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Brexit


Risposte migliori

Inviato
1 ora fa, Guysimpsons dice:

pazzesco, dovremo avere il visto per andare in Inghilterra!

basta non andarci.....


Supporter
Inviato
1 minuto fa, TIBERIVS dice:

basta non andarci.....

Mi pare eccessivo... Non è che, uscendo dall’UE, diventi un luogo inaccessibile ai turisti europei (non si trasformerà improvvisamente in una Corea del Nord, per intenderci). Semplicemente bisognerà portarsi il visto e il passaporto, cosa che già facciamo per andare in luoghi come Russia, Giappone e USA.
L’unica cosa che mi sembra sconcertante, qualora dovesse concretizzarsi, sarebbe l’uscita della Scozia dal Regno Unito e la nascita di una nazione formalmente indipendente


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Inviato
4 ore fa, Gallienus dice:

Dopo i risultati delle elezioni pare che la conclusione di questo thread sia vicina.

Secondo me pecchi di ottimismo. Vuoi che non trovino qualche altro assurdo modo per complicarsi la situazione?


Inviato
4 ore fa, lorluke dice:

L’unica cosa che mi sembra sconcertante, qualora dovesse concretizzarsi, sarebbe l’uscita della Scozia dal Regno Unito e la nascita di una nazione formalmente indipendente

Se la sono cercata in tutti i modi (gli inglesi). Dovevano pensarci bene prima di fare una c*****a simile.

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43 minuti fa, ART dice:

Dovevano pensarci bene prima di fare una c*****a simile.

Guarda, da grande appassionato della Storia, non ho un giudizio così negativo sulla vicenda Brexit. Sicuramente è stata gestita male ma è innegabile che ha segnato (e segnerà) la storia del Regno Unito e del continente europeo. Solo il tempo ci dirà se è stata effettivamente una scelta scellerata che porterà la nazione nel baratro oppure se sarà l’inizio di un periodo di prosperità. Per ora, tutto fa pensare alla prima opzione ma, a volte, la Storia può riservare delle sorprese inaspettate 


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Staff
Inviato
47 minuti fa, ART dice:

Se la sono cercata in tutti i modi (gli inglesi). Dovevano pensarci bene prima di fare una c*****a simile.

Si è votato per un referendum e in questo caso posso ben capire che la scelta possa non essere stata sufficientemente ponderata. Ma tuttavia questo era nei fatti un secondo referendum e mi sembra a questo punto abbiano avuto ben tempo per pensarci.

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Inviato

Più EUROPA e meno particolarismi ImperialCommonwealthaniani più adatti a Secoli passati. 

Oggi, nella tristezza, sono contento. 

 

 

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Inviato

Adesso penso che sia per davvero necessario che si tolgano dalle scatole: abbiamo pazientato anche troppo. Ora o escono subito ( entro il 31 Gennaio) o li dovremmo buttare fuori noi.

Comunque critico molto le istituzioni europee in quanto, quando lo UK non riusciva a uscire dallo stallo, gli hanno concesso la proroga senza nulla chiedere in cambio: mi spiego meglio.

Dopo il primo rinvio si sarebbe dovuto subordinare il successivo allo svolgimento di un nuovo referendum, non nuove elezioni, ma proprio la riproposizione del quesito referendario.

Ed invece no. Abbiamo concesso ai vari governi britannici dei favori , in cambio di cosa ? Dovevamo essere piú duri e concreti e non essere generosi con chi ci vuole "tradire" con quelli dell'altra sponda dell'Atlantico.

Ma non sanno i Britannici che qualunque accordo faranno con gli USA, la Cina, l'Australia, il Canada.... non avranno un vero potere contrattuale tale da essere considerati dei pari, ma tutt'al piú verranno trattati come una colonia da poter sfruttare.

Infatti le assicurazioni americane si stanno già sfregando le mani in vista della prossima entrata nel settore sanitario pubblico nazionale britannico (ad esempio).

I Cinesi vogliono entrare invece nei settori delle telecomunicazioni e dei servizi.

Gli Australiani vogliono entrare nel mercato britannico per vendere i loro prodotti che sono piú economici di quelli inglesi.

Ma la popolazione britannica ci guadagnerà davvero qualcosa di buono ? 

Credo che i prodotti britannici (non tutti) verranno col tempo scartati o marginalizzati dal mercato europeo, quindi dove verranno ricollocati ? Non credo che potranno essere tutti assorbiti dagli Usa, o dagli altri futuri partners, in quanto questi sono già di per sé piú cari ma poi bisogna mettere in conto i costi di spedizione e trasporto per destinazioni lontanissime, aumentandone ancora di piú il prezzo e rendendoli così meno appetibili.

Quindi meno prodotti venduti significa anche piú disoccupazione: complimenti ai lavoratori britannici che hanno votato per la brexit, si sono pure fatti il nodo al cappio da soli.

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Inviato (modificato)
12 ore fa, lorluke dice:

Guarda, da grande appassionato della Storia, non ho un giudizio così negativo sulla vicenda Brexit. Sicuramente è stata gestita male ma è innegabile che ha segnato (e segnerà) la storia del Regno Unito e del continente europeo. Solo il tempo ci dirà se è stata effettivamente una scelta scellerata che porterà la nazione nel baratro oppure se sarà l’inizio di un periodo di prosperità. Per ora, tutto fa pensare alla prima opzione ma, a volte, la Storia può riservare delle sorprese inaspettate 

Il problema è che la storia ha insegnato fin troppo chiaramente che un'Europa divisa ma prospera e libera è un'illusione, una pericolosa illusione. Al di là delle considerazioni specifiche questo evento è un ultreriore passo verso un'Europa complessivamente sempre più divisa e debole, e non c'è bisogno di aspettare per capire la direzione verso cui ci stiamo muovendo. Un andazzo che farà senz'altro piacere a chi sogna un ritorno agli anni '30 o a chi ritiene accettabile campare di confortanti utopie, un po' meno per chi pensa che non ci garantiremo un futuro continuando così.

 

12 ore fa, incuso dice:

Si è votato per un referendum e in questo caso posso ben capire che la scelta possa non essere stata sufficientemente ponderata. Ma tuttavia questo era nei fatti un secondo referendum e mi sembra a questo punto abbiano avuto ben tempo per pensarci.

A parte che sommando i voti di laburisti, liberaldemocratici ed SNP la maggioranza è tutt'altra, non concordo con questa narrazione del "secondo referendum", troppo comodo così. Avrebbero dovuto accettare un vero secondo referendum a patti chiari, come in molti chiedevano, e non cercare di camuffare elezioni tutte favorevoli a una parte per una scelta ponderata sul destino di un intero paese.

 

9 ore fa, ARES III dice:

Ma la popolazione britannica ci guadagnerà davvero qualcosa di buono ?

Questo per limitarci a una parte del discorso economico ma ci sono grosse implicazioni geopolitiche a mio avviso non afferrate bene da molti. A partire dalla tenuta dello stesso Regno Unito come entità unitaria, ma non solo quello.

Del resto sappiamo bene qual è la posta in gioco. Sappiamo pure che molti (non solo in Europa) si sfregano le mani perchè non vedono l'ora di sfruttare questo evento per cercare di farci credere che dovremmo ripetere tutti singolarmente la stessa gran furbata, armati solo di tanta speranza, smantellando gradualmente tutto il sistema comunitario per tornare ai bei vecchi tempi in cui eravamo isolati e in guardia uno contro l'altro... tanto che vuoi che succeda mai? Sì, non dobbiamo essere catastrofisti, non dobbiamo citare sempre il passato, non dobbiamo fare terrorismo ecc. ecc. ecc. perchè i gloriosi stati sovrani dell'Europa divisa e senza l'euraccio cattivo camperanno sicuramente felici nella libertà e nella prosperità, e si ergeanno poderosi contro i vecchi e nuovi colossi mondiali. Facciamo questo geniale esperimento mai visto prima, stiamo a vedere la Gran Bretagna e intanto imitiamola... metti caso che da sola riesce a dare ordini agli USA e alla Cina. Queste sì che sono prospettive realistiche, non vedo l'ora!

Modificato da ART
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Inviato

Ci saranno effetti immediati, ma per altri ci vorrà un po' di tempo. Spero che tutti vorranno attendere gli sviluppi prima di procedere a scelte avventate.

Arka

Diligite iustitiam

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Inviato
5 minuti fa, Arka dice:

Ci saranno effetti immediati, ma per altri ci vorrà un po' di tempo. Spero che tutti vorranno attendere gli sviluppi prima di procedere a scelte avventate.

E' proprio quello che temo. Gli stessi signori che appena dopo il referendum si lanciarono a parlare di Gran Bretagna già fuori dall'UE e già lanciata verso un'impennata di sviluppo non credo si lasceranno sfuggire quest'altra occasione.


Inviato
17 ore fa, TIBERIVS dice:

basta non andarci.....

...questa è la situazione più semplice senza dubbio.

Ma avendo degli amici carissimi che vivono su, premesso che ora non abbiano problemi (ne dubito perchè lavorano entrambi in ospedale), mi fa effetto il pensiero di dover fare un visto e avere il passaporto per andare in un paese nel quale fino a ieri bastava la carta di identità.

Vedremo..."...Que sera sera..."


Inviato
11 minuti fa, ART dice:

E i controlli doganali, non scordiamoci.

È vero depenno dalle aste papabili, quelle inglesi, quelle inglesi di "comodo" e le americane con passaggi inglesi......

Ne rimangono ancora molte.

Saluti

TIBERIVS


Inviato
9 ore fa, ARES III dice:

Adesso penso che sia per davvero necessario che si tolgano dalle scatole: abbiamo pazientato anche troppo. Ora o escono subito ( entro il 31 Gennaio) o li dovremmo buttare fuori noi.

Comunque critico molto le istituzioni europee in quanto, quando lo UK non riusciva a uscire dallo stallo, gli hanno concesso la proroga senza nulla chiedere in cambio: mi spiego meglio.

Dopo il primo rinvio si sarebbe dovuto subordinare il successivo allo svolgimento di un nuovo referendum, non nuove elezioni, ma proprio la riproposizione del quesito referendario.

Ed invece no. Abbiamo concesso ai vari governi britannici dei favori , in cambio di cosa ? Dovevamo essere piú duri e concreti e non essere generosi con chi ci vuole "tradire" con quelli dell'altra sponda dell'Atlantico.

Ma non sanno i Britannici che qualunque accordo faranno con gli USA, la Cina, l'Australia, il Canada.... non avranno un vero potere contrattuale tale da essere considerati dei pari, ma tutt'al piú verranno trattati come una colonia da poter sfruttare.

Infatti le assicurazioni americane si stanno già sfregando le mani in vista della prossima entrata nel settore sanitario pubblico nazionale britannico (ad esempio).

I Cinesi vogliono entrare invece nei settori delle telecomunicazioni e dei servizi.

Gli Australiani vogliono entrare nel mercato britannico per vendere i loro prodotti che sono piú economici di quelli inglesi.

Ma la popolazione britannica ci guadagnerà davvero qualcosa di buono ? 

Credo che i prodotti britannici (non tutti) verranno col tempo scartati o marginalizzati dal mercato europeo, quindi dove verranno ricollocati ? Non credo che potranno essere tutti assorbiti dagli Usa, o dagli altri futuri partners, in quanto questi sono già di per sé piú cari ma poi bisogna mettere in conto i costi di spedizione e trasporto per destinazioni lontanissime, aumentandone ancora di piú il prezzo e rendendoli così meno appetibili.

Quindi meno prodotti venduti significa anche piú disoccupazione: complimenti ai lavoratori britannici che hanno votato per la brexit, si sono pure fatti il nodo al cappio da soli.

Analisi impeccabile, complimenti, ti avrei messo tre "mi piace" se li accettasse!

Saluti

TIBERIVS


Inviato
18 ore fa, TIBERIVS dice:

basta non andarci.....

Anni fa ci sono stato e mi era anche piaciuto, ma dopo tutto questo il mio entusiasmo si è raffreddato e non penso proprio che ci tornerò come mi ero riproposto di fare. Il mio prossimo obiettivo da quelle parti sarà l'Irlanda.


Supporter
Inviato

Londra è la capitale che ho visitato più volte nel corso della mia breve vita (anche più di Roma, per intenderci) e, indipendentemente dalla necessità di portarsi visto e passaporto, probabilmente ci tornerei. Si tratta di una città ricca di musei affascinanti e permeata di Storia, una meta che consiglierei a tutti di visitare almeno una volta nella vita. 

Dispiace sicuramente non vedere più la “stella” dell’UK sulla bandiera europea, però è innegabile che l’attuale sistema europeo presenta delle carenze e dei problemi. Anch’io ritengo che da soli siamo troppo piccoli per competere con le grandi potenze mondiali (come Cina, USA e Russia) e che solo uniti possiamo essere considerati da pari.
Tuttavia, bisogna vedere come si può attuare effettivamente questa unione. 
Ricordiamoci che l’Europa è composta da nazioni con secoli e secoli di storia alle spalle, con tradizioni, lingue, usi e costumi completamente diversi. Unirci sotto un’unica moneta è sì importante ma non è sufficiente se ogni singola nazione continua a pensare unicamente al proprio interesse e non a quello dell’intera comunità europea (e non mi riferisco solo ai populisti, dato che i governi “europeisti” francese e tedesco sono molto più nazionalisti del nostro). Quindi, spero vivamente che lo smacco della Brexit possa scuotere gli animi a Bruxelles e far capire che bisogna trovare al più presto una soluzione a questa unione di facciata, che in realtà presenta contrasti e divisioni al proprio interno: vogliamo intraprendere un lungo e difficile percorso per unirci veramente in un’unica grande nazione europea o vogliamo frammentarci e diventare facili prede degli “squali”? 


Inviato (modificato)
5 ore fa, lorluke dice:

Dispiace sicuramente non vedere più la “stella” dell’UK sulla bandiera europea, però è innegabile che l’attuale sistema europeo presenta delle carenze e dei problemi.

E' un discorso senz'altro condivisibile, lorluke, ma non è che centri molto con questo evento. Un conto è criticare costruttivamente l'attuale sistema, come primi fra tutti i veri europeisti fanno già da decenni, e tentare di modificarlo in meglio, un conto è fregarsene ritrenendo che fuori si stia meglio e decidere di uscirne sulla base di promesse farlocche, spauracchi e propaganda ben orchestrata.

 

5 ore fa, lorluke dice:

Quindi, spero vivamente che lo smacco della Brexit possa scuotere gli animi a Bruxelles e far capire che bisogna trovare al più presto una soluzione a questa unione di facciata, che in realtà presenta contrasti e divisioni al proprio interno: vogliamo intraprendere un lungo e difficile percorso per unirci veramente in un’unica grande nazione europea o vogliamo frammentarci e diventare facili prede degli “squali”? 

Io non la chiamerei "unione di facciata" perchè, per quanto imperfetto sia, il sistema di coordinameneto che abbiamo messo in piedi è tutt'altro che di facciata, e senza saremmo messi molto male. Fosse per me il percorso di cui parli sarebbe intrapreso senza perdere tempo, ma purtroppo non tutti la pensano come me... però da qui a sostenere come certi fanno che bisognerebbe semplicemente smotare baracca o andarsene come ha fatto il Regno Unito ce ne passa, e parecchio.

Modificato da ART
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Inviato

A volte, non so perché, mi vengono in mente Pinocchio, Lucignolo e il Paese dei Balocchi... ?

Arka

Diligite iustitiam


Inviato (modificato)

buona la terza!

Forse questa volta ci siamo: adesso "la regina" ha comunicato di voler coniare monete commemorative del Brexit  del 31 gennaio

e questa volata pure in oro ed argento.

“coins in gold, silver, and cupro-nickel marking the United Kingdom’s exit from the European Union”.

https://www.theguardian.com/politics/2019/dec/20/all-change-uk-tries-again-with-new-50p-to-mark-brexit-date

Bye bye

njk

 

 

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Modificato da littleEvil
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Inviato

Intanto la Scozia ha già precisato che il suo unico pensiero d'ora in poi sarà di uscire dalla Gran Bretagna, mentre in Irlanda del nord gli anessionisti all'Irlanda sono arrivati alla leggera maggioranza sui sostenitori dello status quo.


Inviato
Il 14/12/2019 alle 13:03, lorluke dice:

Anch’io ritengo che da soli siamo troppo piccoli per competere con le grandi potenze mondiali (come Cina, USA e Russia) e che solo uniti possiamo essere considerati da pari.
 

Matematica divertente. Un gregge di pecore può essere uguale a un elefante?

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Inviato
26 minuti fa, Brios dice:

Matematica divertente. Un gregge di pecore può essere uguale a un elefante?

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Hai ragione , non sempre un numero superiore equivale ad avere piu' forza , quello che da forza e' l' organizzazione di uno Stato , la storia insegna .

L' Italia , se solo lo volesse e sfruttando le proprie potenzialita' , avrebbe tutti i requisiti per avere un ruolo tra i colossi mondiali . 

Inviato

"Gli Stati Uniti d'Europa" concetto nato da esponenti quali Luigi Einaudi, nulla di più utopistico. Certi personaggi che reggono i fili sono convinti di poter calpestare la cultura, la storia, la religione dei paesi in nome di idee che rasentano l'esoterismo in certi frangenti. Le stesse idee hanno portato alle rivoluzioni in America, Africa e in Europa nell'ottocento. Per ora in Europa ci si ferma all'unione conomica, inutile sottolineare quanto le regolamentazioni in materia di politica economica siano prive di fondamenti scientifici (vedi il PSC), a volte viene il dubbio sia stato inserito in maniera furba negli accordi con secondi fini occulti. Non credo ci sarà mai la brexit ma se così è ci saranno pesanti vendette politiche ed economiche sul Regno Unito.


Inviato
13 minuti fa, Agricola dice:

Hai ragione , non sempre un numero superiore equivale ad avere piu' forza , quello che da forza e' l' organizzazione di uno Stato , la storia insegna .

L' Italia , se solo lo volesse e sfruttando le proprie potenzialita' , avrebbe tutti i requisiti per avere un ruolo tra i colossi mondiali . 

Finora, vediamo il suicidio economico ed etnico Dell'Europa.

 

 


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