Vai al contenuto
IGNORED

Brexit


Ospite

Risposte migliori

4 minuti fa, Brios dice:

Finora, vediamo il suicidio economico ed etnico Dell'Europa.

 

 

Certamente, il fenomeno dell'immigrazione è un'altra conseguenza dell'utopia europeista e mondialista, ove i regolamenti internazionali ed europei si prefiggono di intervenire sulla politica "dell'accoglienza" dei singoli stati di fatto imponendo un melting pot culturale che non può che generare caos sociale, ed anche qui pare fatto volutamente. L'Africa è stata vittima dei movimenti indipendentisti e dei filosofi della negritudine prima ancora che del colonialismo. Si sente ancora dire in giro che è colpa del colonialismo se l'africa è un continente instabile, la verità è che gli stati Africani quali regno del Congo, Oyo, Maravi, taquali, Dahomey, ecc... si sono spesso venduti, e hanno venduto loro stessi gli schiavi agli europei. Quello che accade oggi è una svendita di terre dalle autorità africane verso le multinazionali e ciò avviene a causa della nascita forzata di stati africani senza fondamneti etnici e culturali.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Siamo alle solite...

Amico mio, bisogna conoscere le cose prima di parlare. Studia la storia dell'integrazione europea (sui libri di storia, non sui siti di caxate complottiste) e poi ne riparliamo.

Modificato da ART
Link al commento
Condividi su altri siti


17 ore fa, Archivio dice:

Certamente, il fenomeno dell'immigrazione è un'altra conseguenza dell'utopia europeista e mondialista, ove i regolamenti internazionali ed europei si prefiggono di intervenire sulla politica "dell'accoglienza" dei singoli stati di fatto imponendo un melting pot culturale che non può che generare caos sociale, ed anche qui pare fatto volutamente. L'Africa è stata vittima dei movimenti indipendentisti e dei filosofi della negritudine prima ancora che del colonialismo. Si sente ancora dire in giro che è colpa del colonialismo se l'africa è un continente instabile, la verità è che gli stati Africani quali regno del Congo, Oyo, Maravi, taquali, Dahomey, ecc... si sono spesso venduti, e hanno venduto loro stessi gli schiavi agli europei. Quello che accade oggi è una svendita di terre dalle autorità africane verso le multinazionali e ciò avviene a causa della nascita forzata di stati africani senza fondamneti etnici e culturali.

Cosa c'è di tanto utopistico nella politica europea? Perchè affibbiare sempre e ogni volta il problema dell'immigrazione, ma non solo, all'europa?

Modificato da Philip K. Dick
Link al commento
Condividi su altri siti


5 ore fa, Philip K. Dick dice:

Perchè affibbiare sempre e ogni volta il problema dell'immigrazione, ma non solo, all'europa?

Andarsi a leggere gli articoli 79 e 80 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE). Inoltre la corte di giustizia ha ora piena competenza in materia di immigrazione e di asilo. Ultimamente a Stoccolma il consiglio europeo ha emanato direttive in materia di migrazione e il 13 maggio 2015 la Commissione ha pubblicato l'agenda europea sulla migrazione.

5 ore fa, Philip K. Dick dice:

Cosa c'è di tanto utopistico nella politica europea?

La politica europea in senso stretto ha la pretesa di far accettare regole comuni a cittadini con culture e religioni differenti; ha la pretesa di dirigere stati nazionali con interessi opposti. Nel mio post comunque mi riferivo a quello che è l'obiettivo ultimo di creare un melting pot etnico e culturale con la costituzione degli "Stati Uniti d'Europa" che è l'obiettivo finale. Se poi vogliamo parlare di politica economica ed euro, beh apriti cielo, disastri a iosa e politiche sconsiderate su massa monetaria e tassi d'interesse, senza contare la PAC.

Link al commento
Condividi su altri siti


10 ore fa, ART dice:

Siamo alle solite...

Amico mio, bisogna conoscere le cose prima di parlare. Studia la storia dell'integrazione europea (sui libri di storia, non sui siti di caxate complottiste) e poi ne riparliamo.

Mille scuse. Non ho visto il tuo diploma senza un microscopio: University of Milan, Sapienza University of Rome, Scuola Normale Superior di Pisa, Politecnico di Milano. Ma d'altra parte, L'Italia è un paese democratico, chiunque guardi la tv sul divano può ragionare su globale.

10 ore fa, Philip K. Dick dice:

Cosa c'è di tanto utopistico nella politica europea? Perchè affibbiare sempre e ogni volta il problema dell'immigrazione, ma non solo, all'europa?

In Italia tutto va bene. Ma prima di aiutare altri paesi in primo luogo si prega di risolvere i problemi:

Mafia albanese a Perugia. Il problema con il ponte a Genova. Portate via la spazzatura a Roma. Ripara le scale mobili nella metropolitana di Roma. E soprattutto. Compra un normale albero di Natale a Roma.

Siamo molto preoccupati per questo. L'Italia è il nostro paese di vacanza. E ' piu ' importante per noi.

Link al commento
Condividi su altri siti


12 ore fa, ART dice:

Siamo alle solite...

Amico mio, bisogna conoscere le cose prima di parlare. Studia la storia dell'integrazione europea (sui libri di storia, non sui siti di caxate complottiste) e poi ne riparliamo.

Prima di essere un thread sulla brexit è un thread di un forum civile dove è buona cosa non offendere le persone tacciandole di "pressapochismo e ignoranza". Sei "OT" (per dirla alla giovanile) in tutti i sensi. Complimenti hai dato fuoco alle polveri, ciò di cui proprio si vorrebbe fare a meno, non colgo le offese e andiamo avanti...

Link al commento
Condividi su altri siti


2 ore fa, Brios dice:

Mille scuse. Non ho visto il tuo diploma senza un microscopio: University of Milan, Sapienza University of Rome, Scuola Normale Superior di Pisa, Politecnico di Milano. Ma d'altra parte, L'Italia è un paese democratico, chiunque guardi la tv sul divano può ragionare su globale.

In Italia tutto va bene. Ma prima di aiutare altri paesi in primo luogo si prega di risolvere i problemi:

Mafia albanese a Perugia. Il problema con il ponte a Genova. Portate via la spazzatura a Roma. Ripara le scale mobili nella metropolitana di Roma. E soprattutto. Compra un normale albero di Natale a Roma.

Siamo molto preoccupati per questo. L'Italia è il nostro paese di vacanza. E ' piu ' importante per noi.

Grazie mille. La cosa assurda è che devono venire persone straniere a sostenere idee di sano nazionalismo. Questa è l'Italia, non si è mai fatti i propri interessi a differenza di altri paesi. Negli ultimi decenni si sono visti fagocitare assets strategici da paesi come Francia, Germania, Cina ecc... e la politica non ha fatto nulla. Oramai resta solo il turismo, sempre che non ci si metta a vendere i monumenti...

Link al commento
Condividi su altri siti


1 ora fa, Archivio dice:

 andiamo avanti...

Andiamo avanti eventualmente con l'argomento di questo thread, o credi di potertene fregare delle regole di questo civile forum di civile discussione? In questo forum è STRETTAMENTE VIETATO PARLARE DI POLITICA ITALIANA, vedi di non scordartelo prima di trasformarlo in una bacheca delle tue personali idee (di cui interessa a ben pochi).

Grazie ancora.

Modificato da ART
Link al commento
Condividi su altri siti


Il 26/12/2019 alle 20:37, CdC dice:

Invito gli utenti a rimanere nel tema della discussione ossia la Brexit.. La politica italiana non c'entra niente. 

Hai assolutamente ragione, molto onesto e molto decente. Archivio andato invano. La tua cancellazione delle sue opinioni è assolutamente democratica e decentemente europea. Sono sicuro che cancellerai anche questo messaggio come onesto europeo. Devi scrivere di Brexit? Scriveremo di lui. Un altro motivo per cui i paesi inizieranno a lasciare l'UE e la NATO. Oggi l'eroe generale Suleymani è stato ucciso. Ha combattuto contro i terroristi dell'ISIS. E i terroristi lo hanno ucciso. La Brexit è una partenza da una nave che affonda.

!000- 000.1 ааа. 0 м1.а2 ааа1 02.123.1.1.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Il 25/12/2019 alle 10:55, Archivio dice:

Non credo ci sarà mai la brexit ma se così è ci saranno pesanti vendette politiche ed economiche sul Regno Unito.

Sono appena rientrato da un giro di 10 giorni nel sud dell'Inghilterra. A vedere e sentire i locali la Brexit è già cosa fatta, e la sentono come liberazione da un peso. Anche i negozi la prendono in maniera positiva, e le pubblicità su questioni inerenti la Brexit (documenti vari e procedure burocratiche) sono piuttosto festose. Non ho avuto modo di saggiare l'atmosfera a Londra, ma per quello che ho visto non ho dubbi sul fatto che la Brexit ci sarà.

Link al commento
Condividi su altri siti


 Comunque, a prescindere dalle varie considerazioni geopolitiche ed economiche, è a dir poco inquietante che razza di apparato hanno messo in piedi i brexiters per far sembrare questa idiozia storica come qualcosa di bello e vantaggioso, apparato su cui stanno già cominciando ad uscire studi e documentari. E' difficile che questo modus operandi possa rovesciare la situazione in caso di stacco netto fra i rimani e gli esci, ma se questo distacco non è grande la cosa può funzionare (anche con l'aiuto di qualche potenza straniera interessata a un'Europa più divisa e debole possibile).

Ora il pericolo è che qualcuno provi a ripetere il colpaccio anche altrove, e non solo in "periferia". Scommetterei che a partire dal 1° febbraio cominceranno già a scatenarsi con articoli, video e balle disinformative varie che presenteranno una Gran Bretagna in netta ripresa e crescita in tutti i campi, un po' come avevano fatto troppo frettolosamente fin dal giorno dopo il referendum.

Complice anche Internet, negli ultimi 10-15 anni la PSYOP (guerra psicologica) e in generale l'arte di prendere per fessa la gente hanno fatto passi da gigante.

 

Modificato da ART
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Quando arriveranno i primi licenziamenti di massa nello UK ne riparleremo . È solo questione di tempo.

Nessun altro Paese continentale potrebbe mai azzardarsi ad uscire dall'UE perché , oltre ad essere economicamente svantaggioso, non ha un sostegno effettivo nella popolazione. Neppure i partiti più euroscettici hanno rimesso in agenda questioni del genere. Hanno deciso piuttosto di modificare dall'interno l'UE, cosa ben più saggia (seppur discutibile in alcuni contenuti) e realistica.

Nessuno speri che l'UE si smembri: fatto improbabile per ragioni economiche (tralascio le questioni morali e politiche perché esse sono mutevoli molto di più dell'economia) : infatti con la creazione del mercato unico le varie economie nazionali continentali si sono talmente interconnesse che l'una dipendente dall'altra. Lo UK lo ha potuto fare solo perché è in una posizione geografica particolare , una popolazione numerosa ed ha (fino ad oggi) un'economia importante ed efficiente ( grazie anche al fatto di essere stato membro per più di 40 anni alla CEE-UE, soprattutto durante gli anni di crisi).

Quale altro stato potrebbe permettersi  economicamente questo capriccio ?

La Germania certamente , ma a lei non conviene, in quanto è il perno dell'Unione e ci rimetterebbe solo.

Non ne vedo altri al momento.

PS: gli euroscettici polacchi ed ungheresi, non lo sono davvero, ma solo per ciò che riguarda l'immigrazione. Facendo un'analisi concreta il partito ungherese Fidesz ha votato più volte in modo conforme al Ppe rispetto ad altri partiti popolari europei come l'austriaco o l'olandese. Infatti quando c'è da difendere gli interessi nazionali anche gli altri votano contro solo che nessuno gli fa pubblicità. Quindi quando la stampa afferma che questo paese è euroscettici  o meno bisogna stare attenti in quanto tutti alla fine vogliono difendere i propri interessi (cosa che fa la Francia spudoratamente senza grandi rimproveri) ma alla fine nessuno ha intenzione di uscire.

 

Modificato da ARES III
Link al commento
Condividi su altri siti


In Polonia sicuramente la maggior parte della popolazione è favorevole all'Europa e ancor di più alla NATO. Devo anche dire che la presenza dell'Europa si sente molto per la presenza sul territorio di vari uffici dell'UE, cosa che in Italia non ho visto.

Arka

Diligite iustitiam

Link al commento
Condividi su altri siti


6 minuti fa, Arka dice:

In Polonia sicuramente la maggior parte della popolazione è favorevole all'Europa e ancor di più alla NATO. Devo anche dire che la presenza dell'Europa si sente molto per la presenza sul territorio di vari uffici dell'UE, cosa che in Italia non ho visto.

Arka

Diligite iustitiam

Certo, la Polonia è molto felice. Vedi i rapporti dell'UE. Per 15 anni, la Polonia ha ricevuto 110 miliardi di euro. L'intera economia della Polonia è costruita sul denaro dell'UE. La matematica è semplice. Il bilancio del paese ha ricevuto dall'UE oltre 163 miliardi di euro. Questi dati sono stati forniti dal Ministero delle finanze della Polonia. 

Allo stesso tempo, la Polonia ha assegnato oltre 53 miliardi di euro al bilancio dell'Unione europea. 36 miliardi di euro fanno parte dell'IVA polacca, circa 7,5 miliardi di euro fanno parte dell'IVA polacca.

Pertanto, oltre 15 anni di adesione all'UE, circa 110 miliardi di euro.

  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Vorrei ricordare che la distruzione di tutti i capi di bestiame del Regno Unito malati di mucca pazza è stata interamente pagata dall'Unione Europea (se ben ricordo 600.000 capi). Eppure se ne vanno...

E come la Polonia ne hanno beneficiato la Spagna, la Slovacchia, l'Ungheria, la Germania (l'annessione dell'est) e anche l'Italia (anche se molte cose non sono state sfruttate).

Arka

Diligite iustitiam

Link al commento
Condividi su altri siti


13 ore fa, ARES III dice:

PS: gli euroscettici polacchi ed ungheresi, non lo sono davvero, ma solo per ciò che riguarda l'immigrazione. Facendo un'analisi concreta il partito ungherese Fidesz ha votato più volte in modo conforme al Ppe rispetto ad altri partiti popolari europei come l'austriaco o l'olandese. Infatti quando c'è da difendere gli interessi nazionali anche gli altri votano contro solo che nessuno gli fa pubblicità. Quindi quando la stampa afferma che questo paese è euroscettici  o meno bisogna stare attenti in quanto tutti alla fine vogliono difendere i propri interessi (cosa che fa la Francia spudoratamente senza grandi rimproveri) ma alla fine nessuno ha intenzione di uscire.

Più che la concezione spesso molto strana che tutti in Europa hanno di "interesse nazionale" (spesso così definito solo per giustificare intrallazzi nell'interesse reale di pochi, incapacità e/o fallimenti) il problema è il concetto portato avanti da formazioni come queste, in genere un nazionalismo straccione e fanatico che si dimostra più all'interno che non con le strategie elettorali al PE. Non fraintendermi, la mia non è un'accusa al solo a Fidesz o a una parte politica specifica oppure a questo o quello stato. E' un discroso generale che vale per fidesz come per il RN in Francia come per la lega in Italia come per AFD in Germania, così come per tutti i loro corrispondenti dell'opposta sponda politica: ferme restando le colpe degli altri questo è semplicemente il peggio del peggio possibile se parliamo di Europa seriamente unita.

La Gran Bretagna ha un modo tutto suo di "essere nel pallone", ma ormai la brexit è fatta e adesso sono comunque fatti loro. Però hanno creato un precedente pericoloso, non tanto per l'UE stessa ma almeno per ora ad altri livelli, come l'unione monetaria. Da più parti nel costesto che ho citato si fa strada l'idea malata di studiare la fattibilità dell'uscita dall UME (magari forzata, con qualche colpaccio minibot-style) come primo stadio di un processo più o meno lungo per la successiva uscita dall'UE, o quantomeno per il maggior indebolimento possibile dell'UE. Per questi qua "interesse nazionale" è il ritorno dell'Europa agli anni '10 o '30, sogno a cui non hanno mai rinunciato.

Modificato da ART
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 2 settimane dopo...

"Gibilterra prevede di unirsi a Schengen dopo Brexit

Gibilterra potrebbe unirsi allo spazio Schengen al fine di garantire la libertà di movimento al confine con la Spagna quando il Regno Unito ha lasciato l'Unione Europea. Lo ha suggerito il capo del governo di questo territorio britannico in un'intervista all'Afp. Per questa minuscola enclave di 6,2 km2 all'estremità meridionale della penisola iberica, il flusso di traffico nel suo unico posto di frontiera con la Spagna è cruciale".

http://www.affaritaliani.it/esteri/brexit-corbyn-indica-bercow-speaker-pro-leave-gibilterra-dentro-schengen-647690.html

Link al commento
Condividi su altri siti


Ma per quanto riguarda gli acquisti in GB, mi pare di aver letto che ci sarà un periodo di transizione, fino alla fine dell'anno, in cui in pratica non cambierà nulla, si potrà continuare ad acquistare online senza pagare dazio, e senza limiti di spesa, poi, immagino, varrà la franchigia di 22 euro in uso con gli altri paesi extra-UE. Ne sapete di più? Altrimenti dovrò sbrigarmi a comprare alcune cose che mi interessano prima della fine del mese :lol:

petronius :)

Link al commento
Condividi su altri siti


A parte ingorghi a Calais succederà poco: il vero botto ci sarà a fine anno, specialmente in caso di mancato accordo.

A partire dal primo febbraio gli addetti alla disinformazione cercheranno già di battere cassa con i vari: "Oh! Dicevano che sarebbe stata una catastrofe e invece non è successo niente!" , "Ma non doveva esserci la fine del mondo??" ecc. ecc. 

Modificato da ART
  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.