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Inviato (modificato)
Il 7 settembre 2016 at 16:19, min_ver dice:

A mio modesto parere questo fenomeno, che credo fotografi in termini generali il mercato in modo abbastanza fedele e senza entrare in alcun caso specifico, per il quale mi astengo non avendone più il polso (ho venduto tutta la mia collezione accumulata in trent'anni per motivi personali ad autunno 2015 ottenendo un più che soddisfacente ritorno su quanto speso), riflette in maniera molto precisa quanto in atto nell'economia globale.

Mi riferisco alla forbice ricchi-poveri, per cui i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.

In altre parole, un 100 lire 1878 in "vero" FDC o un 80 lire 1831 Carlo Felice, continueranno inesorabilmente a salire, e le "povere" spighe e apine in rame di VE3 in BB a scendere.

Perché comunque relativamente ai 294 esemplari del 100 lire (o quanti ne sono rimasti, cioè meno) o della dozzina o giù di lì di 80 lire, sul mercato ci sono altrettanti e più facoltosi collezionisti-investitori disposti a sborsare 70 e passa mila euro, mentre degli spiccioli il piccolo collezionista (al quale vanno tutte le mie personali simpatie) è costretto a fare a meno.

Non vedo, almeno nel medio termine, alcun elemento che possa invertire questo trend, che sicuramente favorisce chi si affaccia alla numismatica ora e può invece teoricamente penalizzare - in caso di necessità di realizzo - chi ha comprato ai prezzi massimi.

E' solo la mia personale opinione naturalmente.

Interessante osservare come anche pezzi abbastanza rari di vem 3 stiano crollando di prezzo. Oggi sono passati 2lire 1901 in ottime condizioni a ca 500 e 1200 euro.. Vedere sul noto sito.. Ma poi cosi tanta abbondanza?? È un R2..

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Modificato da Ciprios

Inviato
13 ore fa, bizerba62 dice:

Michele, mi sa che hai la tipica nostalgia degli anziani... :D:D:D:D:D:D

Ahi ahi ahi! ;)"

Non so se sia "nostalgia da anziano". Tendenzialmente non credo che lo sia e non perché non sia considerabile "anziano" (rispetto ad un trentenne lo potrei anche essere...) ma piuttosto perché non ho contezza diretta di quei tempi se non andandomi a rileggere le pubblicazione d'epoca.

Mi limitavo a constatare un dato di fatto e "di costume", dove veniva anteposto dal collezionista (medio) il piacere di trovare il pezzo mancante, a prescindere dalla sua conservazione, piuttosto che la ricerca spasmodica del pezzo perfetto.

Ora mi pare che si siano capovolte le priorità e che si proceda in questo modo:

prima occorre che il pezzo sia perfetto (altrimenti non si discute neppure!); poi che il suo prezzo sia conveniente rispetto al "mercato" e rispetto alle ipotesi che esso possa rivalutarsi nel tempo (altrimenti: nisba!); appurato tutto ciò, poi forse arriverà anche l'appagamento di aver trovato il pezzo mancante....sempre che ci si ricordi il motivo per il quale lo si ricercava.

M.

 

 

 

Si, Ma tutto questo perche le monete rare vere sono poche. Soprattutto del regno. E anche quelle poche comunque oggi si trovano con relativa semplicità, lo hai detto tu stesso.
Con la globalizzazione e i nuovi strumenti di comunicazione, tutto questo é diventato lapalissiano alla platea. Cosa rimane "cosa" rara vera ?

La qualità.

E guarda caso é quella ancora ricercata e pagata.

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Quando in un qualsivoglia settore del collezionismo (o dell'arte) la discriminante finale è la qualità conservazione, vuol dire che siamo alla frutta (o al caffè).

Scomparsi i presenti (...) piu' a nessuno importerà alcunchè dei tondelli... è solo questione di tempo.

Le mie precedenti parole volevano solo indicare una crisi generalizzata (ovvero non esclusiva della numismatica) in questa direzione. Il lato economico è solo uno degli aspetti (e come si è detto, nemmeno il piu' importante).

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Inviato
45 minuti fa, ihuru3 dice:

Quando in un qualsivoglia settore del collezionismo (o dell'arte) la discriminante finale è la qualità conservazione, vuol dire che siamo alla frutta (o al caffè).

Scomparsi i presenti (...) piu' a nessuno importerà alcunchè dei tondelli... è solo questione di tempo.

Le mie precedenti parole volevano solo indicare una crisi generalizzata (ovvero non esclusiva della numismatica) in questa direzione. Il lato economico è solo uno degli aspetti (e come si è detto, nemmeno il piu' importante).

Che ci sia crisi nessuno lo mette in dubbio. Ma generalizzata non mi pare.

La qualità, specie nell'arte, paga. Che poi ci sia chi spende 70 milioni di dollari per una "istallazione" schifosa (da schifo = ribrezzo) solo perchè l'ha fatta un cosiddetto "artista contemporaneo" è demenziale, ma queste sono le mode sponsorizzate da critici e galleristi che ne ricavano lauti utili.

Se avessi 70 milioni comprerei 700 monete da 100.000 cad. e poi voglio vedere se una simile collezione non paga.

Il piccolo collezionista ha speso poco e si è divertito studiando e imparando, e del grande collezionista si è già scritto.E' il collezionista medio che risente della crisi. Forse in Italia più che altrove e come ho già scritto in precedenza il settore Regno e Repubblica interessa solo gli italiani ( ovviamente qualche oro può anche andare all'estero ) Mi raccontava un commerciante che sono passati in negozio dei Russi che hanno comprato tutte le monete d'oro di grande modulo che aveva e lamentava di non averne avute più di una decina in quel momento)

Ho guardato (avevo fatto un paio di offerte,largamente superate ) i risultati delle aste WAG : 2580 lotti e 195 invenduti. Qualcuno ha sganciato 180.000 per il lotto 2266.( + alto dell'asta, ma la moneta era rara e bella).

click to zoomclick to zoom

Buone monete a tutti !

 

Inviato (modificato)
6 ore fa, Monetaio dice:

Si, Ma tutto questo perche le monete rare vere sono poche. Soprattutto del regno. E anche quelle poche comunque oggi si trovano con relativa semplicità, lo hai detto tu stesso.
Con la globalizzazione e i nuovi strumenti di comunicazione, tutto questo é diventato lapalissiano alla platea. Cosa rimane "cosa" rara vera ?

La qualità.

E guarda caso é quella ancora ricercata e pagata.

 

Così opinando, però, sembra che Tu continui a fornire del collezionismo numismatico una nozione esclusivamente collegata alla rarità e qualità delle monete.

Come se la Numismatica altro non sia che la raccolta di monete rare e di qualità.

Ma possiamo concepire una Numismatica ed un collezionismo fatti di studio, libri e di monete anche in bassa conservazione, o ciò è incompatibile con l'attuale visione della Numismatica?

Forse allora la crisi di cui parlate è in realtà funzionale e condizionata a questa visione "elitaria" del collezionismo numismatico, la cui massima potrebbe sintetizzarsi in questo modo:

- il collezionismo numismatico è  solo rarità e qualità. Se non ti puoi permettere rarità e qualità, allora non cimentarti neppure, tanto non sarebbe vero collezionismo numismatico.

Poi però, se i segnali sono questi, non prendiamocela con i giovani che non si avvicinano a questa disciplina.

Non so. Forse dovremmo intenderci preventivamente su cosa si debba intendere per "crisi della Numismatica".

Si era partiti dalla considerazione che la Numismatica fosse in crisi per l'avversa e perdurante congiuntura economica, per la mancanza di ideali e di cultura nei giovani.

Ma va sempre a finire che si parla di aspetti di contorno, legati più a motivi "qualitativi" delle monete che non ideali o culturali.

Beati i tempi in cui i collezionisti non dovevano considerarsi "di serie B" solo perchè acquistavano monete comuni ed in MB.

Forse hai ragione Pino.....dimostro di avere la tipica nostalgia degli anziani.:agree:

 

2 ore fa, ihuru3 dice:

Quando in un qualsivoglia settore del collezionismo (o dell'arte) la discriminante finale è la qualità conservazione, vuol dire che siamo alla frutta (o al caffè).

 

Concordo. Mi chiederei però chi ha pilotato il fenomeno collezionistico verso questo burrone....

Prima non era così.  Ho almeno questa ricerca della perfezione non era così assillante.

Modificato da bizerba62
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Inviato
3 ore fa, bizerba62 dice:

Così opinando, però, sembra che Tu continui a fornire del collezionismo numismatico una nozione esclusivamente collegata alla rarità e qualità delle monete.

Come se la Numismatica altro non sia che la raccolta di monete rare e di qualità.

Ma possiamo concepire una Numismatica ed un collezionismo fatti di studio, libri e di monete anche in bassa conservazione, o ciò è incompatibile con l'attuale visione della Numismatica?

Forse allora la crisi di cui parlate è in realtà funzionale e condizionata a questa visione "elitaria" del collezionismo numismatico, la cui massima potrebbe sintetizzarsi in questo modo:

- il collezionismo numismatico è  solo rarità e qualità. Se non ti puoi permettere rarità e qualità, allora non cimentarti neppure, tanto non sarebbe vero collezionismo numismatico.

Poi però, se i segnali sono questi, non prendiamocela con i giovani che non si avvicinano a questa disciplina.

Non so. Forse dovremmo intenderci preventivamente su cosa si debba intendere per "crisi della Numismatica".

Si era partiti dalla considerazione che la Numismatica fosse in crisi per l'avversa e perdurante congiuntura economica, per la mancanza di ideali e di cultura nei giovani.

Ma va sempre a finire che si parla di aspetti di contorno, legati più a motivi "qualitativi" delle monete che non ideali o culturali.

Beati i tempi in cui i collezionisti non dovevano considerarsi "di serie B" solo perchè acquistavano monete comuni ed in MB.

Forse hai ragione Pino.....dimostro di avere la tipica nostalgia degli anziani.:agree:

 

Concordo. Mi chiederei però chi ha pilotato il fenomeno collezionistico verso questo burrone....

Prima non era così.  Ho almeno questa ricerca della perfezione non era così assillante.

Io mi limito a rispondere a quelle che reputo affermazioni errate. Se si fanno dal punto di vista economico, é semplicemente perchè questo é lo scopo del thread e il topic in essere.

Penso semplicemente che continuare a dire come era e come piacerebbe che fosse, molto probabilmente non cambia la realtà per gli altri: forse per se stessi.

Hai affermato prima che l'appagamento era trovare il pezzo mancante, ti ho risposto che ora ce ne sono a tonnellate disponibili per tutti di quei tondelli, visto l'evolversi della tecnologia, e che l'unica cosa ricercata a fatica quindi é la qualità.

Io non sono un avvocato, ma al contrario tuo in questo caso, cerco di attenermi ai fatti attuali per descriverli per come sono (o almeno come li vedo io), e non alla nostalgia o meglio al romanticismo.

Poi, siamo tutti liberi di comprare i BB o gli MB che troviamo, volendo... Se però poi ti guardo la collezione e trovo tutto in alta conservazione, ti faccio sculacciare dall'Ale! :)

Un abbraccio.

 

 

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Inviato (modificato)

Ed è evidente come la medesima ossessione per la perfezione stia progressivamente interessando anche le monetazioni predecimali, fino a risalire alle romane (passando per le medioevali, rinascimentali etc. - delle greche non saprei). Molti dimenticano, però, come la perfezione sia praticamente inesistente, e a voler/saper cercarli dei difetti possono riscontrarsi su qualunque moneta. È così che quando si va a vendere ogni lieve imperfezione si muta in elemento invalidante, ogni difetto di produzione è tale da rendere la moneta poco appetibile, dacché solo la perfezione di divina ascendenza pare meritevole di attenzione.

Modificato da Filippo1948
  • Mi piace 2

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Cosa dire? Concordo pienamente con il discorso portato avanti da @bizerba62...la numismatica non è una forma di investimento piuttosto è passione, collezionismo, amore per l'arte e per la storia che permea i nostri cari tondelli.

Ovviamente anche io, come tanti altri, vendo i miei doppioni su Ebay (e vi assicuro che c'è mercato anche per le monete in MB o BB al giusto prezzo), ma lo facco solo per autofinanziarmi la collezione ed acquistare gli esemplari che mi mancano e non per lucrare su una passione...sono pertanto attento anche all'aspetto economico, ma si tratta di un "di più" non certo della ragione per cui colleziono..

Quanto al calo dei prezzi sul Gigante 2017, non posso che essere contento se le quotazioni dei maggiori cataloghi si avvicinano finalmente al mercato reale...ritengo si tratti di un discorso che riguarda principalmente la Repubblica e le belle monete di Vittorio Emanuele III, le quali hanno sempre avuto, a mio avviso, delle rarità e delle valutazioni piuttosto "gonfiate" rispetto al reale...tale "bolla" sarebbe dovuta esplodere prima o poi, era solo una questione di tempo..

Ma non generalizzerei il discorso, per rimanere al Regno dItalia, noto che invece le monete di Vittorio Emanuele II, anche in conservazioni medio basse, mantengono i loro prezzi anche in periodo di crisi e talvolta li aumentano persino...forse perchè in tal caso le rarità esplicate sui cataloghi sono più vicine al dato reale?

 

 

 

 

  • Mi piace 1

Inviato

Finalmente delle quotazioni più vicine alla realtà.

Mi sono sempre chiesto come fosse possibile acquistare monete a prezzi così bassi...

Poi ho capito che i cataloghi erano completamente fuori rotta... senza parlare del Montenegro che le spara ancora più grosse ( compri le medaglie Papali FDC  al prezzo BB indicato).

Vorrà dire che è arrivato il tempo di ricomprare il Gigante,  e spero vivamente che si allinei anche il Montenegro.

Saluti e buona Domenica

  • Mi piace 1

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Probabilmente l' andamento dei mercati dice che sono le alte conservazioni ad essere più ricercate....di conseguenza i prezzi delle basse conservazioni si abbassano....credo dipenda dalla domanda offerta.


Inviato

Ho comperato oggi il gigante 2017 per scoprire che i ribassi ci sono stati anche nelle alte conservazioni. Guardatevi per esempio la coppiola del 1933 vittorio emanuele iii oppure le tanto presenti ma considerate cmq molto rare 20 lire 1884 di Umberto primo. Stiamo certamente parlando di rarità cmq facilmente reperibili, ma sempre a caro prezzo, a cui spesso dobbiamo aggiungere un bel 18 per cento di diritti d'asta. La numismatica è sicuramente un hobby ma a seconda di quello che si colleziona piuttosto costoso direi.....Le quotazioni del gigante del 2015,io avevo quello,erano sicuramente troppo alte, concordo con questo,ma vedere una quotazione come le sopra citate 20 lire 1884 in fdc abbassarsi di 1000 in euro non farà molto piacere ha chi le avrà comprate ultimamente.....direi che con queste variazioni di prezzo parlare di investimento sarebbe un po azzardato. Scusate la provocazione ma date le oscillazioni sembra quasi un mercato azionario.....


Inviato

Se poi per chi colleziona vittorio emanuele iii aggiungiamo la spada di Damocle della nota 56 l'investimento diventa ancora più discutibile 


Inviato

Con il tempo guardo sempre meno i cataloghi....sono anche politiche commerciali...parliamoci chiaro.....si deve vendere/far notizia....


Inviato
2 ore fa, lele300 dice:

Con il tempo guardo sempre meno i cataloghi....sono anche politiche commerciali...parliamoci chiaro.....si deve vendere/far notizia....


condivido la tua considerazione.. quanti l'avranno comprato per vedere i nuovi prezzi?!


Inviato

Tutto fa parte del marketing....io ho comperato tre cataloghi dal 95 ad oggi,.poi se effettivamente i prezzi si adegueranno alle valutazioni quello si vedrà alle aste in futuro. Altrimenti è tutto inutile....


  • 3 settimane dopo...
Inviato

Se alle aste continueranno a succedere i soliti giochini NOTI A TUTTI non verrà mai a galla il reale valore delle monete... Lavorano nel creare precedenti a prezzi indicibili per poi riproporre le monete nel giro di un paio di anni vantando il risultato del precedente passaggio....

  • Mi piace 2

Inviato

Devono vendere.......e' chiaro no!!

Nelle aste i trucchetti ci sono sempre stati e sempre ci saranno.......piu' o meno.....

Poi che i prezzi sono scesi.....non c'e' dubbio......come tutto negli ultimi anni....


Inviato

Scusate,

ma cosa sono tutti questi "trucchetti" o "cose note a tutti" che avvengono nelle aste?  


Inviato

Gli stessi espedienti usati su Ebay, rilanci truccati, riserve non dichiarate ecc... taciti accordi che sono sempre esistiti.

Anche solo il fatto di far chiudere una moneta a prezzi assurdi per poi dichiarare nel pedigree l'aggiudicazione al prezzo e riproporla (dopo un determinato tempo) scontata facendo pensare ad un'enorme affare..

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Inviato

Forse per le monete italiane, le aste internazionali possono dare valori di prezzo più realistici?


Inviato
2 ore fa, PONGOCOINS dice:

Forse per le monete italiane, le aste internazionali possono dare valori di prezzo più realistici?

I valori realistici di un pezzo rimangono quelli del mercato. Per le monete di fascia media e bassa ebay è un ottimo canale da studiare data la mole enorme di monete che vi passano. Per i pezzi di maggior valore, le aste restano i punti di riferimento fondamentali.

  • Mi piace 1

  • 1 anno dopo...
Inviato

Ciao, come sono variati i prezzi del 5 lire napoleone e delle "monete" da 20 cent e 2 lire emesse in occasione della.esposizione universale di milano?


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