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Inviato

Ed eccoci con un nuovo passo avanti nel tempo, cambia il secolo e di conseguenza le monete circolanti in tutto il Bel Paese! Spero che col vostro aiuto possa venir fuori una bella carrellata dalla quale poter tirar fuori similitudini, differenze ed evoluzione della monetazione.

Per comodità riporto lo specchietto:

Zecca

Autorità emittente

Nominale

Metallo

Anno

Rarità

Note

:)

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Inviato
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Bella patina. SPL Descrizione

Livorno

Cosimo III, 1670-1723

Pezza della rosa 1701

Ar gr. 25,88

Gal. XLVIII,21; CNI 67; MIR 66/7

Il motto al rv. fu ideato dal bibliotecario del granduca, Francesco Rondinelli. Con questa impresa, Ferdinando II lanciò un messaggio ai suoi nemici: come la rosa, nonostante la sua grazia e bellezza, ha le spine che la proteggono contro chi vuole rovinarla, così il granduca, pur essendo di animo buono, non avrebbe esitato a rintuzzare qualsiasi offesa (Galeotti 1930, pag. 243). Pianta di rosa; sotto nel giro, LIBVRNI.

 

come Rarità è R2.

 

 

 

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Inviato (modificato)

Partiti alla grandissima.... :blum:, quando c'è @@fofo difficile sbagliare, Milano è la verso la fine del dominio spagnolo, siamo a cavallo tra Filippo V e Carlo III, le monete sono ancora coniate a martello, Milano è in ritardo da questo punto di vista rispetto ad altre zecche.

Filippo V (gli abbiamo dedicato una discussione ad hoc sulla sua monetazione qui sul forum ) è incaricato da Carlo II come suo erede e successore.

Nasce in Francia, è il secondogenito di Luigi di Borbone ed è nipote del Re di Francia Luigi XIV, per 7 anni è anche Duca di Milano dal 1700 al 1706.

Siamo in un periodo di trapasso e passaggio, tra poco arriverà la dominazione austriaca, le monete non sono molte, i nominali pochi, il filippo e i suoi sottomultipli e il quattrino, le date 1702 e per l'ottavo di filippo 1701.

E' una monetazione essenziale, tutte monete rare, entriamo in un periodo anche di disordine monetario.

Il più rappresentativo è il filippo, il pezzo che posto è quello che c'è sul libro del Crippa, tipo 1/B, fantastico pezzo che ha una particolare caratteristica, quella di avere al rovescio la leggenda iniziata dal basso a sinistra e che ruota verso destra.

La tipologia rispecchia quella degli spagnoli del tipo busto/stemma.

FILIPPO V, Duca di Milano ( 1700 - 1706)

Zecca : Milano

Nominale : filippo

Metallo : argento

Anno : 1702

Rarità : R4 per Crippa ( tipo Crippa 1/B )

Prov. NAC 35, 2 dicembre 2006

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Modificato da dabbene
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Inviato

Nello Stato Pontificio il 1700 è un anno di sede vacante, tra Innocenzo XII e Clemente XI; il pontificato di quest'ultimo (1700 - 1721) copre tutto il periodo in esame.

Inizio con un bel testone di sede vacante, esitato alla NAC 81, collezione GdF:

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Sede Vacante 1700

Zecca : Roma

Nominale : testone

Metallo : argento

Anno : 1700

Rarità : R3 (?)

Prov. NAC 81, coll. GdF

 

Purtroppo per questo periodo non sono ben fornito, mi tocca prendere immagini dalle aste... Ad ogni modo possiamo vedere come la tecnica di coniazione molto meccanicizzata permetta risultati di tutto rispetto, addirittura con Clemente XI toccheremo i vertici della perfezione...

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Inviato

Ad esempio...

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Clemente XI (1700 - 1721)

Zecca : Roma

Nominale : piastra

Metallo : argento

Anno : XIII di pontificato

Rarità : R (?)

Prov. Bolaffi 27

 

Da notare al rovescio la bella veduta della piazza del Pantheon, questo rovescio architettonico non può che far venire in mente i sontuosi rovesci di alcuni sesterzi imperiali: cambiano (logicamente) i soggetti/oggetti ma il gusto è quello!

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Proseguendo per Milano avremo il passaggio dal dominio spagnolo a quello austriaco con  il periodo di Carlo III dal 1706 al 1711 come Re di Spagna e Duca di Milano, la monetazione segue ancora le tipologie precedenti, per i moduli larghi il tipo busto/stemma immobilizzato, la moneta sempre coniata a martello.

Per avere la prima moneta coniata al torchio dovremo aspettare il periodo con Carlo denominato VI Imperatore, qui avremo un soldi 60 del 1725 battuta a macchina di impronta e stile austriaco , ma per avere una costante produzione di monete a macchina si dovrà attendere ancora un po' con Maria Teresa e la sua riforma monetaria.   

Moneta questo filippo del 1707 che rivela un busto di Carlo III corazzato e con una fluente parrucca arricciata che domina il campo.

Anche per Carlo per avere il busto laureato bisognerà aspettare che diventi Imperatore...

 

Carlo III ( poi VI ) D'Asburgo, Re di spagna e duca di Milano ( 1706 - 1711)

Zecca : Milano

Nominale : filippo

Materiale : argento

anno : 1707

rarità : R

prov : NAC 69, 4 dicembre 2012

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Inviato

Tollero per Livorno

 

 

Monete di zecche italiane
Livorno
Cosimo III de’Medici, 1670-1720. Tollero 1704, AR 27,13 g. COSMVS III D G MAG DVX ETRVRIAE VI Busto radiato e corazzato a d, con drappeggio sulla spalla s..; sotto, nel giro, 1704. Rv. ET PATET ET FAVET Veduta del porto di Livorno. CNI 75. Galeotti XLVI/7. Di Giulio 145. Ravegnani-Morosini 15.
Gradevole patina di medagliere, Spl

 

 

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Inviato (modificato)

Ma poi sono le monete correnti, quelle del popolo che meritano un occhio diverso, a Milano con Carlo III abbiamo il quattrino in rame, moneta povera, dalle battiture imperfette, spesso tosate e usurate, coniate solo con qualche data, altre senza data, altre illeggibili.

Di forma spesso squadrata o vicina a questa, dal peso molto oscillante per Carlo III variante da gr. 1, 16 a 2, 32.

Moneta che si può comprare a poco, a volte anche da ciotola, che spesso può però dare grandi soddisfazioni per varianti o anomalie.

Vediamo un data 1707 con Carlo III col busto non laureato, in quanto non ancora Imperatore, con al rovescio MLNI DVX su due righe.

 

Carlo III D'Asburgo ( poi VI ), Re di Spagna e Duca di Milano ( 1706 - 1711 )

Zecca : Milano

Nominale : quattrino

Materiale : rame

Anno : 1707

Rarità : NC

Prov. Collezione Privata

 

Adesso però toccherebbe a voi... :blum:

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Modificato da dabbene
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Inviato

é si @@dabbene era un grande periodo per le Toscane, che dire, gli ultimi Granduchi dei Medici non coniavano più i grossi pezzi d'argento per la città di Firenze ma per Livorno, LIVORNO era la vera e unica possibilità di rialzare il patrimonio e poter portare fuori il prestigio di questa Casata destinata a scomparire con Gastone dei Medici che non ebbe eredi.

 

Tollero per Livorno "Fortezza"

 

Monete di zecche italiane
Livorno

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Cosimo III de’Medici, 1670-1723. Tollero 1717, AR 27,22 g. COSMVS III D G MAG DVX ETRVRIÆ VI Busto drappeggiato a d.; sotto, nel giro, 1717. Rv. ET PATET ET FAVET Veduta della fortezza vecchia di Livorno; sopra, corona. CNI 90/1. Galeotti XLVIII, 11/12. Ravegnani Morosini 16. MIR 65/6.
qFDC/FDC fondi Lucenti

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Con il 1708 finiscono le coniazioni della zecca di casale, in particolare in questo ultimo periodo abbiamo solamente 3 tipologie di moneta: Grosso con la croce di Gerusalemme, Cavallotto con Sant'Evasio e Sesino con la Madonna di Crea (immagine a me particolarmente cara perchè luogo di nascita di mio padre).

Per essere partecipe, vi propongo quest'ultima tipologia perché è l'unica moneta delle tre a riportare una data che cade nel periodo di interesse, nonostante Paolino67 riporti nel catalogo che potrebbe trattarsi di medagliette votive.

Zecca: Casale

Autorità emittente: Ferdinando Carlo Gonzaga Nevers, Duca X

Nominale: Sesino

Metallo: Rame

Anno: 1706

Rarità: R2

Note: Moneta ribattuta a freddo su sesini col monogramma

Fonte Cataloghi Online

Fonte Cataloghi Online

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Inviato (modificato)

LEONE. - Molto numerose le monete venete con questo nome.  Leone Morosini per il Levante si disse la moneta coniata dalla repubblica di Venezia per il Levante sotto il doge Francesco Morosini (1688-1694), con gli spezzati del mezzo, del quarto e dell'ottavo. Leone Mocenigo e anche per Dalmazia e Albania il pezzo da 80 soldi o 4 lire, con gli spezzati del mezzo, quarto e ottavo, creato per quelle provincie sotto Alvise II Mocenigo (1700-1709), e ufficialmente fu dato il nome di leone per le provincie marittime alla bella moneta da lire 12 con gli spezzati del mezzo e del quarto emessa sotto il Doge Alvise Pisani (1735-1741) che però venne chiamata volgarmente galeazza dalla galera che vi era effigiata (v. galeazza).

 

 Zecca: Venezia

Autorità emittente: Doge Alvise Mocenigo II 1700/1709
Nominale: Leone da 80 soldi per la Dalmazia e l'ALbania
Metallo: Argento
Anno: non definito
Rarità: R2

grammi 11,59 mm. 34

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Modificato da fabry61
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Inviato

All’approssimarsi dell’esercito francese, il duca Rinaldo decise di lasciare Modena e si rifugiò nella vicina Bologna.

 

I francesi entrarono a Modena il primo agosto del 1702 e vi soggiornarono amichevolmente per l'inverno e l'estate successiva.

 

A seguito poi del precipitare degli eventi l’8 dicembre 1703 pretestuosamente occuparono il palazzo ducale togliendo all’esule estense ogni autorità.

 

Venne perciò, per necessità d'affermazione, riaperta la zecca che coniò monete per i successivi due anni (1704 e 1705) con l’effige del re Luigi XIV.

 

 

Zecca: Modena

Autorità emittente: Luigi XIV Re di Francia
Nominale: Mezza Lira
Metallo: Mistura
Anno: 1704
Rarità: R2
 

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Inviato (modificato)

Mi dispiace lasciare il buon e giovane Pedro così, voleva apprendere, capire, vedere il quadro del periodo, un po' di divulgazione in poche parole, tra l'altro compito non difficile direi...

E allora vediamo di colmare anche in altre monetazioni....

Compito primario di Lamoneta è divulgare, lo dovrebbe essere di tutte le Associazioni e Società, Circoli, gruppi, senza divulgazione la numismatica non continua, non cresce...dove possibile facciamola...

Siamo alla ricerca continua di inediti, varianti, falso o non falso, che conservazione e che valore commerciale ha ...ma credo che da queste discussioni si debba poi partire, la ricerca scientifica è importante, è giusto che venga fatta ma per arrivare a questa, a leggerla, a capirla ci vuol ben altro e il rischio è la frattura numismatica per pochi che fanno e si leggono i loro contributi e che non verranno a comunicarli certo qui in prima battuta e la numismatica aperta, per tutti, l'incuriosire, spiegare, mostrare....divulgare è un po' anche donare, credo che oggi questa sia la vera esigenza primaria della numismatica....e quindi forza non arroccatevi solo nei vostri studi, ogni tanto un cinque minuti alla divulgazione facile ci vorrebbe....e Lamoneta è divulgazione in primis...

E quindi entro in un terreno non mio, Genova, Dogi Biennali, anno 1702, scudo stretto, argento

Prov. ACR auctions 9, 29 aprile 2014

La moneta ha caratteristiche ormai immobilizzate, il simbolo alto, religioso, di protezione della monetazione genovese è la Vergine con il Bambino, raffigurazione sacra e mistica e al rovescio la croce, molta cristianità ma anche la Vergine che ormai è simbolo indiscusso della città....di certo delle gran belle monetone....

Appena sotto questa discussione abbiamo tra l'altro un bello scudo di Genova del 1699 che tra l'altro volendo ci poteva anche stare qui :blum:

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Modificato da dabbene
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Inviato
Zecca: Milano

Autorità emittente: Carlo VI

Nominale: 10 Soldi

Metallo: Argento 955‰

Anno: 1713

Rarità: R

Riferimenti: Crippa, 21/A; MIR 415\1

 

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QUESTA è L'ULTIMA DELLA SERIE PEZZA DELLA ROSA DI COSIMO III di alta conservazione e patina.
 
 

Monete Italiane Regionali
LIVORNO
Cosimo III de’Medici, 1670-1720. Pezza della Rosa 1718. Ar gr. 25.90 COSMVS III D G M DVX ETRVRIAE Stemma mediceo in
cartella a cartocci e volute sormontato da corona Granducale aperta con sei punte e giglio centrale;
sotto, nel giro, J718. Rv. GRATIA OBVIA VLTIO QVAESITA Cespuglio di rose fiorite
intrecciate; sotto nel giro, LIBVRNI. CNI 102; Galeotti XLIX/12; Di Giulio 168 (R2); Davenport
1501.
molto Rara. Splendida patina. Bella freschezza. q. Fdc

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Inviato

Ma Carlo VI c'era anche a Napoli, quanti raffronti potreste fare volendo, tra l'altro il regnate è lo stesso... ....pregevole moneta questo mezzo ducato, anno 1715, da Ranieri Asta 3, 11 novembre 2011....fattura, ritratto, iconografie, leggende....

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Supporter
Inviato

Sicuro che sia la stessa persona effigiata nella moneta di Milano? :pardon:

Nei 10 soldi di Milano postato da Matteo il viso sembra quella di un fumetto .... cattivo incisore il primo oppure bravo il secondo ?

 

luciano


Inviato

Eh...qui ci vorrebbe un esperto però.... :nea:, le differenze ci sono, anche molte come volevo dire per far riflettere.... non ci sono dubbi ma Carlo VI è per entrambi....

Cambia la fattura, la precisione, i particolari, ma anche a Napoli cambierà la raffigurazione per quel poco che so, già con la mezza piastra del 1731 Carlo VI è raffigurato più anziano e ancora diverso....


Inviato

Probabilmente e dico probabilmente....a Napoli i coniatori lo ritraggono più giovanile e con un aspetto anche migliore di quello che già nella monetazione milanese era già invece, c'era anche una diversa mano incisoria comunque...


Inviato

Monetazione per Livorno - Tollero con la fortezza del 1720

Questo esemplare è il n° 152 illustrato nel testo del Dr. Gustavo Di Giulio

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Inviato

Proviamo a rilanciare con un'altra grande moneta, Modena, Rinaldo D'Este, al rovescio Sam Geminiano genuflesso con pastorale in preghiera, dietro la città.

Moneta coniata da Rinaldo dopo la cacciata dei francesi dalla città.

Splendido ritratto e splendida iconografia.

 

Emittente : Rinaldo D' Este ( 1706 - 1737 )

Zecca : Modena

Nominale : ducato

Data : 1720

Materiale . argento

Rarità : R

Prov. Nac 30, 4 giugno 2005

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Inviato (modificato)

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Pezza della rosa di 3° tipo con corona aperta e leggenda interrotta in alto. Stemma leggermente più grande.

Titolo: Once 11 - Peso: Danari 22(g25,938) Valuta: Lire 5.13.4

Tiratura n°219.243

D/ COSMVS. III. D.G. M. DVX. ETRVRIAE. 1703.

R/ GRATIA OBVIA VLTIO QVAESITA. LIBVRNI.

Modificato da foti.l
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Inviato (modificato)

Beh...qualcosa stiamo vedendo comunque e non monetine :blum:,complimenti a chi sta partecipando...

Un giro di qualche riflessione su cosa ho visto, ho visto alcune delle più belle monete in assoluto della nostra storia monetaria e le abbiamo con Cosimo III dè Medici coniate per Livorno e in questo periodo scelto, abbiamo in fila pezza della rosa, il tollero col porto di Livorno, il tollero con la fortezza....scusate se è poco e solo per loro valeva la pena farla questa discussione...

Quindi grande esempi stilistici ma anche simbolici, vedo nello Stato Pontificio al post 5 una splendida veduta di piazza del Phanteon, quindi grandi monete anche qui, a Milano e a Napoli c'è lo stesso regnante ma le monete hanno differenze di stile e di coniazione al punto di vedere un regnante più giovane e bello a Napoli che a Milano, a Modena con Rinaldo d'Este si fanno pregevoli monete come abbiamo visto, a Genova abbiamo l'immobilizzazione nel tipo ma certamente ci sono anche altre aree monetarie....forza facciamo un po' di divulgazione, qualcosa su cui riflettere a voler guardare ci sarebbe ...anche solo con quelle già postate....

Modificato da dabbene
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