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Risposte migliori

Inviato

@@TIBERIVS è ovvio che se i sistemi di sicurezza attivi non sono all'altezza della situazione, i sistemi passivi possono essere violati, anche se aprire la porta di un caveau non è peoprio una passeggiata.

.

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Inviato

Per quel che ne so io le assicurazioni non pagano, punto e basta.

Qualsiasi appiglio, anche apparentemente insignificante, a norma di legge o no, con o senza buonsenso, indipendentemnte dai notai, carte bollate, perizie, pezze d'appoggio, fatture, ricevute, dichiarazioni giurate e spergiurate etc.

comunque non pagano,

un buon motivo si trova sempre: fa parte della professionalita' dell'assicuratore, se no farebbero beneficenza.

forse e dico forse, la minaccia di perdere un grosso cliente come una banca puo' sortire qualche effetto, ma comunque va contro al dna delle compagnie di assicurazione.

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Inviato

@@giulira questo è un modo comune di dire 'le assicurazioni non pagano mai!' Ma non è così. Io sono stato 36 anni in compagnia e per 26 ho fatto l'ispettore a diversi livelli e ho pagato svariati miliardi di lire di danni, stranamente non ho fatto ami il conto totale, ma verrebbe fuori una cifra spaventosa.

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Inviato

Sulle assicurazione delle cassette di sicurezza se ne era già parlato a suo tempo. In banca, dove ho lavorato per diversi anni, ti rimborsano l'assicurazione base che è solitamente abbastanza bassa. Nel caso invece di assicurazioni per un massimale maggiore iniziano i problemi, cioè bisogna dimostrare quello che si aveva in cassetta ed il suo valore. A mio giudizio è praticamente impossibile, come ha dimostrato efficacemente Elledi, dimostrare il valore contenuto ed ottenere il relativo rimborso.

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Inviato

Sulle assicurazione delle cassette di sicurezza se ne era già parlato a suo tempo. In banca, dove ho lavorato per diversi anni, ti rimborsano l'assicurazione base che è solitamente abbastanza bassa. Nel caso invece di assicurazioni per un massimale maggiore iniziano i problemi, cioè bisogna dimostrare quello che si aveva in cassetta ed il suo valore. A mio giudizio è praticamente impossibile, come ha dimostrato efficacemente Elledi, dimostrare il valore contenuto ed ottenere il relativo rimborso.

 

appunto, come volevasi dimostrare...


Inviato

io quando ho chiesto e fatto ,qualche mese fa, un aumento della cifra assicurata mi hanno detto che entro una certa cifra non serve perizia e atto del notaio , questi documenti servono solamente nel caso in cui si voglia portre la cifra assicurata sopra un certo livello soglia. 

Io che per esempio ho aumentato la cifra assicurata da 10.000 € a 15000€ non ho dovuto far niente di tutto ciò che dite .

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Inviato

Consiglio di leggere le righe scritte in piccolo della polizza, di solito sulla penultima pagina (l'ultima pagina senza firma :)

E soprattutto di non fidarsi di quel che dice la banca (visto che non sono loro a dover risarcire)

 

Per il resto la cosa piu' sicura e' tenere la cassetta vuota! (nel senso che nessuno deve sapere cosa c'e' dentro)

 

Mettetevi nei panni della banda del buco. Cosa e' piu' difficile, entrare nel caveau, o sapere dove cercare ? E chi glielo dice alla banda del buco dove cercare ? Forse chi detiene un elenco dettagliato (autenticato da notaio addirittura) del contenuto della cassetta (di tante cassette)

meditate gente.

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Inviato

Mah..non lavoro in banca però posso assicurarvi che nelle cassette di sicurezza la gente conserva molti soldi, proprio per evitare che siano conosciuti al fisco e per essere più sicuri che a casa. Anche la criminalità organizzata usa questo sistema attraverso prestanomi ecc ecc.

 

Ovvio che non faccio assicurazioni per dieci milioni di euro, perchè sono quasi certo che la cassetta di sicurezza difficilmente verrà rapinata. Li conservo li e mi sento relativamente tranquillo. Le foto dei gioielli possono servirmi per fare rintracciare la refurtiva e INCIDENTALMENTE per farmi risarcire il danno. E' come l'assicurata postale, scusatemi...assicuro per un tot valore ma non mi chiedono di che si tratta...basta che non siano soldi, armi ecc ecc.

 

Sbaglio? 

 

Attendiamo un parere di esperti

 

Bizerba e Riccardo Rossi possono certo dire qualcosa più di me.


Inviato (modificato)

Mah..non lavoro in banca però posso assicurarvi che nelle cassette di sicurezza la gente conserva molti soldi, proprio per evitare che siano conosciuti al fisco e per essere più sicuri che a casa. Anche la criminalità organizzata usa questo sistema attraverso prestanomi ecc ecc.

 

 

Le cassette di sicurezza sono come le 500€. Bisogna eliminarle il prima possibile, inquanto strumento utilizzato dalla criminalità organizzata e dagli evasori!

Ah no, aspetta, li se lo fai togli guadagno alle banche, non glielo crei.

Niente, non si può fare.

Modificato da Monetaio
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Inviato

Contratto di locazione:

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.......

Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, la banca fosse tenuta ad un risarcimento verso l'utente, essa non lo rimborserà che del danno comprovato ed obiettivo, escluso ogni apprezzamento del valore di affezione e tenuto conto del massimale assicurativo che è stato dichiarato adeguato a coprire il rischio della Banca per l'eventuale risarcimento dei danni.

""


Inviato (modificato)

Le cassette di sicurezza sono come le 500€. Bisogna eliminarle il prima possibile, inquanto strumento utilizzato dalla criminalità organizzata e dagli evasori!

Ah no, aspetta, li se lo fai togli guadagno alle banche, non glielo crei.

Niente, non si può fare.

E bravo .... Cosí sí che aumenteresti la criminalità ... I furti in casa aumenterebbero esponenzialmente .

Perdonami ma , questo ragionamento è alla pari di quel marito che per fare un dispetto alla moglie ....

Si va nell off-topic ma, allora cosa andrebbe eliminato è il fatto che sul contenuto delle cassette di sicurezza si paga la tassa della successione in caso di morte del titolare ...

Modificato da matteo95
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Inviato

E bravo .... Cosí sí che aumenteresti la criminalità ... I furti in casa aumenterebbero esponenzialmente .

Perdonami ma , questo ragionamento è alla pari di quel marito che per fare un dispetto alla moglie ....

Si va nell off-topic ma, allora cosa andrebbe eliminato è il fatto che sul contenuto delle cassette di sicurezza si paga la tassa della successione in caso di morte del titolare ...

 

Non hai colto l'ironia. Succede spesso e a molti.

Comunque si, eliminando le cassette di sicurezza aumenterebbero i ladri ed i furti in casa.

Cassetta di sicurezza: un bene per l'ordine pubblico.

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Inviato

Le cassette di sicurezza sono come le 500€. Bisogna eliminarle il prima possibile, in quanto strumento utilizzato dalla criminalità organizzata e dagli evasori!

Ah no, aspetta, li se lo fai togli guadagno alle banche, non glielo crei.

Niente, non si può fare.

Carina la battuta delle banche , ma per quanto riguarda le 500 € non sono per nulla  d'accordo  se cosi fosse durante il periodo della lira il taglio massimo erano le 100K lire ( si lo lo so c'erano le 500K ma solo nell'ultimo periodo) chissà come avrà fatto Riina &co per smerciare gli stupefacenti. Per come la penso io questo è solo il primo passo per l'eliminazione delle banconote per poi ... vabbo basta ognuno si faccia la propria idea

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Supporter
Inviato

Ad un mio amico hanno aperto la cassetta durante una rapina, quindi parlo di qualcosa che mi è stato riferito...

Cassette rapinate circa una trentina, quelle di piccola misura, normalmente, dicono le forze dell ordine vi sono gli oggetti di maggior valore.

Assicurate sino a 30000 €

Il mio amico aveva qualche orologio di valore, pochi contanti ( le banche dicono di non mettere contanti in cassetta) oro vario di famiglia e diverse monete della sua collezione collocate in varie bustine è piccolo album..

La fortuna vuole che in una cassetta i ladri abbiano trovato una considerevole somma in contanti (questo sempre da indiscrezioni) che ha appagato il loro sforzo e quindi hanno abbandonato uno dei borsoni con dentro diverse cose di varie cassette compreso molto di quella del mio amico...

Comunque tutto quello che era venuto a mancare è stato rimborsato dall assicurazione, mancava una moneta della collezione, le altre sono state rinvenute nel borsone.., per quantificare il valore (il mio amico aveva una foto) gli hanno chiesto una stima e lui portando la pagina del MIR, gli hanno rimborsato la cifra segnata alla massima conservazione.

Lui è stato soddisfatto dei rimborsi e a parte il valore affettivo di qualche pezzo non ci ha sicuramente rimesso, anzi... Questo non toglie che la persona che all interno della cassetta aveva 10 volte il valore assicurato in contanti non sia rimasta molto contenta...

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Inviato

non vorreì dire una castronata, ma le cassette di sicurezza medie sono assicurate per 100000 euro.

cassette da 70/80 euro l'anno di costo.

 

ci sono e ci son sempre state e non credo che oggi come oggi a tenerli in banca sia la stessa cosa che tenerli a casa.

 

i rischi sono minimi, come le probabilità!

 

certo avere a che fare con le assicurazioni non è gran cosa!


Inviato

non vorreì dire una castronata, ma le cassette di sicurezza medie sono assicurate per 100000 euro.

cassette da 70/80 euro l'anno di costo.

 

 

Credo ci sia un zero di troppo. 


Inviato

Ciao.
 
Senza voler entrare troppo all'interno della materia specifica, ma volendo fornire solo alcuni doverosi riferimenti:
 
1. Il contratto relativo al "Servizio delle cassette di sicurezza" è previsto dall'art. 1839 del C.C., che stabilisce:
 
"Nel servizio delle cassette di sicurezza la banca risponde verso l'utente per l'idoneità e la custodia dei locali e per l'integrità della cassetta, salvo il caso fortuito"

 

2. Per "caso fortuito"  e cioè per quell'evento che escluderebbe la responsabilità civile della banca verso il "cassettista" non (e, ripeto, NON) vengono ricompresi, per costante Giurisprudenza, i furti e le rapine;

 

3. Le limitazioni di responsabilità della Banca riportate nei moduli contrattuali fatti sottoscrivere al "cassettista", sono state ritenute vessatorie e quindi dichiarate nulle dalla Giurisprudenza;

 

4. Le "coperture assicurative" che i moduli contrattuali presentano come assicurazioni a favore del "cassettista" in realtà sono assicurazioni della responsabilità civile della Banca (il cui costo, però, è caricato sul "cassettista").

In altre parole, la Banca pretenderebbe di limitare la propria responsabilità civile verso il "cassettista" imponendogli limiti di valore e facendogli persino pagare un premio assicurativo per coprire la propria responsabilità civile, limitandola ad un dato importo.

 

5. Salvo la ricorrenza di un "caso fortuito", la Banca è tenuta a risarcire tutto il danno subito dal cassettista, a prescindere dal massimale della polizza di assicurazione;

 

6. per dimostrare il danno subito e cioè il valore economico del contenuto della cassetta che è stato sottratto, è il "cassettista" deve fornire la relativa prova, che può essere raggiunta, data la evidente difficoltà di fornirla, facendo ricorso alle presunzioni di cui agli artt. 2727 e 2729 del codice civile (cassazione civile, sent. n. 6913/2012) e cioè presentando alla Banca una denuncia circostanziata (e quanto più possibile documentata), di ciò che le cassetta conteneva e del relativo valore economico. Tale denuncia, dovrà preventivamente (ma ciò è abbastanza intuitivo) essere presentata all'Autorità giudiziaria, sia per ufficializzare il furto subìto che per consentire l'avvio di indagini e, perché no, l'eventuale recupero in tutto o in parte della refurtiva, cosa che ovviamente, ridurrebbe in tutto o in parte la responsabilità civile della Banca verso il "cassettista".

 

Il (corretto) ragionamento, logico-giuridico, compiuto dai giudici della Cassazione è il seguente:

 

"Il contenuto della cassetta di sicurezza costituisce una circostanza di fatto generalmente non divulgata, attesa la prioritaria esigenza di riservatezza che caratterizza la scelta di questo servizio bancario: ne consegue, dunque che deve ritenersi sufficiente la prova presuntiva, costituita, ad esempio, dalle deposizioni degli stretti familiari circa il suo contenuto, dalla denuncia penale, o anche, come nel caso di specie,, dall'elenco di beni consegnato all'Autorità giudiziaria, tutti elementi di fatto, questi, che, sebbene di provenienza unilaterale, rientrano legittimamente nel quadro probatorio , stante la peculiarità dei fatti da dimostrare."

 

Saluti. :hi:

M

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Inviato

Non si può esigere che l'assicurazione paghi e basta, senza un accurato esame dei fatti e di cosa prevedono le condizioni generali di assicurazione.

 

Dobbiamo accettare che in presenza di un sinistro assicurativo l'istituto possa avere - astrattamente - eccezioni da sollevare, relative sia al limite del risarcimento (per massimale pattuito) sia al difetto di prova del contenuto della cassetta e persino, non me ne vogliate, quanto all'operatività della garanzia prestata sulle cassette di sicurezza. Si pensi al caso in cui il furto sia stato agevolato con dolo da un soggetto interno, o addirittura (provoco, ma a titolo di puro esempio) commesso da chi ha la disponibilità parziale di locali e chiavi d'accesso. In tal caso la garanzia assicurativa potrebbe non essere operante affatto: l'istituto non può certo rispondere per ogni evento che si verifichi, non è questo il concetto di assicurazione.

 

Se non opera la polizza assicurativa, potrebbe eventualmente responsabile la Banca per omessa vigilanza / inidonea custodia: aspetti complessi da accertare e verificare in fatto e in diritto e che richiedono valutazioni caso per caso.

 

Nel nostro caso, probabilmente, leggendo solo i giornali non ne sapremmo abbastanza.

 

Ciò premesso, mantenendo comunque i beni presso una Banca si avrà la possibilità di chiedere un risarcimento, per quanto incompleto possa essere sia quanto al valore materiale che affettivo dei beni trafugati. Se il furto si verificasse nella nostra casa privata, invece, a meno che non si possa godere di difese degne di un castello medievale o di polizze assicurative con massimali degne di Hollywood, si resterà senza ristoro!

 

Non ci sono certezze in nessun caso ma è sempre meglio, a mio avviso, custodire (piccoli) beni di valore nel miglior modo possibile, affidandosi a un operatore professionale.

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