VIRGO  SIN  PEG(?C)ORIO  CO •») nella leggenda della moneta antica religiosa dedicata a Madonna (obverse) e S. Bruno (reverse). 
 Grazie per anticipio!

Beata virgo sine peccati originali concepta


Inviato
38 minuti fa, mariov60 dice:

Beata virgo sine peccati originali concepta

Molte grazie!


  • 2 anni dopo...
Inviato

Sono passati tre anni dall'ultimo intervento di questa bellissima discussione.

Qualcuno può contribuire ad arricchirla?


Supporter
Inviato
Il 19/5/2022 alle 18:19, demonetis dice:

Sono passati tre anni dall'ultimo intervento di questa bellissima discussione.

Qualcuno può contribuire ad arricchirla?

 

Buongiorno,

ci provo.

 

HINC ROBVR ET SECVRITAS

E’ il motto/legenda che è presente sul Diritto della Osella VII anno 1769 del Doge Alvise IV Mocenigo (1763-1779).

Il motto significa, secondo il Jesurum: “Da qui (vengono) forza e sicurezza”.

Posto la foto web di un esemplare in oro (da 4 zecchini) recentemente esitato durante la prima asta di Nomisma Aste Srl di Verona, e che compare sulla copertina del catalogo.

Ora, il mio intervento non è tanto sulle ragioni dell’emissione di tale Osella (presente anche in argento - vedi allegata foto tratta dal testo in tedesco del Werdnig), quanto piuttosto sul motto ivi presente.

Il motto lo ritroviamo in Svezia, forse già prima del 1769.

"Hinc robur et securitas" (From here, strength and security. Härav styrka och säkerhet).

Questo è il motto della Riksbank di Svezia fin dalle sue origini (1668). Tutte le banconote dagli anni '90 del XIX secolo fino alla serie del 1963 inclusa riportano il motto. Tra il 1963 e il 1986, solo il centesimo e la banconota da mille avevano il motto. Oggi solo la banconota da cinquecento è in microstampa. Lo scopo del motto è quello di infondere fiducia nella moneta stampata dalla Riksbank; la Riksbank è il garante ultimo del valore di questa moneta.

hinc robur et securitas (lat., "härav styrka och säkerhet'), den svenska riksbankens devis sedan 1668. Längt in pà 1900-talet stod den skriven pà sedlarna.
 

Sorge spontanea la domanda: è stato un caso?
 

Saluti,

Domenico

 

 

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Inviato
4 ore fa, Oppiano dice:

Buongiorno,

ci provo.

 

HINC ROBVR ET SECVRITAS

E’ il motto/legenda che è presente sul Diritto della Osella VII anno 1769 del Doge Alvise IV Mocenigo (1763-1779).

Il motto significa, secondo il Jesurum: “Da qui (vengono) forza e sicurezza”.

Posto la foto web di un esemplare in oro (da 4 zecchini) recentemente esitato durante la prima asta di Nomisma Aste Srl di Verona, e che compare sulla copertina del catalogo.

Ora, il mio intervento non è tanto sulle ragioni dell’emissione di tale Osella (presente anche in argento - vedi allegata foto tratta dal testo in tedesco del Werdnig), quanto piuttosto sul motto ivi presente.

Il motto lo ritroviamo in Svezia, forse già prima del 1769.

"Hinc robur et securitas" (From here, strength and security. Härav styrka och säkerhet).

Questo è il motto della Riksbank di Svezia fin dalle sue origini (1668). Tutte le banconote dagli anni '90 del XIX secolo fino alla serie del 1963 inclusa riportano il motto. Tra il 1963 e il 1986, solo il centesimo e la banconota da mille avevano il motto. Oggi solo la banconota da cinquecento è in microstampa. Lo scopo del motto è quello di infondere fiducia nella moneta stampata dalla Riksbank; la Riksbank è il garante ultimo del valore di questa moneta.

hinc robur et securitas (lat., "härav styrka och säkerhet'), den svenska riksbankens devis sedan 1668. Längt in pà 1900-talet stod den skriven pà sedlarna.
 

Sorge spontanea la domanda: è stato un caso?
 

Saluti,

Domenico

 

 

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Ciao!

Intrigante, ma se teniamo conto che i rapporti tra la Serenissima ed il regno di Svezia risalivano al 1432, quando la "Querina" naufragò durante il suo viaggio da Candia alle Fiandre, ed i veneziani superstiti si trovarono a vivere nell'arcipelago delle Lofoten per parecchio tempo e scoprirono li lo stoccafisso e la cultura "nordica", specie quella svedese, che portarono a Venezia, non ci si deve meravigliare di aspetti culturali osmotici.

E' facile pensare ad uno scambio molto stretto tra i due stati, con tanto di reciproci scambi di ambasciatori succedutisi nel tempo.

Gustavo III di Svezia non si perse l'occasione di visitare Venezia in uno dei tanti grands tours, che i personaggi cospicui europei, compresi i reali, svolgevano lungo le capitali dello stivale.

Gustavo soggiornò a Venezia nel 1784.

Comunque è una notizia suggestiva.

saluti

luciano

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POSTERITATI

(Jesurum: “Per la posterità).

E’ il motto che si legge sul Diritto della Osella IV del 1782 del Doge veneziano Paolo Renier (1779-1789).

Tornando in Italia da Vienna nel 1782, Papa Pio VI fu invitato a passare per Venezia.

Accettato l’invito, il Pontefice fu accolto con manifestazioni straordinarie di onore sia dal Governo della Serenissima sia dal popolo della stessa.

Al riguardo, il Doge Renier volle ricordare l’avvenimento facendo imprimere nel diritto di questa Osella i simboli dell’autorità papale e di quella dogale, con il relativo motto di cui sopra.

Posto due foto del diritto di questa Osella nella sua versione in argento, di cui una di doppio peso (la prima), entrambe di recente acquisizione.

Con l’occasione:

La Lettera alla posterità (in latino, Posteritati), è l’ultima lettera contenuta nella raccolta epistolare delle Senili. Si tratta di un’epistola autobiografica di Francesco Petrarca, composta con tutta probabilità nel 1367 e modificata e arricchita intorno al 1370-1371. A causa della morte del poeta nel luglio del 1374, la Posteritati rimane allo stadio di abbozzo, e si ferma nella sua narrazione agli eventi del 1351.

https://library.weschool.com/lezione/posteritati-francesco-petrarca-lettere-4980.html
 

Saluti,

Domenico

 

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Buona giornata

Resto nell'ambito delle oselle veneziane, vere miniere di motti riportati nelle loro legende, soprattutto quelle coniate nel XV e XVI secolo.

Alvise Mocenigo IV (1763 - 1778) osella anno IX (1771)

In questa osella, molto singolarmente, è riportata una figura di donna, con gli occhi bendati e con le mani amputate. Nel giro NEC PERSONAS NEC MUNERA e nell'esergo SUUM QUIQUE (Né le persone, né il denaro, a ciascuno il suo).

La bibliografia riconduce questa figura allegorica ad una rappresentazione di origine greca che, in sostanza, ci dice che lo Stato deve essere imparziale con i propri cittadini, nulla lo può corrompere, né attraverso le conoscenze personali, né attraverso il denaro; ognuno deve avere ciò che gli spetta.

I veneziani, molto sagacemente, coniarono un proverbio ad hoc e forse non sono i soli .....

"Schéi e amicisia orba ea giustìsia" (soldi ed amicizia accecano la giustizia)

saluti

luciano

 

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  • 4 mesi dopo...
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Inviato

PRO DEO ET PATRIA

in difesa di Dio e della Patria

La Costanza, stante a s., tiene una spada eretta sopra le fiamme che escono da un vaso e si appoggia ad una colonna spezzata.

Osella anno II 1780 - Paolo Renier Doge CXIX, (1779-1789).

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Supporter
Inviato
Il 5/10/2016 alle 12:48, dabbene dice:

PLVS ULTRA

Grandissimo esempio di motto che questa volta troviamo nella monetazione di Carlo V di Milano sul nastro che cinge le colonne d'Ercole.

Non è una leggenda anche perché non c'è in questo caso ma è una nastro svolazzante che lo riporta e a voler guardare lo amplifica.

E' il motto poi della Spagna, il voler andare oltre, il superare i limiti...

E le colonne d'Ercole delle Stretto di Gibilterra  rappresentano poi questo iconograficamente, il voler andare oltre a dove si pensava dovesse finire il modo, così non fu con la scoperta dell'America  e  il dominio di Carlo V non ebbe limiti, fu un vero Impero.

Quarto di scudo di Carlo V, Milano ( NAC 30 )

 

Carlo V NAC 30 Plus ultra.jpg

 

A proposito di PLVS VLTRA

 


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