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Inviato
1 ora fa, Zenzero dice:

Qualcuno sa spiegare il motivo per cui San Giorgio e il Drago ad un certo punto spariscono dalle monete inglesi? 

Buonasera. Non ho capito il quesito.

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Inviato

Ciao @Cinna74, c'è un motivo per cui la raffigurazione di San Giorgio e il drago per un certo periodo sparisce dalla monetazione inglese, per poi riessere presente nuovamente? Spero di esser stato chiaro


Inviato
Il 19/12/2016 alle 08:53, sixtus78 dice:

Ecco il mio contributo : 

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Nel 1820 non c è nel 1821 ricompare


  • 3 settimane dopo...
Inviato
Il 16/6/2016 alle 15:04, Cinna74 dice:

 

Non c'è che dire anche Genova non teme concorrenza in quanto a bellezza. Spererei di veder postato un esemplare di 4 soldi coniato a Genova nel 1814 durante l' "effimera" Repubblica genovese. Taluni sostengono infatti che Pistrucci abbia tratto ispirazione proprio da questa moneta.

Condivido un nuovo ingresso in raccolta che da tempo volevo aggiungere.

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  • 6 mesi dopo...
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Gettone di San Giorgio e il drago con l’anello di sospensione tranciato.

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Ottone: 4,934 g - 27 mm

Notare nelle scritte che solo la prima U di “EQVITUM” è resa con una V.

Nelle raffigurazioni è facile che sfugga all’occhio la piccola figura inginocchiata in atto di supplica sul diritto a destra, sotto lo zoccolo del cavallo.

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Su questo gettone (non mio) con tutte U nelle scritte, la figura in ginocchio nella stessa posizione è più evidente.

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Inviato
2 ore fa, apollonia dice:

Gettone di San Giorgio e il drago con l’anello di sospensione tranciato.

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Ottone: 4,934 g - 27 mm

Notare nelle scritte che solo la prima U di “EQVITUM” è resa con una V.

Nelle raffigurazioni è facile che sfugga all’occhio la piccola figura inginocchiata in atto di supplica sul diritto a destra, sotto lo zoccolo del cavallo.

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Su questo gettone (non mio) con tutte U nelle scritte, la figura in ginocchio nella stessa posizione è più evidente.

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Buonasera, interessante gettone. @Brios ci aveva fatto notare il particolare della fanciulla inginocchiata al post 75 su una moneta e su un dipinto. Mi vien da pensare che proprio il dipinto abbia ispirato gli incisori.

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Si tratta del dipinto a olio su tavola di Raffaello Sanzio databile al 1505 circa, che raffigura San Giorgio a cavallo che sta infilzando il drago con la lancia e, defilata a destra, la principessa compostamente in preghiera con lo sguardo fisso all'eroe.

Anche il rilievo su marmo “San Giorgio libera la principessa” di Donatello raffigura il Santo che a cavallo di un destriero sta affondando la lancia nel petto del mostro, mentre a destra la soave principessa sta pregando con aspettativa un po' retorica per la sua vittoria.

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Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/San_Giorgio_libera_la_principessa_(Donatello)

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Ma chi era questa principessa? In alcune versioni della leggenda di San Giorgio e il drago la principessa non ha un nome, mentre in altre lo ha come nel caso della figlia del re di Selem, in Libia: la principessa Silene.

In una città chiamata Selem, in Libia, vi era un grande stagno, tale da poter nascondere un drago, il quale, avvicinandosi alla città, uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava. Per placare la bestia i poveri abitanti gli offrivano due pecore al giorno, ma quando queste cominciarono a scarseggiare, furono costretti ad offrirgli una pecora e un giovane tirato a sorte. Un giorno fu estratta la giovane figlia del re, la principessa Silene. Il re offrì il suo patrimonio e metà del regno per evitare il sacrificio, ma la popolazione si ribellò, avendo visto morire tanti suoi figli. Dopo otto giorni di tentativi, il re dovette cedere e la giovane fanciulla si avviò dignitosamente verso lo stagno per essere offerta al drago. In quel momento passò di lì un giovane cavaliere di nome Giorgio, il quale, saputo dell'imminente sacrificio, tranquillizzò la principessa mettendo al suo servizio la propria lancia. Quando il drago uscì dalle acque sprizzando fuoco e fumo dalle narici, Giorgio non si spaventò, e affrontandolo lo trafisse con la sua lancia ferendolo e facendolo cadere a terra. Poi disse alla principessa Silene di non aver timore e di avvolgere la sua cintura al collo del drago, il quale prese a seguirla docilmente verso la città. Gli abitanti erano atterriti nel vedere il drago avvicinarsi, ma Giorgio li tranquillizzò dicendo loro di non aver timore poiché: “Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il mostro”.

Allora il re e la popolazione si convertirono e il prode cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi.

 

Fonte http://www.agescifano2.org/articoli/Materiale-utile/san-giorgio-e-il-drago-storia-e-leggenda-di-un-santo.html 

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La leggenda del drago in Brianza con la principessa Cleodolinda di Morchiuso.

San Giorgio nacque in Palestina e morì decapitato nel 287: la leggenda del drago in Brianza fu tramandata molto più tardi, durante il XII secolo, da parte dei crociati che tornavano dalla Terra Santa.

La leggenda è conosciuta come “San Giorgio e il Drago” e trova riscontro nei Bestiari medievali (Liber Notitie Sanctorum Medionalii), dove si racconta che il Santo visse in Brianza e dell'esistenza di un raccapricciante drago alto che da Erba imperversava fino alla Valassina, appestando l’aria col suo fiato pestifero.
Non passava giorno senza che il drago facesse strage di tutto, fino a quando il popolo decise di placare le sue ire e la sua ingordigia dandogli da mangiare in sacrificio dei giovani estratti a sorte dai villaggi circostanti.
Un giorno venne estratta la bella principessa Cleodolinda di Morchiuso, ma il sacrificio fu scongiurato all’ultimo istante quando, in soccorso della nobile fanciulla, giunse cavalcando San Giorgio che ammansì la belva offrendogli fiori di sambuco: San Giorgio, salvò la principessa e decapitò il drago. La testa del mostro alato rotolò in discesa fino al Lago di Pusiano e la leggenda vuole che ancora oggi le acque del lago custodiscano la testa mozzata del drago famelico.

Da allora, San Giorgio divenne per antonomasia l’uccisore di draghi.

La tradizione vuole che ancora oggi, tutti gli anni, il 24 aprile, giorno di San Giorgio, in Brianza si preparano i "Pan meitt de San Giorg", dolci di farina gialla e bianca, latte, burro e fiori essiccati di sambuco.

 

Fonte http://www.alpinibarzano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=84:la-leggenda-del-drago-in-brianza&catid=33:curiosita&Itemid=46

 

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Inviato (modificato)
11 ore fa, apollonia dice:

Un giorno fu estratta la giovane figlia del re, la principessa Silene

Il 10/6/2016 alle 19:11, Cinna74 dice:

, l’oracolo disse di offrire al drago una pecora e un essere umano, scelto con un sorteggio. Quando venne la volta della principessa Elissava (in italiano, Margherita o Cleodolinda)

Silene ancora non l'avevo letto. Non fatico a credere che ci siano ancora altre versioni oltre che altre principesse in altrettante versioni riadattate della "leggenda aurea".

Modificato da Cinna74

Inviato

Un San Giorgio a cavallo che uccide il drago a Milano nel cortile della Casa degli Atellani di fronte a Santa Maria delle Grazie dove Leonardo aveva la sua vigna donatagli da Ludovico il Moro 

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In questa versione la leggenda riguarda una generica principessa.

C'era una volta una città in cui tutta la gente era triste perchè fuori dalle mura c'era un drago che ogni giorno pretendeva una fanciulla pura e senza macchia, altrimenti avrebbe distrutto l'intera città. Ma ora non c'era più nessuna fanciulla pura e senza macchia da sacrificare a lui. Rimaneva solo la figlia del re, e il re si rifiutava di dare al drago la sua unica figlia. La principessa però disse: "Devo andare dal drago, come hanno fatto tutte le fanciulle che sono dovute morire per la loro città. Io voglio che sia così anche per me."

Su nel cielo il Signore era rimasto a osservare, ma ora che il drago chiedeva proprio la principessa, chiamò il suo fedele angelo San Michele e gli disse: "Devi trovare un cavaliere sulle Terra che combatta il drago prima che sia troppo tardi".

San Michele volò sulla Terra e iniziò la ricerca. Lontano, molto lontano, in un bianco castello in mezzo alla foresta, viveva un cavaliere chiamato Messer Giorgio. Stava giusto sellando il suo cavallo, quando udì una voce dall'alto che gli diceva: "Devi cavalcare fino a una città in cui c'è un drago e dovrai combattere contro questo drago prima che catturi la figlia del re".

Messer Giorgio spronò il suo cavallo e raggiunse la città proprio quando la principessa stava per essere condotta dal drago. "Aspettate!" gridò Messer Giorgio, "Lasciate che la principessa rimanga al castello. Io ucciderò il drago!" "Tu sei pazzo", gridò la folla, "ti sputerà addosso fiamme e veleno!" Ma Messer Giorgio non aveva paura. Rabbonì il suo cavallo che si era innervosito e segretamente chiamò Michele, il fedele angelo del Signore. "Che devo fare quando il drago mi sputerà addosso fiamme e veleno?" gli chiese. "Indossa questo mantello della verità e guarda che cosa succede" fu la risposta. Subito, sulle sue spalle comparve un mantello azzurro.
Messer Giorgio cavalcò contro il drago, che era furioso perchè la principessa non gli era stata portata.
Si lanciò sul cavaliere e sputò fiamme e veleno, ma Giorgio tenne il mantello della verità alto di fronte a sé.
Quando le fiamme e il veleno colpirono il mantello, vennero respinte indietro proprio negli occhi del drago che rimase per un momento accecato. Allora diventò completamente pazzo di collera e si lanciò ancora una volta sul cavaliere. Questa volta, però, riuscì a strappargli il mantello. Messer Giorgio allora sguainò la spada e colpì il drago. Ma quando la spada toccò il drago, essa si sbriciolò in mille pezzi.
Intanto gli abitanti della città, saliti sulle mura, osservavano trepidanti la lotta di Messer Giorgio contro il drago; quando videro la sua spada distrutta, il più coraggioso di loro disse: "Venite, dobbiamo andare ad aiutare Messer Giorgio". Così gli cavalcarono incontro, con la spada in pugno. Ma ogni volta che una spada colpiva il drago, si sbriciolava in mille pezzi. "Che cosa dobbiamo fare?" chiesero. "Dobbiamo chiedere l'aiuto di San Michele" disse Messer Giorgio.
Si rivolsero allora tutti a San Michele, che sentì la richiesta di aiuto e volò fino al Signore. Egli staccò un pezzo di Sole e lo diede all'angelo. San Michele toccò con il pezzo di Sole la spada di Messer Giorgio e la spada tornò immediatamente intera. Ora risplendeva così luminosa che brillò su tutte le spade degli altri uomini coraggiosi, ed esse tornarono integre come prima. Allora gli uomini, guidati da Messer Giorgio, si lanciarono contro il drago, che venne accecato dalla luce della spada. Quando Messer Giorgio infilò la spada nel drago, questi si spaccò in mille pezzi, ucciso sul colpo.
Allora il re uscì dalla città con sua figlia e disse a Giorgio: "Tu ci hai salvati, Messer Giorgio, e come ricompensa avrai mia figlia e metà del mio regno". Tornarono alla città guidati da Messer Giorgio, con il re e la principessa, seguiti da tutti gli uomini coraggiosi che lo avevano aiutato.

Fonte https://www.rudolfsteiner.it/articolo/164/la-leggenda-di-san-giorgio/autori-vari/edizioni-red

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Lotto di due gettoni in vendita sulla baia.

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GRAN BRETAGNA

Lotto di 2 Gettoni / Token:

- S. GEORGIVS . EQVIVM . PATRONVS / IN TEMPESTATE SECVRITAS

25mm 6,28g. Ottone/Brass

 

- S. GEORGIVS . EQVIVM . PATRONVS / SECVRITAS IN TEMPESTATE 

27mm 3,96g. Metallo Argentato / Silvered Metal

 

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Inviato
10 ore fa, apollonia dice:

Lotto di due gettoni in vendita sulla baia.

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GRAN BRETAGNA

Lotto di 2 Gettoni / Token:

- S. GEORGIVS . EQVIVM . PATRONVS / IN TEMPESTATE SECVRITAS

25mm 6,28g. Ottone/Brass

 

- S. GEORGIVS . EQVIVM . PATRONVS / SECVRITAS IN TEMPESTATE 

27mm 3,96g. Metallo Argentato / Silvered Metal

 

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Grazie per la segnalazione, le ho acquistate. Mi piace l'impronta di quella in metallo argentato. Nella discussione che hai aperto circa questi gettoni leggo:

I gettoni della serie ‘S. Giorgio e il drago’ sono stati coniati nella seconda metà del 17° secolo dalla famiglia Roth nella zecca di Kremnitz, in Slovacchia, in molte varietà di metalli e di stili.

Anche queste sono coniate da questa famiglia?


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Inviato

@Cinna74

Bell’acquisto: congratulazioni. Quanto alla paternità, non è da escludere la presenza di esemplari non ufficiali. Uno potrebbe essere proprio il tuo in metallo argentato, a giudicare dalle scritte. Non so se hai notato che sul diritto manca la T di EQVITVM, mentre al rovescio la scritta parte da h 12 invece che da h 9. In ogni caso, riproduzione o meno, un'interessante variante.

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Inviato

Si ho notato la legenda diversa. L'ho presa per l'impronta particolare di "San Giorgio" visto l'esborso contenuto. Ora la parte più "divertente": fare ricerche, trovare magari immagini di altri esemplari e, se possibile, individuarne la paternità. So che non è semplice.

Aspetto che arrivino per aggiungere le mie foto. 

Approfitto per augurare buone feste a tutti. 


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Inviato
8 ore fa, Cinna74 dice:

Si ho notato la legenda diversa. L'ho presa per l'impronta particolare di "San Giorgio" visto l'esborso contenuto. Ora la parte più "divertente": fare ricerche, trovare magari immagini di altri esemplari e, se possibile, individuarne la paternità. So che non è semplice.

Aspetto che arrivino per aggiungere le mie foto. 

Approfitto per augurare buone feste a tutti. 

Altrettanto da parte mia.

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Inviato

San Giorgio e il drago in Turchia.

Sultanato di Rûm: Kayqubad I. sultano della dinastia selgiuchide dal 1220 al 1237.

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SELJUQ OF RUM: Kayqubad I, as malik of Tokat, 1210-1213, AE fals (9.42g), NM, ND, A-1213A, Izmirlier-61, Saint George slaying the dragon (sometimes called "panther") on obverse, name of the caliph above // 3-line legend, with his title al-malik al-mansur, lovely bold strike, VF-EF, RR. 

Kayqubad I è stato un sultano della dinastia selgiuchide dal 1220 al 1237 e sovrano del Tokat.

https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2934&lot=603

 

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  • 9 mesi dopo...
Inviato

Buonasera, nel mio archivio fotografico, ho trovato la foto di questa moneta, credo Russa, al momento ho solo la foto del rovescio, la trovo stilisticamente molto bella ed in linea con la discussione. 

Saluti 

Alberto 

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  • 2 mesi dopo...
Inviato

Su cortese richiesta di @Cinna74 invio le immagini di una mezza corona della regina Vittoria ove appare (per soli 4 millimetri) anche l'immagine di San Giorgio. Io, come tutti sanno, in fatto di monete sono un germanofilo e non un anglofilo,  ma, perbacco, gli inglesi talvolta le fanno meglio dei tedeschi!

 

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  • 3 settimane dopo...
Inviato
Il 23/12/2019 alle 23:52, giacutuli dice:

Crown del 1818 di Giorgio III

Buon Natale ragazzi. Giacutuli per completezza aggiungi anche il dritto. Ciao


  • 1 mese dopo...
Inviato (modificato)

dò il mio umile contributo per questo post ...si tratta di 2 token  che riproduce una 1/2 sovereign (diam 19 x 2 gr) e l'altro da Svizzera con retro tipico delle monete svizzere  (diam 22 x 2gr)   ,nessuna data purtroppo

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Modificato da alien62
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Inviato

Mi unisco a voi postando la moneta già presente al Post #76, appena entrata in collezione, ed ora che la ho con me posso apprezzare veramente questa meraviglia iconografica :hi:...

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5 Scellini 1951 - Festival of Britain

 

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  • 1 mese dopo...
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Inviato

Quasi me ne ero dimenticato di possedere questa doppia carta valore con relativa appendice, emessa dalla Repubblica Italiana nel 1976 per commemorare il 450° Anniversario della Morte di Vittore Carpaccio, autore nel 1502 di un dipinto a tempera su tavola, facente parte di un trittico sul celebre Santo e conservato presso la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni a Venezia, di cui l'emissione filatelica ne riproduce le fattezze :hi:...

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