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Da vecchi cataloghi , tre bei tetradrammi di Segesta , di fine V sec. , nella tipologia del cacciatore al dir. e Ninfa al rov.

 

Il cacciatore nel primo esemplare ,da Franke-Hirmer , è interpretato come divinità fluviale Krimisos  ( cornetti sulla testa ) , mentre nei successivi due esemplari è interpretato come l'ecista fondatore Aigestes .

 

Di questi , l'esemplare con testa frontale della ninfa Segesta , unico esistente , è descritto come "  a masterpiece of enchanting beauty and charm.."

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Inviato

Anche Segesta, oltre alla nota e lunga serie dei didrammi col cane, ha coniato alcuni tetradrammi di grande fascino, avvalendosi di ottimi artisti sulla scia dei grandi Maestri che operarono in Sicilia nell'ultimo quarto del V secolo a.C.

 

Colgo l'occasione per riportare, a guisa di schede, tutte le emissioni note dei tetradrammi segestani, utilizzando il Corpus di Silvia Hurter, intitolato " Die Didrachmenpragung von Segesta", Zurigo 2008, che non tratta solo i didrammi, ma anche gli altri nominali in argento di questa zecca.

 

Le emissioni dei tetradrammi di Segesta sono in tutto 13, che possono essere raggruppate in 5 gruppi, dal 415/412 al 380 a.C. circa.

 

(continua)

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Inviato (modificato)

Gruppo I

 

415/412 - ca. 410

 

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Circa la figura del rovescio, la Hurter non si pronuncia apertamente e il personaggio potrebbe essere il dio Pan, Aigestes oppure il dio fluviale Krimisos (anche se mancano i cornetti sulla fronte)

 

(cont.)

Modificato da acraf

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Gruppo II

 

ca. 410 a.C.

 

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Qui compare la ninfa Aigeste, mentre al diritto compaiono i cornetti, per cui dovrebbe essere il dio fluviale Krimisos.

 

(cont.)

Modificato da acraf

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Gruppo III

 

ca. 405 - 400 a.C.

 

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è un esemplare ancora unico.....

 

(cont.)


Inviato

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La testa di ninfa del rovescio, da frontale è ora volta a destra.

 

(cont.)


Inviato

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è l'emissione più comune, con testa di ninfa di stile più scadente...

 

(cont.)


Inviato

Gruppo IV

 

ca. 390/385 a.C.

 

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questo gruppo è caratterizzato dalla quadriga al diritto. La datazione è desunta anche dal ripostiglio di Contessa (IGCH 2119).

 

(cont.)


Inviato (modificato)

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l'ultima emissione di questo gruppo presenta un decadimento nella tecnica di coniazione.

(cont.)

Modificato da acraf

Inviato (modificato)

Gruppo V

 

ca. 380 a.C.

 

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è l'ultima emissione di tetradrammi di Segesta e non può essere posteriore al 380 a.C. circa. e si vede chiaramente come sia ormai tramontata l'irripetibile stagione dei grandi Maestri....

Modificato da acraf
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Inviato

Davvero magnifici ed altamente interessanti questi tetradrammi di Segesta, personalmente sono rimasto colpito dal primo esemplare postato da @@VALTERI, quello del II gruppo (T5) postato da @@acraf, mi riferisco in particolare ad alcuni parallelismi tra la raffigurazione del rovescio di questa particolare emissione e quella sempre al rovescio di una emissione, contemporanea alla prima, di didrammi coniati dalla storica nemica Selinos, se ne era parlato qui:

http://www.lamoneta.it/topic/142539-lidentit%C3%A0-di-una-divinit%C3%A0-fluviale/

Notevole come a Segesta si sia giunti a scegliere un rovescio dove ad una scena rituale (un soggetto che compie un "offerta" ad un altare, con patera e ramoscello) già comune alle emissioni della rivale Selinos per tetradrammi e didrammi, si va ad aggiungere un ulteriore particolare comune di una certa importanza, cioè la Nike che sembrerebbe donare la vittoria alla ninfa Aigeste sul tetradramma di Segesta tanto quanto la Nike al rovescio del didramma selinuntino sembrerebbe donarla al dio fluviale (quasi certamente Hypsas).

Il che potrebbe indurre a pensare che anche sul campo del rovescio di queste monete le due storiche avversarie di siano date, involontariamente (?), battaglia, tanto più che le due emissioni oltre a sovrapporsi cronologicamente tra di loro, precedono entrambe di pochissimo l'episodio della devastazione subita da Selinos ad opera dei Cartaginesi proprio nel 409 a.c.

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Inviato

Anche nel mondo greco era molto sentita la propaganda "politica" attraverso determinate rappresentazioni più o meno simboliche.

Se Selinunte celebra una propria scena rituale, attraverso la personificazione del sui dio fluviale, anche la nemica Segesta riprende la stessa idea, ma raffigurando la propria ninfa Aigesta, come anche a Himera c'è la sua ninfa a perorare la protezione divina sulla propria città. 

Erano tempi drammatici e tutti ne erano consapevoli e quindi in quel periodo si moltiplicano le rappresentazioni di scena rituale con la propria divinità protettrice.....


Inviato (modificato)

Notata l'erma rappresentata in lontananza, davanti al cacciatore? Si tratta di di un'erma itifallica, vale a dire di in pilastro di marmo sormontato da una testa a tutto tondo che raffigurava il dio Ermes (da cui il nome) e provvisto di fallo propiziatorio eretto, ben visibile.

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Modificato da King John
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A proposito del tipo del cacciatore sui tetradrammi di Segesta e dell'erma itifallica, allego un lavoro di Marconi del 1997, molto interessante per i vari dettagli e in più è in italiano, anche se scritto prima del Corpus di Hurter, che quindi non conosceva:

 

Marconi 1997 Tipo del cacciatore a Segesta.pdf

 

Allego le frasi riguardanti l'erma:

 

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Inviato

Circa un sintetico significato dell'erma itifallica, riporto la definizione data dal vocabolario Treccani (erma, anche foneticamente, deriva da Hermes):

 

Presso gli antichi Greci, pilastro quadrangolare o a tronco di piramide, sormontato da una testa umana barbata: raffigurava in origine il dio Hermes (in seguito anche altre divinità e solo più tardi uomini illustri); era munita di due brevi appendici laterali, simili a monconi di braccia, simbolo di protezione della proprietà e dei viandanti, e di un membro itifallico simbolo di fecondità, e veniva collocata lungo le strade, nei crocicchi, sui confini, nelle palestre, nelle biblioteche, sulle tombe; in età ellenistica e presso i Romani raffigurò divinità e persone, fino a confondersi quasi col busto-ritratto.


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