Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato (modificato)

Nel riassunto del precedente articolo c'è la risposta alla tua domanda, Matteo. Come sempre se ne sono appropriati i potenti senza dare il minimo "sollievo" ai più deboli. Anzi è andata bene, anzi non sempre questi ultimi sono riusciti a schivare la schiavitù.

Modificato da roth37
  • Mi piace 1

  • 1 anno dopo...
Inviato

Dal primo volume di "Dizionario Geografico Portatile", Milano, 1813.

"Guatimala, Prov. consid. dell'Am. Sett. nella nuova Sp. lunga più di 300 leghe, e larga 180. Abbonda di cacao, e gli abitanti se ne servono come ad uso di moneta ne' loro traffichi.

[...]

Il suo com. di cacao, e altre droghe è assai florido."

 

  • Mi piace 1

  • 5 anni dopo...
Inviato

I due link trattano ambiti distinti.

il privo vorrebbe esporre considerazioni sulle monete cosiddette ‘ primitive ‘ adottate presso diverse popolazioni. Il testo pero’ e’ molto amatoriale. Per chi volesse approfondire tale - affascinante - tematica consiglio i testi, assai piu’ evoluti e corretti dell’Einzig, Quiggin ed Opitz ( i primi due studiosi , il terzo anche collezionista che ha formato una delle piu’ importanti collezioni di monete cosiddette primitive ), senza dimenticate gli ottimi contributi del ns Parise. I riferimenti dei testi dovrebbero essere gia’ presenti nelle risorse bibliografiche  del Forum .

il secondo link riporta una discussione molto interessante animata da un grande appassionato di questa tematica, Matteo, che ripercorre piu’ o meno le attuali posizioni raggiunte dalla ricerca riguardo l’origine e l’introduzione della moneta quali la consideriamo oggi come tale. Su questo tema ancora oggi non vi e’ assoluta concordanza tra gli studiosi sia riguardo la datazione assoluta delle prime apparizioni sia al perche’ la moneta e’ apparsa in quel momento storico. 

  • Mi piace 1

  • 1 mese dopo...
Inviato

Dal primo capitolo di "Della moneta" di Ferdinando Galliani, 1750.

"Oltre a ciò non mancano nazioni, che non di metalli, ma si servono o di frutta, come le mandorle amare in Cambaja, di cacao, e di maitz in qualche luogo d'America, o di sale, come è nell'Abissinia, o di chiocciole marine. Le quali cose, se moneta siano o nò, quando sulle parole si fusse quì per disputare, molto si potrebbe argomentando dire: ma di nomi saria la disputa, e non di cose."

  • Mi piace 1

Inviato

Molto bella e ancora molto attuale questa frase di Ferdinando Galliani. Grazie per averla riportata @ART Da che libro è tratta?

Awards

Inviato
2 ore fa, Matteo91 dice:

Da che libro è tratta?

Direttamente dall'originale dell'autore.

 

 

  • Mi piace 1

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.