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Inviato (modificato)

Salve

Spulciando le varie aste in corso mi sono imbattuto in una che presenta una serie di monete romane tutte molto belle.

A mio parere alcune di questepotrebbero ritenersi fior di conio. Mi chiedo, dove e come possono essersi conservate

per giungere a noi cosi perfette?

A meno che non abbiano avuto una cura rivitalizzante.

Cosa comunque che non penso.

Ne posto tre come esempio. La vostra opinione ?

Grazie

romanus

2488019l - 40.000.jpg

2488036l - 32.000.jpg

2488082l - 8.000.jpg

Modificato da romanus

Inviato (modificato)

bisogna prepararsi mentalmente prima di aprire questo catalogo. il trauma che si riceve nel vedere tanto ben di Dio tutto insieme può distruggere la stima che si ha di se stessi, farti cambiare collezione o farti pregare e ringraziare di aver potuto vedere queste meraviglie.

Modificato da dux-sab
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Inviato

La mia considerazione vedendo questi eccezionali esemplari si condensa in una domanda : come e' possibile che monete di questo altissimo spessore , riferito alla conservazione e alla relativa rarita' , giungano in aste invece di essere custodite nei Musei ?


Inviato

Che queste monete di " 2000 anni fa" siano giunte a noi in queste condizioni non lo credo neanche se mi viene giurato su una montagna di bibbie

Ciao

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Inviato (modificato)
2 ore fa, Legio II Italica dice:

La mia considerazione vedendo questi eccezionali esemplari si condensa in una domanda : come e' possibile che monete di questo altissimo spessore , riferito alla conservazione e alla relativa rarita' , giungano in aste invece di essere custodite nei Musei ?

Ammettendo che siano giunti fino a noi senza ritocchi (non ho certo l'occhio abbastanza esperto per esprimermi, ma certo è incredibile che 2000 anni riescano a non intaccare il bronzo...), mi sento di dire, guardando allo stato del materiale numismatico attualmente detenuto nei musei italici, che è meglio così... Che poi penso sempre che se un pezzo è di vero pregio, un museo interessato può benissimo partecipare all'asta e comprarlo, così come vengono comprate normalmente le altre opere.. Non trovi?

Modificato da Afranio_Burro

Inviato
2 minuti fa, Afranio_Burro dice:

Ammettendo che siano giunti fino a noi senza ritocchi (non ho certo l'occhio abbastanza esperto per esprimermi, ma certo è incredibile che 2000 anni riescano a non intaccare il bronzo...), mi sento di dire, guardando allo stato del materiale numismatico attualmente detenuto nei musei italici, che è meglio così... Che poi penso sempre che se un pezzo è di vero pregio, un museo interessato può benissimo partecipare all'asta e comprarlo, così come vengono comprate normalmente le altre opere.. Non trovi?

Ciao , partendo dalla presunta autenticita' (?) dei pezzi , i Musei esistono da almeno diversi secoli , in questo lungo lasso di tempo esemplari simili non potevano passare inosservati ai vari curatori , arrivare oggi in una asta mi sembra quanto meno strano .

Non capisco poi perche' affermi che e' meglio che questi esemplari , se autentici (?) , non siano passati per Musei , i Musei non sono di proprieta' dei curatori e generalmente gli esemplari migliori di qualsiasi reperto vengono sempre esposti al pubblico , anche per incrementare le visite .  


Inviato (modificato)

Ma le collezioni (piu importanti, Gnecchi, De Luynes ecc..) dei musei, spesso, da dove sono arrivate??

Da collezionisti, che le hanno donate ...(e che le hanno precedentemente acquistate anche in aste), pertanto iniziamo a vedere il "mercato" diversamente ... 

Skuby

Modificato da skubydu
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Inviato
2 ore fa, tognon dice:

Che queste monete di " 2000 anni fa" siano giunte a noi in queste condizioni non lo credo neanche se mi viene giurato su una montagna di bibbie

Ciao

Come il 95% delle monete che girano...

 

skuby


Inviato
57 minuti fa, Legio II Italica dice:

Ciao , partendo dalla presunta autenticita' (?) dei pezzi , i Musei esistono da almeno diversi secoli , in questo lungo lasso di tempo esemplari simili non potevano passare inosservati ai vari curatori , arrivare oggi in una asta mi sembra quanto meno strano .

Non capisco poi perche' affermi che e' meglio che questi esemplari , se autentici (?) , non siano passati per Musei , i Musei non sono di proprieta' dei curatori e generalmente gli esemplari migliori di qualsiasi reperto vengono sempre esposti al pubblico , anche per incrementare le visite .  

Non mi pare di aver affermato che questi pezzi non dovrebbero passare per i musei. Ho solo affermato che, se devono finire (come troppo spesso avviene in Italia) nascosti, rubati o rovinati, allora è meglio che finiscano in mani private. 

Penso che si debba anche un po' uscire dall' ottica tutta italica del "il pezzo è bello/raro, deve stare in un museo" accompagnata dall' immancabile idea negativa che accompagna il collezionismo privato (ma cosa sarebbe, oggi, la numismatica senza i collezionisti??). Se un museo ritiene che il pezzo "x" sia di particolar pregio, allora lo può comprare. Ma troppo spesso, anche qui sul forum, si assume che un bel reperto DEBBA stare in un museo. Perché? Peraltro parliamo di oggetti che comunque vennero prodotti in serie, molto raramente ci troviamo di fronte a pezzi unici come sono statue o affreschi.  

 

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Inviato
Salve

Spulciando le varie aste in corso mi sono imbattuto in una che presenta una serie di monete romane tutte molto belle.

A mio parere alcune di questepotrebbero ritenersi fior di conio. Mi chiedo, dove e come possono essersi conservate

per giungere a noi cosi perfette?

A meno che non abbiano avuto una cura rivitalizzante.

Cosa comunque che non penso.

Ne posto tre come esempio. La vostra opinione ?

Grazie

romanus

2488019l - 40.000.jpg

2488036l - 32.000.jpg

2488082l - 8.000.jpg


Caro Romanus, la grande qualità di questi 3 sesterzi da te postati , corrisponde ad una percentuale molto ristretta. Probabilmente su 1000 sesterzi in commercio , penso che di questa qualità si possono contare in una mano.
Che un sesterzio come il Claudio , sia resistito per 2.000 anni , non c'è da meravigliarsi.
Il fiume Tevere nei secoli ha sembre restituito sesterzi di zecca poco circolati. Proprio di questa qualità.
Il sesterzio di Tito potrebbe essere stato spatinato e sul rovescio si notano delle "tappi sotto restauro".
È fin qua , niente di dubbiosità.
Un po diverso e per il Nerone , andrebbe osservato e studiato meglio , per via di questa meravigliosa patina senza difetti. Il solo difetto .... che non è proprio FDC. Come abbia fatto ad arrivare tra noi in questo stato ?
Certamente , quanto scritto sopra è una mia opinione.

Inviato

Poi il sesterzio era moneta " maltrattata " al tempo, ne sono arrivati pochi in ottima conservazione,  e se si vogliono, si deve avere la il portafogli xl.. 


Inviato
4 ore fa, Legio II Italica dice:

La mia considerazione vedendo questi eccezionali esemplari si condensa in una domanda : come e' possibile che monete di questo altissimo spessore , riferito alla conservazione e alla relativa rarita' , giungano in aste invece di essere custodite nei Musei ?

Perché dovrebbero essere più rare di analoghi esemplari in conservazione minore?.....La moneta in se stessa, fuori dal contesto, non significa nulla storicamente e/o archeologicamente , a parte qualche caso, quindi, monete come queste, che probabilmente sono in collezioni da secoli, dicono, archeologicamente , meno di esemplari più vissuti ma più freschi...a meno che a uno non girino le balle per il fatto che se non le può avere lui allora non le devono avere neanche quelli che se le possono permettere...ma questa è un'altra storia con un'altra morale....

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Inviato (modificato)
47 minuti fa, gionnysicily dice:



È fin qua , niente di dubbiosità.
Un po diverso e per il Nerone , andrebbe osservato e studiato meglio , per via di questa meravigliosa patina senza difetti. Il solo difetto .... che non è proprio FDC. Come abbia fatto ad arrivare tra noi in questo stato ?
Certamente , quanto scritto sopra è una mia opinione.

come ha fatto?...giacendo in un terreno ottimo per caratteristiche e avendo avuto una pulitura che si è limitata all'eliminazione solo della eventuale terra adesa.....ecco come ha fatto...la patina è meravigliosa e intonsa proprio come appare, non per nulla ha raggiunto il prezzo più alto per questo tipo di moneta...

 

 

3 ore fa, tognon dice:

Che queste monete di " 2000 anni fa" siano giunte a noi in queste condizioni non lo credo neanche se mi viene giurato su una montagna di bibbie

Ciao

e qui ti sbagli

 

Modificato da Tinia Numismatica
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Inviato

Qualche altro pezzo come quelli:

Numismatica Ars Classica > Auction 72Auction date: 16 May 2013

Lot number: 627

 

Numismatica Ars Classica > Auction 79Auction date: 20 October 2014

Lot number: 24

 

Numismatica Ars Classica > Auction 51Auction date: 5 March 2009

Lot number: 179

 

Numismatica Ars Classica > Auction 51Auction date: 5 March 2009

Lot number: 176

 

Roma Numismatics Ltd > Auction XIIAuction date: 29 September 2016

Lot number: 872

 

 

e potrei andare avanti a oltranza

 


Inviato

non lo so fare, guarda i numeri di asta e fallo te  se ti riesce, io sono un troglodita informatico.

 

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Fa sempre piacere guardare delle belle -presumibili- 'untouched'  in tutto il loro splendore, in un monetiere come su una spiaggia.

Quella di Geta by Roma è la seguente

getaromnum.jpg

Modificato da vickydog

Inviato

Visto che interessano ne aggiungo qualcuna, sempre della medesima asta.

2478416l.jpg

2488050l - 52.000.jpg

2488063l  52.000.jpg

2488088l - 28.000.jpg

2488093l - 2800.jpg


Supporter
Inviato

....se non sbaglio il discorso riguardava la volpe e l'uva.......

Le monete possono arrivare in questo stato, che poi alcune vengano "aiutate" può capitare.

Sui musei, magari, prima di comprare dovrebbero catalogare quel che hanno, non far pubblicare i loro doppioni su cataloghi d'asta.....


Inviato
3 ore fa, luigi78 dice:

 

Sui musei, magari, prima di comprare dovrebbero catalogare quel che hanno, non far pubblicare i loro doppioni su cataloghi d'asta.....

se ti riferisci al sesterzio di antonino da gorny, non è doppione di nulla, era solo un falso con una provenienza dichiarata fasulla come la moneta....


Inviato

Scusate, ma vi siete dimenticati il n°1 dei sesterzi fiordiconio.

2 (dicasi due) ml di franchi.

 

Sestercio de Adriano anverso.jpg

Sestercio de Adriano reverso.jpg


Supporter
Inviato

Mi riferisco ai famosi doppioni del museo di napoli


Inviato
1 ora fa, caiuspliniussecundus dice:

Scusate, ma vi siete dimenticati il n°1 dei sesterzi fiordiconio.

2 (dicasi due) ml di franchi.

 

Sestercio de Adriano anverso.jpg

Sestercio de Adriano reverso.jpg

Ciao Caiuspliniusecundus

Io la discussione l'ho aperta riferendomi solo alle monete presenti nell'asta alla quale mi riferivo.


Inviato

Attenzione sempre a separare bene il grano dal loglio....

Delle tre monete che hanno aperto questa discussione solo sulla prima metterei la mano sul fuoco a livello di "moneta non toccata". Parrebbe una patina tevere e queste sono sempre le monete piu' trasparenti, a livello di pulizia e ritocchi, perchè c'è poco da nascondere.

Il Nerone ha per me una bellissima patina, credo sia stata pulita con attenzione e non invasivamente (davvero minime tracce), quindi rimane una moneta spettacolare. Se vogliamo cercare il pelo nell'uovo ha delle debolezze di conio periferiche, che inficiano un po' le legende in alcune zone di entrambi i lati. Ma è veramente cercare il pelo nell'uovo. Si puo' lo stesso definire Fior Di Conio? Non lo so, dipende probabilmente dalla definizione di Fior di Conio per una moneta antica. Nelle zone piu' periferiche e vicino al bordo in corrispondenza delle debolezze di conio parrebbe di vedere anche un po' di usura, ma andrebbe vista in mano per poter dire di piu', va tenuto in conto anche il gioco di luci della foto.

Il Tito invece è una moneta pulita estensivamente nei fondi e con qualche aggiustamento al rovescio, ad esempio da foto non sono sicuro che il piede di Marte a sinistra sia "tutto suo". Anche qualche ricciolino sulla tempia di Tito potrebbe essere stato leggermente aiutato. Rimane una bella moneta, probabilmente dal vivo modulo e rilievo risaltano anche di piu' dando ulteriore presenza alla moneta, ma non si puo' definire Fior di Conio.

Non commento le altre monete perchè altrimenti non finirei piu' e la discussione andrebbe fuori tema, dico solo che a parte le patine Tevere in certi casi di patine verdi gli aiutini qui e là si possono a volte individuare. Sempre se vogliamo cercare il pelo nell'uovo, perchè comunque sono tutti casi di restauri effettuati con grano salis, non eccessivamente invasivi e rispettosi del modellato originale.

  • Mi piace 3

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