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Inviato

Sperando che la moneta sia gradita in particolare ai vari utenti che seguono molto le "galliche", condivido con voi questo antoniniano di Tetrico padre con rovescio PRINC IVVENT. Tale rovescio è proprio delle emissioni di Tetrico II, perciò la moneta è da considerarsi a tutti gli effetti un ibrido. Esistono vari accoppiamenti tra le varianti di diritto e rovescio, riportate sul RIC e su gallic-empire.com, mentre lo studio di Elmer non menziona (?!) tali ibridi.

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D: IMP TETRICVS P F AVG,busto radiato, corazzato e drappeggiato a destra.

R: PRINC IVVENT, Tetrico II stante a sinistra, con ramoscello nella mano destra e scettro nella sinistra.

2,20 gr.

Corrisponde al RIC 115; su gallic-empire.com è riportato all'ID TIAnt-29, solo disegnato:

post-32073-0-61361900-1462208599.jpg

In rete ho trovato solo esemplari delle emissioni PRINC IVVENT di Tetrico II, di ibridi col diritto del padre niente; pertanto credo che non sia una tipologia così comune come sostiene il RIC.

Vostri pareri sulla moneta e più in generale su questo tipo di ibridi sono ovviamente benvenuti e graditissimi.

 

Buona serata,

Antonio

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Inviato (modificato)

Ciao @@anto R, antoniniano decisamente interessante...

Chissà se è da considerarsi un vero e prorpio ibrido, o  investitura  ufficiale fatta daTetrico I..

Intanto posto altri antoniniani..

 

30-teti22.jpg

RIC_0115.jpg

Z3231.jpg

Modificato da eliodoro
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Inviato

Il primo antoniniano è una variantina (IMP C TETRICVS P F AVG) e forse anche il secondo (IMP TETRICVS PF AV?), ad ogni modo il tipo è sempre quello lettera più lettera meno... L'ipotesi dell'investitura ufficiale è piuttosto interessante e suggestiva!


Inviato

DE GREGE EPICURI

In effetti, anche www.gallic-empire.com riporta entrambi gli ibridi, quello con la C e quello senza. Io penso che,a questo punto, si tratta di un ibrido praticamente ufficiale o quasi...Sarebbe interessante capire ( non dal RIC, ma attraverso dati un po' più aggionati e recenti) qual è il suo grado di rarità.Resta una moneta decisamente interessante.


Inviato (modificato)

Si tratta di un ibrido con l'ultimo rovescio di Tetrico II della zecca di Colonia se non ricordo male (non l'ultima emissione in assoluto dei Tetrici che è la NOBILITAS di Tetrico II).

Se non ricordo male dovrebbero esistere ibridi anche tra le due zecche il che aprirebbe a diversi scenari.

Non è un ibrido estremamente raro, lo so trova relativamente ben rappresentato anche nei vari hoard sebbene in misura decisamente inferiore rispetto altri rovesci.

È un bell'esemplare quello che hai presentato,ben leggibile e di buona fattura.

Modificato da grigioviola
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Inviato

Data quindi la presenza anche nei ritrovamenti, mi diviene sempre più difficoltosa la comprensione dell'omissione di questo tipo nello studio di Elmer...


Inviato

I ritrovamenti di cui ti parlo io sono post-Elmer.

Ora ignoro se Elemer ha deliberatamente saltato certi ibridi. In ogni caso sebbene ancora valido è un testo alquanto vecchio e per certi versi superato.

Awards

Inviato

A chi fosse interessato, per un confronto, ecco l'esemplare in mio possesso.

Provenienza: commerciante professionista tedesco (maggio 2015).

 

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AE;  2,80 gr;  18,00 mm

D/ Busto radiato, drappeggiato e corazzato a dx; legenda: “IMP […]RICVS PF AVG”.

R/ Tetrico II stante a sx con scettro e ramo; legenda parzialmente fuori tondello: “[…]C […]VENT”.

 

E' una monetina di per sé economicamente insignificante e comune, ma che è di utilità per inquadrare il numero di zecche (o officine?) in attività in quel periodo nell'impero gallico:

- due zecche distinte (Trier e Colonia) e utilizzo dei medesimi conii/maestranze presso entrambe?

- due officine in un'unica zecca (Trier)?

- chiusura di un'officina (Colonia) e trasferimento e riuso dei suoi conii presso l'altra zecca (Trier)?

La questione non ha ancora trovato una definitiva risposta in grado si soddisfare tutti i quesiti che ruotano attorno alla questione del numero di zecche e officine attive durante l'impero Gallico da Postumo ai Tetrici.

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