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Tetrico II - PROVIDENTIA AVG (antoniniano inedito?)


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Inviato

Accanto al Vittorino di cui parlavo in questo post: 

 sempre dall'asta 42 di P.-F. Jacquier arriva un altra (per me) piccola chicca gallica.

Si tratta sempre di un antoniniano classificato - nell'asta - tra le imitative con rovescio ibrido (riferito ad altro imperatore, sempre gallico) che, questa volta, vanta anche un importante pedigree.

Ecco l'esemplare in questione:

TETRICO II (272-274 d.C.)

Antoninianus; AE; 2,10 gr; orientamento assi 7h; zecca: off. locale(?) - Mint II (Trier?)

TETRICUS ii _ PROVIDENTIA.jpg

D\ "C PIV ESV TETRICVS CAES", busto radiato, drappeggiato e corazzato visto di fronte e volto a destra.

R\ "[PROVI]DENTIA AVG", la Provvidenza stante in piedi volta a sinistra con bastone nella mano destra, cornucopia nella sinistra e globo ai piedi in basso a destra.

RIC ---; ELMER ---; Normanby Hoard ---: Cunetio Hoard n. 3041 (1 esemplare)

Provenienza:  ritovamento presso Bad Münstereifel (Eifel) - ex coll. Gilljam - ex coll. Thys - ex Jacquier

Si tratta di un antoniniano di ottima fattura, dimensionalmente congruente con le emissioni ufficiali, legende corrette e stile assolutamente consono alle emissioni regolari a nome di Tetrico II.

La questione è sempre la medesima della precedente analisi fatta per l'esemplare di Vittorino citato in premessa: moneta ufficiale o imitazione ibrida?

Alcune osservazioni:

1) Perchè si parla di "ibrido"? Perchè la PROVIDENTIA AVG così rappresentata è un rovescio tipico di Vittorino:

VITTO.jpg

2) Il busto del pezzo di Tetrico II è il tipo (b) citato da Bland nel suo "The 1973 Beachy Head Treasure Trove". 

3) Il busto (b) per Tetrico II è attestato unicamente presso la "mint II" ovvero presso la zecca di Trier.

4) Il rovescio PROVIDENTIA AVG è l'emissione di chiusura a nome di Vittorino battuta proprio presso la zecca di Trier (mint II) presumibilmente nel 270-271.

5) Il pezzo presente nel Cunetio Hoard è stato catalogato come imitativo ibrido. Siamo sicuri che sia realmente così? Per gentile concessione di utente del F.A.C. (http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=108365.0) ho recuperato l'immagine del pezzo presente nel ripostiglio:

Cunetio3041.JPG

Anche in questo caso lo stile è buono, la foto è quel che è, ma permette comunque di apprezzare la moneta. Vi è identità tra i due pezzi di legenda sia per il dritto che per il rovescio. I due pezzi sono frutto chiaramente di coni e incisori (e officine/zecche?) differenti.

Volevo ora evidenziare alcune differenze tra le due "PROVIDENTIA":

- le lettere della legenda del pezzo del Cunetio Hoard sono meno rifinite, sebbene corrette e più vicine a certe imitazioni di ottima fattura che non alle emissioni ufficiali

- il busto del pezzo del Cunetio non mi sembra del tipo (b) bensì mi pare più consono al tipo (d) riferito alla zecca di Colonia (mint 1)

- la "PROVIDENTIA" al rovescio non ha il globo ai piedi - variante nota anche per Vittorino - (lo stile della raffigurazione è comunque molto buono)

- la spezzatura della legenda al rovescio nel pezzo del Cunetio Hoard segue la medesima spezzatura di legenda delle emissioni di Vittorino, mentre il pezzo qui analizzato presenta una legenda distribuita in maniera differente con la "N" della legenda a ore 12 del rovescio sopra la testa della Provvidenza (caratteristica che generalmente non si rileva nelle emissioni di Vittorino)

Complessivamente il pezzo del Cunetio, sebbene in maniera dubbia, potrebbe effettivamente essere classificato come imitazione ibrida il cui modello di riferimento per il rovescio sembra effettivamente essere stato un antoniniano di Vittorino.

7) Le emissioni di Trier (e genericamente quelle a nome di Tetrico II, eccetto le ibride con quelle del padre) presentano le titolature al rovescio terminanti con "AVGG": doppia "G" riferita quindi a padre e figlio.

6) Ritornando al pezzo in analisi volevo proporvi il busto utilizzato per l'ultima emissione ufficiale nota a a nome di Tetrico II presso la zecca di Trier: la "NOBILITAS AVGG":

nobili.jpg

il tipo di busto è decisamente coerente e simile.

 

Terminate queste osservazioni, provo a concludere facendo un po' di sintesi.

A mio avviso la moneta è un'emissione ufficiale battuta presso la zecca di Trier e depongono a tale favore tutti gli elementi stilistici e ponderali.

La mancanza della doppia "G" al rovescio potrebbe far pensare a un ibrido di conio con un conio ufficiale superstite di Vittorino ancora presente presso la zecca di Trier. Tuttavia la disposizione di legenda attorno alla figura al rovescio non trova confronti (almeno non li ho trovati io) sui pezzi battuti da Vittorino il che farebbe pensare all'approntamento di un conio apposito quantomeno per questa emissione.

La doppia "G" a Trier viene introdotta dalla VI emissione con la LAETITIA AVGG a nome di Tetrico I (vedi tabella emissioni zecca di Trier):

tabella.gif

coeva alla "LAETITIA AVGG" compare a Trier anche il primo antoniniano a nome di Tetrico II.

Considerando l'antoniniano analizzato in questa discussione come ufficiale a tutti gli effetti, va individuata l'emissone di riferimento che sarebbe quindi da ricomprendere tra la VI e VIII. Se assumiamo il tipo di busto come elemento distintivo questa "PROVIDENTIA" andrebbe collocata come VIII emissione e andando a considerare la rarità del pezzo e la legenda del rovescio priva della seconda "G" si potrebbe (?) vedere in questa coniazione un tentativo di indicare Tetrico II quale unico sovrano. Quindi tenendo conto che attualmente la "NOBILITAS AVGG" è l'emissione di chiusura della zecca di Trier e in assoluto l'ultima moneta emessa a nome di un sovrano Gallico, questa "LAETITIA AVG" potrebbe riscrivere la fase finale della storia della zecca di Trier e delle emissioni galliche ed essere effettivamente l'ultimo pezzo battuto dell'ormai finito impero Gallico: il canto del cigno del figlio di Tetrico I avvenuto pochissimo tempo prima che il padre deponesse le armi e si arrendesse a Aureliano.

 

 

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Inviato

Ovviamente mi piacerebbe sentire anche le vostre impressioni e le vostre argomentazioni. L'essere smentito, su basi solide e/o credibili, servirebbe a ridimensionare la mia ipotesi e a ricondurre questa moneta alla sua classificazione precedente di imitativa ibrida il che comunque non ne sminuirebbe né la dignità né la rarità del tipo.

Certo, la mia ipotesi è ben più affascinante... ma mi rendo conto che le mie competenze sono comunque limitate e non posso di certo ergermi quale insigne numismatico e conoscitore del III secolo... ho solo cercato di fare un'analisi del pezzo in questione cercando di motivare le mie ipotesi con basi documentali nei limiti del possibile... ora rimetto tutto nelle vostre mani e "tastiere" :D 

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Inviato

Caro @grigioviola

se le tue competenze sono "limitate", per trovare le mie su questo tema , bisogna scavare, al buio e bendati...... :D

ti leggo con grande curiosità, ma per poter essere utile in un contesto così complesso, bisognerebbe aver letto prima tonnellate di libri e articoli tematici...

piuttosto mi sorge una quesito, leggendo i tuoi vari contributi, il RIC sulle galliche non è un punto di riferimento, dico bene? mi pare carente di innumerevoli varianti (da quello che leggo....ma ribadisco, scrivo da ignorante)

qual è il contributo più "completo" sul tema, diciamo l'opera omnia più affidabile e "faro" su tutte le emissioni "galliche"?

c'è un catalogo nuovo, completo e ragionato?

scusate se vado in parte fuori tema.... spero di non deviare troppo la tua bella discussione

 

 


Inviato

Il problema è proprio quello: non esiste un corpus definitivo sulle galliche.

Diciamo che Elmer e RIC sono i due testi di riferimento principali, ma entrambi contengono diverse lacune e diversi esemplari sono stati scoperti dopo la stesura di queste due opere.

Le integrazioni sono arrivate con studi più o meno specifici e soprattutto relazionati a determinati hoard in cui o appariva un pezzo inedito oppure la composizione era tale da fornire dati rilevanti circa la reale ubicazione e attività delle zecche galliche e una più probabile successione cronologica delle varie emissioni (assodato che quella proposta da Elmer appare in buona parte superata). In tal senso è lampante il citato lavoro di Bland dedicato al Beachy Head Hoard e due tomi dedicati al Cunetio hoard e al Normanby Hoard (ripostigli che hanno dato contributi determinanti per le galliche).

Recentemente un corpus che ha tentato di far sintesi è Schulzki, H. J. Die Antoninianprägung der Gallischen Kaiser von Postumus bis Tetricus. (Bonn, 1996) che però mi manca e sul quale comunque ci sono opinioni discordi. Non ha avuto il successo dei predecessori RIC e Elmer.

Detto ciò... ritorno a quanto dicevo all'inizio di questo messaggio: di fatto non esiste un vero e proprio catalogo definitivo che contempli quanto finora noto e che aggiorni sostanzialmente i due testi storici di riferimento del periodo (anch'essi da utilizzare in contemporanea perché nonostante il RIC sia successivo si completano comunque a vicenda).

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Inviato (modificato)

Personalmente mi congratulo con @grigioviola per la (consueta) disamina sul tema e per la ricerca svolta. Ricerca che mi pare già completa e senza punti di debolezza. Difficile contribuire più approfonditamente di quanto già da lui descritto...

Condivido appieno sia l'attribuzione dell'esemplare come ufficiale e non imitativo ibrido su base stilistica, così come invece ritengo per lo stesso motivo imitativo ibrido (di buona qualità ma tale a mio avviso) il pezzo del Cunetio Hoard.

Ultimo commento: un grosso complimento per l'aver fiutato l'occasione ben due volte e averle saputo cogliere al volo! Fortuna? No... studio, preparazione e tanti esemplari visti (e memorizzati). Oltretutto nel... "mar di antoniani della seconda metà del III secolo (spesso ripetitivi quasi alla monotonia) sovente si perde la bussola e tutto diviene indistinto...": ci vuole una costanza e pervicacia che il buon Grigioviola possiede e che talvolta viene, fortunatamente, premiata.

Ciao

Illyricum

;)

 

 

Modificato da Illyricum65
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Inviato

DE GREGE EPICURI

@Grigioviola: complimenti anche da parte mia, sia per questo che per l'altro contributo. Mi vengono in mente alcune cose:

-le due PROVIDENTIAE (la tua e quella di Cunetio) sono abbastanza diverse: in Cunetio ha una lunga bacchetta, nella tua (a parte la sfera a terra) sembra avere qualcosa in mano: delle spighe? una borsa?

-la tua moneta mi pare assolutamente ufficiale.

-io però non parlerei necessariamente di "ibridi imitativi": un ibrido può essere tranquillamente ufficiale, cioè uscire da una zecca ufficiale, per un errore materiale nella associazione dei due conii, o per una associaione "volontaria" di essi per ragioni che ci sfuggono.

-il problema della G semplice o doppia non è questione da poco. Personalmente, credo sia impossibile scegliere con certezza fra la tua ipotersi più "coraggiosa-innovativa" e quella più semplice di un "ibrido ufficiale". Forse occorre attendere la comparsa di nuovi esemplari...


Inviato

@Illyricum65 trovare questi due pezzi è stato un po' un colpo di fortuna... Intanto se presi singolarmente "brillano", immersi in quella fantastica asta facevano un po' da Cenerentole. In più sebbene passati per mani più autorevoli delle mie sono sempre stati liquidate come - interessanti - imitative. Io ho provato a guardare oltre e vedere se un'ipotesi alternativa possa stare in piedi. Proverò a confrontarmi con esperti oltremanica del periodo, vediamo se mi risponderanno. 

@gpittini L'ipotesi dell'ibrido ufficiale l'ho contempla fin da subito, ma non mi torna la disposizione della legenda del rovescio attorno la Provvidenza che ho confrontato con centinaia di esemplari di Vittorino recuperati in rete. Da qui l'ipotesi di un conio nuovo abbinato al dritto. 

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Inviato

Approfondendo l'analisi dell'antoniniano in questione, ho rilevato altri dati interessanti che, purtroppo, rappresentano anche dei grossissimi limiti.

Online esiste una risorsa indubbiamente utile che è l'OCRE (Online Coins of the Roman Empire) che - ambiziosamente - dovrebbe registrare tutte le monete dell'impero romano ufficialmente presenti in qualche database e quindi realmente esistenti (link: http://numismatics.org/).

Il grande limite di questo sito è che spesso non cita la fonte del singolo record e quindi vedere che effettivamente è nota una certa moneta con una certa legenda senza avere una traccia da dove sia stato ricavato quel "record" a mio avviso non è di grande significato.

E questo pesante limite l'ho riscontrato cercando informazioni sul pezzo in questione dato che facendo una semplice ricerca con la stringa "tetricus providentia" tra i vari risultati, due sarebbero decisamente interessanti:

results.gif

Sembrerebbe quindi che l'esemplare in questione possa essere virtualmente noto.

Ma i due record in se rivelano poco... ammettendo siano corretti:

- il primo (n. 262) presenta una legenda al dritto non congruente con quelle finora note per la zecca di Trier: mancherebbe la "C" iniziale... quindi, ufficiale? imitativo? errore di inserimento del dato? Difficile dirlo in assenza di una foto o di qualche riferimento bibliografico.

- il secondo apparirebbe ancora più interessante, sempre se corretto, visto che al rovescio la legenda terminerebbe addirittura con una doppia "GG" il che potrebbe testimoniare la volontà di creare un nuovo tipo di rovescio a nome di Tetrico II. Ma anche in questo caso siamo di fronte alle medesime incertezze del record precedente.

La ricerca sull'archivio sterminato del birtish museum non porta a risultato alcuno.

La rete sembra restituire unicamente l'esemplare presente nel Cunetio Hoard.

I principali motori di ricerca liberamente consultabili delle passate aste e dei negozi numismatici elettronici (i vari acsearch, cgb, vcoins, ma-shop ecc) non restituiscono esempi utili ad approfondire la ricerca.

Rimane solamente l'archivio del PAS che guardato l'altro giorno frettolosamente mi aveva dato un risultato coerente alla ricerca dove però il pezzo in questione era chiaramente un imitativo il cui rovescio era decisamente mal conservato e di difficile interpretazione: il compilatore della scheda ipotizzava una PROVIDENTIA ma con molti dubbi; quindi ennesimo risultato non rilevante.

Oggi, facendo una serie di ricerche meno dettagliate, ma incrociando vari dati e scorrendo molti più risultati (più di un centinaio) mi sono imbattuto nel solo risultato relativamente utile: il record-id WMID-70EEB6

WMID-70EEB6.jpg

Si tratta purtroppo di un esemplare in bassa conservazione, decentrato e con legende non visibili. Lo stile sembrerebbe essere più vicino a una imitativa che a un pezzo ufficiale, quindi nemmeno questo esemplare andrebbe a consolidare la mia ipotesi di un pezzo appositamente creato a nome di Tetrico II presso la zecca di Treviri... il che comunque non significa matematicamente che sia imitativa anche la moneta che ha dato il via a questa discussione.

Sarebbe interessante trovare altri esemplari con legami di conio anche solo di uno dei due versi della moneta... ma nonostante abbia scorso i miei forniti archivi guardandomi un sacco di Tetrico II... non ho trovato ancora nulla di utile. 

La ricerca continua! 

 

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  • 1 mese dopo...
Inviato

Visto che io non demordo mai, e che su questa emissione - a differenza del Vittorino con rovescio IOVI VICTORI - non ho ancora le idee del tutto chiare, dopo aver recuperato l'esemplare presente nel Cunetio Hoard e un secondo pezzo nell'archivio del PAS, sono riuscito a recuperare le immagini anche di un terzo esemplare venduto nel 2012 da Dionysos Numismatik su ebay:

320926379830_1.JPG320926379830_2.JPG

Di questo esemplare non ho alcun dato fisico (peso, diametro). Sembra avere una doppia battitura al rovescio e ha uno stile globale abbastanza buono.

Le legende mi paiono coerenti e ben realizzate.

Il busto mi sento di azzardare che sembra essere dell'ultimo tipo (vedi l'esemplare mio proposto in apertura).

Nel complesso meno rifinito, ma coerente con una possibile emissione ufficiale (anche se non riesco a pronunciarmi in tal senso con la stessa sicurezza del pezzo pezzo in mio possesso).

...la ricerca (e lo studio) continua!

 

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