I gatti

[El Chupacabra]

Qual’è il piacere che volete da me? (C. Collodi, Le avventure di Pinocchio)
Do un’occhiata alla casa e capisco qual’è la camera (F. Tozzi, Ricordi di un impiegato).

Le due citazioni, presentate anche dall’Istituto Treccani, valgono non a confondere le idee, quanto ad approfondire meglio l’argomento.
Intanto, sono due citazioni di autori importanti e moderni (Collodi è nato nel 1826 ed è morto nel 1890, mentre Tozzi è nato nel 1883 ed è morto nel 1920), e poi non sono i soli.

Qual’è lo troviamo anche in Luigi Pirandello, Tommaso Landolfi, Giuseppe Berto, Alberto Moravia, Elsa Morante, Italo Calvino e molti altri ancora, tanto che quando pochi anni fa un autore contemporaneo, Roberto Saviano, scrive qual’è e viene criticato dai più, non solo non riconosce l’errore, ma dichiara che continuerà ad usare la grafia qual’è sull’esempio di noti letterati.

I patrioti dell’apostrofo

Il linguista Salvatore Claudio Sgroi appoggia senza riserva la possibilità di apostrofare, poiché, a suo modo di vedere, si tratta di elisione, quindi la grafia qual’è sarebbe corretta. Perché Sgroi (ma anche altri linguisti prima di lui) appoggia la tesi dell’apostrofo?
Proviamo a fornire una risposta, senza entrare in tecnicismi che, pure, sarebbero necessari. Sgroi e altri sostengono che nella lingua italiana moderna l’unica parola vitale, viva, adoperata è “quale” e non “qual”.

“Quale” rimane invariato davanti a consonante (ad esempio “quale lavoro scegliere” oppure “quale cibo mangiare”), mentre davanti a vocale diventa “qual”, in quanto si produce una elisione e non un troncamento; quindi, proprio perché elisione, si dovrà scrivere qual’è anziché qual è. Insomma, gli innovatori del “qual’è” contestano la tesi dell’autonomia di “qual”, facendo derivare questa grafia dall’elisione di “quale”. Se fosse davvero elisione, allora non ci sarebbe dubbio: l’apostrofo andrebbe messo.

Qui si pone l'apostrofo indifferentemente davanti a maschile che femminile, mentre io sostengo che l'apostrofo segua il genere del sostantivo femminile.

Certo, oggigiorno alcuni sostengono la forma tronca tout-court, ma è un uso che è stato adottato negli ultimi trenta-quarant'anni e, sinceramente, se ne può fare a meno...

Modificato 24 Maggio, 2023 da El Chupacabra

[apollonia]

 Visto che hai citato la Treccani e che siamo nel 2023...

La grafia corretta nell’italiano contemporaneo è qual è, senza apostrofo.

La grafia qual’è, anche se molto diffusa, è scorretta, perché non si tratta di un caso di ➔elisione, ma di ➔troncamento, dal momento che qual esiste come forma autonoma.

La grafia qual’è con l’apostrofo è presente nella letteratura del passato, anche recente

Qual’è il piacere che volete da me? (C. Collodi, Le avventure di Pinocchio)

Do un’occhiata alla casa e capisco qual’è la camera (F. Tozzi, Ricordi di un impiegato).

https://www.treccani.it/enciclopedia/qual-e-o-qual-e_(La-grammatica-italiana)/#:~:text=La grafia corretta nell'italiano,qual esiste come forma autonoma.

 

apollonia

[apollonia]

Non vorrei si scordasse che lo spunto della discussione su “quale” è dato dal post # 332 dove El Chupacabra parla di errore di chi non scrive “qual’è” riferito a temperatura in quanto sostantivo femminile.

Già dal titolo si capisce il livello dell'autore: "quale" aggettivo relativo riferito a temperatura (sostantivo femminile) andrebbe scritto con l'apostrofo: "qual'è"... e ripete l'errore anche più avanti. Guàrdati dai falsi profeti. 

Questo per discreditare l’autore dell’articolo, e siccome l’articolo l’ho citato io senza conoscere l’autore, ho voluto dire come stanno le cose.

apollonia

 

[El Chupacabra]

Ma certo, adesso la scusa è che si tratta dell'italiano contemporaneo, solo perché qualche omuncolo dell'aspetto piovorno e dallo sguardo grifagno ha deciso di mutare l'elisione in troncatura. Probabilmente si tratta d'una serqua d'accademici, la stessa che ha "sdoganato" "famigliare" con la "g", "insieme con" e che permette in tutti i TG di usare nello stato in luogo la forma "a..." (es. "a piazza"). Sono probabilmente gli stessi che in gioventù farcivano i loro sconclusionati sproloqui con una marea di "cioè" (oggi fortunatamente drasticamente ridotto). La motivazione è sempre la stessa: è entrato nell'uso, quindi accettiamolo. Chissà perché, alla stessa stregua, non è passata la forma verbale "vadi", da sempre in uso nel colloquiale borgataro... E qui mi scuso e chiudo.

[Polemarco]

1 ora fa, El Chupacabra dice:

Ma certo, adesso la scusa è che si tratta dell'italiano contemporaneo, solo perché qualche omuncolo dell'aspetto piovorno e dallo sguardo grifagno ha deciso di mutare l'elisione in troncatura. Probabilmente si tratta d'una serqua d'accademici, la stessa che ha "sdoganato" "famigliare" con la "g", "insieme con" e che permette in tutti i TG di usare nello stato in luogo la forma "a..." (es. "a piazza"). Sono probabilmente gli stessi che in gioventù farcivano i loro sconclusionati sproloqui con una marea di "cioè" (oggi fortunatamente drasticamente ridotto). La motivazione è sempre la stessa: è entrato nell'uso, quindi accettiamolo. Chissà perché, alla stessa stregua, non è passata la forma verbale "vadi", da sempre in uso nel colloquiale borgataro... E qui mi scuso e chiudo.

 

Condivido ma ho qualche perplessità con "insieme a".

Spiegami, per favore.

[apollonia]

1 ora fa, El Chupacabra dice:

Ma certo, adesso la scusa è che si tratta dell'italiano contemporaneo, solo perché qualche omuncolo dell'aspetto piovorno e dallo sguardo grifagno ha deciso di mutare l'elisione in troncatura. Probabilmente si tratta d'una serqua d'accademici, la stessa che ha "sdoganato" "famigliare" con la "g", "insieme con" e che permette in tutti i TG di usare nello stato in luogo la forma "a..." (es. "a piazza"). Sono probabilmente gli stessi che in gioventù farcivano i loro sconclusionati sproloqui con una marea di "cioè" (oggi fortunatamente drasticamente ridotto). La motivazione è sempre la stessa: è entrato nell'uso, quindi accettiamolo. Chissà perché, alla stessa stregua, non è passata la forma verbale "vadi", da sempre in uso nel colloquiale borgataro... E qui mi scuso e chiudo.

 

Non sapevo di interloquire con un esperto (o forse, da tifoso dell’elisione, preferisce “un’esperto”! 🤗) della lingua italiana. Sarei curioso di sapere se annovera tra gli “omuncoli dell'aspetto piovorno e dallo sguardo grifagno che hanno deciso di mutare l'elisione in troncatura” Aldo Gabrielli, uno dei più grandi lessicografi italiani del secondo Novecento.

Grazie.

apollonia

[littleEvil]

Qual che sia la forma corretta, leggere

"ANIMALI DOMESTICI IN CASA: QUAL E’ LA TEMPERATURA IDEALE?"

mi fa sentire  un brivido di freddo nella schiena

Poi “qual buon vento ti porta” ci può stare ma  “qual buona corrente ti trascina” ?

Brrr!

Servus,

Njk

 

[El Chupacabra]

 

5 ore fa, apollonia dice:

Sarei curioso di sapere se annovera tra gli “omuncoli dell'aspetto piovorno e dallo sguardo grifagno... Aldo Gabrielli.

Beh, bello bello non era...

Comunque, nonostante tu sia un po' piccato, puoi darmi del tu.

[Scudo1901]

7 ore fa, El Chupacabra dice:

Ma certo, adesso la scusa è che si tratta dell'italiano contemporaneo, solo perché qualche omuncolo dell'aspetto piovorno e dallo sguardo grifagno ha deciso di mutare l'elisione in troncatura. Probabilmente si tratta d'una serqua d'accademici, la stessa che ha "sdoganato" "famigliare" con la "g", "insieme con" e che permette in tutti i TG di usare nello stato in luogo la forma "a..." (es. "a piazza"). Sono probabilmente gli stessi che in gioventù farcivano i loro sconclusionati sproloqui con una marea di "cioè" (oggi fortunatamente drasticamente ridotto). La motivazione è sempre la stessa: è entrato nell'uso, quindi accettiamolo. Chissà perché, alla stessa stregua, non è passata la forma verbale "vadi", da sempre in uso nel colloquiale borgataro... E qui mi scuso e chiudo.

 

Fantozzi! Batti lei?
Che fa ragioniere, mi da’ del tu?
Ma no, è congiuntivo! 🤣🤣👍

[apollonia]

1 ora fa, El Chupacabra dice:

 

Beh, bello bello non era...

Comunque, nonostante tu sia un po' piccato, puoi darmi del tu.

 

Vedo che tu interpreti a tuo piacimento quello che leggi. E prima di giudicare gli altri, dovresti giudicare te stesso.

Il mio scritto era una considerazione di carattere generale nella quale esprimevo la mia curiosità di sapere se lui (l’esperto) annoverasse tra i trasformisti Aldo Gabrielli.

Tra l’altro ho sempre trovato l’elisione contrapposta a troncamento (o apocope), e anche qui vorrei che tu documentassi da chi e in quale contesto è stato usato il termine “troncatura”.

Non ho nessun risentimento personale e rinnovo la domanda se la tua conoscenza di Aldo Gabrielli si limita alla fotografia che hai mostrato o comprende anche l’apprezzamento di chi ha dedicato la sua lunga vita agli studi sulla lingua italiana, ha pubblicato numerose opere e ha avuto vari riconoscimenti tra cui un Premio Saint Vincent.

Buona notte,

apollonia

[ART]

Egregi, vi invito a continuare l'interessante diatriba nel thread apposito dedicato agli apostrofi, così i gatti avranno via libera.

Modificato 26 Maggio, 2023 da ART

[Scudo1901]

22 ore fa, ART dice:

Egregi, vi invito a continuare l'interessante diatriba nel thread apposito dedicato agli apostrofi, così i gatti avranno via libera.

 

Sì, esattamente, concordo ! 👍😉

[ARES III]

22 ore fa, ART dice:

gatti avranno via libera.

Modificato 20 ore fa da ART

Non sono d'accordo: " i gatti avranno vita libera " è questa la forma corretta!

Soprattutto dai parassiti...di qualunque genere...

[ART]

Un caso interessante che intitolerei: "Prima leoni, poi coglioni".

 

1) Uccide il cucciolo, poi dichiara che a lui non gliene fotte proprio, ma proprio non gliene fotte e che lui sta qua per chiunque voglia fargliela pagare (video in fondo all'articolo).

https://www.avellinotoday.it/cronaca/si-riprende-su-tik-tok-mentre-uccide-gattino-nessun-pentimento.html

 

2) Alla fase denuncia, carabinieri & avvocato s'inventa che è un montaggio, poi ammette la colpa, si scusa e chiede di essere protetto dagli insulti sui social e da eventuali ritorsioni di vendetta.

https://www.dayitalianews.com/avellino-uccide-gattino-terrorizzato-minacce/

Modificato 3 Giugno, 2023 da ART

[ARES III]

Il 3/6/2023 alle 05:08, ART dice:

Un caso interessante che intitolerei: "Prima leoni, poi coglioni".

 

1) Uccide il cucciolo, poi dichiara che a lui non gliene fotte proprio, ma proprio non gliene fotte e che lui sta qua per chiunque voglia fargliela pagare (video in fondo all'articolo).

https://www.avellinotoday.it/cronaca/si-riprende-su-tik-tok-mentre-uccide-gattino-nessun-pentimento.html

 

2) Alla fase denuncia, carabinieri & avvocato s'inventa che è un montaggio, poi ammette la colpa, si scusa e chiede di essere protetto dagli insulti sui social e da eventuali ritorsioni di vendetta.

https://www.dayitalianews.com/avellino-uccide-gattino-terrorizzato-minacce/

 

.... prima o poi capiterà qualcosa di adeguato al suo comportamento...

Qui invece si vede un gattino che vuol bene al suo amico pelosone!

[coinzh]

 

[coinzh]

 

[apollonia]

Vignetta di un prossimo rebus

apollonia

[apollonia]

Dalla SE

Anche gli occhi della nostra Solange avevano la stessa caratteristica del micio Bowie. E, tra gli umani, anche gli occhi di Alessandro Magno.

apollonia

[coinzh]

[ART]

 

[apollonia]

Un rebus anche per il nostro amico felino

Soluzione: or D inarca micio LE = Ordinar camiciole

apollonia

[coinzh]

 

[ARES III]

[coinzh]

 

 

Modificato 27 Agosto, 2023 da coinzh