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IGNORED

Un inedito o patacca da rinvenimento


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Inviato

Riporto notizie che recentemente a Fossacesia, in provincia di Chieti, è stata rinvenuta occasionalmente sul terreno una piccola moneta fusa, del diametro di circa 30 mm (3 cm) e peso ignoto, che reca su un lato la testa frontale di cane (nessuna notizia sull'altro lato).

Il rinvenitore ha portato la moneta alle autorità e attualmente dovrebbe trovarsi nella Soprintendenza di Chietl.

 

La moneta in questione è la seguente (ho solo la foto del diritto):

 

post-7204-0-85539000-1462567316.jpg

 

Le notizie si trovano in questi link:

 

http://www.abruzzolive.tv/Fossacesia,_ritrovata_moneta_italica_di_inestimabile_valore-_-_a_10078.html

centro.pdf

 

Non vorrei che sia invece una patacca ottocentesca...... Più che bronzo sembra oricalco (o ottone) e la patina non sembra troppo antica e non ha ricoperto un orecchio del cane, sulla sinistra.....

 

Qualche opinione in merito?

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Inviato

Non si capisce bene il riferimento che viene fatto all' "asse librale, opera certa di fantasia, riportata dallo storico di Lanciano Omobono Bacache nei suoi volumi di storia frentana".

Sai di che moneta si tratta? E' quella con la legenda AVXANON FRENTEI?


Inviato

mi lascia perplesso

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Inviato

Non sono un esperto, però la moneta pone molti quesiti..........sembra un doberman a cui hanno mozzato le orecchie.

  • Mi piace 1

Inviato

Esiste un bronzo coniato di una zecca continentale con testa di canide simile ma di profilo. Era nelle collezione Freeman, deliziosa collezione americana di soli bronzi di squisita qualita'.

Questa ha tutta l'aria del falso ottocentesco con patina artefatta

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Inviato

Ripensandoci un po' mi sembra di aver visto un piccolo bronzetto di Argo o dell'Argolide , ora non ricordo, che aveva una testa canina simile.

Non voglio affermare che questa sia la stessa, ma un qualcosa di vagamente somigliante. Cercherò di postare delle foto.


Inviato

anche a me la patina sembra al quanto "leggerina"


Inviato

Ringrazio per i contributi. 

Sicuramente quelli della Soprintendenza di Chieti sapranno il fatto loro (almeno lo spero), ma sarebbe bello riuscire a capire anche noi, anche se dai pochi elementi a disposizione.

 

Mi incuriosisce il lavoro dello storico Omobono Barache, che farebbe riferimento a fusi di fantasia dell'Ottocento

E' possibile sapere qualcosa di più e magari scansionare qualche immagine di questi fusi "frentani".

E' sempre interessante conoscere anche vecchi falsi ottocenteschi e non solo quelli attuali....


Inviato

scusate ...per capire....dove si capisce che la moneta sia in oricalco?Come siete riusciti a dire che la patina sia leggerina?.....con tutto il mio impegno io non lo riesco a vedere.....

 

nell'altra discussione ci riferiscono che il rovescio sia liscio,e questo farebbe propendere per un uso diverso che per una moneta italica fusa....questo posso accettarlo,ma il periodo e' stato poco studiato e reperire unicum con caratteristiche particolari ,a mio parere non e' un'ipotesi da scartare..

 

comunque piu' che un canide a me sembra una testa felina.....spero che @@acraf,possa reperire il lavoro di Omobono Bacache e portarci a conoscenza,per ulteriori approfondimenti.

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Inviato

A seguito dei numerosi contatti ricevuti in merito a questa moneta, è mia premura precisare che sull'autenticità ogni strada è aperta.

Pertanto, lo studio e la valutazione dell'esemplare vanno necessariamente rimessi a chi potrà averlo tra le mani.

 

Il lato 'rovinato' non depone a favore di una moneta seriale dell'epoca, ma fa ricordare un falso uniface, né si capisce se ci sia una forma o un volto (mi hanno sottoposto tre foto sfocate). Ad ogni buon conto il taglio dell'intervista ha voluto privilegiare la buona fede e la genuinità dello scopritore, ma ovviamente gli elementi sono molto esili per capire la verità.

 

Per quanto riguarda il Bocache, l'esimio studioso non si è assolutamente occupato di una moneta simile, ma - pare di ricordare - di un'altra con bucranio e conchiglia, recante legenda Anxanon.

s.p.


Inviato

sempre dall'ombra del profano, attraverso il vostro glossario ho notato l'esistenza di termini come "aes rude" ed "aes signatum".. che non si tratti di qualcosa del genere?


Inviato (modificato)

Ringrazio per i contributi. 

Sicuramente quelli della Soprintendenza di Chieti sapranno il fatto loro (almeno lo spero), ma sarebbe bello riuscire a capire anche noi, anche se dai pochi elementi a disposizione.

 

Mi incuriosisce il lavoro dello storico Omobono Barache, che farebbe riferimento a fusi di fantasia dell'Ottocento

E' possibile sapere qualcosa di più e magari scansionare qualche immagine di questi fusi "frentani".

E' sempre interessante conoscere anche vecchi falsi ottocenteschi e non solo quelli attuali....

 

Ringrazio per i contributi. 

Sicuramente quelli della Soprintendenza di Chieti sapranno il fatto loro (almeno lo spero), ma sarebbe bello riuscire a capire anche noi, anche se dai pochi elementi a disposizione.

 

Mi incuriosisce il lavoro dello storico Omobono Barache, che farebbe riferimento a fusi di fantasia dell'Ottocento

E' possibile sapere qualcosa di più e magari scansionare qualche immagine di questi fusi "frentani".

E' sempre interessante conoscere anche vecchi falsi ottocenteschi e non solo quelli attuali....

Acraf, il nome esatto è Omobono Bocache (1745-1824), storico abruzzese pressoché sconosciuto che scrisse un opera di dodici volumi, "Storia Frentana", conservati ora nella biblioteca comunale di Lanciano. io vivo nella stessa città. appena riesco cerco di andare a consultarli. comunque si parlava di un "fuso" che riportava la dicitura ANXANON FRENTREI, ma non è mai esistita una fotografia di questo reperto, essendone presente soltanto una citazione (o disegno, dovrò controllare)  all'interno di uno dei suoi volumi, ritenuta, appunto, fantasiosa. lui ipotizzava addirittura l'esistenza di una zecca locale, e attraverso quella moneta riteneva di poter collocare la data della fondazione di Lanciano (Anxanum) circa cinque secoli prima rispetto a quando era stata effettivamente stabilita. a Lanciano gli è stata anche intitolata una piccola strada.

Modificato da Lorenzo Pasquini

Inviato

ciao franco,da quel che si puo' vedere(dal mio punto di vista)tramite ingrandimento,e' che l'orecchio sinistro presenta la parte nobile del metallo,presumo bronzo,il resto della moneta(?)ha una patina davvero sottile con delle strane esfoliazioni,per un fuso dell'epoca appena saltato fuori dalla giacitura(particolare non di poco conto).sarebbe interessante avere anche delle foto del rovescio


Inviato

Scusate la domanda forse banale, ma perché non potrebbe essere.... non una moneta :D? A me francamente, vista così, fa pensare a qualcosa d'altro, il tondello sembra ottagonale, una faccia piatta, lo stile del muso (che anche a me sembra di un felino) non proprio antico, la patina leggera come si evince dall'orecchio destro... ben lieto di essere smentito....


Inviato (modificato)

sempre dall'ombra del profano, attraverso il vostro glossario ho notato l'esistenza di termini come "aes rude" ed "aes signatum".. che non si tratti di qualcosa del genere?

i fusi autentici rientrano in aes grave,

in mp altre informazioni

Modificato da santone

Inviato

Sarebbe bello se qualcuno possa consultare il manoscritto di Bocache nella biblioteca di Lanciano. Sicuramente ci sono due disegni che raffigurano due fusi, che però sono di fantasia.

Un cenno è riportato in un vecchio articolo di Domenico Priori su Numismatica (Santamaria), III (1937), p. 94-95, che allego in pdf.

 

 

Priori 1937 La Zecca di Lanciano.pdf

 

Riporto le sue prime righe:

 

post-7204-0-09526800-1462656338.png

 

da cui si capisce che la moneta oìoggetto di questa discussione non c'entra nulla....

 

Se il rovescio è liscio, non sembra facile immaginarlo in una moneta appartenente a una serie di aes grave, anche ipotizzando che sia una uncia (per il diametro).

Potrebbe anche essere una tessera o simile, sempre che non sia una delle tante invenzioni moderne,,,,

 


Inviato

ecco la foto del rovescio

post-50292-0-39836200-1462659849_thumb.j

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Inviato (modificato)

..perdonate se scrivo un altro post, ma non riesco a modificare l'altro per aggiungere un'altra immagine

ecco una foto più dettagliata del recto

post-50292-0-03818600-1462660529_thumb.j

Modificato da Lorenzo Pasquini
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Inviato (modificato)

grazie@@Lorenzo Pasquini.

 

 

 

se riesci a farmi vedere lo studio del Bocache ,mi faresti un gran favore.

 

grazie ancora....

Modificato da franco obetto

Inviato (modificato)

grazie@@Lorenzo Pasquini.

 

 

 

se riesci a farmi vedere lo studio del Bocache ,mi faresti un gran favore.

 

grazie ancora....

figurati Franco!

per quanto riguarda i volumi del Bocache, farò il possibile per fotocopiare le parti inerenti ai fusi, sperando che in bilbioteca me lo lascino fare. 

Modificato da Lorenzo Pasquini
  • Mi piace 1

Inviato

comunque,il rovescio liscio e nessun simbolo del valore mi lasciano molti dubbi sul fatto che sia una moneta.... :hi:

  • Mi piace 2

Inviato

comunque,il rovescio liscio e nessun simbolo del valore mi lasciano molti dubbi sul fatto che sia una moneta.... :hi:

Sono d'accordo. Per me potrebbe essere un oggetto antico. Dalle foto la patina sembra convincente. Che sia una decorazione o qualcosa di simile?
  • Mi piace 2

Inviato

penso si tratti,come accennato da Acraf e numa,di un oggetto di fantasia "forse" ottocentesco,per via anche,della sua patina non congrua a un fuso d'epoca,si potrebbe ipotizzare a uno sviluppo della stessa in un lasso di tempo piu' recente.un punto che mi lascia perplesso e' anche questo,dove ho cercato di ingrandire la zona in cui non e' presente una stratificazione della stessa,sebbene si puo' intravedere,il limite dallo strato sottile e la base del metallo grezzo sottostante.riporto un esempio di patina saltata da un pezzo sicuramente autentico.

post-11271-0-54069800-1462702067.jpg

post-11271-0-31211500-1462702117.jpg


Inviato

Scusate, ma: in che metro ponderale rientrerebbe, ipotizzandone una natura monetale?.....intanto sarebbe il caso di controllare questo dato. Se non ha rispondenze, allora NON è nulla di monetale, nel caso contrario possiamo anche divertirci ad ipotizzarne una appartenenza.

In ogni caso, i particolari del muso che si vedono, hanno tutto l'aspetto di essere stati ripresi, prima della formazione della patina, con un bulino, lavorazione più assimilabile all'ambiente delle decorazioni plastiche che alle monete di tipo fuso.

A mia ipotesi non è altro che una borchia con una testa di Felide ( brutta)da un lato e liscia, o con tracce della originale saldatura, al rovescio.

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