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IGNORED

Le sorprese non finiscono mai


Poemenius

Risposte migliori

Cari amici,

a gennaio del 2016 ho “pubblicato” su academia.edu un “lavoro aperto” sulle cosiddette silique gepide, che non cito oltre, ma penso che una seconda edizione sarà d’obbligo perché la base dati è passata da 316 monete censite, a poco più di 400…

 

Le sorprese però non finiscono davvero mai…

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La prima riguarda una moneta che catalogai al numero 175 ex NAC

Un amico curatore di un gabinetto numismatico ha dato una interessante lettura del retro…mi dice… e se…. E se questo retro, girato come hai fatto tu, fosse una stilizzata rappresentazione del Golgota? L’arco celeste che sovrasta le 3 croci….

Beh, bella idea….al momento direi che rimane tale, ma la cosa mi intriga….

Chiunque è quindi libero di dire la sua, leggerò con piacere…

1.png

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La seconda sorpresa è però la più sconcertante (per me almeno….)

Una identità di conio di retro con una moneta proveniente da una tomba post 567 (così è riportata) che viene citata come frazione di siliqua longobarda nel 1981 (giusto perché la ricerca di testi non l’ho mai interrotta e il lavoro lo ritengo aperto...anzi apertissimo)

Ecco…. questa mi lascia perplesso…

Di questa “moneta” esistono 2 esemplari dalla medesima coppia di conii, trovate in due diverse occasioni di scavo….entrambe condividono il retro con la “nostra” NAC citata prima

Al dritto in visione frontale un angelo (o arcangelo), alato e nimbato in cerchio perlinato anepigrafe.

Un dritto stilisticamente diversissimo dalla NAC…. Che dire… accetto pareri di ogni tipo

Avete mai visto un dritto di questo tipo?

Stilisticamente come la definireste?

Io devo ragionarci ancora, ma avevo davvero voglia di condividere con voi….

2.jpg

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E' un po' che ci stai pensando .... e non credo ti stia sbagliando.

Le tre croci potrebbero essere appunto un richiamo al calvario, ma anche alla Trinità. Il globo sotto potrebbe rappresentare il mondo terreno.

La "cupola" la volta celeste. Ma potrebbe anche rappresentare altro: "L'arco apparirà nelle nubi e io lo guarderò per ricordare l'alleanza eterna tra Dio e ogni anima che vive, in ogni carne che è sulla terra". (Genesi 9, 16).

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Sicuramente tu hai "raddrizzato" la moneta nel modo corretto.

Le tre croci le vediamo qui come una novità, male troveremo poi comuni nella numismatica medioevale, ... vedi le monete di Colonia o le frisacensi, con tre torri sormontate da croci, o un frontone triangolare o a cupola con ai lati due torri e con agli apici le croci. 

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grazie @chievolan

la citazione  biblica è davvero illuminante!!!!

e dello stile di quel volto frontale rispetto all'altra cosa ne pensi? paiono divise stilisticamente e sono unite per conio di retro.....

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Il 31/7/2016 at 08:13, Poemenius dice:

grazie @chievolan

la citazione  biblica è davvero illuminante!!!!

e dello stile di quel volto frontale rispetto all'altra cosa ne pensi? paiono divise stilisticamente e sono unite per conio di retro.....

Io non conosco abbastanza questa monetazione da poter dire cose sensate.

Posso solo fare riflessioni.

E guardando quella moneta ... mi perdo.

Il R/ è lo stesso della prima, ed è una raffigurazione particolare che metteva già "fuori serie" quella moneta che pure per il suo dritto rientrava tra le "pseudo-imperiali".

Il D/ è un Arcangelo senza nome, ma lo conoscevano coloro che avevano coniato e usato la moneta e lo possiamo immaginare noi, perché lo troveremo un po' più tardi tra i Longobardi (che avevano assimilato ciò che restava dei Gepidi).

Se il R/ rendeva diversa la prima moneta nella serie delle "silique gepide", il D/ della seconda la differenzia ulteriormente.

E perché non c'è un riferimento ad un imperatore bizantino? Non dovrebbe trattarsi di Interegnum. Rifiuto di riconoscere l'autorità imperiale? E senza un re da mettere in effige?

Non una siliqua gepida (ne la prima ne la seconda) ?

O dei Gepidi dopo il 537 ?

Moneta dei Longobardi in Pannonia ?

Come detto ... riflessioni.

Ciao. Chievolan.

 

 

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