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Inviato

Scusate per il disturbo. La figura della moneta che allego è sicuramente di Gallieno ma ciò che non mi torna è il retro. Date le condizioni della moneta stessa mi sembra di potervi leggere IVNO CONSERVAT anche se le prime due lettere  e l'ultima T non sono chiaramente visibili, Tale scritta non mi pare mai segnalata per Gallieno di cui è più comune la scritta IOVI CONSERVAT. Ma la figura sulla moneta è più riferibile a Giunone che a Giove. Inoltre il retro IVNO CONVERVAT è comune per Salonina e è molto simile a quella che allego per Gallieno. La moneta è nuova o potrebbe essere un errore della zecca che a battuto sul fronte di Galieno il retro della moglie? Inoltre chiedo un consiglio sulla pulizia della stessa, se approfondirla e non so come senza ricorrere all'eletrolisi che mi rovinerebbe la bella patina verde che ha. Ringazio anticipatamente

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Inviato

@@crispo57

 

E' un antoniniano di Gallieno per la zecca di Roma, catalogato RIC 222, non c'è niente di strano.


Inviato

Grazie per la segnalazione. Per quanto strano questa moneta non è riportata ne da Wildwinds ne da Sear. Non trovo immagini neppure nel sito del RIC. Grazie


Inviato

è comunque abbastanza anomalo l'accoppiamento di una divinità femminile quale IUNO con un imperatore.

 

Ricordo di avere letto da qualche parte che il primo ad utilizzare tali rovesci (forse per mancanza di consorte) da prima abbinati solo ad imperatrici o figure femminili dell'entourage imperiale fu Claudio II  (vedi ad esempio zecca Antiochia IUNO E ISIS o MIlano DIANA).

 

Premetto che non conosco a fondo la monetazione di Gallieno, ma non potrebbe essere effettivamente uno "sbadato" accoppiamento con un rovescio di Salonina?

 

Buona serata 


Inviato

Grazie per l'ulteriore segnalazione, ma quello che non trovo è una foto o un ritratto della moneta che mi serve da collegare all'esemplare della mia raccolta. Mi lascia perplesso pure la mancata citazione della moneta stessa nelle opere attuali e antiche che ho consultato. L'unica citazione è quella del RIC V 222 (formato elettronico), senza immagine e di cui non sono riuscito risalire alla fonte. Sarei grato se mi venisse segnalata una immagine della moneta. Grazie


Inviato

è comunque abbastanza anomalo l'accoppiamento di una divinità femminile quale IUNO con un imperatore.

 

Ricordo di avere letto da qualche parte che il primo ad utilizzare tali rovesci (forse per mancanza di consorte) da prima abbinati solo ad imperatrici o figure femminili dell'entourage imperiale fu Claudio II  (vedi ad esempio zecca Antiochia IUNO E ISIS o MIlano DIANA).

 

Premetto che non conosco a fondo la monetazione di Gallieno, ma non potrebbe essere effettivamente uno "sbadato" accoppiamento con un rovescio di Salonina?

 

Buona serata 

 

L' "accoppiamento" del ritratto di un imperatore con l'immagine di Giunone non è poi tanto peregrino.

Non dimentichiamo che questa dea era una dei membri della Triade capitolina, e quindi una divinità al vertice del culto ufficiale.

In seguito, in virtù dell' identificazione di Marte con l'Ares greco, Giunone diventa anche madre del dio la cui azione è legata addirittura alla fondazione di Roma stessa.

 

Già Volusiano e Treboniano Gallo in precedenza si erano richiamati a Giunone, proprio con la qualifica di "Martialis".

Può essere benissimo che questo ragionamento non c'entri nulla e la moneta sia frutto di un abbinamento di conio casuale o errato, ma forse, in un periodo di crisi militare, la ricerca di aiuto da parte di una divinità così importante, anche se usualmente legata alla sfera femminile, probabilmente era sentita come utile anche da un imperatore come Gallieno.

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Inviato

Apprezzo le sue considerazioni sul rapporto imperatori - Giunone scaturita dalle indagine sulla sulla moneta in questione. Condizione che mi sembra abbia analogie con la moneta di Gallieno avente il retro: IVNO REGINA propria anch'essa di Salonina. Queste due monete sono riportate da RIC V 222 e 223 (quest'ultima con immagine) ma non citate dal Sear e da Wilwinds. Solo IVNO REGINA è riportata da Choen (Vol.. IV, 247 (pag. 380) e valutata 20 Fr., parametro che mi fa ritenere la moneta rara. Penso che la storia di queste 2 monete abbia molte analogie. A mio parere è possibile un errore di conio ma mi sembra anche probabile una emissione limitata per qualche celebrazione. Grazie dell'interesse  mostrato alla questione. Buona sera


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