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Primo sole e prima abbronzatura felina   ?

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  • 2 settimane dopo...
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Nei millenni i gatti hanno popolato ogni continente tranne l'Antartide, ma più recentemente sono arrivati anche lì al seguito delle spedizioni umane, sulle navi (impiegati per la caccia ai roditori nelle stive) e nelle basi. Se ne parla in questi due interessanti link:

http://www.purr-n-fur.org.uk/famous/antarctic.html

http://www.purr-n-fur.org.uk/famous/antarctic2.html

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  • 4 mesi dopo...
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Non so perchè non mi è mai venuto in mente di parlarne qui.

Consiglio questo libro agli amanti dei gatti e a chi vuole conoscerli davvero bene. Non è il solito manuale rapido per gattofili o una raccolta di aneddoti ma un vero e proprio trattato scientifico, il cui autore è un biologo professionista e studioso di felini. Qui l'argomento è affrontato a 360°: si parte dalla storia evoluzionistica del gatto per poi analizzare in modo approfondito suo il modo di comportarsi e relazionarsi con gli altri gatti e con gli umani, per concludere con una previsione su come potrebbero evolvere nel futuro sia il gatto stesso che il suo rapporto con l'umanità. Che io sappia attualmente non c'è di meglio in lingua italiana per la divulgazione. I gatti mi sono sempre piaciuti, ma da quando li ho esaminati anche scientificamente attraverso quest'opera mi rendo conto di quanto in realtà fossi poco consapevole della loro vera essenza.

Nota importante. Il titolo originale è "Cat Sense": pur affrontando l'argomento intelligenza dei gatti il libro non parla solo o soprattutto di quello.

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  • 5 settimane dopo...
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Il gatto di Iriomote (isola giapponese dell'arcipelago Ryukyu), una specie autoctona ad alto rischio estinzione:

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17 minuti fa, Ale1900 dice:

 i canidi praticavano la caccia d'agguato, come i gatti :)

 

Qualche cane lo fa ancora :).

Il mio bastardino mangiava le crocchette della sua ciotola ma ne lasciava qualcuna, poi fingeva di dormire, e quando arrivavano le tortorelle con un balzo le afferrava, anche al volo. ne ha catturate e mangiate tantissime. Ora è vecchio, ci prova ancora ... ma quando arrivano le tortorelle è realmente addormentato.

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31 minuti fa, chievolan dice:

Qualche cane lo fa ancora :).

Il mio bastardino mangiava le crocchette della sua ciotola ma ne lasciava qualcuna, poi fingeva di dormire, e quando arrivavano le tortorelle con un balzo le afferrava, anche al volo. ne ha catturate e mangiate tantissime. Ora è vecchio, ci prova ancora ... ma quando arrivano le tortorelle è realmente addormentato.

frammenti dell'Eocene :) 


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A chi piace il fumetto e/o l'animazione consiglio Doukyonin wa Hiza, Tokidoki, Atama no Ue (Coinquilino sul grembo, a volte in testa), un'opera che parla dell'incontro fortuito e la convivenza di uno scrittore solitario con una gatta randagia.

 

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  • 1 mese dopo...
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La prima animazione computerizzata di un gatto nella storia:

 

 


  • 2 settimane dopo...
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Io sono di quelli che, avendo avuto 2 cani, credeva i gatti animali opportunisti sporchi e stupidi ma poi su pressione di mia figlia è arrivato Garfield e mi sono ricreduto, ci riempie le giornate con i suoi dispetti ed il suo affetto. Quando parlo di Garfield con gli amici lo definisco ancora un essere  a metà strada tra un coniglio ed un cane ma resto spesso stupito dal suo comportamento e dalla sua intelligenza che reputo non inferiore a quella del cane ma solo profondamente diversa. 

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Il 8/4/2019 alle 21:22, margheludo dice:

Io sono di quelli che, avendo avuto 2 cani, credeva i gatti animali opportunisti sporchi e stupidi ma poi su pressione di mia figlia è arrivato Garfield e mi sono ricreduto, ci riempie le giornate con i suoi dispetti ed il suo affetto. Quando parlo di Garfield con gli amici lo definisco ancora un essere  a metà strada tra un coniglio ed un cane ma resto spesso stupito dal suo comportamento e dalla sua intelligenza che reputo non inferiore a quella del cane ma solo profondamente diversa.

Parole sante.

Questa profonda differenza, non solo dell'intelligenza ma in generale del gatto dal cane in molti comportamenti, ha cause naturali ben precise spiegate scientificamente: la loro diffusa ignoranza è il principale motivo di quel coacervo d'idiozie che costituiscono il "senso comune" sul gatto, ancora oggi fra i pregiudizi più tenaci del mondo.

 

Il 8/4/2019 alle 21:57, Scudo1901 dice:

La stupidità umana li ha associati al demonio per secoli e perseguitati,

E' il secondo importante motivo che contribuì a formare il "senso comune" sui gatti.

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Un altro ottimo libro. Scritto da una docente universitaria e ricercatrice di fonetica, si occupa del linguaggio gattesco: come noto (almeno per chi li studia e/o li ospita a casa) i gatti non si limitano a magolii e fusa ma sono in grado di emettere una vasta gamma di suoni di vario tipo. Naturalmente si parla anche dell'interpretazione di questo linguaggio e della possibilità d'intendersi coi propri felini anche "a parole". La letteratura su questo argomento esiste e non è nuova, ma è poco nota. Per le ricerche che tutt'ora continua a svolgere l'autrice ha ideato anche un modo di trascrivere i versi dei gatti attraverso l'alfabeto fonetico internazionale.

 

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  • 2 settimane dopo...
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Tempo fa, due gatti, Bobolo e Fufù, hanno reso più lievi 16 anni di vita della mia famiglia .

Da numismatico, ricordo che anche Taras, 24 secoli or sono, si allietava giocando con un gattino

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23 minuti fa, VALTERI dice:

Tempo fa, due gatti, Bobolo e Fufù, hanno reso più lieve 16 anni di vita della mia famiglia .

Da numismatico, ricordo che anche Taras, 24 secoli or sono, si allietava giocando con un gattino

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ciao, solo per dire una cosa- sublime- fantastica moneta, invidio chi ne possiede una, sembra coniata ieri.


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La storia della mia gatta Solange è legata a quella del suo compagno, il cagnolino Pitty. Ne avevo parlato in un post della discussione ‘Il mio miglior amico’ all’interno di questa sezione, qui riproposto.

 

Questa discussione mi ha ricordato una vicenda famigliare di dodici anni fa, che avevo commentato come segue.

 Il 28 settembre 2006 Solange ha raggiunto il paradiso dei felini e il fatto che non abbia minimamente sofferto è il solo appiglio per temperare il nostro comprensibile dolore. Anche la considerazione che abbia trascorso in perfetta salute tutta la sua lunga esistenza (la recente indagine anagrafica le assegna 18 anni già compiuti, dato che quando Daria l’ha adottata, all’età di 15 anni, la gattina aveva già sei o sette mesi) ci è stata di conforto. Discreta e indipendente, la sentivo emettere un flebile miagolio solo quando, dopo il suo giro nel vasto prato sotto casa, “suonava il campanello” per rientrare. Invece, quando eravamo al Lido di Camaiore dove ci ha sempre seguito, era solita trascorrere le sue vacanze in appartamento. Non è che avesse avuto un’attività sessuale frenetica, anche perché ce l’hanno portata quando era stata appena sterilizzata, ma non erano pochi i suoi ammiratori tra i gatti dei dintorni attratti dal suo pelo bianchissimo, dagli occhi uno verde e uno azzurro (come quelli di Alessandro Magno!) e dalla siluette da top model. Inoltre aveva trascorso un lungo periodo di convivenza tipo Pacs in perfetta armonia con il nostro Pitty, un affettuoso cagnolino già da tempo in famiglia di grande simpatia, amante del gioco e dei bambini, che ci ha lasciati da anni per un male analogo, un tumore a rapida proliferazione che però nel caso del cagnolino era osseo (all’anca) e lo faceva soffrire, mentre nel caso di Solange era esterno (sul dorso, ma credo sia partito da un polmone) e fastidioso ma non doloroso. Una massa che nel giro di un paio di settimane si era notevolmente ingrossata e la cui natura maligna è stata accertata dal veterinario. Nessun indugio: una iniezione di barbiturico con anestetico locale, solo un sussulto appena percettibile all’entrata dell’ago sotto cute e un sonno dolce e tranquillo che si confonde con l’eterno riposo. Non so per noi, ma per loro sicuramente c’è un posto dove poter scorrazzare anche dopo.

GB

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