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Inviato

Buongiorno a tutti!

 

Da collezionista ed estimatore dei Flavi, posto il mio ultimo acquisto: un Asse di Domiziano Cesare emesso a Roma tra il 73 ed il 74 (ric 677) 12,69 g. x 28 mm..

 

24o974n.jpg

 

D: CAESAR AVG F DOMITIAN COS II, testa laureata di Domiziano volto a sinistra;

 

R: VICTORIA AVGVST; S- C; La Vittoria su prua, con ramo di palma e ghirlanda.

 

Il rovescio recante la Vittoria sulla prua di nave è contestualizzata molto probabilmente alla campagna giudaica, nello specifico, alla vittoria navale conseguita in Palestina sul lago di Genneraret (oggi Lago di Tiberiade o Mar di Galilea) in seguito alla battaglia di Tarichee, insorta unitamente a Tiberiade.

Quando Vespasiano venne a conoscenza dei propositi di ribellione decise di dare il via ad una spedizione punitiva per quietare gli animi, mandando avanti il figlio Tito alla guida di un esercito e raggiungendolo poco dopo. Vennero posti in essere vani tentativi diplomatici cercando di mitigare gli animi degli insorti di Tiberiade, che tra l'altro aggredirono il decurione Valeriano che si fece avanti per proporre una mediazione, in considerazione del fatto che solo una parte della popolazione ambiva alla ribellione. Contestualmente, essendo che i ribelli erano solo una ridotta parte della popolazione e che gli anziani avevano preso contatti con Vespasiano per fare in modo che questi non si accanisse gratuitamente con l'intera popolazione a causa dei colpi di testa di pochi, i ribelli lasciarono Tiberiade per raggiungere Tarichee, già insorta. Quando Vespasiano ebbe la certezza che in Tiberiade non vi fossero più focolai di ribelli, entrò in città con il suo esercito, accolto bonariamente dalla popolazione, e si astenne dal saccheggiarla per il compiacere del re Agrippa che si fece garante della fedeltà degli abitanti verso Roma. Vespasiano proseguì verso Tarichee, vicina al Lago di Gennesaret, accampandosi nei pressi della città fortificata per un eventuale assedio. La città affacciava sul lago e disponeva di una flotta di barconi, utili sia per la fuga sia per intraprendere un'eventuale battaglia navale.

I ribelli, mentre le truppe romane fortificavano l'accapamento, si fecero avanti con una sortita che destabilizzò le forze presenti, dandosi alla fuga non appena appreso dell'arrivo dei legionari in rinforzo, così, rincorsi dai romani, raggiunsero le rive del lago e presero il largo con i barconi, fermandosi ad una distanza utile da poter bersagliare con il lancio di dardi le truppe di Vespasiano. Venendo a conoscenza che i ribelli si erano radunati nella pianura antistante la città, Vespasiano inviò Tito con un esercito rinforzato dalla cavalleria e da unità di arcieri e, dopo un vano tentativo di resistenza, il più dei ribelli cadde sul campo di battaglia.

Nel mentre, all'interno di Tarichee erano scoppiati disordini tra pacifisti ed interventisti, in quanto quest'ultimi pretendevano la partecipazione al conflitto di tutta la popolazione che, preoccupata per le conseguenze e per i loro averi, se ne guardavano bene dal seguire i ribelli. Tito approfittò di questi disordini intestini per attaccare, ordinando una carica verso il lago ed entrando in città senza riscontrare particolare resistenza nemica. I ribelli lasciarono Tarichee raggiungendo le campagne ed altri raggiunsero il lago, ove trovarono i romani. Alcuni riuscirono a prendere il largo con i barconi, altri vennero barbaramente trucidati unitamente a molti abitanti rimasti in Tarichee.

Tito prese dunque la città e cessò la strage di civili inermi, dando comunicazione al padre del successo conseguito. I ribelli, dopo la presa della città per mano dei romani, tentarono di raggiungere il largo sulle barche e di restare il più lontano possibile dall'insediamento. Vespasiano, tuttavia, ordinò l'uccisione di quest'ultimi e così Tito fece costruire delle imbarcazioni sulle rive del lago per dare la caccia ai fuggiaschi ribelli. Quando le imbarcazioni furono pronte, vennero caricate di soldati e partirono all'attacco. I ribelli, così incalzati, videro la peggio in una battaglia navale senza speranze. Fu una strage che costò la vita di circa 6.700 morti, per terra e per mare.

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Inviato

Bell'esemplare, non eccessivamente raro, ma neppure comune.


Inviato

Grazie! Mi ci sono buttato per rimpiazzarne uno in condizioni più modeste, è un rovescio che mi ha sempre affascinato.


Inviato

Caspita, che bello, complimenti. Annosa questione... spatinato in passato e poi scuritosi col tempo o patina cuoio?


Inviato

Annosa questione... spatinato in passato e poi scuritosi col tempo o patina cuoio?

La prima che hai detto.

Asse comunque piacevole e completo, con buona centratura. Non comune anche.


Inviato

La prima che hai detto.

Asse comunque piacevole e completo, con buona centratura. Non comune anche.

 

Ciao @@cliff , non riesco a rintracciare questa moneta con il numero del RIC 677 , la moneta e' stata emessa sotto Vespasiano perche' essendo presente il COS II e' quindi risalente all' anno 73 , ma quelle che trovo hanno la legenda del dritto diversa , riferita al COS , dalla moneta postata oppure con il volto rivolto a destra , forse ho una versione vecchia non aggiornata . Inoltre il peso di quasi 13 grammi non ti sembra eccessivo per un Asse ........? 


Inviato

Ciao @@cliff , non riesco a rintracciare questa moneta con il numero del RIC 677 , la moneta e' stata emessa sotto Vespasiano perche' essendo presente il COS II e' quindi risalente all' anno 73 , ma quelle che trovo hanno la legenda del dritto diversa , riferita al COS , dalla moneta postata oppure con il volto rivolto a destra , forse ho una versione vecchia non aggiornata . Inoltre il peso di quasi 13 grammi non ti sembra eccessivo per un Asse ........?

https://www.acsearch.info/search.html?id=977551

https://www.acsearch.info/search.html?id=400069

https://www.acsearch.info/search.html?id=51604

Credo che RIC 677 o RIC 706 dipenda dalla versione di RIC II usata.

Ho il volume a casa, stasera posso controllare.


Inviato

RIC 677 è il numero dell'edizione 2007 che corrisponde al 706 della vecchia edizione.


Inviato

Ciao @motti, complimenti per la moneta e per la storia...

mi ha sempre colpito il fatto che Domiziano,  da giovane cesare, sembra essere  grassottello ed assomigliare, in modo marcato, al padre ed il fratello che non erano due adoni...da Imperatore il suo ritratto viene idealizzato..che ne pensate?

Saluti Eliodoro


Inviato

Ciao @motti, complimenti per la moneta e per la storia...

mi ha sempre colpito il fatto che Domiziano,  da giovane cesare, sembra essere  grassottello ed assomigliare, in modo marcato, al padre ed il fratello che non erano due adoni...da Imperatore il suo ritratto viene idealizzato..che ne pensate?

Saluti Eliodoro

Grazie eliodoro :) beh, Domiziano era un noto narciso, un intervento sui ritratti, una volta divenuto Augusto, sarebbe stato veramente il minimo, per compensarne l'ego smisurato!


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