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10 Scudi Genova, mito o realtà?


Scudo1901

Risposte migliori

cari amici

Una domanda per gli esperti della monetazione genovese, scusandomi anticipatamente qualora il tema fosse già stato trattato in altra discussione. 

Sfogliando oggi la pregevole opera di Pesce ho visto che riporta il tipo da 10 Scudi con la data del 1717. 

Io sapevo che questo mitico massimale sarebbe esistito effettivamente in un unico esemplare, coniato su committenza privata come avveniva anche per il 5 e 6 scudi ad esempio, ma  che in seguito e' andato perduto.

Chi ne sa di più? 

Grazie dei contributi 

M

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Si grazie avete ragione volevo scrivere 1712. Certo che perdere una moneta da 400 grammi ci vuole tutta...?

Oggi avrebbe un valore inestimabile...

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3 ore fa, min_ver dice:

Si grazie avete ragione volevo scrivere 1712. Certo che perdere una moneta da 400 grammi ci vuole tutta...?

Oggi avrebbe un valore inestimabile...

se di perdere vogliamo parlare....

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Vabbè, mi sto facendo notare come quello che inventa risposte a domande impossibili ma visto che mi diverte proseguo in questa mia poco scientifica specializzazione.

Ho cercato un po’ di capire a chi poteva servire una moneta così e ho trovato che il Senato Genovese, nel 1711,  avventuratosi all’incauto acquisto del marchesato di Finale, sborsò ben “1700 pezzi genovesi da 5 lire”

Che tipo di monete erano?

In quell’anno c’era il 4 lire di San Giovanni che pesava 21,5 gr, quindi un “5 lire” avrebbe dovuto pesare intorno ai 27 gr, o poco più tenuto conto del titolo. Lo scudo stretto di quell’anno pesava 38,30 quindi circa 7 lire.

Venendo ai 10 scudi in oggetto, con il loro peso di 382,3, doveva valere circa 70 lire  pari alla spesa dell’affitto annuo di un alloggio o due mensilità di un operaio specializzato oggi sarebbero circa 3000 euro.

In più in quell'anno c'era una gravissima crisi che colpì la nobiltà, che deteneva il potere e l'egemonia dei traffici, e molti cadetti delle grandi famiglie finirono di trovarsi ai margini della ricchezza o addirittura si impoverirono.

Abbiamo un "biglietto di calice" del 1709 che supplica i Collegi di "impiegare la povera nobiltà alla navigazione et alla guerra e mandarli fuori, acciocchè si faccino esperti in detta professione"

...e mi fermo qui per non fare post troppo lunghi ...

PS: ...l'ho presa troppo alla lontana ...vero?

 

 

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Appassionante invece, almeno per me. Numismatica e Storia a braccetto sono un connubio straordinario. 

Grazie !!

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