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Inviato

DE GREGE EPICURI

Tempo fa ho acquistato, soprattutto perchè mi incuriosiva, questo bronzo di Ottaviano, datato abitualmente verso il 38 a.C (RRC 535/1). So che dovrei postartlo fra le repubblicane, ma le discussioni su questa moneta sono sempre state fatte in questa sezione, a quanto ricordo. Pesa 7,2 g. e misura 28 mm, perciò è decisamente più piccolo e più leggero delle monete che si incontrano abitualmente. Inoltre, le scritte ma soprattutto i due ritratti sono abbastanza approssimativi e non classici  (a parte una irregolarità o scivolata di conio, che ne rende uno poco leggibile). Mi pare che Crawford non localizzi con sicurezza questa coniazione; sicuramente alcuni AA la riferiscono al Sud Italia. Qui però siamo di fronte ad una produzione che mi pare decisamente anomala, e visto lo stile ho pensato alla Spagna. Voi che ne pensate? Avete maggiori notizie?

PIC_4239.png

PIC_4241.png


Inviato

Ciao Gianfranco,
premettendo che il Martini non indica alcuna emissione di questa tipologia a carico di zecche ispaniche mi potresti dire se si tratta di un acquisto italico o gallico?
Ciao
Illyricum
;)


Inviato (modificato)

Come stile anch'io direi che siamo di fronte ad un'imitativa spagnola.

Di questa tipologia io avevo acquistato una bella imitativa di area francese da Lanz, in cui Giulio Cesare aveva un curioso ritratto con il naso adunco, che lo faceva assomigliare al Giulio Cesare disegnato nei fumetti di Asterix e Obelix.

Pesava 16,66 grammi per 30 mm. Peccato che la moneta mi sia stata rubata dalla raccomandata da un solerte impiegato postale, spero che lui o chi per lui l'abbia trovata di suo gradimento...:angry::angry:

Mi sono rimaste solo le foto, eccole qui:

 

CaesarOctavianLanz.jpg CaesarOctavianLanz2.jpg

 

Modificato da cliff

Inviato

DE GREGE EPICURI

@Illyricum: il mio acquisto è italico. Vedo comunque, dai post precedenti, che esemplari analoghi non mancano! La caratteristica del mio è il peso straordinariamente basso, a fronte di un peso delle "ufficiali" di 20 e più grammi. Inoltre, anche il mio Cesare ha un naso particolarmente adunco, sembra Nerva.


Inviato

Cari @gpittini e @cliff ,

la mia richiesta sulla provenienza d’acquisto (per quel che può valere) serviva a rafforzare una mia convinzione ottenuta in seguito alla lettura del testo del Martini CAESAR AVGVSTVS (Collezione Veronelli).

Egli colloca le emissioni oggetto di studio ad un periodo successivo all’assorbimento nei ranghi augustei delle quattro legioni antoniane di stanza in Gallia. Successive quindi alla fine del 43 a.C.-42 a.C., data delle ultime emissioni (quinari di argento) del legato antoniano L. Munatius Plancus.

Il messaggio è chiaro: Ottaviano afferma il suo essere “figlio del divinizzato Ivlivs Caesar”. Le prime emissioni di bronzo furono allineate al peso della riforma onciale; esistono due serie:

·         D: ritratto di Caesar/R: ritratto del divinizzato Ivlivs Caesar

·         D:       R: IVLIVS CAESAR entro corona d’alloro

Alle prime produzioni ufficiali si affiancano imitazioni con progressivi gradi di degenerazione iconografica, del peso e del diametro.

Le ipotesi sulla zecca e data di produzione sono varie: dapprima si tendeva ad attribuire le emissioni a Lugdunum attorno al 40 a.C. ma poi sono state indicate anche le zecche di Puteoli (37-36) o di Perugia (40-41) e il RPC non si sbilancia oltre un generico “circa 38 a.C.”.

L’autore indica probabile una data attorno alla metà del 40 a.C. presso la zecca di Lugdunum quando, come già anticipato sopra, alla morte del legato antoniano Fufius Calenius Ottaviano si impadronisce del comando delle legioni di stanza. Molti studiosi d’altra parte hanno tentato di attribuire le emissioni in toto (ufficiali e imitative degradate) ad un’unica zecca: se i capi-parte avevano la possibilità di emettere moneta argentea – afferma il Martini – nulla vieta che questo sia stato possibile anche per le emissioni bronzee nelle quali rientra appunto la serie IVLIVS CAESAR. Dette zecche avrebbero seguito la marcia dell’esercito cesariano verso l’Italia nella guerra contro Sesto Pompeo, degradandosi via via nel tempo (e infatti quelle più prettamente imitative si ritrovano in maggior frequenza nel centro-sud Italia).  Inoltre accenna al fatto che “le emissioni di area italica ricordano da vicino, per stile e morfologia, i tanti esempi di monete bronzee di “imitazione” che sono così frequenti per tutto il periodo giulio-claudio in area hispanica e gallica, così come nel limes reno-danubiano… “.

Infine suddivide sulla base di stile e forma del tondello la produzione A in quattro classi:

·         gruppo I, (Lugdunum) di stile migliore

·         gruppo II, (zecche transpadane e cisalpine[?]) stile e tondello meno ricercato e presenza di pesi e diametri di norma di grandi dimensioni e in alcuni casi di forma ridotta

·         gruppo III, (zecche incerte centro e sud italiane[?]) stile decaduto e tondelli e diametri sempre ridotti

·         gruppo IV, di stile barbarizzante, aspetto morfologicamente incerto, con talvolta monete ribattute, tondelli sottilissimi, diametri calanti.

Nel gruppo IV vi sono esemplari sia di peso maggiore (max 16.48 g) sia con peso minore (circa 5 gr.). I diametri variano tra i 28 e i 23 mm. Quelli minori sono spesso ribattuti su sotto-tipo, altrettanto spesso non riconoscibile.

Ergo la mia ipotesi è l’appartenenza dell’esemplare proposto alla classe IV, di origine italica forse ottenuta su esemplare preesistente.

Ciao

Illyricum

PS: @cliff che amarezza “perdere” un così bell’esemplare!

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Inviato

Giusto per parlarne... secondo voi questa è una IVLIVS CAESAR?

divi d.JPGdivi r.JPG

Così l'avevo catalogata per i due ritratti, la legenda è abbastanza illeggibile. Ma non ho a mente altre tipologie analoghe.

Ciao

Illyricum

;)


Inviato

@Illyricum65 a mio avviso si. Il naso della prima testa ricorda proprio quello di Cesare mentre il secondo ritratto è una versione decisamente barbara ma riconoscibile di Augusto 

Awards

Inviato (modificato)
28 minuti fa, grigioviola dice:

@Illyricum65 a mio avviso si. Il naso della prima testa ricorda proprio quello di Cesare mentre il secondo ritratto è una versione decisamente barbara ma riconoscibile di Augusto 

Perfetto, mi conforti nella mia attribuzione.

Ma attenzione, ci sono dei dettagli che sono perlomeno "insoliti":

peso 9 g, diametro 21 mm

il residuo della legenda non è corretto: identifico una V di DIVOS o di DIVI F ma con il vertice verso l'interno. Vero è che potrebbe trattarsi si una IV corrotta e trasformata in AI (con la A senza il trattino orizzontale).

Se la seconda delle due annotazioni potrebbe essere errata viste le condizioni, la prima invece presenta un peso tutto sommato accettabile (superiore all'esemplare "pittiniano") ma il diametro è veramente ridotto. Nel catalogo di Martini è presente al minimo un diametro di 23 mm su un semisse repubblicano che pesa 4, 79 g.

Quindi diametro severamente ridotto, peso basso ma accettabile, spesso 3,4 mm.

Quantomeno curioso per un IVLIVS CAESAR. Se tale è!

Ciao

Illyricum

;)

Modificato da Illyricum65

Inviato
13 hours ago, Illyricum65 said:

PS: @cliff che amarezza “perdere” un così bell’esemplare!

 

Guarda...ogni volta che riguardo le immagini non sai che cosa auguro al solerte ladro postale.... :angry::aggressive:


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